25/12 – Festeggiamo il Natale
Oggi che potevo dormire, mi sveglio alle 5.00! Mi giro nel letto fino alle 6.00, vado al bagno e poi, visto che non ho sonno, mi fermo in salotto a leggere. Alle 7.00 mi rimetto a letto e dormo fino alle 8.30 quando Luca mi sveglia, sta andando a fare colazione. Pollo torna dal mercato con un pacchetto per ognuno di noi. E’ Natale e lui ci ha portato i doni per fare allegria! Io ricevo una confezione di the, le pedine della dama ed una confezione di bacchette di bambu’. Oggi finalmente c’e’ il sole, e’ bellissimo. Siamo un po’ storditi dal fatto di non aver nulla da fare, ma piano piano ci organizziamo. Wine arriva con le forbici per tagliare i capelli ad Andrea. Io andrei a fare la doccia ma il bagno e’ perennemente occupato e cosi’, mentre guardo la tosatura di Andrea, mi viene in mente di farmi tagliare i capelli anche io. Finito Andrea, Wine attacca con me, gli chiedo di non esagerare col taglio e poi mi sottometto speranzoso. E’ abbastanza bravo, ci dice di aver lavorato 4 anni come barbiere per pagarsi gli studi. Il risultato finale e’ piu’ che accettabile. Dopo il taglio vorrei lavarmi ma il bagno, rimasto libero qualche secondo, e’ di nuovo occupato. Aspetto un po’ poi smoccolando vado di sopra a farmi la barba. Terminata la pulizia della mia faccia vado con Andrea a cercare gli altri che si sono persi per Dong Van. Giriamo poco, appena imboccato il viale del mercato ci sentiamo chiamare, sono Max e Moreno che sono rimasti intrappolati come ospiti in una casetta e costretti a bere la smegna. Noi entriamo ma quasi subito usciamo ignorando quasi villanamente i richiami dei padroni di casa. La smegna a digiuno puo’ essere mortale, Moreno ne ha bevuti alcuni bicchieri e gia’ barcolla. Andiamo al campo di calcio e guardiamo una torma di bambini che giocano a pallone. Mezz’ora dopo siamo nelle stanze, provo a fare la doccia ma e’ sempre occupato. Giovanni torna con un po’ di spesa, mangio un’ arancia e qualche banana poi mi metto al sole a scrivere. Riprovo con la doccia, stavolta e’ libera ma c’e’ solo acqua fredda perche’ qualcuno ha lasciato il rubinetto aperto, maledetto lui! Aspetto qualche minuto barricato nel bagno poi mi rassegno a lavarmi con l’acqua fredda smoccolando non poco. Mentre sono occupato con i lavaggi tornano Giovanni e Moreno. Sono rimasti di nuovo intrappolati in un giro di smegna e sono letteralmente sfatti. Giovanni si butta sul letto e dopo qualche secondo dorme. Moreno e’ sul suo letto ma non regge a lungo, lo vediamo uscire di corsa con una mano sulla bocca. Arriva in bagno e vomita anche l’anima. Luca lo fotografa per documentare il suo stato. Passera’ il resto del pomeriggio sul letto abbracciando stretta stretta una bacinella. In tutto questo l’unico superstite della banda alcolizzati e’ Andrea che trovandosi con Giovanni e Moreno e’ riuscito ad evitare la smegna ed a mangiare riso e verdure come se non avesse mangiato per giorni. Afferma candidamente di aver ingurgitato non meno di 7 ciotole colme di riso! Dopo un altro giro per il paese, passiamo dalla sarta per un paio di calzoni, ci ritiriamo sul balcone a riportare i rilievi delle grotte esplorate finora. Risulta alla fine che “Anacardi Mix” e’ profonda ben 122m (!) con uno sviluppo di circa 500m, il pozzo “Bibbo e il Banano” solo 57m con un centinaio di metri di sviluppo, il “pozzo del Bonc” e’ -96m (il Bonc e’ un “coso” ovvero un informe e contorto cilindro di riso soffiato che e’ stato offerto da alcuni indigeni alla squadra che ha trovato la grotta. L’episodio li ha colpiti e gli hanno voluto dedicare il nome della grotta). Finito di disegnare i rilievi portiamo tutto dentro perche’ il sole e’ calato e fa un freddo tremendo. Mi copro ma sento freddo ugualmente , forse mi sono anche scottato un po’. Sono le 18.30 e siamo un po’ preoccupati per Pollo che, ripresosi dalla precedente sbronza, e’ scomparso di nuovo, temiamo che sia in giro a far danni! Luca ed Andrea dopo aver provveduto alla pulitura dell’aglio insieme a me, vanno a cercarlo. Tornano dopo pochi minuti. Il mitico Pollo e’ con loro e si e’ ripreso perfettamente, dopo aver rampognato Moreno che e’ ancora rantolante sul letto, si dedica a preparare la cena. Il nostro cuoco sfodera una pasta coi cavolfiori, un po’ salata ma gustosa. Mangiamo nel salotto perche’ sentiamo tutti freddo. Arriviamo a fatica alle 22.30 ma poi ce ne andiamo a letto stremati dall’aver fatto nulla tutto il giorno.
