28/12/1996 – Trasferimento a Dong Van.
Giornata di trasloco per me e Giovanni che ci sobbarchiamo l’ingrato compito di spostare il campo a Dong Van. Gli altri sono divisi in due gruppi, entrambi vanno a ‘Basta nuddles’, il primo composto da Stefano, Gigio ed Andrea deve fare il rilievo da -500 in su, il secondo resterà in grotta per tre giorni cercando di terminare l’esplorazione della grotta (la speranza di tutti è che non ci riescano!). La giornata inizia presto, si devono chiudere gli zaini personali, preparare il materiale per la grotta, Giovanni cucina un paio di chili di pasta e delle frittate con cipolla e mette tutto in un capiente contenitore stagno, serviranno a rifocillare i nostri esploratori! Gli ultimi saluti e poi ci dividiamo. Il viaggio da Meo Vac a Dong Van è semplicemente spettacolare, la strada passa molto alta sui monti, ci sono delle pareti dapprima molto ripide e poi a picco e sotto di noi, almeno duecento metri più in basso, scorre un fiume proveniente dalla Cina. Dobbiamo coprire circa 50 Km, ci impieghiamo un’ora e mezza e annotiamo mentalmente la posizione di parecchi buchi interessanti. Arrivati a Dong Van, troviamo ospitalità in uno stanzone al primo piano di una costruzione interamente in legno e pendente come la torre di Pisa! Trasportiamo i bagagli nella stanza assegnata, per fortuna gli autisti ci aiutano, poi tutti insieme andiamo a pranzo al ristorante. Il paese sembra abbastanza sviluppato, diversamente da Meo Vac ha la corrente elettrica tutto il giorno, nel ristorante vediamo persino un frigorifero! Mangiamo con appetito, e poi io e Giovanni ci concediamo un giro per il mercato semideserto e per i negozietti vicini. Terminato il giro, io vado a completare la digestione nello stanzone leggendo un po’. Giovanni va in giro a socializzare. La sera vengo richiamato fuori da un coro che chiama il mio nome. Giovanni ha formato una banda di una decina di bimbe e le ha istruite a cantare il mio nome!!! Mi unisco a loro, siamo nel patio della casa comodamente sdraiati su delle poltrone. Dopo dieci minuti siamo schiavizzati dalle bimbe, per tutta la nostra permanenza a Dong Van saremo costretti ad essere l’equivalente barbuto della bambola ‘Barbie’ per questa banda di scatenate!!! Hanno visto la mia macchinetta fotografica e pretendono delle foto, si mettono in posa, per non fare torto a nessuna ho dovuto scattare un intero rullino a quelle piccole vanitose! Alle 22.00, visto che avevamo invitato a cena gli autisti e Wine, cuciniamo gli spaghetti per tutti, ma li mangiamo solo noi, sono troppo impegnati a giocare a carte per soldi. Dopo cena, io e Giovanni siamo usciti a berci una birra sul piazzale e ne abbiamo offerta una ad un militare che passava. Abbiamo fatto qualche chiacchiera e poi ci ha invitato a giocare a ping-pong. Io ho fatto una magra figura, infatti non sono capace a giocare, Giovanni se l’è cavata egregiamente. Dopo la parentesi sportiva, ci siamo congedati dal nostro amico per andare a goderci un buon sonno.
29/12/1996 – Il mercato di Dong Van.
Oggi è domenica! C’è mercato, io e Giovanni abbiamo girato in quel gran caos di colori e odori per almeno due ore e abbiamo fatto alcuni acquisti. Dopo il mercato siamo stati martirizzati dalle bambine che ci hanno offerto un “pasto” completo con fumatina finale. Per almeno un’ora siamo rimasti immobilizzati sulle poltrone davanti alle camere mentre le nostre aguzzine che ci ammannivano delle squisite pietanze formate prevalentemente da fiori, teneri sassolini ed altre prelibatezze. Alle 11.00 circa siamo andati a vedere l’inghiottitoio della valle che ospita Dong Van. Ci addentriamo percorrendo il letto del fiumiciattolo, quasi subito ci dobbiamo immergere fino al collo per passare, dopo duecento metri ci fermiamo perché il soffitto si abbassa sull’acqua fino a chiudere. Giovanni vorrebbe tentare l’immersione per vedere se l’impedimento fosse solo un diaframma, ci pensiamo un poco e poi decidiamo di ritornare, magari con la muta. Uscendo, proviamo alcune piccole risalite con l’unico risultato di infangarci completamente. Nel pomeriggio sono ritornati Stefano, Gigio ed Andrea dal rilievo, sono stanchi ed affamati, gli riscaldiamo gli spaghetti avanzati la sera prima; hanno gradito! La sera cuciniamo il maiale comperato la mattina al mercato, ci offriamo un sontuoso risotto con i funghi e spezzatino con le patate. Dopo cena, una tranquilla passeggiata digestiva per il paese, Wine ci dice di non allontanarci dal paese, perché la zona non è tranquilla, ci portiamo appresso i coltelli. Ritornati allo stanzone, una partita a carte, giochiamo a 101, e poi a letto.