Con Aurora, Angelica, Elia, Gabriele, Mario e Nerone a visitare una nuova grotta nei pressi di Vallepietra.
A dispetto di “internet”, che per oggi aveva decretato pioggia, noi abbiamo deciso di fare come si faceva prima che “lei” prendesse il posto del buonsenso e della voglia passare la domenica insieme agli amici. Andiamo comunque portandoci dietro il poncho per ripararci dalla pioggia. Abbiamo anche un piano di riserva, in caso di nubifragio ce ne andremo al ristorante. In ogni caso passeremo una bella giornata.
La mattina, mentre aspetto che Gabriele passi a prendermi, mando un pensiero verso i ragazzi del 60° corso SCR. Sono partiti ieri e, proprio in questo momento, dovrebbero essere all’ingresso della grotta di Frasassi per la traversata Fiume-Vento. A causa del recente malanno non me la sentivo di andare, pero’ posso augurare loro una buona giornata.
La mattina Gabriele, io e Luna arriviamo a Vallepietra con appena un’ora di ritardo. Giustamente i nostri amici sono intanto partiti per raggiungere la grotta. Oggi ho portato anche la nuova fotocamera. La prima foto la faccio a Gabriele e Luna.

Parto col poncho per ripararmi da una leggera pioggia. Pero’ fatti i primi metri di salita inizio a sentire un caldo insopportabile e tolgo tutto. Ogni tanto riprendo Gabriele ed il panorama alle sue spalle.

La valle sotto di noi e’ sempre molto bella.

Arrivati al primo spiazzo.

Ma la salita non termina certo qua.

Esagero provando anche lo zoom per vedere meglio il fiume che scorre in fondo alla valle.

Ancora salita, ne ricordavo di meno dalla passeggiata precedente.

In un tratto dritto e, nemmeno a dirlo, in salita, vediamo un losco figuro a bordo strada. Luna si impaurisce e ci avviciniamo stando vicini vicini, con lei che si appoggia al mio ginocchio sinistro. E’ Elia! Anche Luna lo riconosce ma e’ ancora impaurita, quasi non lo saluta, si limita ad un accenno di scodinzolo. Dopo esserci salutati aspettiamo Gabriele che si e’ attardato un poco.

Il secondo spiazzo, quello piu’ grande. Siamo vicini, ma non troppo.

Gabriele nel frattempo ci ha raggiunti. Proseguiamo.

Luna continua a fare avanti ed indietro come suo solito.

Il terzo spiazzo, quello con la palina che indica sentieri e distanze. Ora siamo vicini alla fonte delle Fosse.

Da qua si vede la grotta che e’ la nostra destinazione odierna. Guardando bene dove dovrebbe essere la grotta, si vedono degli omini che si muovono. Sono i nostri amici. Lancio un urlo di saluto ed infatti li vedo agitare le braccia in un saluto.

Ecco la fonte. Le recenti giornate di pioggia l’hanno rafforzata assai.

L’acqua defluisce in buona parte verso il sentiero che dobbiamo prendere ora.

Elia e’ gia’ avanti, andiamo.

10 minuti di cammino e raggiungiamo la grotta. Per prima cosa i saluti, poi la presentazione della nuova fotocamera e a seguire una foto con Angelica e Mario.

Ma dove siamo? Mi guardo attorno. C’e’ uno sgrottamento affacciato alla valle. Andando avanti si entra in una grande sala. Sulla destra si vedono altri ambienti, ma ci andro’ dopo. Nerone e’ gia’ dentro alla sala, intento a scavare in un punto dove la grotta potrebbe proseguire.

Mi cambio meglio che posso. La sala e’ pavimentata di letame di animali vari, piu’ o meno fresco. Oggi faremo un lavoro di “m…a” ed io non ho portato la tuta per proteggermi i vestiti. Mentre i vari componenti del gruppo si dividono nella grotta a scavare in piu’ punti, io mi preparo per fare il rilievo. Mentre prendo i punti per la poligonale trovo un simpatico ragnetto e mi fermo a fotografarlo.

Di volta in volta, devo disturbare i vari cantieri di scavo per fare il mio lavoro. Dedico parecchio tempo alla sala principale poi mi sposto agli ambienti laterali. Ce n’e’ uno subito entrando a destra. In fondo c’e’ Elia che scava. Lo costringo ad una pausa, faccio quel che devo fare e tolgo il disturbo. Torno all’ingresso degli ambienti laterali e stavolta vado a sinistra. Vengo raggiunto da Gabriele, andiamo assieme a vedere. Qua e’ un poco piu’ largo e dall’alto si vede filtrare della luce. Si sale facilmente, e lo facciamo. A fine salita troviamo un’altro ingresso. Mentre termino il mio rilievo, Gabriele esce all’esterno e si addentra nel bosco.
Sento i miei amici chiamare per il pranzo. Scendo da dove son venuto, senza farmi pregare. Oggi ho portato i panini. Dopo il lauto pasto mostro a tutti il disegno della grotta ottenuto su Topodroid. La valle inizia ad essere nascosta dalla nebbia. Speriamo bene.

Aurora ed Angelica non hanno ancora visto l’altro ingresso, le accompagno volentieri.

Da sopra l’ingresso secondario faccio una foto, poi ci avventuriamo cercando di tornare all’ingresso principale via bosco, come fatto da Gabriele prima del pranzo.

Dopo questa parentesi esplorativa, si torna al lavoro. Affianco Angelica nello scavo in un punto della sala principale vicino all’ingresso.

Quando inizia a farsi sera prendiamo su le nostre cose, ci diamo una sistemata alla meno peggio e ci avviamo per tornare alle macchine.

Il ritorno e’ una piacevole passeggiata, anche se dobbiamo tenere il casco in testa con la luce accesa per vedere dove mettiamo i piedi.
Alle macchine poggiamo tutti i bagagli ed andiamo al bar a prendere qualcosa da bere. Dopo esserci rinfrancati bevendo e commentando la giornata appena trascorsa, torniamo alle macchine e ci salutiamo. Solo Gabriele ed io siamo decisi a non terminare cosi’ la giornata. Ce ne andiamo da Antonia a Marano Equo per un buon piatto di fettuccine. Alla prossima.