Traversata Falvaterra-Pastena – Convegno grotta la Sassa – 07/07/2018

Con Gabriele, Stefano, Emilio e tanti altri amici a fare la traversata Falvaterra-Pastena, oramai una classica. Il pomeriggio, con Gabriele, a Sonnino per il convegno sulle scoperte archeologiche a grotta la Sassa.

La mattina Gabriele ed io partiamo assieme da Roma. All’uscita dell’autostrada ci aspetta Linda con la sua Panda rossa. Ci avviamo assieme ed intanto, telefonicamente, prendiamo accordi con Stefano per vederci a Pastena. La’ poseremo alcune macchine per poi andare con le rimanenti a Falvaterra dove inizieremo la traversata. Quando arriviamo al piazzale della grotta di Pastena ancora c’e’ nessuno.Pochi minuti ed arriva Laura col suo furgone a 8 posti. Iniziamo a preparare il necessario dividendo quel che dobbiamo portare a Falvaterra da quello, il cambio asciutto, che lasceremo a Pastena. Quando siamo pronti manca ancora la macchina di Emilio con i suoi amici. Intanto un piccolo gruppo, tra cui ci sono io, parte con la Panda di Linda mentre Laura ed il resto dei traversandi rimane. Uscendo dal piazzale incrociamo proprio la macchina di Emilio. Tutto ok.A Falvaterra ferve l’attivita’. Incontro subito Augusto con altri amici del centro ed un gruppo che ha prenotato un giro nella grotta.Una foto con Linda non guasta mai.Ecco Giuseppe, anche con lui una foto non e’ mai sprecata. Purtroppo oggi deve accompagnare un altro gruppo che partira’ verso le 11 quindi non sara’ dei nostri, peccato.Saluti e chiacchiere mi prendono parecchio tempo pero’ finche’ non ho la muta addosso va tutto bene. Fa caldo. Decido che mi vestiro’ vicino all’acqua cosi’ da potermi immergere subito e limitare il sudore. Sistemo lo zaino da forra con tutto quello che mi servira’ in grotta e mi avvio dopo aver avvisato delle mie intenzioni. Linda si aggrega. All’ingresso, quello basso, dove solitamente parte la traversata, trovo Stefano con il suo “nipotino”, buon sangue non mente, e’ alto quasi piu’ di lui.Mentre mi vesto cercando di non sciogliermi, il posto si popola. Ci sono tanti ex-allievi dell’ultimo corso SCR, li rivedo volentieri…anche se parecchia acqua dovra’ passare per la grotta prima che ne ricordi i nomi.Arriva Augusto, il mastro di chiavi, ora si puo’ partire.  Io sono quasi pronto e gia’ sudo copiosamente.Prima di avviarci c’e’ la foto di gruppo. Lascio la fotocamera ad Augusto e vado a prenderne parte.Per ultima, solo un attimo prima di partire, mi infilo la giacca della muta. Subito prendo lo zaino ed entro in acqua per acclimatarmi. Augusto intanto ha aperto il cancello. La traversata puo’ avere inizio.La galleria di entrata.La prima sala, si iniziano a vedere le strutture portanti delle passerelle che permettono il giro turistico.Alla risalita si forma un minimo di fila ma e’ questione di poco, sul lato alla mia destra ci sono le corde che facilitano la salita.I piu’ pratici passano arrampicando sul lato opposto.Altra pozza d’acqua limpida e la curva che nasconde il resto della grotta.Girato l’angolo, dopo la curva, trovo tre sirenetti stipati dentro una pozza d’acqua, la loro bellezza offusca anche la fotocamera.Gia’ si intravede la galleria che prosegue. La parte turistica, e quindi le passerelle di metallo, terminano qua.Ancora una pozza, che attraverso a nuoto con molto piacere.Siamo arrivati alla cascata, l’unico salto che troveremo lungo la grotta. E’ un posto meraviglioso per chi ama fare qualche tuffo.Anche qua da un lato ci sono corde per agevolare la risalita. Le volte scorse si riusciva a salire anche dall’altro lato ma oggi c’e’ troppa acqua.Un piccolo gruppo di scalmanati si mette a fare tuffi disturbando alquanto chi sta tentando di risalire la cascata con l’aiuto delle corde. Per controllarli meglio non posso far altro che unirmi agli scalmanati! Dopo i tuffi, quando la fila per la salita e’ terminata, riprendiamo le nostre cose e proseguiamo.Siamo proprio tanti, scatto foto senza alcuna pretesa di farne una a fuoco, mi basta che qualcosa sia visibile.Un anticipo della medusa, quella grande la incontreremo piu’ avanti.Proseguiamo la tranquilla passeggiata in mezzo alle meraviglie.La galleria e’ enorme, alterna tratti di pietra nuda e lavorata dall’acqua a tratti intensamente concrezionati.Ed io continuo a tentare foto con poca luce e tante persone in movimento.Ogni tanto una provvidenziale vasca d’acqua mi permette di immergermi e stemperare la temperatura interna.Augusto durante il tragitto ha raccolto un bel sacco di pattume vario. Lo lascia in un bustone nero, in bella vista. Lo prenderanno al ritorno per portarlo fuori.La passeggiata prosegue, oramai dovremmo essere nei pressi della medusa.Eccola!La foto di gruppo sotto la medusa e’ di rito.Dopo aver importunato