Festa per la fine del primo corso GSCO.
Per chiudere degnamente il primo corso del GSCO andiamo tutti insieme a cena. Eccoci al ristorante vicino Orvieto che ci ospita. Dopo qualche chiacchiera iniziamo a prendere posto a tavola. Siamo apparecchiati fuori dal ristorante, sotto un gazebo. L’aria e’ frizzante ma siamo venuti ben coperti e la cosa non ci spaventa.
La cena si svolge tranquillamente chiassosa. La compagnia e’ ottima, il cibo e’ buono ed abbondante, il vino onesto. Cosa si potrebbe volere di piu’?
Dopo cena, oramai si e’ fatto tardi ed il locale si e’ svuotato, ci spostiamo dentro per la “cerimonia” di fine corso.
Mi aggiro per la sala scattando foto. Siamo tutti in attesa per piu’ motivi. In programma c’e’ la consegna degli attestati agli allievi del corso ed il festeggiamento a sorpresa del compleanno di Simone. Auguri Simone!
Filippo, con l’aiuto di altri, porta dentro un “coso”. Scopriamo cosi’ che ha costruito una strettoia. Ne scopriremo lo scopo a breve.
Osserviamo l’oggetto misterioso con molta curiosita’ battezzandolo subito “strettoiometro”.
E’ Giorgio a spiegarci che gli allievi quando fanno il corso presso il loro gruppo, per ritirare l’attestato, devono superare almeno una prova di coraggio. Il passaggio della strettoia sara’ la prova per gli allievi del nostro corso.
Mentre Giorgio recupera gli attestati noi continuiamo a studiare il manufatto di Filippo.
Mmm, a vederlo sembra ben stretto. Non resisto, devo provarlo. Mi infilo dentro e scopro che ci passo a stento. Per fortuna le pareti della strettoia sono un poco cedevoli e con un deciso strattone riesco a passare.
Un selfie con Riccardo suggella l’impresa.
Intanto ci viene presentata la torta dedicata al corso. Bella davvero.
Passiamo ai ricchi premi e cotillons! Come prima cosa consegniamo una targa ricordo a Giorgio per essere stato il primo direttore del corso del primo corso GSCO.
Passiamo ora alla consegna degli attestati. Giorgio ci spiega, l’allievo non verra’ nominato esplicitamente ma verra’ chiamato declamando un paio di versi scritti appositamente per lui. Il primo ad essere chiamato, o meglio a riconoscersi nei versi declamati da Giorgio, e’ Andrea. Eccolo mentre si appresta al passaggio della strettoia.
L’uscita e’ troppo veloce perche’ la fotocamera ce la faccia ad immortalarlo.
Ecco la consegna dell’attestato.
Ecco la targa di Giorgio.
E poi la volta di Gianni. Il suo passaggio della strettoia e’ troppo veloce, sono riuscito ad ottenere solo delle ombre.
E’ poi la volta di Barbara. Anche lei passa la strettoia come un soffio. Decido di riattivare il flash della fotocamera nella speranza di catturare il passaggio degli altri corsari.
Un attimo di panico! Mentre Barbara mostra orgogliosamente il suo attestato a Fabio, lui lo prende e lo strappa dicendole che secondo lui non se lo e’ veramente meritato. La cocente delusione si disegna sulla faccia di Barbara insieme al nostro sconcerto. Un attimo prima che lo sconforto sommerga Barbara c’e’ il lieto fine. Era solo uno scherzo! L’attestato che Giorgio le ha consegnato era solo una copia. L’attestato “buono” rientra in possesso di Barbara che ritrova il sorriso ma non permette piu’ a nessuno di toccarlo…come si dice: “una volta va bene, ma due no!”.
Meglio col flash. Ecco Federica mentre completa la strettoia…che per lei e’ affatto una strettoia, infatti nemmeno deve ruotare su un fianco per passare.
Eccola mentre viene giustamente premiata.
E’ il momento di Sabrina.
Lei e’ “sorella d’arte” quindi il passaggio della strettoia ce l’ha nel sangue.
Eccola mentre ritira l’attestato.
E’ il momento di Stefania. Lei vorrebbe uno sconto e propone di lasciarle passare la strettoia da fuori. Ma la sua mozione viene rifiutata all’unanimita’
Eccola, inizia a passare mentre noi, il pubblico, facciamo il tifo e la incoraggiamo con urla, fischi e canti.
Una mano amica arriva a darle conforto negli ultimi centimetri di sofferenza.
Alla fine eccola tornata alla luce. Quasi una rinascita.
Mentre riceve il meritatissimo attestato sfoggia uno sguardo a dire…guai a chi lo tocca.
Ora tocca ad Antonella.
Anche se la sua tecnica lascia un poco a desiderare, il fisico la aiuta.
Pian pianino ne esce vittoriosa.
Eccola, anche questa e’ andata. W Antonella.
Ora puo’ ritirare l’attestato con un bel sorriso soddisfatto.
E’ il momento di Roberto. Prima di affrontare il cimento, poiche’ oltre ad essere un allievo del corso e’ anche il presidente della sottosezione CAI di Orvieto, viene esortato a furor di popolo a dire qualche parola per celebrare il primo corso GSCO. Lui non si lascia pregare e noi lo ascoltiamo con piacere.
Eccolo mentre passa trionfalmente la strettoia.
Il ritiro dell’attestato e’ una piccola soddisfazione anche per lui.
Arrivano i regali. Ci sono quelli per il compleanno di Simone, gli abbiamo fatto una sorpresa complottando alle sue spalle per tutta la settimana passata. Sempre a sorpresa, scopriamo che c’e’ un regalino anche per noi istruttori dello GSCO.
Gli allievi del corso ci hanno regalato una bellissima maglietta. La indossiamo subito e facciamo una foto per manifestare il nostro apprezzamento. Grazie.
Altra dolce sorpresa per Simone. Di certo non poteva mancare la torta con le candeline per lui. Altrimenti che compleanno sarebbe?
Simone scarta i regali.
Un buono per un’anca nuova per quando avra’ finito di consumare la sua!
Filippo gli porge la busta con i regali seri.
Il pantin e’ sicuramente apprezzato. C’e’ poi un cordino in kevlar che puo’ sempre essere utile. Qualche moschettone completa il tutto.
Barbara si e’ completamente ripresa dalla brutta avventura dell’attestato stracciato.
Ultime battute mentre prendiamo il caffe’ e l’ammazzacaffe’.
Lo “strettoiometro” vien riportato sul furgoncino di Filippo. Ha fatto la sua parte, ora potra’ riposare fino al prossimo corso.
Tra una risate ed una chiacchiera si e’ fatto veramente tardi. I camerieri hanno smesso di sorriderci gia’ da un po’. Ci accorgiamo solo adesso dell’ora tarda e rimediamo prendendo velocemente commiato. Il ritorno a Roma e’ lungo ma senza particolari emozioni. Alla fine riesco a poggiare la testa sul cuscino alle 3 del mattino, il risveglio domattina non sara’ facile ma ne e’ valsa la pena. Alla prossima.