58° Corso SCR – Arcaro – 26/11/2017

Grotta dell’Arcaro. La seconda grotta del corso.

Siamo alla seconda grotta del corso. Stavolta e’ stato deciso di fare 2 squadre che andranno in 2 grotte differenti, una l’Arcaro, l’altra gli Urli. Adriano, Stefano, Maurizio ed io andremo all’Arcaro con Laura, Sara, Alessandra, Carlo e Michele.

Ancora una volta abbiamo un appuntamento “incivile” alle 7.30 al bar “fico” vicino ad Ikea di Anagnina. Stavolta rompo le scatole a Stefano per un passaggio. La mattina quindi prendo la metro fino a Garbatella dove arrivo per le 7 meno un quarto. Stefano arriva puntuale  anche lui e mi carica. Facciamo sosta in un punto intermedio per incontrarci con Alessandra e Laura, non riesco ad essere piu’ preciso, mi sono perso gia’ da qualche chilometro! Quando arrivano le ragazze, Stefano ed Alessandra lasciano la macchina la’ e proseguiamo per il bar “fico” col capiente furgoncino di Laura. Al luogo dell’appuntamento finalmente posso concedermi una sostanziosa colazione mentre il resto del gruppo arriva. Una volta soddisfatti i bisogni energetici vediamo di organizzarci per arrivare alla grotta. Alla fine decidiamo di stringerci tutti nel furgone di Laura. Proviamo. Alla fine non si sta nemmeno troppo scomodi. Si parte. A Ceccano il navigatore fa le bizze e cerca di farci fare delle strade in salita che risultano proibitive per il furgone. Dopo aver lasciato un etto buono di gomme sull’asfalto scivoloso decidiamo di fregarcene del navigatore e andiamo a braccio, per fortuna Stefano ricorda bene la strada. Alla fontana, del gatto, mi sembra, parcheggiamo ed iniziamo a prepararci.Una volta pronti cerco, con fatica, di radunare tutto il gruppo per una foto. Al primo tentativo quasi ci riesco, solo dopo aver scattato la foto mi accorgo che mancava Sara, ancora in macchina a sistemare le sue cose.Col secondo tentativo siamo finalmente tutti e posso avere la mia foto ricordo.Si parte.Strada facendo troviamo delle bacche di rosa canina. Stefano ne mangia dicendo che sono ricche di vitamina C. Le assaggiamo anche noi, personalmente non le trovo entusiasmanti…Dalla faccia direi che nemmeno a Laura sembrano una delizia.Le ragazze prendono la testa del gruppo e procedono a passo spedito. Nel frattempo noi “maestri” definiamo alcuni particolari della giornata. E’ deciso, almeno per la prima parte della grotta Adriano e Maurizio si occuperanno dell’armo mentre Stefano ed io seguiremo gli allievi. Il sentiero tra i rovi che porta dalla strada all’imbocco della grotta e’ ben sgombro, ho fatto portate le forbici a Stefano ma sono inutili, meglio cosi’. Arrivo all’ingresso e rubo una foto, adesso che la grotta e’ distratta!Dopo mi giro per immortalare chi arriva. Ecco Laura col ciuffo ribelle.Adriano pie’ veloce.Michele, sembra voler chiedere indicazioni, ma e’ solo sorpreso dalla mia foto.
Anche Alessandra e’ sorpresa……e cerca di mimetizzarsi tra le fresche fratte!Arrivano gli altri.Stefano in 3 passi e’ su.Alessandra valuta se tentare una arrampicata sulla liana, tipo Tarzan.Michele vorrebbe dissuaderla ma e’ basito da una tale fantasia.Laura e Sara si sono messe comode e fanno salotto. Dietro di loro Adriano e Maurizio stanno iniziando ad armare l’ingresso.Adriano si sporge oltre il foro d’ingresso per armare il breve salto che porta alla base della frattura su cui e’ impostata la grotta. Maurizio gli fa da assistente e consigliere.In un paio di minuti e’ tutto pronto ed i nostri armatori sono giu’ e ripartono decisi verso il pozzo successivo.Io scendo e aspetto paziente che arrivino gli allievi.La discesa del primo saltino e’ solo una formalita’ per i nostri arditi corsari. Quando siamo in parecchi alla base del fratturone, vado a sbirciare il lavoro degli armanti. Hanno sistemato il traverso ed armato il pozzo. Ora stanno scendendo. C’e’ solo da verificare dove