a sufficienza la medusa proseguiamo, dividendoci. Augusto col suo gruppo tornano indietro, noi proseguiamo verso Pastena.Siamo ancora in parecchi. Arrivo al passaggio sifonante che segna il confine tra Falvaterra e Pastena. E’ una barriera naturale che non permette il passaggio verso Falvaterra a gran parte del pattume che entra a Pastena. L’attraversamento nel mare di bottiglie di plastica, polistirolo ed altre schifezze galleggianti non e’ tra le cose piu’ rimarchevoli della traversata, pero’ si fa. Passo per primo creando un canale quasi pulito per il passaggio degli altri.Incontriamo anche il principe azzurro! E’ un poco scontroso e si allontana dalle nostre attenzioni. Nessuna ragazza si fida a baciarlo, quindi rospo era e rospo e’ destinato a rimanere.Nonostante tutto l’acqua e’ ancora limpida.Troviamo addirittura una tronco su cui sono cresciuti dei funghi. La natura e’ incredibile.Ancora qualche pozza d’acqua.Si inizia a nuotare.…e si nuota…. Una delle tante diramazioni laterali che mi piacerebbe tanto andare a visitare. …e intanto si nuota.Una luce nel buio.Un incontro grottesco ma di livello, Emilio e Gabriele si prestano gentilmente per una foto.Legni incastrati dovunque dalla forza dell’acqua.La galleria e’ sempre troppo grande per una foto decente presa senza la dovuta calma ed una illuminazione adeguata.ed ancora si nuota.
Il lago lungo e’ terminato, ora il nuoto si alterna al camminare.Come dicevo, la natura ha piu’ fantasia di noi. Due tronchi d’albero si sono uniti a fare capanna.Mi fermo vicino ai tronchi ad attendere il gruppo.Intanto qualcuno e’ andato avanti, oramai siamo nei pressi di Pastena.Sento un odore fastidioso, mi chiedo da dove venga. Trovo la risposta dopo qualche passo, quel che resta di un serpente decapitato.Siamo nella parte turistica della grotta di Pastena.La puzza di decomposizione e’ atroce, l’acqua della pozza finale e’ bassa. Il tutto non invoglia a fare qualche tuffo. Aspettiamo pazientemente l’arrivo del resto del gruppo.Quando iniziano gli arrivi prendiamo per la passerella.Faccio subito una deviazione per seguire il letto del fiume ed evitarmi la passerella.Ecco l’intensa luce del giorno che gia’ promette un caldo torrido.Il letto del fiume e’ coperto di uno strato di vegetazione secca che ricorda il cartone da imballo e si spacca rumorosamente camminandoci sopra.Lentamente affrontiamo il caldo e la salita fino al parcheggio.Eccoci arrivati, il cartello ci saluta. Arrivederci anche a te, Pastena.La roccia che indica l’ingresso alla grotta.Togliersi la muta e godersi un poco di sole e poi i vestiti asciutti e’ sempre una esperienza memorabile.Torniamo svelti al centro grotte a Falvaterra dove abbiamo il punto di riunione per poi andare a pranzo.Una nutrita delegazione del 58° Corso SCR.E finalmente il pranzo!Un brindisi a noi e alle grotte.Arriva anche Giuseppe. Giusto in tempo per la pasta.Gabriele ed io terminiamo con calma e come si deve il pranzo ma poi dobbiamo scappare. La nostra nuova meta e’ Sonnino, c’e’ il convegno per mostrare al mondo le scoperte archeologiche fatte alla vicina grotta “la Sassa”. Parcheggiamo dove ci dice il navigatore. Dice che siamo vicini al punto dove si tiene il convegno, pero’ tace sul fatto che per arrivarci dobbiamo superare un invidiabile dislivello. Quello che ci vuole per smaltire il pranzo.Al nostro arrivo alla piazza principale di Sonnino troviamo subito una presenza amica. Virginia e Nerone.Il tempo di qualche saluto, un caffe’ al bar ed il convegno inizia.Dopo i saluti ed i ringraziamenti alle autorita’, prende la parola  Luca che ci racconta delle sue ricerche sui ritrovamenti nella grotta.Prende poi la parola Mario che ci parla in particolare dei ritrovamenti di animali.L’ultimo intervento e’ di Flavio che parla diffusamente e lungamente di ogni osso o frammento umano che e’ stato ritrovato sinora nella grotta.L’ultimo intervento, per quanto interessante, insieme al caldo asfissiante nella sala riescono a fiaccare la mia resistenza. Esco a prendere aria. Fuori trovo qualcuno che ha avuto la mia stessa idea. Ecco una foto da inserire negli annali della speleologia laziale, Tarcisio e Gianni.Mentre mi godo il fresco vedo arrivare anche altri amici, Maria Grazia e Sergio.Tra una foto ed una chiacchiera il convegno ha termine. Interessante, anche se non penso che l’archeologia faccia per me. Dopo i saluti Gabriele ed io riprendiamo la via del ritorno chiudendo la bella giornata appena trascorsa. Alla prossima.

 

Informazioni su fato63

Pratico la speleologia da qualche anno ormai. Mi sono finalmente deciso a tenere un diario delle uscite. Approfitto del blog per renderlo consultabile e commentabile.
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