Una ricognizione nei dintorni di Campo dell’Osso e poi alla grotta per assistere all’ingresso dei miei amici. Con Barbara, Angelica, Nerone, Tarcisio, Gianluca, Maurizio, Fabrizio, Valerio e Giulio.
Purtroppo la mano continua a darmi fastidio, anche questo fine settimana dovro’ accontentarmi di fare ricognizione. Luna e’ contentissima di questa situazione e gia’ da casa inizia ad ululare dalla felicita’ quando prendo lo zaino e le faccio segno di seguirmi. Strada facendo ci fermiamo come al solito a fare colazione da Cicchetti. Mentre attacco con decisione il caffellatte arrivano Barbara e Fabrizio, anche loro con intenzioni bellicose. Ci scambiamo saluti e ci diamo appuntamento davanti alla grotta Doppio Rum, oggi andranno a tentare il passaggio di una strettoia. Finita la colazione, riparto. Non mi fermo all’appuntamento con il resto del gruppo, vado direttamente su a Livata, dove faccio sosta per prendere un poco di cibarie. Arrivo al piazzale di Campo dell’Osso con largo anticipo quindi proseguo dritto per andare a dare uno sguardo a grotta Vale, fosse mai ci siano novita’. Parcheggio a bordo strada, lo spiazzo dove di solito fermiamo le macchine e’ pieno di neve, uno strato compatto di almeno 60cm. Mi allontano dalla macchina in direzione della grotta, faccio fatica a distinguere i luoghi, la neve ha modificato tutti i miei punti di riferimento. In compenso pero’ la neve e’ molto compatta e posso camminare facilmente anche senza ciaspole. Imbocco il canale giusto e dopo alcuni metri inizio a vedere le tracce dello steccato che abbiamo eretto a protezione dell’ingresso.Mi avvicino con curiosita’. Dello steccato sembra rimasto ben poco, e’ quasi completamente sommerso dalla neve.
Il buco, quello che abbiamo, con speranza ed ottimismo, chiamato grotta Vale, in compenso e’ bello sgombro.
Non mi sembra ci siano novita’ eclatanti, ma gia’ il fatto che dentro non ci sia quasi neve e’ una buona notizia.
Saluto grotta Vale dandogli appuntamento a dopo il disgelo. riprendo la macchina e riparto…per fermarmi dalla parte opposta della strada. C’e’ una dolina con uno sprofondamento interessante, gli faccio una foto per ricordarmi di passare a salutare anche lui quando sara’ piu’ caldo.
Ritorno al piazzale. Ora c’e’ qualche macchina in piu’, ma non molte. Ignorando Luna che scalpita, mi preparo con calma cercando di dimenticare nulla. Porto acqua per me e Luna, le ciaspole e, per esagerare, inzeppo nello zaino una sedia da campeggio. Come deciso, dopo la passeggiata ricognitiva, mi fermero’ nei pressi della grotta Doppio Rum a salutare i miei amici e a vederli entrare. La sedia potrebbe tornare utile. Zaino pronto, Luna prontissima, si parte. Prendiamo per la piana dove e’ tracciata la pista da sci di fondo. Come sempre, non faccio a tempo a fare il primo passo che alle mie spalle arriva la raccomandazione: “Non calpestare la pista da fondo!”. Proseguo senza voltarmi ma rispondo con un “certamente” che pare tranquillizzare i guardiapista. Per i primi metri devo tenere Luna ben vicina perche’ e’ eccitatissima e saltella a destra e sinistra come un canguro.
Appena posso, devio dentro al bosco e lascio libera Luna. Lei non aspetta altro ed inaugura la passeggiata con un paio di corse sfrenate.
Ci addentriamo in una zona poco frequentata dai fondisti. Finora ho camminato senza troppi problemi ma ora inizio ad affondare nella neve fino al ginocchio. I miei pantaloni di pile sono allegramente pieni di palline di ghiaccio, in compenso ora sudo copiosamente. Faccio sosta. Mi tolgo la giacca di pile ed indosso le ghette, che tengo nella sacca delle ciaspole. Visto che ci sono, bevo un goccio d’acqua e ne offro un po’ anche a Luna, non sembra interessata. Siamo in una zona con tante piccole alture, dei montarozzi, direi. Ricordando dove si apre l’ingresso di Doppio Rum, decido di dar loro un’occhiata.
Salgo e scendo piu’ volte senza notare possibili grotte. Pian pianino inizio a dirigermi verso Doppio Rum.
Luna continua a sfrecciare avanti e indietro, ogni tanto si ferma incuriosita a vedere come sprofondo nella neve.
Consulto il Gps, Doppio Rum e’ poco distante, tralascio la ricerca e mi dirigo alla grotta.
Eccomi arrivato all’ingresso. Dei miei amici nemmeno l’ombra.
Saluto l’ingresso di Doppio Rum con un paio di foto.
