Grotta Cola – 06/05/2023

Ho partecipato a una escursione del CAI per visitare il Monte Aurunzo prima e Grotta Cola poi. Visto che in parte si parla anche di grotta…eccoci qua.

La mattina Marco mi preleva alla fermata metro e insieme andiamo all’appuntamento dove incontriamo Luisa e faccio la conoscenza con Paolo.

Dopo i saluti ci sistemiamo tutti nella macchina di Paolo e partiamo alla volta di Petrella Liri. Con il resto del gruppo abbiamo appuntamento al bar ristorante “Il Grifone”.

Dopo le presentazioni, i saluti e una colazione suppletiva ci spostiamo con le macchine vicino alla partenza del sentiero, ci prepariamo e via, zaino in spalla per la prima tappa della nostra escursione, la vetta del monte Aurunzo.

La salita parte subito decisa e si formano spontaneamente 2 sottogruppi, i giovani e allenati davanti, guidati da Luisa. Il resto del gruppo, tra cui io, leggermente indietro con un passo adeguato alle nostre possibilita’. Paolo e Marco potrebbero tranquillamente raggiungere il gruppo di Luisa ma gentilmente si alternano tra i due gruppi.

Il sentiero di dipana lungo il fianco della montagna e noi procediamo sotto il sole che oggi si annuncia scottante.

Arriviamo a una parete dentro un boschetto, ci fermiamo a tirare il fiato.

Via, si prosegue.

Ogni tanto faccio una foto al paese che si allontana.

In fila indiana saliamo verso la vetta.

Breve sosta per ricompattarci.

Lontano ancora qualche traccia di neve, forse sono le cime di Campo Staffi che arrivano a 1.800 metri o forse quelle del Monte Viglio che arriva a 2.150 metri, ma posso sbilanciarmi nelle ipotesi solo ora, a posteriori, curiosando sulle mappe online.

Il sottogruppo “veloce” si ferma ogni tanto per aspettare i “lento pede”, ora e’ Marco a guidarlo.

Uno degli innumerevoli massi che costellano il panorama e’ stato utilizzato per indicare le direzioni.

Arriviamo sulla cresta. Ora possiamo vedere anche l’altro lato che si affaccia sulla piana dove dovrebbero esserci tra gli altri anche Tagliacozzo e Avezzano.

Qua il sole e’ tutto per noi pero’ c’e’ un piacevole vento che ne stempera il calore.

Mi fermo a fare ancora una foto ai monti innevati provando ad avvicinarli con lo zoom della fotocamera.

Da queste parti devono essere molto affezionati alle croci, ogni tanto se ne incontra una, piu’ o meno in buono stato.

Il sottogruppo veloce e’ arrivato in vetta ma oramai anche a noi manca poco.

Si fa sosta, chi mangia un panino, chi riposa, chi lascia una firma nel “diario di vetta” conservato sulla croce. Io, dopo essermi cambiato la maglietta fradicia, mi lancio in qualcuno dei miei canti, ma le mie qualita’ canore non vengono apprezzate come si deve quindi mi rifaccio con una foto di gruppo a grande richiesta.

Vicino a Marco c’era la statua di una madonna. E’ stata abbattuta dalle intemperie o dalle intemperanze di qualche gitante, cosi’ Marco si presta a sostituirla per qualche momento.

Dopo la sosta si riparte.

Altra croce, questa messa forse perche’ cosi’ si vede dal paese sottostante.

In fila indiana si scende tutti assieme, ora e’ piu’ semplice tenere il passo!

Il sasso indicatore visto all’andata.

Breve sosta in una delle rare zone d’ombra.

Si prosegue, sempre in una ordinata fila indiana.

Alt, breve deviazione per prendere un sentiero alternativo che passa un poco piu’ in alto.

Ci siamo tutti? Ok, si prosegue.

Lungo il cammino trovo una penna dai bei colori, una delle ragazze che partecipa alla gita, Federica, ne riconosce la specie e me la dice. In cambio le consegno la penna in regalo.

La parete che costeggiamo ora e’ molto popolata da climber e ogni tanto facciamo sosta per scambiare qualche parola con loro.

Siamo di nuovo in paese.

Via rapina, forse non e’ il caso di passare di notte da queste parti…

Si scende lungo una strada e a quanto capisco ora ci stiamo dirigendo verso la seconda meta di questa escursione, grotta Cola.

Eccoci all’inizio del sentiero. Anche se sono anni che ne sento parlare non sono mai stato a grotta Cola quindi sono curioso di scoprirla.

