Babbo Natale a Orvieto – 23/12/2018

La discesa di Babbo Natale ad Orvieto organizzata dal GSCO.

Siamo gia’ alla seconda edizione, tra poco diventera’ un appuntamento tradizionale. Anche quest’anno partiamo da Roma Betta, io e Luna per partecipare all’evento. Vado, anche se e’ stata ventilata l’ipotesi che stavolta tocchi a me fare il Babbo Natale…Nel corso della giornata spero di convincere tutti che Marco, lo ha fatto molto bene lo scorso anno, e’ sempre la scelta migliore per questo delicato ruolo.

Arriviamo la mattina presto ad Orvieto e saliamo subito in centro. La giornata non si presenta bene, c’e’ un velo di nebbia che fa un poco dimenticare l’allegria delle feste.E’ presto, non sono ancora le 9, e molti negozi sono chiusi, anche di gente per strada ce n’e’ poca.Alla torre giriamo a destra per andare alla piazza che ospita il palazzo del capitano del popolo, che sara’ il teatro della manifestazione.Eccolo, anche lui col suo velo di nebbia.Subito arriva Filippo. dopo i saluti ci aggiorna, abbiamo il camioncino con il materiale gia’ parcheggiato al posto giusto. Simone e’ nel palazzo a sistemare alcune cose.Filippo mi dice quel che e’ stato fatto nei giorni scorsi per attrezzare e cosa manca, siamo a buon punto ma sara’ comunque una mattinata impegnativa. Mentre siamo li’ a chiacchierare, Simone si affaccia sorridente dai merli del tetto. Salutiamo anche lui. Ci indica la porta da cui entrare. Saluto Betta e Luna poi seguo Filippo e con lui arriviamo al tetto riprendendo i lavori. Per prima cosa sistemiamo il resistentissimo tappetino di gomma sul colmo del tetto. E’ li’ che appoggeranno le corde della teleferica.Come anche lo scorso anno, sul lato della piazza i miei amici hanno costruito una struttura di tubi innocenti dove partiranno tutte le corde per la discesa semplice, lungo la parete del palazzo. Sono 4 vie che saranno utilizzate dalle renne e dagli elfi.Tra una cosa e l’altra mi soffermo a guardare il panorama. La foschia la fa ancora da padrona.Devo dare seriamente una mano, quindi tra: sistema, sali, scendi, porta, aiuta ed altre faccende, mi rimane poco tempo per le foto. Il tempo passa ed anche il resto della truppa fa la sua comparsa. Ecco Chiara.Il furgoncino. Oltre a portare i materiali necessari e’ strategico per un altro motivo. E’ parcheggiato proprio li’ perche’ quello e’ il punto migliore per fare da punto di ancoraggio per le corde della teleferica. Tra poco entrera’ in gioco anche lui.Sulle mura del palazzo c’e’ la pubblicita’ di UmbriaJazz, la ben piu’ famosa manifestazione, pero’ speriamo che per oggi i bimbi di Orvieto siano tutti per noi.Risalgo su a portare altro materiale. Con Simone sistemiamo le corde della teleferica. Arrivano anche Marika e Giulio.C’e’ Marco e tanti altri amici, tutti impegnatissimi.Giulio subito si sofferma a controllare che sia tutto fatto a regola d’arte.Ora siamo veramente in tanti, c’e’ anche modo di fare quattro chiacchiere in rilassatezza.La teleferica e’ in via di montaggio, Marco fissa il salvacorda su quella che poggia sul tubo innocenti.Sfilata di bellezze.Ecco la teleferica pronta e tensionata a dovere.Dall’alto si vede anche il furgoncino che svolge adeguatamente il suo compito. Qualche passante si ferma incuriosito a guardare. Ne ha tutti i motivi, infatti, una volta montata la teleferica, la si deve provare. Come papabile Babbo Natale, tocca proprio a me fare da cavia. Mentre scendo, abilmente calato da Simone, ho il tempo di fare qualche foto e catturare la curiosita’ degli astanti. Tutto ok. proseguiamo con il resto. Le corde delle vie di servizio vengono sistemate e poi utilizzate come discesa rapida dal tetto alla strada.Discesa di coppia, Chiara e Simone mentre provano l’ebbrezza della discesa.Li riprendo sforzando al massimo lo zoom della fotocamera, cosi’ sembrano vicini vicini.Ed eccoli arrivati a terra.Abbraccio fraterno tra 2 belle spelee, Chiara e Barbara.I miei amici osservano soddisfatti il lavoro fatto. Oramai siamo pronti. Sulla sinistra c’e’ Sabrina, sara’ lei la fotografa ufficiale della manifestazione.Aspettando ora di pranzo, facciamo ancora qualche prova di discesa. Stavolta il volontario e’ Giona.Eccolo che arriva, sorridente e soddisfatto. Tra qualche anno potra’ essere lui Babbo Natale!Continuano salite e discese di prova, sono decisive anche per scaldarsi, l’aria e’ frizzante. Non saprei dire quando sia successo, pero’ ad un tratto mi accorgo che la foschia e’ scomparsa ed e’ uscito un bel sole.Filippo ne approfitta per far esercitare Giona con