Riunione in sede SZS con Angelica, Nerone, Tarcisio, Maurizio, Gianluca, Leandro, Gabriele, Mario, Laura. Alla ricerca della grotta dei graffiti con Angelica, Gabriele, Mario, Laura, io e Luna.
La mattina Gabriele passa a prendermi, sistemiamo il telo per Luna sui sedili posteriori e partiamo. Dopo una sostanziosa colazione da Cicchetti arriviamo a Subiaco e troviamo Angelica ad attenderci.Le lascio subito la custodia di Luna, sono belle assieme e poi cosi’ non devo fare attenzione che Luna con uno strattone possa offendermi ulteriormente la mano offesa.
In sede troviamo gia’ presenti i soci preminenti del gruppo, Nerone, ….
…Tarcisio e….
….Maurizio. Nell’attesa stanno “impuzzonendo” la sede con sigari e pipe.
Il tempo di salutare ed accomodarci che arriva anche Gianluca. Porta con se’ una bella foto. L’area del piazzale di Campo Catino presa negli anni ’20, prima che piazzale e palazzine annesse venissero costruite.
Inizia la riunione, si parla degli articoli da presentare al prossimo convegno. Elia passa a fare un saluto e scappa subito via.
Luna ha subito capito che la faccenda andra’ per le lunghe e si mette comoda.
Gli argomenti di cui parlare sono tanti ed interessanti, pero’ ogni tanto c’e’ bisogno di sgranchirsi le gambe. Ne approfitto per fare una foto ad un motto neroniano che mi piace molto.
Abbiamo quasi terminato gli argomenti da trattare quando arrivano Mario e Laura. Gabriele riassume loro quanto detto finora.
Trittico di teste lucide.
Passa anche Leandro, si ferma pochi minuti, il tempo di pagare la quota associativa e mostrarsi in tutto lo splendore della sua nuova pettinatura, minimalista, direi!
E’ quasi ora di pranzo quando la riunione viene dichiarata conclusa. Ci dividiamo in 2 gruppi, chi se ne torna a casa propria a mangiare, chi invece mangera’ qualcosa qua a Subiaco per poi andare a fare una passeggiata con intenti speleologici. Dopo i saluti, prendiamo ognuno la propria strada.
Il nostro pranzo, io sono tra i passeggianti, si svolge in una vicina rosticceria. Mangio svelto perche’ c’e’ l’accesso vietato ai cani. Anche se gentilmente ci concedono di stare dentro, vicino alla porta, non posso stare col resto del gruppo, quindi mangio svelto e poi vado a fare un giro in attesa dei miei amici.
Quando siamo nuovamente riuniti, facciamo una veloce sosta al bar per un caffe’ e partiamo per Anticoli Corrado. Andremo alla ricerca di una grotta con graffiti preistorici dove ha lavorato Angelica anni fa. Al bivio per Anticoli, Angelica lascia la sua macchina e viene nella nostra, io mi trasferisco dietro a far compagnia a Luna. Mario va avanti con la sua macchina ed al primo bivio gira a destra. Ci porta alla grotta che conosce lui, non e’ quella che cerchiamo, ma tutto fa. Fermiamo le macchine ed andiamo a visitarla.
Stando attento alla famosa mano offesa, scendo giu’ anche io. Piu’ che una grotta sembra una galleria scavata.
Ne ho la conferma quando in fondo troviamo un arco di mattoni. Andrei a vedere fin la’, pero’ il fondo diventa presto fangoso e devo rinunciare.
All’uscita mi consolo con una foto al pungitopo.
Riprendiamo le macchine ed andiamo avanti. La nostra supposizione e’ che questa strada porti anche alla grotta coi graffiti. Purtroppo dopo qualche centinaio di metri la macchina di Mario decide di averne abbastanza. Si ferma e dobbiamo fare una lunga e non banale retromarcia prima di poterci girare.
Posteggiate le macchine, facciamo un brevissimo summit per decidere il da farsi. Non ci lasciamo scoraggiare ne’ distogliere, continueremo a piedi. Passeggiamo con gli occhi sempre attenti a buchi ed anfratti lungo la strada. Con Angelica troviamo una vasca, probabilmente una piccola sorgente oramai non piu’ attiva.
Poco piu’ avanti quello che sembra l’arrivo di una forra. Visto che qua vicino c’e’ Rio Ponze, magari questa e’ la sorella minore.
