Il convegno “Sotto gli Aurunci” organizzato ad Esperia dal Gruppo Grotte Castelli Romani ci offre l’occasione per fare un bel giro e di partecipare ad un incontro con tanti ed interessanti interventi.
Stavolta sono che prendo la macchina e mi metto alla guida, ogni tanto facciamo riposare il buon Gabriele! Alle 8.30 Betta ed io siamo pronti con Luna, Mimmi ed Alberto, i cagnolini che faranno parte della truppa per la gita odierna. Ci incontriamo con Gabriele e Giuseppe sotto casa nostra. Eccezionalmente e’ Giuseppe a fare ritardo, avremo di che prenderlo in giro per il resto della giornata! Dopo esserci ben stipati in macchina, finalmente si parte. Il convegno iniziera’ nel pomeriggio, pero’ voglio fare un giro largo. Approfittando del fatto che Giuseppe non conosce le belle localita’ vicino Esperia, andremo a visitarle. La prima sosta la facciamo alla Abbazia di Fossanova. Deve essere previsto qualche sponsale perche’ il parcheggio e’ stracolmo ed avviandoci per la visita vediamo tante persone in abito elegante.
Pronti per la passeggiata!
Bella l’abbazia, pero’ noi andiamo filati al piccolo ma fornitissimo bar, assaporando, strada facendo, i profumi che emanano dal negozio di biscotti.
Al bar facciamo il nostro dovere concedendoci un meritato supplemento di colazione.
Dopo la colazione ed una razzia al negozio delle dolcezze, rimontiamo in macchina per raggiungere la meta successiva. Una sosta a Sperlonga infatti e’ quasi un obbligo.
Foto dal belvedere.
I nostri turisti.
La spiaggia, la conosco quasi centimetro per centimetro, forse per questo la rivedo sempre con piacere ed un poco di nostalgia.
Giuseppe non perde tempo e trova compagnia in un batter d’occhio. Purtroppo si lasciano quasi subito. Nonostante l’aria sbarazzina, la tipa appare alquanto rigida e fissa sulle proprie posizioni. Un rapporto improponibile!
Si avvicina l’ora di pranzo, tralasciamo la passeggiata per le candide stradine di Sperlonga per avviarci alla tappa successiva…quella della pappa!
La caprese da Guido e’ immancabile e noi non ce la facciamo mancare.
Dopo il lauto pasto, qualche chiacchiera post-prandiale tanto per avviare la digestione.
Esaurito anche il capitolo pappa, non ci resta che avviarci senza fretta verso Esperia. Dobbiamo trovare la cappella Lauretana dove si terra’ il convegno. Salendo da Esperia bassa ad Esperia alta incontriamo alcuni amici, tornano da pranzo. Ci indicano di fermare alla piazza col belvedere e parcheggiare. Quando arriviamo in cima, troviamo un belvedere ma piu’ che una piazza sembra un viale molto largo. Nel dubbio attraversiamo tutto il paese percorrendone la strada principale fino a trovarci fuori Esperia alta, ma dalla parte opposta. Della cappella Lauretana nessuna traccia. Il piazzale col belvedere era quello a cui non abbiamo dato fiducia.
A questo punto, calcolando che il paese si puo’ traversare a piedi in una decina di minuti, decidiamo di parcheggiare e proseguire le ricerche a piedi.
La piazza centrale di Esperia. Penso che questa sia l’ora della siesta da queste parti, infatti non incontriamo anima viva a cui chiedere indicazioni.
Finalmente un incontro “amico”, la sede del CAI. Chiusa anche questa.
Un manifesto ci conforta circa il fatto che siamo nel posto giusto nel giorno giusto, pero’ della cappella Lauretana nemmeno l’ombra!
Arriviamo al piazzale col belvedere. Qua inizia la strada principale di Esperia. Di persone a cui chiedere informazioni nemmeno l’ombra.
O meglio, ne incontriamo una, pero’ si ferma per chiedere a noi proprio della cappella Lauretana! Lo invitiamo a proseguire le ricerche assieme.
Ritornando a percorrere nuovamente la strada principale vedo passare una signora in macchina. Quasi mi ci butto sotto agitando le mani per farla fermare e chiederle informazioni. La vedo un poco allarmata quindi mi sbrigo a chiederle dove sia la cappella Lauretana. Appena comprende cosa cerco mi sorride con sollievo e mi risponde che e’ facilissimo, e’ quella vicino alla chiesa, proprio di fronte. La ringrazio togliendomi poi di torno per darle modo di proseguire. Ora dobbiamo solo trovare la chiesa e siamo a cavallo! Ripartiamo. Arriviamo fino a dove c’e’ il bar, chiuso per il riposo pomeridiano, e la sede del CAI. Da quel punto, alla nostra sinistra si diparte una stradina in salita che fa curva a gomito in corrispondenza del portone di quella che sembra una chiesa. Mentre ci avviciniamo a quella che supponiamo essere la chiesa, ne vediamo uscire un gruppo di speleo, sono proprio i nostri amici del GGCR. Loro finalmente ci rendono edotti circa la nostra meta. La nostra supposta chiesa e’ in verita’ la tanto agognata cappella Lauretana. L’edificio di fronte, che non abbiamo degnato di uno sguardo e’ invece la chiesa “titolare”. Chiarito il dilemma urbano, ci apprestiamo a seguire il gruppo che si avvia al locale museo Carsico.