l’attrezzatura, stasera dovranno fare gli elfi assieme.Aspetto che una delle altre vie si liberi per poterli seguire e documentare la salita.Il simpatico musetto in ferro battuto in cui mi sono imbattuto lo scorso anno, lo saluto quasi con affetto e gli dedico una foto.Eccoli nel pieno della salita e del loro splendore. Per un attimo me li immagino tra una ventina d’anni, a ruoli invertiti, Filippo “vecchiarello” davanti e Giona che lo controlla da dietro. Spero di essere io a scattare quella foto!Eccoci di nuovo sopra. Intanto Simone ha trovato un’altro volontario per provare la discesa.Ecco Simone nel pieno svolgimento delle sue funzioni di “calatore”. Sulla teleferica c’e’ Chiara quindi se possibile e’ ancora piu’ attento e delicato nel controllare la discesa.Anche Federica e’ pronta per provare qualche discesa su corda, intanto mi regala un bel sorriso mentre le scatto una foto.Siamo tutti qua, a provare e sistemare gli ultimi particolari e a fare assistenza a chi sale e scende.Ora sulla corda c’e’ un duo eccezionale, Marika e Giuseppe. Sono impegnatissimi e nemmeno fanno caso al fotografo.Dopo qualche altra prova, il ritmo scende naturalmente. Ci stiamo avvicinando ad ora di pranzo.Senza fretta scendiamo tutti a terra e andiamo a prendere possesso del bar sulla piazza.Eccoci tutti qua a fare selfie in attesa dei toast, panini e pizzette scelti per toglierci la fame.I miei tramezzini arrivano per primi quindi poi non ho altro da fare che imperversare con la fotocamera.Giulio fa relax, abbiamo preso una birra a mezzi ma la mia l’ho gia’ terminata.Barbara e Giuseppe con Chiara e Simone che fanno capolino dietro di loro.Mi allontano per prendere tutto il gruppo, eccoci qua!Siamo arrivati al dolce. Incredibilmente ci rinuncio, mi rifaro’ stasera a cena. Ora ho altri pensieri. E’ deciso, sar’ Babbo Natale, ho dovuto capitolare quando stamane anche Betta ha caldamente appoggiato la mia candidatura.Marco l’ha scampata, ora puo’ sorridere.Pranzo terminato, si riprendono le attivita’. Mancano poche ore. Alle 18.30 ci sara’ la discesa di Babbo Natale e dobbiamo essere tutti pronti.Per prima cosa montiamo il gazebo per il disc-jokey. Me la ricordavo una cosa piu’ laboriosa, ma ce la caviamo in una manciata di minuti.Una vista panoramica della piazza, ancora deserta.Torno su per sistemare meglio la partenza della teleferica. Inizio a sentire il freddo. Passate le ore calde del mattino, la temperatura ha iniziato a calare sensibilmente.Il tempo promette di essere clemente e di non fare scherzi.La parete laterale del palazzo con vista della torre del Moro.Ho portato con me un pezzo del tappeto di Babbo Natale, lo sistemo sulla parete. Fa la sua figura ed evita a Babbo Natale di scartavetrarsi la schiena contro la parete nel primo tratto di discesa.Il sole inizia a tramontare.Il duomo svetta sul resto dei tetti di Orvieto.Riscendo utilizzando le corde. In piazza e’ fresco assai e questo mi ricorda che ero salito con l’intenzione di prendere la giacca da dentro lo zaino. Peccato sia rimasta una intenzione. Mi consolo scattando foto.Questa non potevo perdermela.Anzi, ci faccio anche l’ingrandimento!La sedia di Babbo Natale e’ pronta.Anche l’austero busto e’ stato reso piu’ natalizio.Le nostre elfe/renne provano di nuovo la discesa.Eccole che arrivano.Simone, lui si, si e’ coperto con la giacca ed e’ pronto ad assolvere ai propri compiti. Ha portato delle radioline per comunicare tra sopra e sotto ma ora stanno facendo le bizze.Il sole per oggi e’ andato. L’ora della nostra piccola rappresentazione natalizia si avvicina. Continuiamo i preparativi con una domanda in testa: “I bimbi verranno?”. Per il momento la piazza e’ vuota e fredda.Finalmente Betta torna, era andata a prendere possesso della stanza d’albergo. Luna esprime la sua sua gioia di vedermi saltandomi ripetutamente addosso.Vengono a trovarci anche Rita ed Enzo, li saluto con molto piacere.Oramai siamo quasi pronti. E’ arrivato anche il disk jockey ed ha sistemato la sua attrezzatura sotto il gazebo. Ben presto si inizia a sentire della musica natalizia. Pandori, panettoni e torroni vengono meticolosamente preparati in attesa di poterli distribuire.Visto che la giacca alla fine non l’ho presa e visto che tanto e’ arrivata l’ora, mi impossesso del costume e mi travesto. Eccomi in un selfie con la Sabrina.Marco mi guarda brutto, sara’ mica geloso? Sono pronto a cedergli il posto!Giuseppe sara’ uno degli elfi, anche lui si cerca un angolino tranquillo ed inizia a trasformarsi.Filippo ancora si