Ciaspole – 25/02/2017

A visitare una grotta in esplorazione vicino Campo Catino, con Mirko, Lorenzo, Tarcisio, Fabrizio, Marco, Paolo, Maurizio, Alessandro ed io.

Ad inizio settimana incontro Fabrizio vicino il mio ufficio, in giro per alcune commissioni. Tra una chiacchiera e l’altra gli faccio: “chiamami quando fate qualcosa di simpatico che mi aggrego volentieri”. Fabrizio non lascia passare molto tempo, infatti pochi giorni dopo mi chiama per invitarmi a visitare la grotta “Ciaspole” che e’ tuttora in esplorazione. Accolgo l’invito con entusiasmo e con altrettanto entusiasmo lo accetto. Ci diamo appuntamento verso le 10 a Guarcino per il sabato successivo.

Poco prima delle 10 sono al bar di Guarcino. Faccio un rapido giro per rimediare delle cibarie e poi trovo Fabrizio ed andiamo a fare colazione. Subito dopo arrivano altri e ci mettiamo al sole a chiacchierare in attesa degli altri.dscf2842 L’attesa si prolunga un po’ ma alla fine siamo quasi tutti. Manca solo Maurizio, pero’ dalle ultime informazioni che ha Mirko, sta’ ancora decidendo se alzarsi dal letto. Decidiamo di andare senza attendere oltre. Montiamo in macchina e salgo seguendo Fabrizio. Tentiamo la via alta arrivando a Campo Catino ma l’accesso alla strada che porta alla grotta e’ ingombra di neve riportata dagli spazzaneve. Torniamo indietro alla via bassa, ma anche per lei nulla da fare, troppa neve. Andiamo ad uno spiazzo intermedio rassegnandoci ad una decina di minuti di cammino. Iniziamo a cambiarci mentre veniamo circondati da una bella nebbia. Tutto sommato pero’ l’aria non e’ fredda per nulla.dscf2843 Tarcisio e’ carico e pronto all’azione.dscf2844 Abbiamo stipato di macchine il piccolo spiazzo.dscf2845 Siamo in localita’ “Picco del Paradiso”, e non e’ poco!dscf2847 Ultimi preparativi.dscf2848 Fabrizio e’ gia’ pronto e si avvia, lo seguo.dscf2849 Dobbiamo seguire il sentiero, mi dice. Lo cerchiamo per un po’. E’ spostato a sinistra rispetto a dove siamo.dscf2851 Alla spicciolata anche gli altri partono.dscf2853 Ecco l’ingresso della grotta.dscf2854 Ognuno col proprio passo, arrivano tutti.dscf2857 Iniziano gli ultimi preparativi prima di entrare.dscf2860 Ecco Tarcisio, odia le troppe comodita’ quindi allo zaino ha tagliato gli spallacci!dscf2865 Foto di gruppo prima dell’ingresso, da puliti.dscf2867 Si entra. Paolo va per primo. Visto che non si fa avanti nessuno mi offro di seguirlo. Un cenno di assenso da parte del resto del gruppo e vado. L’inizio e’ un toboga scivoloso, col fondo di foglie impastate da fango quasi liquido. Si scende giu’ che e’ un amore. Il problema di verificare se ci si infanga o meno e’ subito risolto, dopo un metro di grotta sono gia’ un mascherone di fango.dscf2868 Un paio di passaggi un poco stretti precludono ad una saletta. Quando vi arrivo trovo Paolo che stende un telo, serve per mitigare il bagno di fango del passaggio successivo.dscf2869 Siamo ancora vicini alla superficie, come testimoniano le radici che spuntano dalle pareti.dscf2870 E’ il mio momento di passare sul telo. Il passaggio e’ stretto ma non impossibile. Si arriva poi ad un trivio. Chiamo Paolo, la sua voce mi indirizza verso la giusta prosecuzione. Non e’ tornando indietro a sinistra, non e’ subito a destra ma devo avanzare di poco e poi buttarmi a destra. Si entra di piedi, si passa a tentoni un buco e si portano le gambe a quello successivo. Si rimane con le gambe penzoloni perche’ c’e’ un piccolo salto, un metro circa. Esco con la testa e trovo appoggio per i piedi, Paolo e’ vicino e me li suggerisce. dscf2871 Vorrei offrire lo stesso servigio a chi mi segue ma dietro di me c’e’ Fabrizio che conosce la grotta a menadito, quindi proseguo. Trovo un buco e mi ci calo dentro, arrivo in una spaccatura orizzontale, larga larga e quasi comoda. E’ inclinata meno di 45 gradi ed in mezzo e’ percorsa da una spaccatura trasversale. Scendono insieme, cosi’, a croce.dscf2872 Mi guardo attorno ma a vista non sembrano esserci prosecuzioni migliori di quella offerta dallo scendere la spaccatura.dscf2874 Iniziamo a scendere fino ad arrivare al punto in cui la croce si restringe fino a scomparire. Siamo quasi arrivati alla zona da scavare.dscf2875 Toccato il fondo della spaccatura, ci si sposta lateralmente un paio di metri, si avanza scendendo un poco di ancora 2 metri e siamo in zona esplorazione. Lo spazio non e’ tanto ma con un pizzico di buona volonta’ in 3, o anche 4, si riesce a stare. Paolo si infila subito nella