Non ho voglia di aspettare fermo, riprendo il cammino per chiudere il giro e andare incontro al gruppo dei miei amici. Nemmeno il tempo di arrivare alla piana che Luna si immobilizza. Sente che arriva qualcuno.
Continuo a camminare e faccio a tempo a traversare tutta la piana senza alberi prima di intravedere qualche figura umana.
Luna gia’ sapeva da tempo che erano i nostri amici e vola a salutarli.
Il primo a cadere vittima della mia fotocamera e’ Gianluca.
Vedo poi Angelica, Maurizio col suo sigaro puzzolente e subito dietro l’intramontabile Tarcisio.
Dietro c’e’ il resto del gruppo. Un rapido saluto a tutti e proseguiamo.
Rifaccio all’indietro la strada appena percorsa facendo chiacchiera con chi posso. Luna non sa piu’ da che parte voltarsi.
Siamo di nuovo all’ingresso. Ed ecco Angelica, pronta per esplorare.
Nerone oggi si occupera’ della logistica ed inizia subito a sistemare il campo mentre Fabrizio e Valerio si preparano ad entrare.
Anche con la mano dolorante, cerco di fare la mia parte andando a raccogliere legna.
Luna mi segue per un tratto, poi quando capisce che non ho intenzione di allontanarmi, va a tenere compagnia ad Angelica.
Come deciso, Fabrizio e Valerio entrano per primi, vogliono sistemare l’armo prima che entri il resto del gruppo. Gianluca e Nerone, come me, rimarranno fuori e prepareranno qualcosa di caldo per il ritorno dei nostri esploratori infreddoliti.
Le operazioni di sistemazione dell’armo prendono parecchio tempo. Inganniamo l’attesa con chiacchiere varie su temi speleo.
Arriva qualche urlo da dentro. Si puo’ partire. Giulio, che era di vedetta all’ingresso, entra. Maurizio prende il suo posto all’ascolto.
Nerone intanto continua con i preparativi del campo.
Aspettiamo…
Nerone si prende una pausa per una fumata e venire vicino all’ingresso a controllare che tutto proceda.
Angelica inganna l’attesa raccogliendo legna.
Zitti, zitti. Da dentro si sente la libera. Si prosegue con questo laborioso ingresso.
Nerone riprende con le sue faccende.
E’ il momento di Maurizio.
Ho tempo e null’altro da fare quindi lo bombardo di foto.
Lancio un urlo a Luna che si affaccia al pozzo d’ingresso per andare a vedere dove stia scomparendo Maurizio.
Barbara segue la discesa di Maurizio, lei sara’ la prossima.
Angelica si rilassa in attesa del suo turno.
Vai Barbara!
Ciao ciao…
Ok, arrivata alla partenza del pozzo.
Visto che le corde sono 2, entra anche Angelica, per una romantica discesa doppia al femminile.
Anche con lei scatto foto in quantita’.
Documento quasi centimetro per centimetro questo avvincente ingresso.
Tarcisio si era allontanato per faccende private, ma torna in tempo per il suo turno.
Giusto il tempo di un saluto ad Angelica, prima che inizi la sua avventura ipogea.
Anche Nerone si avvicina a controllare.
Tarcisio sistema i sacchi, con la galanteria che lo contraddistingue, si e’ offerto di portare anche lo zaino di Angelica.
Ora e’ pronto. Sara’ lui a chiudere il gruppo.
Nerone, verificato che tutto procede per il meglio, torna alle sue incombenze.
Ecco l’ingresso trionfale di Tarcisio.
Ancora un’ultima foto e poi anche lui scompare.
Ora ci siamo solo noi, Nerone,…
…,Gianluca ed io.
Gianluca quando vede delle pietre non riesce a frenarsi, vorrebbe subito costruire un bel muro a secco. Riusciamo a fargli cambiare obiettivo e quindi sposta solo le pietre necessarie a fare dei sedili. Nerone prova il nuovo sedile.
Ora che tutto il gruppo e’ entrato in grotta mi cala addosso un poco di malinconia. Nonostante la buona compagnia, posso farci nulla, avrei decisamente preferito essere in grotta. Mi trattengo ancora qualche minuto con i miei amici ma oramai ho il pensiero che viaggia verso casa. Tra l’altro stasera ho un impegno con Betta ed e’ meglio se torno presto. Saluto Nerone e Gianluca, pero’ mi prestano poca attenzione, sono impegnatissimi nello spostare alcuni metri cubi di roccia per farne sedili. Recupero le mie cose e mi avvio senza fretta alla macchina con Luna che mi segue sfrecciando avanti e indietro. In prossimita’ della strada la chiamo per rimetterle il guinzaglio ed andiamo assieme fino al parcheggio. Qualche minuto per rivestire panni asciutti e siamo di ritorno. Luna dormicchia soddisfatta mentre guido verso casa. Sinceramente non posso dire che questa giornata mi abbia lasciato soddisfatto, pero’ la prossima sara’ sicuramente migliore!