Ricognizione Pian della faggeta – 15/04/2023

Alla ricerca di grotte in quel di Pian della faggeta insieme a Luca e Gabriele.

Si dice delle spose che, se bagnate, sono fortunate. Per gli speleologi questo detto sicuramente non vale! Oggi, mentre pioveva a dirotto, siamo stati a ricercare grotte sopra Carpineto Romano, a Pian della faggeta e ne abbiamo trovate…nessuna!

Ora vi racconto. La mattina Gabriele, nonostante il fatto che il suo sito meteo di fiducia desse ben 4mm di pioggia, passa a prendermi. Dopo la “buca” per pioggia della volta scorsa non ha avuto cuore di abbandonarmi di nuovo, quindi la mattina partiamo alla volta di Carpineto Romano dove abbiamo appuntamento con ben 2 Luca.

Strada facendo la nostra compagnia si aggiorna e la destinazione intermedia cambia. Il “Luca giovane” ci avverte che un impegno imprevisto gli impedira’ di unirsi a noi. Quasi contemporaneamente il “Luca titolare” ci invita a fare tappa a Colleferro per una colazione assieme.

Caso vuole che quando arriva la sua proposta stiamo percorrendo Via della mola, nei pressi di Colleferro. Una rapida variazione di direzione e siamo con lui al bar. Nel frattempo il tempo non cambia e alterna violenti scrosci di pioggia a brevi periodi di calma.

La colazione e’ lunga e colma di chiacchiere di speleocronaca, le attivita’ speleologiche passate, presenti e future, la compilazione degli atti del convegno a Segni e altre robe. Gabriele e Luca poi sfoderano i propri GPS, Luca addirittura ne sfoggia 2 quindi ci dilunghiamo su pregi e difetti di questi utili e preziosi aggeggi.

Non manca qualche accenno al catasto delle grotte, anzi…Gabriele ha preparato i “compiti” per oggi e ha preso dal catasto le stampe delle schede per le grotte che vuole ricercare. Visto che oggi piove le ha scelte tutte vicino alla strada in maniera da non doversi muovere troppo.

Ce le mostra nell’ordine in cui le incontreremo strada facendo:

LA824-OUSO PRIMA DELLA FORCELLA(LA824)

LA545-INGHIOTTITOIO I IN CONTRADA FORCELLA

LA546-INGHIOTTITOIO II IN CONTRADA FORCELLA

LA2053-OUSO TRAVERSATA DELLA GROTTA II DELLE CAPRE

LA843-CATRAVASSO SOPRA POZZO COMUNE

Si tratta di grotte di cui riprendere il punto col GPS e le foto dell’ingresso.

Dopo una lunga, lunghissima colazione riprendiamo le macchine e dirigiamo verso Carpineto Romano.

Prima di arrivare impongo una sosta intermedia per visitare LA2056-POZZO DELLA RADICE QUADRATA, si tratta di una grotticella con uno scavo lasciato incompiuto anni fa a causa di una fastidiosa “sacca” di anidride carbonica annidata proprio in zona scavo.

Per fortuna in quel momento la pioggia sembra aver deciso di concederci una tregua. Per arrivare all’ingresso si deve percorrere il fosso che incrocia la strada. Scendo con qualche difficolta’ a causa del fango e poi comincio a camminare per raggiungere l’ingresso. Solo dopo un po’ mi accorgo che i miei amici non sono scesi con me e mi seguono invece camminando comodi comodi sopra di me seguendo il bordo del fosso. Proseguo ugualmente, anche se solo ora ricordo di non preso dall’auto la fotocamera. Purtroppo la prosecuzione mi viene impedita da un laghetto che riempie il fosso per tutta la sua larghezza. Di bagnarmi i piedi non ho voglia, saluto l’ingresso con un “arrivederci” e salgo a raggiungere i miei amici. Nemmeno il tempo di salire e ricomincia a piovere. Ci sbrighiamo a tornare alle auto e riprendiamo a muoverci verso le grotte da cercare.

Saltiamo il centro di Carpineto Romano prendendo la stradina che chiamo pomposamente 2la tangenziale”, quella che spunta sulla via per Pian della faggeta poco dopo il cimitero.

La prima sosta e’ per l’Ouso prima della forcella. Gabriele parcheggia nei pressi poi scende battagliero mentre io mi affretto a recuperare la fotocamera dallo zaino.

Ancora una volta ci dice bene, in questo momento la pioggia ci concede una tregua. Luca prova a dire: “Vi aspetto in macchina” ma poi si commuove a vedere la delusione dipinta sulle nostre facce ed esce a farci compagnia.

Ci sparpagliamo in giro per cercare la grotta.

Ecco Luca tra sterpi e alberi che fa la sua parte.

Dopo qualche minuto di ricerca siamo di nuovo alla macchina. Gabriele consulta gli appunti presi dal catasto, ma non sono di molto aiuto.

La grotta potrebbe essere vicino questo spuntone di roccia, i GPS indicano la’.

Gabriele si inoltra coraggiosamente tra i cespugli zuppi d’acqua dicendosi convinto di aver trovato l’ingresso ma ne ricava solo una bagnata.