poter mettere un deviatore in maniera che la corda non tocchi, ma rimaniamo d’accordo che ci penseremo noi.Quando vengo raggiunto da Stefano, scendo il pozzo per iniziare le manovre che porteranno tutto il gruppo a raggiungermi. Mentre attendo i corsari discensori, mi diletto in qualche foto.La prima discesista e’ Alessandra.Eccola che arriva, sicura e sprezzante del pericolo. Puo’ sembrare abbia “alzato il gomito”, ma e’ solo una impressione!Dopo di lei le discese si susseguono senza particolari soste o problemi.Il gruppo in attesa dietro le mie spalle inizia a farsi consistente.Gli ultimi a scendere sono Carlo ed il nostro Stefano. Ora possiamo riprendere la nostra camminata.Dopo il pozzo ci sarebbe da camminare ma in effetti non e’ proprio agevole la progressione. La base della frattura presenta dei buchi da passare con attenzione.Con la tecnica piu’ confortevole per ognuno anche questi piccoli ostacoli vengono passati senza troppi problemi.E l’ultimo, sempre Stefano, chiude la porta!Siamo talmente veloci che troviamo gli armatori ancora impegnati col loro impegno armatorio. Adriano e’ sulla corda ora e ha quasi terminato.Maurizio reclama a gran voce il cambio, vuole stare in compagnia degli allievi per assorbire la loro simpatia ed ammorbarli con la puzza del sigaro. Mi rimetto alla volonta’ popolare, alla fine prendo il suo posto e scendo subito dopo Adriano.Alla base del pozzo trovo Adriano sconfortato, il nodo della bandoliera di cordino che si era fatto per portare il materiale d’armo si e’ sciolto. Alcuni moschettoni sono caduti tra i massi ed Adriano dispera di poterli recuperare. Non e’ tanto il dolore per la perdita che attanaglia Adriano, quanto il puro terrore del dover confessare il mancato ritorno di tutto il materiale ai nostri inflessibili magazzinieri! Alla fine pero’ Adriano si comprime come una sardina e, divincolandosi tra le rocce come una anguilla, riesce a recuperare i moschettoni. Torna alla superficie ancora un poco storto ma mostrandomi con orgoglio e sollievo i moschettoni recuperati. Dopo avermi costretto a prenderli in consegna, possiamo iniziare le operazioni di discesa dei nostri arditi allievi.Quando le operazioni di discesa sono ben avviate, Adriano ed io prendiamo commiato e ci avviamo per proseguire con l’armo. Ci attende la risalita. Vado io ad armarla, sembra che oggi mi tocchi lavorare. Trovo con piacere che la corda fissa e’ stata sostituita ed i nodi rifatti. Per agevolarci metto comunque un’altra corda. Mentre i nostri iniziano ad ammassarsi nei pressi della risalita termino di sistemare la corda ed avviso sotto che si puo’ procedere. Iniziano a salire di buona lena.Il primo a cimentarsi e’ Maurizio che accompagna Carlo.Li attendo sopra per dare una mano. Nel frattempo mi diletto con le concrezioni.Ecco Carlo che arriva vittorioso e soddisfatto.Quando Carlo esce dal pozzo della risalita, lo accompagno a passare il saltino successivo e quindi alla base della breve risalita che porta dove tradizionalmente ci fermiamo per fare pranzo.Sistemato Carlo, torno indietro a recuperare la corda per armare la risalita del pranzo. Ripongo la fotocamera e faccio altro fino a quando tutto il gruppo e’ salito ed assiepato in “sala” da pranzo. Ora che c’e’ un momento di quiete convinco Stefano ad andare a fare un giro per cercare il passaggio che, lo abbiamo visto sul rilievo, riporta vicino all’ingresso per un’altra via. Visto che passiamo vicino a delle belle concrezioni ci prendiamo del tempo anche per scattare loro delle foto.Mi piacciono molto questi cristalli, ma la foto non rende loro giustizia.Con Stefano proseguiamo a cercare la via per il bypass ed intanto ci scambiamo foto. Dopo una decina di metri percorsi nella frattura larga circa mezzo metro, ci si presentano 2 scelte, proseguire orizzontalmente oppure salire qualche metro. Stefano