Una uscita in forra col CAI Orvieto. Allegra come sempre, in ottima compagnia di Barbara, Eleonora, Marika, Pamela, Sabrina, Alessandro, Claudio, Enrico, Giulio, Giuseppe, Lino, Marco, Simone, Vittorio ed io.
Confesso che l’ultima relazione che ho scritto, cioe’ quella prima di questa, la relazione del corso d’armo, ha quasi esaurito la mia vena letteraria! Mi perdonerete se ora mi rilasso un poco lasciando parlare le foto.
Betta, io e Luna siamo gia’ ad Orvieto ospiti a Casa Flavia, il nostro solito B&B. La mattina ho appuntamento con Simone che passa a prendermi assieme a Sabrina. Andiamo a fare colazione e poi all’appuntamento da Coscetta. Per andare alla forra facciamo un largo giro per Baschi e Guardea a recuperare prima Giuseppe e quindi Marco. Alla sosta per Marco recupero la fotocamera e la metto subito in azione.
La macchina di Alessandro e’ carica fino a scoppiare, ma riesce ugualmente ad inzeppare lo zaino di Marco.
Raduno con tutto il gruppo lo facciamo ad un bar poco prima di Rocca Gelli.
Un supplemento di colazione ci sta sempre bene.
In attesa dei “montebuonesi” Marika, Giulio e Lino e dei “romani” Claudia, Eleonora, Vittorio e Claudio, ci godiamo il tiepido sole.
Eccoci arrivati al prato dove si lasciano le macchine. Questa e’ una forra comoda, non si deve fare la spola con le macchine tra la partenza e l’arrivo. Il punto di partenza e di arrivo coincidono.
Pamela e Vittorio.
Subito subito un selfie con Pamela.
Marika e’ quasi pronta e ne approfitta per un riposino veloce.
Claudio si aggira per supervisionare tutto. Insieme a Giulio oggi e’ il responsabile della uscita.
Giulio sistema una corda sulla macchina e la utilizza per spiegare alcune manovre da forra ai nostri neofiti.
Hanno indossato tutti la muta, io nemmeno ci provo, potrei sciogliermi.
Sembra un po’ cupo ma e’ il peso delle responsabilita’ che lo schiaccia.
Eleonora e Vittorio, anche loro alla prima forra.
Le ultime raccomandazioni di Claudio e Giulio.
Ecco Barbara mentre completa la sua vestizione.
Enrico. Sono stato avaro di foto con lui, dovro’ rimediare le prossime volte. Enrico, non ti preoccupare, non e’ una minaccia!
Un trio non da poco, Marika, Giulio e Lino.
Simone, Sabrina e Barbara.
Si, questo sono io, Pamela mi ha rubato la fotocamera, ma solo per un attimo.
Partiamo per l’avvicinamento. E’ una bella salita, come ricordavo. Pero’ l’aria e’ ancora abbastanza fresca e si sale bene.
Pamela, Eleonora e Vittorio. Siamo quasi arrivati in cima.
La’ sotto si intravede il cimitero e lo spiazzo dove abbiamo lasciato le macchine.
Vittorio fa sosta all’ombra per riprendere fiato.
Marika ci raggiunge. E’ una fortuna, noi non ricordiamo la strada, lei si.
Si scende lievemente per un breve tratto poi si svolta a destra abbandonando il sentiero principale. Una ripida discesa ci porta al livello dell’acqua.
Marika va avanti a cercare un posto comodo. Ora che vedo il posto mi ricordo, poco piu’ avanti c’e’ il primo salto.
Pamela rimane indietro ad aspettare il resto del gruppo.
Raggiungo Marika e poi vado a vedere il salto. Bello alto. Deve essere il salto da quasi 20 metri di cui si parlava venendo.
Il gruppo si riunisce e ci raggiunge. Claudio inizia ad attrezzare il salto. Una partenza impegnativa per i nostri “novellini”.
Visto che c’e’ da aspettare, gironzolo facendo foto. Un grappolo di belle ragazze, iniziando dal fondo abbiamo Sabrina, Marika, Barbara e Pamela.
Ecco invece Eleonora, Vittorio e Claudio.
Mucchio.
Un assolo di Pamela.
Mentre perdevo tempo con le foto, la calata e’ stata armata. Giulio e Simone sono gia’ scesi. Ora e’ il momento di Marco.
Gli altri osservano con un velo di ansia pensando a quando tocchera’ a loro.
Ecco il terrifico salto.
Barbara tenta di far finta di nulla.
Alessandro e’ pronto.
Claudio e’ impegnatissimo e serissimo.
Sabrina, Marika e Lino.
Eleonora cerca di farsi forza mentre attende il suo turno insieme a Vittorio.
Scende Barbara, Grande!
La partenza e’ un poco timorosa ma poi ritrova subito il sorriso.
E’ partita.
Oramai padroneggia la tecnica, non la ferma piu’ nessuno.
Il successo si Barbara rianima il gruppo. Ora e’ il momento di Sabrina.
Anche per lei un bel sorriso alla partenza aiuta a scacciar via ogni timore.
E’ la volta di Marika, ma lei e’ gia’ esperta.
Vittorio!
Eleonora sente che il momento della verita’ e’ vicino.
Giuseppe aspetta con pazienza.
Pamela!
Eccola che va.
Quasi arrivata.