attarda.Il costume e’ fin troppo caldo. Vado sul tetto a rinfrescarmi. Inizia a fare buio.Faccio un giro di foto panoramiche ora che inizia ad essere scuro.Il tramonto in lontananza.Ancora la torre incorniciata tra le volute dei merli.La parte destra della piazza, non me ne ero accorto prima, ma e’ addobbata con le luci.Il duomo by night non poteva mancare.Sotto pero’ la piazza e’ ancora deserta. Non e’ confortante.Inganno l’ansia data dall’attesa facendo foto. Ecco un primo piano di tutto il marchingegno con cui verro’ calato.Ecco anche gli elfi al gran completo.Il tempo passa, Giona e Filippo controllano la situazione. Pian pianino le persone arrivano a popolare la piazza. Simone e’ presissimo tra radioline e telefono cellulare. Alcuni degli “elfi di terra” sono stati mandati per il corso a ricordare alla gente della manifestazione. Mi avvicino a lui mentre e’ in contatto con il disk jockey per decidere la sequenza tra canzoni e partenza di Babbo Natale. Qualche febbrile accordo tra tutti e la scaletta di massima e’ definita. Manca solo di partire. E’ quasi l’ora.La piazza ora e’ gremita. Sono le 18.30, l’ora X. Gli elfi prendono posizione.Il nostro operatore ai fuochi pirotecnici e’ pronto.Simone mi aggiusta il cappello fissandolo con alcune forcine, rischiavo di perderlo durante la discesa. Un attimo di raccoglimento.Ancora una foto e poi basta, si spengono tutte le luci, ci siamo. Parte la musica natalizia, scendono le renne partendo dal terrazzino intermedio. Il brusio della folla da sotto ora si sente distintamente e ci mette allegria. Inizia la discesa degli elfi con qualche effetto pirotecnico per fare scena. Il disk jockey incita i bimbi a chiamare Babbo Natale, e’ il mio momento. Riprende la musica e come concordato attacca Jingle Bells. Partono i fuochi d’artificio ed il lan di coriandoli mentre scavalco il muretto. Mi fermo per salutare la folla sotto di me poi mi sistemo sul seggiolino. Indico a Simone che puo’ iniziare a calarmi…sono Babbo Natale!Dopo la calata vengo attorniato da una massa festosa di bimbi con i loro genitori. Saluto tutti cercando di imitare il “HoHoHo”. Da questo punto in poi devo ringraziare Sabrina e tutti coloro che hanno fatto foto per documentare e ricordare questi bei momenti. Prima di terminare sotterrato dalla massa di bimbi estasiati ed eccitatissimi mi sposto velocemente verso la sedia dove inizio a fare il mio dovere di Babbo Natale.La ressa di bimbi e’ tale e tanta che per la prima mezz’ora gli elfi non riescono a raggiungermi per portarmi assistenza e, soprattutto, le caramelle per i bimbi.Io sono in mezzo alla ressa di bimbi e genitori! Non sapendo che altro fare, decido di improvvisare e prendo spunto dai tanti film sul Natale visti negli anni. Prendo in braccio uno dei bimbi ed inizio a parlarci. Lui, il mio primo bimbo e’ gia’ grandicello e ha dubbi su Babbo Natale. Lo riconquisto un poco alla causa indovinando, con un bluff clamoroso, il regalo che ha chiesto per Natale. Il piacere che mi da’ vederlo spalancare gli occhi meravigliato mi carica a dovere per affrontare tutti gli altri.Dopo il primo centinaio di bimbi, tutti adorabili. La folla si dirada e finalmete arrivano gli elfi e le caramelle. Ora tutto procede per il meglio. Continuo a fare la mia parte con molto piacere.Ecco una dei miei elfi e qualche rimasuglio di caramelle.Per non far torto a nessuno ora prendo in braccio 2 bimbi per volta, offro loro le caramelle e mi beo degli sguardi stupiti che mi rivolgono. Il piu’ toccante e’ sicuramente il bimbo che mi porta la sua letterina da leggere. Una delle bimbe piu’ simpatiche e’ piccolissima e ha il ciuccio. Quando faccio finta di non guardarla, mi guarda lei con gli occhi spalancati ed il ciuccio che si agita frenetico in bocca, appena mi volto verso di lei, si gira a fare altro. Riesco ad attirare la sua attenzione solo con le caramelle.Vi lascio con una piccola galleria di bimbi. Il loro viso e’ nascosto ma vi assicuro che sono tutti bellissimi e mi hanno conquistato con la loro dolcezza. Una fatica, ma ben ripagata. La foto con renna Federica ed amica di renna ci vuole.Anche Giona vuole la foto. Anche a lui regalo caramelle. A dire il vero e’ l’unico che si presenta con un regalo per me, un bastoncino di zucchero. Quando oramai la folla si e’ diradata anche bimbe piu’ grandi vengono a fare la foto.Ancora qualche bimbo ma sono proprio gli ultimi. Alla fine rimangono solo le renne e gli elfi per terminare in allegria.Pian pianino raduniamo tutto il gruppo per una foto ricordo.