stratta spaccatura da allargare. Aspetto che faccia la sua ricognizione. Quando esce vado a dare uno sguardo anche io. Di lavoro da fare ce n’e’ parecchio, lo spazio man mano che si avanza diventa risicato. Da quel che mi dice Paolo la possibile prosecuzione e’ alla mia sinistra. Andare avanti sembra essere un lavoro improbo, si spera che a sinistra si allarghi quel tanto che basta per passare. Ho la mia fida mazzetta appresso. Saggio la roccia che ho intorno. Sopra di me ho un blocco di roccia di buone dimensioni che non mi convince troppo. Appena lo sfioro con la mazzetta scivola giu’ di qualche millimetro. Mi tiro indietro a distanza di sicurezza e lo accarezzo nuovamente con la mazzetta. Non aspettava altro, scivola fuori dalla sua sede e cade giu’ dov’ero poco prima spezzandosi in 2 parti. Un pezzo riesco a toglierlo subito ma l’altro e’ troppo grosso e non riesco a tirarlo verso di me. Su suggerimento di Paolo lo sposto in avanti ma riesco a farlo solo per pochi centimetri. Se prima lo spazio per lavorare era poco, ora e’ di molto diminuito. Torno indietro per lasciare il posto a Mirko che nel frattempo e’ arrivato. Quando Mirko vede il pietrone che ora ostruisce la zona di lavoro esprime la sua contentezza in maniera colorita. Sono poco mortificato di aver creato l’intoppo ma molto contento di aver evitato un incidente poiche’ quel masso sarebbe caduto alla prima, seppur minima sollecitazione.dscf2876 Dopo questo inizio poco favorevole comunque ci mettiamo tutti a lavorare di buona lena dandoci spesso il cambio. Come dicevo nel piccolo spazio riusciamo ad inzepparci in 3 piu’ un quarto nella spaccatura a lavorare. Il quarto ad arrivare e’ Marco. Dietro di noi, in fila indiana, c’e’ il resto del gruppo in paziente attesa.  Tra una chiacchiera e l’altra e molti cambi in avanti, si arriva ad una svolta…La parte a sinistra e’ larga abbastanza da dare uno sguardo. In quel momento ci sono io a scavare ma lascio volentieri il posto ad uno degli “smilzi” che attendono impazienti. Dopo la loro verifica, la ferale notizia. Il supposto passaggio a sinistra si e’ rivelato una chimera, il verdetto della grotta e’ chiaro, si deve proseguire dritti. I prodi scavatori non si perdono d’animo ed iniziano ad organizzarsi. Ad un certo punto sentiamo trambusto nella zona “fila indiana”. Sono arrivati Maurizio ed Alessandro. Visto che Maurizio preme per venire a vedere come procede il lavoro facciamo un paio di minuti di contorsioni ed io mi ritiro all’inizio della zona “fila indiana” per fargli spazio. Non sono piu’ in zona lavori ma riesco ancora a seguire quel che succede. Rimango a seguire gli sviluppi ancora per qualche minuto poi mi rammento di essere ospite e che dietro di me ci sono ancora molti amici che attendono di poter dare il proprio contributo. Raduno svelto le mie cose e faccio per tornare indietro. Mi fermo a chiacchierare con Fabrizio e Tarcisio, degusto anche un goccio della grappa portata da Fabrizio poi decido che per me e’ arrivato il momento di uscire. Devo tornare un attimo verso la zona lavori per farmi dare da Maurizio le chiavi della sua macchina, l’ha parcheggiata giusta giusta davanti alla mia! Armeggio col suo sacco per recuperare le chiavi e poi col mio per metterle al sicuro. Fatto tutto quel che serve, saluto tutti gli amici a portata di voce, soprattutto Mirko, che e’ venuto a prendere fiato in zona “fila indiana”, e parto pianin pianino verso l’uscita. In zona trivio mi perdo un po’, lo confesso, ma poi trovo la giusta via. Mi fermo tentando una foto alle folte radici, ancora una volta con scarsissimi risultati.    dscf2879 La luce del giorno mi saluta infine al termine del toboga fangoso. Sono fuori.dscf2881 Ecco mentre faccio capolino dalla grotta. Fuori fa freddo ma non in maniera sgradevole.dscf2883Scendo seguendo il sentiero ed arrivo alle macchine. Mi cambio senza fretta e ripongo meglio che posso il bolo fangoso che e’ la mia tuta. Un breve intermezzo come parcheggiatore per sistemare la macchina di Maurizio poi posso prendere la via di casa. Partendo ringrazio mentalmente gli amici per la bella giornata. Ci sara’ tempo e modo per ripetere l’esperienza prolungandola anche per una bella cena assieme. Alla prossima.

Informazioni su fato63

Pratico la speleologia da qualche anno ormai. Mi sono finalmente deciso a tenere un diario delle uscite. Approfitto del blog per renderlo consultabile e commentabile.
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