Dopo la visita all’interessante museo, ci godiamo qualche momento di quiete e di chiacchiera dopo tanto camminare.
Riprendendo la via per la sede del convegno, facciamo anche una scappata alla chiesa.
C’e’ anche il presepe dorato fatto con la pasta, una meraviglia!
Finalmente il bar ha aperto. Non ci facciamo sfuggire l’occasione per un caffe’. Mentre stiamo aspettando il nostro turno, arrivano anche Virginia e Nerone, li chiamo a gran voce per invitarli a prendere il caffe’ con noi.
Esauriti tutti i doverosi preliminari, facciamo finalmente il nostro ingresso trionfale nella celeberrima, quanto mal indicata, cappella Lauretana.
Nerone approfitta degli ultimi secondi per una buona pipata.
L’infrastruttura tecnologica e’ pronta.
Paolo anche.
Gabriele inganna l’attesa degli ultimi minuti.
Si inizia con il saluto delle autorita’ locali. Da quel che dicono si comprende che si e’ creato un ottimo rapporto tra la comunita’ di Esperia ed il GGCR. Una cosa molto bella da cui potranno nascere solo cose buone, questo convegno ne e’ la riprova.
Inizia Maria Grazia. Non e’ fortunata, mostrata la prima diapositiva il proiettore si spegne. Per fortuna Maria Grazia non si perde d’animo. Sfrutta i minuti che occorrono per far funzionare di nuovo tutto per parlare e rispondere a domande sulle orme di dinosauri che ha trovato vicino Esperia (si possono ammirare nel museo del Carsismo). Una volta ristabilita la piattaforma tecnologica, il suo intervento sulla storia delle esplorazioni degli Aurunci prosegue senza altri intoppi. Molto interessante.
Prosegue Paolo che ci illustra le fatiche tipografiche del GGCR. Uno degli obiettivi primari del gruppo e’ quello di documentare. Questo negli anni ha prodotto varie pubblicazioni, ponderose quanto interessanti. Prossima tappa di questo percorso sara’ un vero e proprio atlante delle grotte di Esperia. Complimenti.
Mi giro per vedere chi c’e’. Ora la sala e’ abbastanza gremita. In fondo vedo Giuseppe, delle grotte di Falvaterra. Dopo qualche minuto mi alzo per far uscire Luna e faccio appena in tempo a salutarlo prima che ritorni a casa. Ne approfitto per chiedergli per una visita alla grotta quando ci sara’ un poco piu’ di acqua.
Rientro in tempo per l’intervento di Saverio sulle esplorazioni fatte sul territorio, forse l’intervento che piu’ attira gli speleo intervenuti. Luna mi guarda perplessa, non si capacita che io abbia lasciato l’aria aperta e preferisca questo posto al chiuso, rumoroso e pieno di gente.
Arriviamo cosi’ all’intervento di Leonardo che ci intrattiene sulla fauna che popola le grotte da queste parti. Leonardo e’ partito da Roma tanti anni fa trasferendosi al nord. Sono rare, ma sempre gradite, le occasioni in cui rivederci.
L’ultimo intervento e’ quello di Lavinia. Ha scelto un argomento tanto inconsueto quanto divertente. Per non dimenticarmi di lei l’ho soprannominata “l’etimologa ipogea” perche’ ci racconta con perizia ed entusiasmo di tutte le parole, e relativa origine, utilizzate nel tempo dalle popolazioni locali per dare nomi alle grotte. Ho assistito per la prima volta alla sua performance durante il convegno della FSL di questa estate, questa volta e’ una versione “specializzata” sulla zona di Esperia.
Finiamo giusti giusti in tempo per la cena. Il sindaco di Esperia ci aveva preannunciato che sarebbe stata offerta e servita nei locali dietro il museo. Non ci facciamo certo pregare ed uscendo dalla cappella Lauretana ci avviamo al luogo indicato.
Uscendo fuori sento che la temperatura e’ calata in maniera sensibile. Devo assolutamente fare un salto alla macchina a prendere la giacca per me e Betta. Faccio una veloce passeggiata con la compagnia di Luna.
Perdo giusto il tempo per una foto del panorama notturno che si gode dal parcheggio.
Quando raggiungo i miei amici, trovo tutti ancora in attesa fuori, siamo arrivati un poco in anticipo. Per fortuna si tratta di pochi minuti. Quando ci danno il via libera troviamo tutti posto.
Nerone si accomoda in poltrona, Luna all’angoletto.
Della cena vi mostro nulla, posso raccontarvi pero’ che era tutto ottimo ed abbondante. A fine pasto con Nerone iniziamo a fare il giro dei tavoli per i saluti ed i ringraziamenti.
Visto che la fotocamera l’ho io, e’ Nerone che finisce sotto l’obiettivo, qua e’ con Federico.
E qua con Paolo. Direi che con questa foto posso dire di aver concluso degnamente!
Torniamo a casa ben tardi, siamo stanchi ma felici, e’ stata una giornata bella ed interessante. Un sentito grazie al GGCR e ad Esperia tutta! Alla prossima.