 

Finite le foto di rito mi scollo faticosamente dalla sedia. E’ arrivato il momento di riporre tutto. Mi svesto velocemente dei panni di Babbo Natale e vado sul tetto a dare una mano. Quando arrivo e’ quasi tutto finito, rifacciamo gli zaini e li portiamo giu’. Finalmente ho il buon senso di recuperare la giacca dallo zaino. Molto meglio, decisamente. Terminate le sistemazioni ci raduniamo tutti nel salone a pianterreno per un attimo di respiro, anche quest’anno e’ andata.Betta e Luna sono ritornate. Le avevo perse. All’inizio dei botti Luna e’ impazzita dalla paura e Betta si e’ dovuta allontanare di corsa.Ora possiamo ridare spazio ad UmbriaJazz.Noi ci spostiamo al bar per un meritatissimo aperitivo in attesa dell’ora di cena.L’aperitivo rischia quasi di farci fare tardi! Ci spostiamo velocemente al ristorante.Ora ho veramente fame. Prendiamo posto in maniera ordinatamente chiassosa.Siamo in 2 tavoli ma siamo vicini e la chiacchiera rimane possibile.Quando si inizia a mangiare pero’ cala il silenzio.La cena, come tutta la giornata del resto, e’ stata ottima. Ci siamo divertiti e magari siamo riusciti a far contento qualche bimbo rendendo memorabile questo natale. Non potrei aggiungere altro a questa giornata speleo-natalizia. Alla prossima.

Informazioni su fato63

Pratico la speleologia da qualche anno ormai. Mi sono finalmente deciso a tenere un diario delle uscite. Approfitto del blog per renderlo consultabile e commentabile.
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