Fioranello – 4/03/2018

Con Gabriele, Fabio, Claudio, Massimiliano ed io a fare esercizi di tecnica di torrentismo.

Il sabato sera mi sento con Gabriele, sono indeciso se andare in grotta, il freddo ed il maltempo sono un serio deterrente. Mentre ne parliamo mi arriva un messaggio da Max. Ha intenzione di andare a fare un ripasso di tecniche di torrentismo a Fioranello. Mi sembra una buona soluzione per passare una buona domenica. Lo propongo a mia volta a Gabriele il quale accetta.

La mattina dopo, con un cielo grigio e triste, Gabriele ed io ci mettiamo in macchina per raggiungere Fioranello. Quando arriviamo, anche Fabio e Max sono appena arrivati. Prendiamo il materiale e scendiamo nella conca che sara’ il teatro delle nostre fatiche.

Arrivati a destinazione iniziamo la vestizione. Max vede il mio imbrago speleo ed impietosito mi presta il suo imbrago da canyoning di riserva. Lo indosso, devo ammettere che e’ un bell’imbrago, ben piu’ adatto,rispetto al mio, per quel che andremo a fare oggi.

Ma ora e’ il momento di presentarvi i protagonisti della giornata:

Fabio, pronto a fare un serio ripasso di tutte le tecniche da usare in forra. Al contrario di me, sfoggia una attrezzatura impeccabile.Gabriele, in verita’ oggi fara’ solo da spettatore, pero’ e’ sempre di compagnia.Max, il piu’ ferrato del gruppo anche se dichiara di ricordarsi nulla.Max ha addirittura portato un immane librone con la descrizione di tutte le tecniche torrentistiche. E’ agguerritissimo, si prepara velocemente ed inizia subito a proporre manovre da ripassare. Siamo pronti a cominciare. Fabio si incarica di armare il traverso in alto e la calata. Iniziano i giochi!La calata attrezzata e pronta per l’uso.Facciamo parecchie prove tra le quali la gestione dello sfregamento della corda, passaggi particolari ed altre amenita’.Gabriele ci segue con interesse ma, dice, le forre non fanno per lui quindi se appena puo’ le evita.La teleferica, tesa da almeno un paio di 2 persone. Servono persone di “peso” per questo compito, non potevo che essere tra questi. Continuiamo con le prove, torniamo sulla cengia in alto.Fabio attrezza nuovamente il traverso.Subito qualche altra tecnica, tanto per non annoiarci.Gabriele ci osserva con attenzione e pazienza.Si sale, si scende, si prova, senza patemi ma neanche con troppe soste.Un selfie con la barba legata.Mentre io mi balocco con la fotocamera, Max e Fabio provano altre tecniche. Ad un certo punto tocca anche a me. Posso dire nulla perche’ mi offro volontario! Faccio quello che si “incroda” sulla corda durante la discesa. Max scende a salvarmi. La tecnica prevede di liberare l’incrodato liberandolo del proprio discensore. Questo prevede, nel peggiore dei casi, il taglio dell’imbrago. Sara’ per questo che Max prima di provare questa tecnica mi ha chiesto di fissare il discensore all’imbrago tramite un cordino mezzo rovinato?!? Dopo essere stato salvato con successo ne proviamo ancora un’altra di quelle belle, una discesa di un salto con corde, tutte di lunghezza minore del salto stesso. Tanto per fissare le idee, immaginiamo di avere un salto da 30m e 3 corde da 20m. La manovra e’ complessa ma riesce senza intoppi. E’ una di quelle che si spera di non dover mai utilizzare ma che e’ meglio conoscere! Oramai siamo agli sgoccioli, il tempo minaccia pioggia e l’ora di pranzo e’ passata da parecchio. Proviamo ancora una teleferica, stavolta fissata ad un albero, con Fabio a discenderla. 
Fabio fa appena a tempo ad arrivare che goccioloni di pioggia arrivano a farci capire che e’ meglio andare.Svelti raccogliamo le nostre robe e torniamo alle macchine. Una mattinata divertente e proficua. Alla prossima.

Informazioni su fato63

Pratico la speleologia da qualche anno ormai. Mi sono finalmente deciso a tenere un diario delle uscite. Approfitto del blog per renderlo consultabile e commentabile.
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