Grotta Doli, esplorazione. Con Fabrizio, Valerio, Francesca, Erminio, Michela, Nerone, Mario, Gabriele ed io.
Sono da poco in vacanza in quel di Tagliacozzo quando Gabriele mi dice che l’indomani lui ed altri amici andranno a Monte Livata ad esplorare la grotta trovata con Maurizio e da quest ultimo battezzata Grotta Doli. Sembra che prometta bene, sono fermi su un pozzo da almeno 30 metri. La mattina Gabriele, anche lui si sta godendo qualche giorno di vacanza nelle vicinanze di Tagliacozzo, passa a prendermi cosi’ andiamo assieme, che e’ meglio!
Appena arrivati a Monte Livata una sosta al bar, l’unico, credo, e’ d’obbligo. Provo a riprendere il gruppo colazionante ma con scarsi risultati. Arriviamo nei pressi di casa di Maurizio dove lasciamo le macchine e ci prepariamo per il breve tratto a piedi. Mario e Gabriele prima di partire.
Il panorama, stupendo.
Siamo quasi alla grotta, manca una breve discesa.
Eccoci arrivati, Nerone e’ qui da parecchio ed ha ingannato l’attesa costruendo il recinto attorno all’ingresso in modo che non vadano a caderci animali.
Iniziamo a prepararci.
Visto che ci sono vado a fare conoscenza con l’ingresso della nuova grotta.
Francesca! [OT: Rimettiti in forma e torna presto a divertirti in grotta e dovunque ti aggrada!]
Nerone, serissimo con pipa.
Mario e’ quasi pronto.
Erminio studia la situazione.
Dopo la carrellata di foto mi preparo pure io, entra Valerio, entra Fabrizio e quindi mi intrufolo anche io a vedere di cosa si tratta. All’ingresso gia’ si deve fare attenzione perche’ si rischia di far cadere sassi in testa anche a Valerio che e’ 20 metri sotto ed inizia ad armare il pozzo ancora da esplorare. Sosto parecchio nella saletta iniziale, la discesa di altri viene sconsigliata dalle urla che provengono da sotto per i sassi che cadono. Dopo un bel pezzo la situazione sembra migliorare, posso scendere qualche metro ed affacciarmi sul pozzo dove in fondo intravedo Fabrizio in paziente e vigile attesa per parare eventuali sassi ed impedire che cadano su Valerio che sta scendendo il nuovo pozzo.
Anche li’ mi fermo per svariati minuti, alla fine sento anche un velo di freddo. Inganno il tempo facendo foto.
Raggiungo Fabrizio, sembra che Valerio abbia guadagnato la base del pozzo e dalle urla abbiamo capito che ce n’e’ un altro ancora piu’ profondo.
Anche qua l’attesa e’ lunga, da sopra ogni tanto qualche sasso rotola giu’ e ci fa sobbalzare. Riprendo a fare foto.
Fabrizio viene esortato da Valerio a scendere, rimango solo soletto all’inizio del nuovo pozzo. Cerco di affacciarmi ma incontro solo il buio.
Ancora tanta attesa, Valerio parte per l’armo del pozzo successivo. Inizio a scendere il nuovo pozzo anche io. La situazione sassi da quel punto migliora notevolmente, possono arrivare solo da sopra. Intravedo la partenza del pozzo successivo vicino dove Fabrizio e’ in attesa, sembra interessante.
Ancora attesa, Fabrizio di nuovo viene chiamato da Valerio ed inizia a scendere, il pozzo e’ molto lungo, almeno una settantina di metri. Valerio ha armato un frazionamento dopo circa 15 metri.
Ora sono li’ sotto anche se non li vedo, li sento.
La parete con cui parte il pozzo e’ coperta da un velo di fango ma sotto e’ roccia compatta.
Accendo la luce a tuta potenza, ora riesco a vedere Fabrizio fermo nei pressi del frazionamento. Valerio ha ripreso la discesa.
L’attesa e’ tanta e promette di durare ancora a lungo. Visto che Fabrizio ha oramai passato il frazionamento, mi appendo appendo alla corda e continuo con le foto. Da sopra in piu’ volte si sentono grida allarmate e rumore di sassi che cadono, per fortuna a noi arriva nulla.
Francesca dopo un bel po’ di tempo dalle grida allarmate riesce a scendere senza tirare giu’ sassi fino alla partenza del pozzo nuovo, quello che mi sovrasta. Mi chiede se puo’ scendere fino a raggiungermi. Visto che da quel punto in poi non c’e’ rischio di far cadere sassi di sotto, le dico di si. Eccola che arriva.
Un sorriso mentre e’ impegnata nel passaggio del frazionamento.