Qualche fiore, non guasta mai.
Ma esageriamo, eccone altri.
Ancora una curva ed arriviamo ad un caseggiato, sembra disabitato, pero’ mentre stiamo per passare oltre arrivano 2 robusti pastori maremmani a sbarrarci la strada abbaiando il loro disappunto per la nostra invasione. Per prudenza tengo Luna vicina a me e faccio marcia indietro. I miei amici mi seguono prontamente. Per fortuna i cani padroni di casa non ci seguono oltre i confini di loro competenza. Tiro un sospiro di sollievo e lascio Luna perche’ possa riprendere le proprie corse.
Qua altre grotte non ne troveremo, mi consolo con i fiori.
Senza fretta torniamo alle macchine ragionando su quale direzione prendere una volta raggiunte.
Riprendiamo il cammino in macchina ma stavolta Gabriele prende la testa della nostra minuscola carovana. In qualche maniera lo guido fino alla strada per il Rio Ponze. La ricordo stranamente bene nonostante il tempo passato da quando lo visitai con Stefano. Faccio fermare le macchine nello stesso spiazzo dove mi fermai con Stefano e poi andiamo avanti a piedi. Faccio subito una sosta per mostrare ai miei amici l’arrivo della forra di Rio Ponze.
Camminiamo allegramente e di buon passo fino ad un bivio. Gabriele ha il punto della grotta che cerchiamo e lo sta seguendo sul Gps, ci indica senza esitazione di andare a sinistra. Laura sorride con allegria, non e’ molto interessata alla ricerca della grotta ma la passeggiata le fa piacere.
Gabriele oltre a tenere d’occhio il Gps, intrattiene Angelica con una breve lezione (meno di 2 ore) sugli archeo-mitrei anticolesi. Angelica sorride, quindi dopo tutto l’argomento e’ interessante.
Arriviamo alla fine di un curvone a sinistra. Gabriele annuncia che secondo il Gps ci stiamo allontanando dall’ingresso. Proviamo ad infrattarci verso destra, in direzione della grotta, ma dopo pochi metri dobbiamo rinunciare. Siamo interdetti, Angelica ricorda che Nerone era arrivato con la macchina a 2 passi dalla grotta. Il Gps e la strada litigano tra loro. Rimaniamo a lungo a scrutare nei dintorni alla ricerca di un sentiero o altro passaggio. Mentre scruto anche io nei dintorni vedo davanti a me, un’altra strada. Mi viene un sospetto. Chiedo a Gabriele conferma della direzione. Siamo a 140 metri dalla grotta, proprio in direzione della strada che vedo in lontananza. Esterno i miei dubbi, forse la grotta si raggiunge tramite la strada ma prendendo, al bivio, a destra invece che a sinistra. Anche i miei amici convengono che la cosa e’ possibile. E’ deciso, torniamo indietro al bivio per prendere la strada a destra.
A qualche metro dal bivio taglio per i boschi, Luna mi segue prontamente e con gioia, i miei amici un poco meno. Ora lo sento, siamo sulla strada giusta. Arriviamo ad un ponticello, la strada gira bruscamente a destra subito dopo.
Dopo la curva trovo un sentiero sulla destra, proprio come ci ripete Angelica da piu’ di un’ora. Il sentiero sale un paio di metri e poi ecco finalmente la nostra grotta. Le dedico subito una foto.
Chiamo i miei amici che erano sparpagliati nei dintorni. Mi raggiungono subito.
Ci mettiamo subito a cercare con pazienza i graffiti. Angelica ci indica la zona in cui ci deve essere una figura di donna.
Cerca e ricerca, questa donna graffita non salta fuori, usiamo la luce radente, come suggerito da Gabriele, passiamo la parete da palmo a palmo, ma nulla. Alla fine ci diamo per sconfitti. Occupiamo ancora qualche minuto per fare un rilievo abbozzato della grotta e poi torniamo alle macchine. Anche Luna sembra soddisfatta ed ora si concede di camminare tranquilla senza sfrecciare avanti e indietro. Alle macchine ci salutiamo direttamente con Laura e Mario. All’incrocio salutiamo anche Angelica che va a recuperare la propria macchina. Il ritorno e’ tranquillo nonostante siano le 6 del pomeriggio, un’ora un poco critica per tornare a Roma. Una bella giornata, adatta a Luna ed alla mia bistrattata mano. Alla prossima.