26/12 – Continuiamo ad esplorare lungo la vecchia strada per Yen Minh
Odio la televisione! Uno dei driver l’ha accesa a tutto volume alle 6.30. Alle 7.00 mi alzo e mi unisco agli altri per la colazione che oggi ci prende piu’ tempo del solito. Giovanni, Andrea e Moreno partono per fare foto e rilievo alla “Forra”. Noi andremo sulla strada vecchia a buttare un occhio alle doline avvistate due giorni fa, se avanza tempo andremo avanti sulla strada. Le doline sono una delusione, sono tanto chiuse quanto grandi. Andiamo avanti sulla strada. Incontriamo altre doline inesorabilmente tappate, Max vede un grottone a meta’ di un cono e sale a vedere. Torna sconsolato perche’ finisce li’. Arriviamo ad un piccolo villaggio dove Wine chiede ai locali delle informazioni sulle grotte presenti in zona e ci riferisce che a detta loro non ce ne sono. Purtroppo, data la capillare conoscenza del territorio che hanno, c’e’ da crederli. Torniamo indietro alquanto demoralizzati ed a meta’ strada giriamo a destra per una strada in costruzione che arrivera’ a Ha Giang. Anche qui troviamo le solite doline tappate. Arriviamo ad un altro villaggio e Wine scompare per prendere informazioni mentre noi imbocchiamo un sentiero per andare a vedere quella che i locali ci hanno indicato come una “caverna con acqua”. In effetti dopo un centinaio di metri troviamo un vecchino che con un secchio legato ad un canapone recupera un po’ d’acqua da un pozzo allagato profondo circa 3m. Luca aiuta il vecchino a travasare l’acqua e quando si allontana ci avventuriamo a visionare il pozzo che pero’ sembra finire li’. Torniamo indietro e, mentre aspettiamo Wine, il driver si compra un uccellino che pare abbia un bel canto. Wine torna con aria sconsolata, ci dice quello che avevamo gia’ capito e quindi torniamo indietro. Sulla via del ritorno notiamo una dolina che avevamo tralasciato. Luca decide che non vuole lasciare nulla di intentato e va a dare un’occhiata. C’e’ un pozzo! Prendiamo gli zaini, quello di Luca lo ammolliamo al povero Wine che quasi stramazza al suolo nel sollevarlo! Luca si prepara e Max sistema la corda. A meta’ pozzo Luca vorrebbe piantare uno spit. Memori delle precedenti esperienze, gli diciamo di andare prima a dare uno sguardo alla fine del pozzo e di non preoccuparsi di rovinare la corda perche’ tanto e’ quella gia’ lesionata! Rincuorato dalle nostre fraterne parole continua a scendere e, fortunatone, trova un attacco naturale che utilizza immediatamente per frazionare, malfidato! Arrivato alla fine del pozzo esplora qualche minuto ma trova solo il solito tappo di fango. Risale e torniamo sconsolati alle jeep. Quasi sul bordo della strada c’e’ un buco, Wine ci chiama ed io, gli amici mi ricordano amorevolmente (!) che e’ il mio turno, vado a vedere insieme a lui. E’ una galleria lunga circa 5m che scende con una inclinazione di pochi gradi fino ad un meraviglioso tappo di fango! Sulla via del ritorno iniziamo ad ipotizzare di spostarci gia’ oggi o domani a Meo Vac e fantastichiamo su una settimana al mare per rifarci del brutto tempo e della delusione di Dong Van. Entriamo in paese che sono le 13.30 e andiamo direttamente al ristorante dove ci nutriamo con adeguate porzioni di riso, frittata, carne di maiale, verdura cotta e zuppa. Verso le quattro ritorna l’altra squadra e subito facciamo una riunione per metterli al corrente della situazione e decidere il da farsi. Domani mattina presto partiremo per Meo Vac tornando a Dong Van la domenica per il mercato e per fare le foto a “Anacardi Mix”. Se anche a Meo Vac dovessimo essere sfortunati, ci ritireremo in buon ordine per andarcene al mare! In previsione della partenza iniziamo a fare i bagagli e poi ci dedichiamo alla cena. Giovanni ha deciso di preparare lo spezzatino al sugo col quale condiremo poi la pasta e anche le patate. La cena e’ soddisfacente ed allegra. A fine pasto Andrea ed io laviamo i piatti e poi tutti a nanna.