Grottone di Calvi – 25/11/2018 – by Sieva@GSCO

Ancora una volta ho il piacere di ospitare la relazione di un amico. Grazie Sieva. Ecco la sua relazione:

Palestra: Calvi dell’Umbria
25/11/2018
Ore 7:30, incontro al FoodVillage.
Siamo io,Simone,Chiara,Marco,Fabio e Francesca.
Solito caffè poi subito in macchina verso Calvi.
Il cielo è nero e minaccia pioggia ma per ora è clemente.
Arrivati a Calvi, ci fermiamo in un bar nel centro del paese per il secondo caffè e qualche pezzo di pizza calda.
Ci accorgiamo, con sorpresa che il paese è tappezzato di Murales e che non stonano affatto con i palazzi antichi del borgo.
Parcheggiate le auto sulla strada, inizia il cambio dei vestiti.
Siamo pronti, ci incamminiamo salendo per il sentiero, che non è molto lungo ed inizialmente è semplice e ma che proprio alla fine scompare e ci si deve arrampicare sulle rocce per poter arrivare a questo grande grottone.

Lasciamo cadere a terra le sacche pesanti con un gran sospiro di sollievo.
A me è toccato, come sempre il trapano, ormai mi ci sono affezionato, a Simone le corde e a Marco… beh come al solito era carico come un mulo ma a lui non fa paura niente!!

Si armano le vie, un traverso e si fa anche una bella teleferica che è anche molto divertente.
A giro ci divertiamo un po’ tutti, salendo e scendendo su quelle corde, un po’ come bambini al Luna Park che non vedono mai l’ora che sia di nuovo il loro turno.
Intanto è cominciato a piovere e la via quella più alta si è tutta bagnata ed è diventata molto scivolosa, una difficoltà in più, però ce la siamo cavata bene, anche sul bagnato.
Ci siamo divertiti molto con la teleferica, Simone ci ha fatto anche vedere come fare da contrappeso per tenere più tesa la corda.
Io, ho litigato tutto il giorno con maniglie e croll, su quali andavano smontati prima o dopo sul frazionamento delle corde, mi ci sono intrigato non poco, ma spero di averci fatto pace…vediamo la prossima uscita!
Ora di pranzo, ci copriamo bene con piumini e pile e mangiamo tutti insieme.
Marco, come di consuetudine, prepara il caffè con la Moka…ci ha abituati proprio bene!
Poi abbiamo fatto i seri, Simone è salito in cattedra spiegando le manovre su come soccorrere un ferito in corda.
Manovre molto difficili da imparare ma soprattutto da mettere in pratica ma molto interessanti.
Ed ho capito che è importante che tutti le sappiano fare, perché tutti dobbiamo essere in grado di aiutare tutti.
Finita la lezione, con grande sollievo per i gioielli di Simone, si comincia a disarmare le vie ed i traversi.
Ormai è buio, con le luci frontali accese, tra la nebbia che ci bagna la tuta, rifacciamo sù le corde, mettiamo i k-way e ci inoltriamo per la boscaglia per raggiungere le auto.
Piove a dirotto, mettiamo il telo sopra le auto per creare un riparo dalla pioggia che ci permetta di toglierci le tute zuppe, ci cambiano con gli abiti asciutti, sistemiamo tutta l’attrezzatura, montiamo in macchina e partiamo, direzione casa.
Arriviamo al parcheggio del solito FoodVillage, ha smesso di piovere, ci si informa su chi va a mangiare un pizzetta, la voglia di stare insieme non è ancora diminuita.
Io però vado a casa, scombussolato forse dal viaggio, con un po’ di mal di stomaco e anche con un bel po’ di stanchezza.
Saluto tutti e ringrazio i soliti Simone e Marco, che anche oggi hanno vegliato su di me impedendo di farmi male.
Vado a casa con in testa la bella giornata passata e con la consapevolezza che l’indomani mi sveglierò con una voglia matta di farlo ancora!

Sieva

Informazioni su fato63

Pratico la speleologia da qualche anno ormai. Mi sono finalmente deciso a tenere un diario delle uscite. Approfitto del blog per renderlo consultabile e commentabile.
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