La consueta riunione di fine anno alla Shaka Zulu.
Arriviamo a Subiaco in formazione compatta, Betta come copilota, Luna di dietro a tenere caldo a Giuseppe e Gabriele ed io alla guida. Iniziamo la riunione con un ritardo accettabile. Dopo circa mezz’ora arriva Elia ad avvertirci che non potra’ partecipare, poi fugge cosi’ com’e’ venuto.Fa nulla, la sede dello SZS e’ comunque gremita.
Con Gabriele segretario uscente e ricandidato iniziamo a scorrere i punti all’ordine del giorno. Per prima cosa c’e’ il discorso di Nerone, il presidente uscente (riconfermato senza appello!). Inizia con un poco di commozione nel suo particolare lessico sublacense ricordando i tempi in cui era presidente del solo Elia, poiche’ il gruppo era formato solo da loro due. E’ interessante e divertente come al solito, ma dura poco poiche’ lo interrompo piu’ volte facendogli perdere il filo del discorso e la vena poetica.
Oggi e’ una bella riunione, ci sono giovani promesse della speleologia locale e laziale, speleo di provata esperienza e altri con tanta voglia di fare. La commozione di Nerone, che ho biecamente stroncato, e’ piu’ che giustificata.
Gabriele continua come un automa a sciorinare punti all’ordine del gionro, li spunta dopo che sono stati trattati, ma la sua e’ una lista magica, non si accorcia mai, anzi…L’auditorio inizia a dare segni di stanchezza quando si parla del magro bilancio del gruppo.
Nerone inforca le lenti auxiliatorie e controlla, nulla da fare, l’ordine del giorno e’ appena intaccato.
Una bottiglia di buon vino portata da Angelica e Valentina fa ben sperare in un futuro migliore. Intanto Gabriele continua a tartassarci con l’ordine del giorno infinito.
Arriva un altro pezzo grosso del gruppo, con il consueto vocione inarrestabile fa la sua comparsa Mario.
Con sommo diletto della platea tutta , Gabriele procede ad aggiornare Mario, Marione per gli amici, su quanto detto finora.
Finalmente si passa a punto successivo. Ahime’, si parla di assicurazione. Luna inizia ad uggiolare con tono disperato. Si vede che a sentir parlare di assicurazione anche a lei viene il mal di pancia. La accompagno fuori per un bisognino veloce.
Mentre lei opera, riprendo qualche angolo di Subiaco a portata di mano.
Ritorniamo sui nostri passi.
La porta della sede.
Mentre alla tavola rotonda della riunione si continua a parlare di argomenti all’ordine del giorno, mi diverto a riprendere una delle massime neroniane.
In vista del pranzo vengo incaricato di prenotare al ristorante di Marano Equo. Ci contiamo svelti e poi telefono. Tutto a posto, almeno il pranzo e’ assicurato. La riunione, anche se a fatica sembra avviarsi al termine. C’e un attimo di terrore quando compare Valerio, e’ appena stato riconfermato vice-presidente e fa valere la sua carica. Gabriele, con “abbasimento” comune sembra disponibile a ricominciare daccapo. Sono terrificato da una simile prospettiva. Faccio sfoggio di villania suprema e tacito con urla angosciate ed angoscianti ogni tentativo di avviare un argomento gia’ trattato. Alla fine termina tutto a “tarallucci e vino”, apriamo la bottiglia di chianti, sventriamo un panettone affettandolo con le forbici e la riunione viene finalmente detta conclusa dal nostro integerrimo segretario.
Riprendiamo, ma con una riunione conviviale, quando siamo “con le gambe sotto il tavolo”.
Quando arriva la pasta, ci dedichiamo a lei con poche chiacchiere.
Terminata la pasta e’ praticamente concluso anche il pasto nel suo insieme. Quasi solo per il piacere di stare ancora assieme indugiamo in fughe per una sigaretta , qualche dolcetto, caffe’ ed amari.
Le ultime chiacchiere arrivando alle macchine concludono la piacevole riunione di amici. Qualche augurio per le prossime feste di Natale e tanti abbracci rendono piacevole anche il commiato. Il ritorno e’ tranquillo e senza particolari note da riportare. Alla prossima.