prosegue basso, io salgo. Dopo aver salito qualche metro ed avanzato qualche altro mi trovo davanti ad un restringimento della frattura. La osservo per un poco per valutare se mi e’ possibile tentare il passaggio. Nello scrutare in avanti vedo una corda che sale verso l’alto. Una buona notizia, nel rilievo era indicato un pozzo da 20m. Deve essere questo. Avverto Stefano della buona nuova. Per oggi pero’ non ci avventureremo oltre, siamo qua per i nostri corsari, non dimentichiamolo. Tornando indietro al nostro dovere continuo a scambiarmi foto con Stefano.Facciamo anche un tentativo di illuminare da dietro una bella colata ma i risultati, almeno dal mio lato non sono eclatanti.Una simpatica nicchia.E ancora un’altra.Eccoci ritornati alla base della breve risalita che porta alla “sala da pranzo”.Saliamo svelti e ci mettiamo comodi facendo ancora qualche foto al gruppo.Oramai il pranzo e’ terminato da tempo, e’ il caso di prendere la via del ritorno. Iniziamo senza fretta la discesa.I corsari scendono anche la prima risalita senza troppi patemi d’animo. Io rimango indietro per disarmare la risalita della sala da pranzo. Faccio appena a tempo a vedere Maurizio che scende dopo aver assistito l’ultimo allievo. Quando ha sceso anche lui disarmo la nostra corda e scendo su quella fissa. NOTA BENE: Stefano scendendo ha tolto il deviatore dalla corda fissa. Il deviatore in questione era costituito da un cordino in kevlar ed un moschettone nuovo nuovo. Lo aveva messo lui durante la precedente visita alla grotta per migliorare l’armo durante il passaggio del suo gruppo. Pensava di recuperarlo uscendo, poi pero’ chi ha disarmato ha scordato di farlo. Stefano ha rimediato oggi lasciando un nodo al posto del deviatore. I prossimi visitatori della grotta dovranno provvedersi di un deviatore.Quando arrivo alla base della risalita mi ritrovo solo soletto. Mentre rifaccio la corda torna indietro Adriano a darmi una mano. Sistemato tutto negli zaini andiamo a raggiungere i ragazzi. Li troviamo al saltino intermedio, quello a cui Adriano ripensa con un brivido, e’ quello dove ha rischiato la perdita dei moschettoni!Il tempo di una foto ad Alessandra poi ripongo la fotocamera per dare una mano e poi proseguire con il disarmo.Mi ricordo il mio dovere documentario solo in corrispondenza del saltino che affaccia con l’esterno, in tempo in tempo per riprendere Stefano che si infila nell’oblo’.Trova l’intruso!Saliti tutti i corsari lasciamo al Direttore del corso, alias Adriano, l’onore e l’onere di disarmare il saltino.Eccolo che si affaccia sorridente all’oblo’ dopo aver compiuto il proprio dovere.Ma si, dai, se ne merita anche un’altra!Stefano, Adriano ed io torniamo alle macchine dove i nostri corsari, accompagnati dall’ineffabile Maurizio, si sono gia’ cambiati. Facciamo anche noi del nostro meglio ed in pochi minuti siamo pronti a partire. Dobbiamo fare presto, alcuni componenti dell’altra squadra, quella degli Urli, sono gia’ al ristorante “La Cantinella” in quel di Ceccano e ci aspettano per la cena. Eccoli in tutto il loro splendore.Una allegra cena in compagnia di tanti amici e’ sempre una ottima conclusione per una bella uscita in grotta.  Dopo le abbondanti libagioni ed il sostanzioso pasto il ritorno e’ sonnacchioso assai. Per fortuna Laura, la nostra driver, e’ di tempra forte e resiste stoicamente al nostro corale russare portandoci sani e salvi fino al bar “fico”. Continuo a sonnecchiare anche in macchina di Maurizio ma riesco quasi a fare conversazione con lui, tra uno sbadiglio e l’altro, fino a quando mi scarica sotto casa. Alla prossima.

Informazioni su fato63

Pratico la speleologia da qualche anno ormai. Mi sono finalmente deciso a tenere un diario delle uscite. Approfitto del blog per renderlo consultabile e commentabile.
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