Nulla di fatto. Riprendiamo le auto per le grotte successive, si tratta di 2 inghiottitoi vicini, quelli detti “In contrada Forcella”. Appena sceso dall’auto vedo “nero” sotto un albero e mi incuriosisco.

Mi arrampico per andare a vedere ma non sembra nulla di interessante.

Nel frattempo i miei amici si sono sparpagliati per la piana dall’altro lato della strada, li raggiungo.

Insieme giriamo e rigiriamo cercando i 2 ingressi, ma invano. Un paio di consistenti sgrulloni di pioggia ci convincono ad abbandonare le ricerche.

Risaliamo in macchina e avanti con la successiva grotta, quella delle capre. Dovrebbe essere semplice perche’ e’ vicina a una strada sterrata. Parcheggiamo dove inizia la sterrata e prendiamo a percorrerla.

Stavolta il GPS non l’ho portato ma ho il cellulare e lo utilizzo “come se”.

Le nostre illusioni circa la facilita’ di ritrovamento della grotta terminano davanti a un cancello di un terreno privato recintato a dovere.

Gabriele non vuole rinunciare e si butta a capofitto tra i cespugli alla ricerca di una breccia nel recinto. Luca ed io lo seguiamo poco convinti.

Dopo un breve giro in cui rimedia un’altra bagnata anche Gabriele deve desistere.

Consultiamo brevemente la sua lista per scoprire la meta successiva. Presto individuata, e’ il Catravasso sopra Pozzo Comune. Siamo vicini quindi decidiamo di raggiungerla camminando. Sorpresa, un laghetto! Nella bella stagione e’ solo uno spiazzo erboso che ospita spesso famiglie che fanno picnic, non ricordo di averlo mai visto in questa veste. Gli faccio subito una foto.

Anzi due.

Cammina cammina arriviamo sopra Pozzo Comune. I GPS ci dicono che la grotta che cerchiamo e’ a pochi passi ma nulla si vede. Mi fermo per ammirare il fiumiciattolo stagionale che alimenta Pozzo Comune.

Ma si, facciamo anche una foto panoramica con Luca annesso.

Gabriele trova il punto esatto indicato dal GPS…un cespuglio. Luca, che aveva cercato la grotta mesi prima, ci conferma che anche lui era arrivato qua trovando solo il cespuglio.

Anche questa volta nulla di fatto. Quattro su quattro, non male! Rientriamo alle macchine. Mi ripropongo un rapido passaggio per salutare Pozzo Comune, almeno lei e’ una grotta ospitale e si lascia trovare facilmente.

Mi volto verso i miei amici per avvisarli delle mie intenzioni, cosi’ faccio anche una foto al punto dove doveva trovarsi il catravasso.

Strada facendo naturalmente ricomincia a piovere…

… anzi, a grandinare.

Eccomi nei pressi di Pozzo Comune. Cerco un punto dove guadare il fiumiciattolo.

Faccio sosta qua dove una sostanziosa parte dell’acqua scompare in un inghiottitoio laterale.

Luca, quando mi raggiunge si dice convinto che quell’acqua scompare qua per ricomparire nel salone iniziale. Vabbe’, speravo meglio.

Un saluto alla grotta forse piu’ conosciuta in questa zona. Ciao Pozzo Comune! Oggi l’acqua non manca di certo.

Ancora una foto.

Poi riprendiamo a camminare di buon passo verso le macchine.

Le nuvole basse non promettono certo una schiarita.

Ne siamo circondati!

Gabriele controlla lo stato dei cartelloni che descrivono la zona.

Pero’! Laggiu’ sembra quasi migliorare. Ma ora ci importa poco, sono le 13.30, e’ ora di pranzo e siamo attesi alla “Sbirra” per risollevarci il morale dopo questa infruttuosa ricerca.

Al ristorante ho il piacere di rivedere Luca e sua sorella e di importunarli nuovamente con la fotocamera.

Ci accomodiamo sul tavolino che ci hanno lasciato e aspettiamo il nostro turno per ordinare, siamo arrivati in un momento concitato e i nostri amici hanno molto da fare per seguire tutti.

Alla fine pero’ la nostra pazienza viene adeguatamente ricompensata.

Dopo il pranzetto leggero salutiamo i nostri amici e usciamo per tornare alle auto.

Naturalmente appena usciamo all’aperto riprende a piovere come non mai. Faccio ancora una foto di commiato poiche’ anche Luca ora riprendera’ la strada di casa sua come noi la nostra.

Anche con la pioggia battente, tanti millimetri d’acqua previsti dal meteo e mantenuti dalle nuvole, siamo riusciti a fare il nostro, stando in buona compagnia e tutto sommato divertendoci. Certo i risultati sono stati scarsi ma ne sappiamo comunque un poco piu’ di prima. Alla prossima.

Informazioni su fato63

Pratico la speleologia da qualche anno ormai. Mi sono finalmente deciso a tenere un diario delle uscite. Approfitto del blog per renderlo consultabile e commentabile.
Questa voce è stata pubblicata in Uncategorized. Contrassegna il permalink.