A questo punto da sotto quasi non sento piu’ nulla. La prima parte del pozzo e’ pulita, quindi saluto Francesca e mi avvicino con molta cautela al frazionamento successivo che ora e’ libero. Sotto di me vedo una lucina, chissa’ cosa succede.
Al frazionamento rimango un tempo indeterminato, ho quasi le gambe addormentate e devo fare movimenti per non peggiorare la situazione. Sotto sento rumore di trapano e smartellamento. Ad un certo punto mi arriva la libera, in un secondo inizio a scendere, sempre con cautela. Fatti appena una decina di metri arriva il contrordine, devo fermarmi di nuovo.
Quando finalmente “atterro” ci metto qualche secondo a ritrovare la posizione eretta! Il pozzo e’ veramente lungo, i 70 metri ci sono tutti. Valerio e Fabrizio sono dentro una spaccatura orizzontale. Ora e’ Fabrizio che sta armando il pozzo successivo. Ne approfitto per una scambio di idee con Valerio che ho conosciuto proprio oggi. Dopo riprendo l’attesa e le foto.
Una mini-colata molto carina.
Fabrizio parte nella discesa del pozzo che ha appena armato
Attrezza un altro frazionamento.
Continua a scendere.
Riceviamo la libera da Fabrizio e scendiamo, prima Valerio, poi io. In fondo, un piccolo ambiente, la grotta sembra continuare in frattura, e’ da allargare ma il soffio di aria gelida sembra promettere bene. Facciamo uno spuntino veloce poi riprendiamo la via del ritorno.
Valerio riparte per primo, e’ sicuramente quello che patira’ meno la risalita del lungo pozzo.
Al cunicolo orizzontale aspettiamo che Valerio ci dia la libera. Intanto scatto qualche foto.
Quasi bella…
Un ammasso di fango solidificato.
La base del pozzo lungo.
Siamo d’accordo con Valerio che una volta sopra ci avvertira’ se c’e’ ancora Francesca e se desidera scendere. In caso affermativo Fabrizio la attendera’. Quando Valerio arriva e passa il frazionamento intermedio inizio anche io a risalire. Arrivo al frazionamento dopo non pochi sbuffi. Strada facendo ho passato a Fabrizio l’informazione che desiderava, Francesca si e’ stancata di aspettare ed e’ tornata fuori.
Passo il frazionamento ed urlo la libera a Fabrizio. Devo salire l’ultimo tratto di buio poi saro’ quasi fuori.
Sotto di me Fabrizio risale velocemente.
In breve quasi mi supera!
Lo aspetto alla partenza del pozzo lungo mentre Valerio finisce di salire il successivo.
Salgo anche io il pozzo successivo ed arrivo dove e’ partita l’esplorazione odierna.
Arriva anche Fabrizio, da questo punto in poi si deve essere accorti per non tirarsi sassi addosso.
Salgo il pozzetto, passo il frazionamento mettendomi in tiro sulla corda che sale. Appena tendo la corda questa smuove alcuni sassi e mi arriva giu’ una grandinata. Per fortuna tutta roba di taglio piccolo e da poca distanza. Urlo “sasso” a Fabrizio che comunque e’ al riparo. Dopo questo spavento mi metto comodo e aspetto Fabrizio. L’ultimo passaggio stretto che porta alla saletta iniziale e poi siamo praticamente fuori. Dalla saletta si vede ancora la luce del sole che filtra dentro.
Una volta fuori raccogliamo le nostre robe e prendiamo la via del ritorno.
Gabriele stavolta non e’ riuscito ad entrare, per fortuna la prende con filosofia, si rifara’ la prossima volta.
A meta’ strada il gruppo si divide, Francesca, Fabrizio e gli altri hanno parcheggiato da un’altra parte. Noi torniamo verso la casa di Maurizio.
Appuntamento per tutti e’ Subiaco alla sede del gruppo. Oggi e’ un problema trovare parcheggio perche’ c’e’ una festa in citta’ con una gara di discesa dell’Aniene sui gommoni. Una sorta di Palio fluviale!
Tutta Subiaco e’ assiepata sulle rive dell’Aniene.
Eccoci finalmente alla bella sede del gruppo dove si festeggia la nuova grotta.
Mentre siamo al coperto il tempo decide che e’ l’ora della pioggia, fortunatamente non dura molto e presto possiamo ammirare un bell’arcobaleno.
Dopo il festeggiamento in sede decidiamo finalmente per una cena assieme. Passiamo prima in pizzeria per placare la fame tremenda che abbiamo tutti e poi recuperiamo le macchine e ci dirigiamo al ristorante da Valerio dove terminiamo degnamente la giornata. Al ritorno, nonostante i buoni propositi di tenere compagnia a Gabriele credo di aver dormicchiato a tratti. Nonostante la mia scarsa collaborazione il buon Gabriele mi scarica sano e salvo sotto casa. Questa storia finisce qui, ma solo per ora…!