Dopo Pamela mi costringono a a scendere, cosi’ smetto di importunarli con le foto.
Simone fa il capostazione con tanto di fischietto.
La discesa di Eleonora.
Per uscire dalla pozza ci si deve immergere fino al petto. L’incontro con l’acqua gelida non e’ piacevole.
Pochi metri e siamo al salto successivo.
Eleonora attende con fiducia Claudio, il suo istruttore.
Giulio e’ andato avanti con la seconda corda per armare il salto. Siamo in attesa che finisca il lavoro.
Alcuni scendono ma noi preferiamo restare qua, all’asciutto.
Pamela in tutte le salse.
Dietro di noi ora solo il silenzio.
Il mucchio selvaggio si e’ ammucchiato alla partenza del salto successivo. Claudio passa avanti per andare ad armare il salto ancora dopo.
Giulio manda i suoi saluti.
Sono rimasto solo, scendo anche io a bagnarmi i piedini.
Claudio parte.
Giulio recupera la corda dallo scivolo che ho appena sceso.
Eleonora parte, oramai senza pensieri.
Un bel sorriso e’ quel ci vuole.
E poi via.
Esageriamo.
Adesso basta!
Giulio enigmatico.
Giulio fateunpocovoicheamevienedariderre!
Al salto successivo Claudio ha gia’ attrezzato e sta’ assistendo Barbara nella discesa.
Ancora il sorriso gli viene un po’ tirato, pero’ ci sta’ lavorando,
Ora va meglio.
Si parte.
Dopo tocca a me.
E poi a Pamela.
Quindi a Marco.
E’ la volta di Sabrina.
Yeah!
Eleonora.
Fa freddo!
Saltino poi spiazzo dove ci raduniamo in attesa che venga attrezzato il salto successivo.
Giuseppe esulta.
Eccoci tutti assieme.
Arrivano anche Claudio e Vittorio.
Foto ricordo. Stavolta siamo quasi tutti, Claudio fa il timido e scappa via ad armare il salto successivo.
Eccolo la’ il solitario.
Lo raggiungiamo.
Pamela da calendario. Questo e’ gennaio.
Peccato che a febbraio si sia gia’ stufata.
Giuseppe che interpreta marzo…mo’ m’arzo!
Barbara d’aprile a raccogliere fiori.
Un grappolo di torrentisti non fanno primavera, ma quasi.
Si scende.
Barbara oramai si offre volontaria, oramai e’ padrona delle tecniche.
Qua sopra rimaniamo in pochi, sotto di noi ferve l’attivita’.
Vittorio familiarizza con un’abitante della forra.
Pausa sigaretta.
Intanto Giulio lavora per noi.
Oramai siamo velocissimi. Il salto successivo e’ solo una formalita’
Selfie con Giulio.
Rimaniamo indietro Giulio ed io, gli do una mano a disarmare, cosi’ potro’ dire di aver aiutato.
Sorriso.
Nel frattempo e’ stato attrezzato il salto successivo e, praticamente, lo hanno sceso tutti.
Giu’ in fondo, dove c’e’ il sole, c’e’ anche la fine della forra. Anche per stavolta l’abbiamo scampata!
Giulio disarma.
Il mucchio selvaggio si gode il sole e la fine delle fatiche.
Zaini ricomposti, si puo’ andare.
Ciao ciao Rocca Gelli.
Una breve passeggiata ci porta alle macchine dove ci cambiamo. Mi viene drasticamente intimato di tenere la fotocamera inattiva mentre ci si cambia. Provo ad obiettare che l’arte con conosce costrizioni ne’ confini ma vengo minacciato di ritorsioni fisiche e percosse varie, quindi desisto.
Sorpresa! Mentre ci cambiamo arriva Giorgio, il nostro riferimento per l’iscrizione al corso d’armo. Stanno andando anche loro a fare un rapido giro a Rocca Gelli.
Dopo i saluti ripongo nuovamente la fotocamera e finisco la vestizione. Ora siamo presentabili. Posso riprendere.
Eccoci!
Lino, e non dico altro.
Eleonora mentre riprende colore e calore, con Vittorio e Giulio.
Claudio guarda perplesso il suo bagagliaio.
Panoramica.
Dettaglio con Barbara e Sabrina.
Le spalle imponenti di Alessandro e un Marco telefonico.
Simone col capello arruffato. Siamo pronti a partire.
Barbara ora sorride con piu’ tranquillita’.
Facciamo sosta al bar dove abbiamo fatto sosta colazione all’andata. Sul cartellone all’ingresso leggo la parola magica: “fettuccine” e tanto mi basta. Eccole!
Facciamo una bella tavolata con tanti piatti colorati e gustosi.
Dopo le fettuccine, un selfie con Pamela non poteva mancare.
Finalmente una foto di Marika con Giulio. Marika ne e’ veramente entusiasta.
Lino non ha bisogno di commenti.
Dopo il pasto ci salutiamo, ognuno prende la strada di casa. C’e’ il rientro e la solita foto alla cascata delle Marmore.
Anche un’altra, esageriamo.
Ad Orvieto Sabrina e Simone mi lasciano alla piazzetta vicina al B&B che ospita Betta e me, insieme a Luna.
Anche questa uscita e’ stata condotta in allegria e terminata con soddisfazione di tutti. Una forra relativamente semplice ma molto divertente anche in tante persone. Che dire? Alla prossima!