Grotta Pedroni – 21/01/2017

A grotta Pedroni con Vincenzina.

Oggi, siamo a gennaio del 2022, stavo ricercando informazioni su alcune grotte. Mi ricordavo perfettamente di una uscita a grotta Pedroni con Vincenzina. Ma il blog, la mia memoria scritta, mi diceva ostinatamente di no! Aveva ragione lui. Non potevo permettere che una bella esperienza fosse dimenticata. Ho recuperato le foto e rimedio ora.

La partenza, c’e’ una bella neve ma siamo pronti, la sgambata fino alla grotta ci terra’ caldi.

Una foto insieme a Vins serviva proprio.

Saliamo diretti fino a intercettare il sentiero, il panorama e’ una meraviglia e io continuo a importunare Vins con delle foto.

Alla fine Vins si appropria della fotocamera e ricambia il favore.

Continuo a documentare la salita sul sentiero innevato.

La foto al tronco cavo oramai e’ una sorta di rito.

Non posso sottrarmi nemmeno io.

Continua la salita.

Lassu’ c’e’ la sella, dove noi gireremo a destra.

Ci siamo quasi.

Passata la sella riprendiamo con la salita successiva.

Lassu’ il nostro prossimo obiettivo.

La strada e’ faticosa ma l’allegria non manca.

Arrivati in cima inizia la parte facile, procediamo quasi in piano.

Eccoci arrivati al cumulo di massi che nascondono la grotta.

Ci prepariamo svelti ed entriamo. Scendiamo nella prima saletta e scivoliamo nella seconda. Sul “pavimento” della seconda saletta inizia la spaccatura dove la grotta si spera continui.

La spaccatura per me e’ proibitiva ma per Vins e’ praticabile. Con qualche sospiro mi incastro il piu’ vicino possibile a lei e le faccio assistenza mentre lavora.

Lavora sodo per un bel po’, sotto di se ha una spaccatura stretta un paio di dita che non sembra allargarsi guardando avanti.

Alla fine la stanchezza ha la meglio. Grotta Pedroni non si e’ concessa. Usciamo a goderci il tramonto.

Coi vestiti e’ decisamente meglio. Siamo pronti a riprendere la via del ritorno.

Naturalmente documento anche la discesa.

La neve ora e’ “scrocchiarella” sotto i piedi. Il freddo si fa sentire di piu’ ora che il sole scompare tra i monti.

Pero’ ci possiamo un maestoso tramonto.

Siamo al punto in cui si potrebbe scendere dritto per dritto ignorando il sentiero, ma la neve indurita ci induce a essere prudenti quindi proseguiamo per il sentiero. Ancora una foto a Vins in compagnia del cartello che indica i sentieri. Pochi passi e siamo alla macchina.

Una bella giornata, un bel ricordo recuperato. Alla prossima.

Informazioni su fato63

Pratico la speleologia da qualche anno ormai. Mi sono finalmente deciso a tenere un diario delle uscite. Approfitto del blog per renderlo consultabile e commentabile.
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