15/12/1996 – Il viaggio
Partiamo alle 7.05 in direzione Francoforte dove incontreremo il resto del gruppo che partiva da Venezia. Alle 10.30 arriviamo a Francoforte, ci uniamo al resto del gruppo e alle 11.45 decolliamo per Singapore. Abbiamo 12 ore di viaggio, si dormicchia, si mangia, ogni posto ha il suo schermo dove si possono selezionare videogiochi e film di prima visione (rigorosamente in inglese!). Alla fine arriviamo sani e salvi, anche se un po’ rintronati, a Singapore. Dobbiamo avanzare gli orologi di 7 ore, adesso li’ sono le 6.00. Siamo sbattuti su dei sedili e a turno ci perdiamo nel labirinto infinito dei negozi. Io, dopo molte indecisioni, acquisto una macchina fotografica impermeabile. In qualche maniera arriva l’ora di ripartire.
Alle 11.45 siamo in aereo per Hanoi dove atterriamo alle 13.00 ora locale (un’ora di meno rispetto a Singapore). Passiamo la dogana, panico per la compilazione dei moduli di ingresso, e poi la sorpresa: alcuni bagagli sono andati perduti! Dopo un lungo colloquio con gli addetti aeroportuali condotto un po’ in inglese e molto a gesti, usciamo dall’aeroporto dove ci attendono le jeep che ci accompagneranno in albergo. Siamo un po’ sbattuti per il viaggio e demoralizzati per la perdita dei bagagli, ma la “guida sportiva” degli autisti ed il traffico intenso e caotico di motorini e biciclette ci danno una scarica di adrenalina!!! In qualche maniera arriviamo in albergo senza fare una strage e prendiamo possesso delle stanze, che in poco tempo diventano altrettanti magazzini. Ci riposiamo un po’ e verso sera ci avventuriamo per la cena affidandoci a Luca, Stefano e Giovanni che sono i veterani del gruppo. Andiamo in un ristorante dove mangiamo in un terrazzino al secondo piano al quale si arriva salendo una scala a chiocciola. La discesa della scala dopo cena non e’ cosa semplice, abbiamo abbondato con la birra! Sulla strada del ritorno, ci fermiamo ad un ‘bar’ dove una simpatica quanto sdentata vecchietta ci vende una bottiglia di liquore locale che Giovanni chiama “ciù-ciù”. Ce la scoliamo sul posto e come era da aspettarsi, ci prendiamo una solenne ciucca. Sulla incerta via del ritorno facciamo parecchio baccano, Giovanni importuna una netturbina, ma riusciamo non si sa’ come a ritornare in albergo senza perderci troppo e senza essere arrestati!
17/12/1996 – Ci prepariamo a partire
Mi sveglio con lo stomaco sottosopra, anche la doccia non serve a molto, il “ciù-ciù” ha colpito a fondo! Facciamo colazione con simil-caffè (Giovanni afferma che è alla francese, l’opinione comune e’ che sia una ciofeca) e simil-pane con burro (nessuno osa assaggiarlo) e gelatina di frutta. Arrivano notizie dei bagagli, sono rimasti a Francoforte, forse li riceveremo domani. La cosa ci risolleva il morale, ma ci costringe a dividerci in due gruppi, uno che partirà domani per cercare di organizzare in Ha Giang e l’altro che ritarderà la partenza da Hanoi dei giorni necessari al recupero dei bagagli. Presa questa decisione, ci armiamo di zaini vuoti e partiamo a fare la mega-spesa. Acquistiamo la bombola del gas, il carburo e poi ci buttiamo nel mercato. Il mercato e’ coloratissimo e ha odori molto acuti che il mio stomaco oggi sopporta a fatica. Giovanni e Stefano col supporto del quaderno-memoria delle spese dell’anno prima, acquistano vettovaglie e contrattano il prezzo mentre noi carichiamo gli zaini e facciamo la spola tra mercato e albergo. Finita la spesa sistemiamo tutto negli scatoloni e ci godiamo il meritato riposo fino a sera.
A ora di cena ce ne andiamo a mangiare in un ristorante alquanto turistico; Davide prova la pizza e ci dice che non è malaccio.