Ma la grotta si fa desiderare e bisogna sudarsela in tutti i sensi. Il sentiero per arrivarci e’ in forte pendenza, inoltre il sole ha iniziato a scaldare l’aria e in alcuni tratti scotta per bene. Fatto sta che uno del gruppo a tre quarti della salita decide di non potercela fare e molto a malincuore, partecipava all’escursione proprio per la grotta, chiede di poter tornare indietro. Paolo ed io lo accompagniamo.

Lo faccio con piacere ma avrei dovuto essere piu’ accorto e fare una sosta intermedia per bere e mangiare qualcosa. La seconda salita per andare alla grotta la soffro parecchio e quando mi ricongiungo al resto del gruppo devo assolutamente provvedere a dissetarmi.

Mentre riprendo fiato il resto del gruppo, che nel frattempo ha fatto pausa pranzo, si arma di casco e parte per l’esplorazione ipogea.

Per parte mia cambio la seconda maglia, ne metto una terza asciutta, bevo un buon mezzo litro d’acqua, mangio qualcosa e poi mi sento pronto a raggiungere il gruppo. Indosso il casco e vado.

Come detto, non conosco la grotta e per ora del gruppo non vedo traccia. Vado avanti lentamente per il percorso che mi sembra il piu’ probabile fermandomi spesso a fare foto. Dopo l’ingresso la grotta sembra svilupparsi in salita, probabilmente e’ una risorgenza fossile. Ogni tanto l’orma fresca di uno scarpone mi conferma che sono nella giusta direzione.

Concrezioni ce ne sono, peccato che la maggior parte siano polverose e coperte dal grigio del tempo. Alcune stalagmiti hanno i segni piu’ chiari di una stillicidio ancora presente.

Proseguo camminando e fotografando.

Arrivati su in cima sento voci amiche. Eccoli. Subito faccio una foto anche a loro.

Non ho tempo per guardarmi in giro, Marco mi dice che ci sono alcuni cunicoli piu’ stretti che oggi non visiteremo ma ora torniamo indietro per andare al secondo ramo.

Durante la discesa ne approfitto per mettermi in coda al gruppo e tentare qualche foto.

Lassu’ c’e’ un vuoto e un buio interessante, sara’ stato visto?

Per arrivare al secondo ramo si scende da dove siamo saliti tornando verso l’ingresso poi si prende a destra nei pressi della parete e si inverte direzione continuando a scendere. Questo ramo sembra piu’ recente del precedente e forse e’ un nuovo percorso preso dall’acqua nel corso della genesi della grotta.

Le concrezioni anche se sempre ingrigite hanno un aspetto meno polveroso.

Un passaggio basso porta all’ambiente dove ci fermeremo.

Eccoci arrivati.

Intorno a noi qualche bella pozza d’acqua.

Una bella colata con colonna.

Capelli d’angelo in via d’accrescimento.

Provo a fare sfoggio delle mie scarse conoscenze ipogee illustrando al gruppo quello che stanno osservando. Mi ascoltano ma senza replicare con domande o curiosita’, probabilmente Luisa e Marco li hanno gia’ resi edotti in materia.

Ancora una vaschetta.

Un gruppo di concrezioni dalla forma bizzarra, eccentrica direi.

Terminata anche la visita al secondo ramo si ritorna verso l’ingresso.

Breve briefing prima di ripartire. Intanto io ricompongo lo zaino ritirando le maglie bagnate che avevo lasciate stese al sole. Il ragazzo, perche’ siamo tutti ragazzi, alla mia destra ne approfitta per annunciare che oggi e’ il suo compleanno e che tornati al paese vorrebbe festeggiare con noi. La nostra approvazione e’ corale.

Si scende.

Ecco Luisa, anche se siamo stati a pochi metri tutto il giorno ho avuto poche occasioni per importunarla con la fotocamera.

L’immancabile quanto utile cartello che ci dice dove siamo.

Eccoci dunque al bar per festeggiare il compleanno con birra e patate fritte a volonta’. Ne approfitto per un giro di foto di tutto il nostro allegro gruppo.

Il festeggiato lo riprendo due volte…e’ il festeggiato!

Purtroppo per me ricordare i nomi e’ sempre un problema e una sola escursione non basta per impararli…

…quindi posso solo testimoniarvi simpatia e il piacere che ho avuto di “escursionare” con voi, sperando di rivedervi presto e spesso.

Un bel giro con tante belle persone, la visita a posti che non conoscevo e anche una grotta interessante.

In conclusione una bella giornata, grazie a tutti per averla resa speciale. Alla prossima.

Informazioni su fato63

Pratico la speleologia da qualche anno ormai. Mi sono finalmente deciso a tenere un diario delle uscite. Approfitto del blog per renderlo consultabile e commentabile.
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