1° corso GSCO – Grotta del Chiocchio – 14/05/2017

Seconda uscita in grotta per il primo corso GSCO. Stavolta i nostri intrepidi amici dovranno cimentarsi con le insidie ipogee della Grotta del Chiocchio.

Altra uscita, altra alzataccia, ma stiamo quasi facendoci l’abitudine.Eccoci tutti al bar “fico” di Orvieto pronti per partire (preciso, il vero bar “fico” sarebbe quello di Simone ma visto che la domenica giustamente chiude per poter venire in grotta, il bar supplente e’ quello dove ci incontriamo). Un rapido spostamento ci porta a Terni Est, al bar che da sempre e’ il punto d’incontro per chi si avventura al Chiocchio. Qua ci raduniamo con gli amici del Gruppo CAI Pipistrelli di Terni che ci stanno dando una mano. Dopo una rapida seconda colazione si riparte con destinazione grotta. Dobbiamo inerpicarci parecchio ma alla fine arriviamo allo spiazzo dove si parcheggia. Troviamo gia’ altre macchine, sono di speleologi che sono entrati stamane sul presto per andare al fondo del Chiocchio. Ci prepariamo svelti. Ecco Sabrina, pronta e sorridente. Federica non vuole essere da meno. E anche Barbara non scherza. Si parte. Anche Giulio fa la sua parte in quanto a sorrisi.Dopo pochi metri di strada, prendiamo il sentiero in discesa che ci portera’ alla grotta. Eccoci davanti all’ingresso. Gli ultimi aggiustamenti alla attrezzatura prima di entrare. Ecco l’ingresso della grotta. Si inizia a scendere con cautela, il fondo dello scivolo iniziale e’ scivolosissimo. Dall’ingresso traversiamo fino alla parete opposta dove e’ stato attrezzato un traverso con il cavo d’acciaio. Si forma subito una discreta fila nei pressi del cavo. L’ultimo tratto del traverso e’ il piu’ ripido e richiede attenzione. C’e’ una strettoia larga, ci fermiamo ad aspettare il nostro turno. Giulio si mette comodo e ne approfitta per schiacciare un pisolino. Arriva il mio turno scendo e passo la strettoia.  Segue un tratto da fare a ginocchioni ed alla fine un saltino che passiamo in scioltezza. Ci sono 2 corde cosi’ possiamo scendere ogni istruttore col proprio allievo, si puo’ farlo anche perche’ oggi siamo quasi in rapporto uno ad uno. Sotto inizia ad esserci affollamento, c’e’ una sala che prelude al primo vero pozzo, quello della Cascata Bianca. Barbara non vede l’ora. Nelle vicinanze del pozzo ferve l’attivita’. Stefania e’ seria ed attenta. Intanto dal saltino continuano ad arrivare coppie istruttore-allievo. Facciamo pazientemente la fila in attesa del nostro turno. Ancora arrivi dall’alto, ma quanti siamo!  Parte Giulio, dopo sara’ il mio turno. Sono giu’. Ecco il pozzo della Cascata Bianca. E questa, indicata da Alessandro, e’ la Cascata Bianca. Mentre il gruppo continua a scendere il pozzo noi ci avviamo lungo il ripido scivolo che ci si presenta davanti. Alla fine dello scivolo scivoloso ci attende il pozzo del Panino. Eccolo. Scendiamo anche questo. Un attimo di relax tra una fatica e l’altra. Arriviamo ai Novelli, mi piazzo sopra alla partenza della seconda corda, quella senza frazionamenti e, mentre aspetto gli allievi, mi dedico alle foto.  Ancora un’altra non guasta. Al pozzo successivo arrivo in tempo per riprendere la discesa di Sabrina. Stavolta e’ troppo impegnata per farmi un sorriso. Andata, senza problemi.Mentre attendo il mio turno, mi giro a riprendere dal basso il pozzo appena sceso. Questo e’ il terrazzino a meta’ pozzo dove c’e’ il frazionamento. Scende Barbara… …e appena arrivata, riparte, un fulmine questa ragazza! E’ il momento di Stefania l’impavida. Scendiamo assieme. Si arriva al terrazzino che prelude al resto del pozzo. Qua Barbara e Stefania guardano di cosa si tratta ma poi, per non rischiare di essere tradite dalla stanchezza sulla via del ritorno, iniziano a tornare indietro. Infatti in fondo al pozzo che hanno visto appena la nostra gita sara’ terminata e tutti quanti prenderemo per l’uscita. Aiuto anche io Stefania e Barbara a risalire e poi scendo a raggiungere gli altri. Li trovo che banchettano e mi unisco con gioia a loro. Alcuni, tra cui Giulio, Gianni ed Andrea, sono andati a dare uno sguardo al pozzo successivo. Sono quelli del gruppo che hanno energie in abbondanza. Noi, dopo lo spuntino, iniziamo a risalire. Chi e’ sotto guarda cercando di immaginare quanto possa essere faticoso. Al terrazzino mi trovo con Alessandro, fresco come una rosa.Piccola piscina pensile per dolicopode!
Ecco Simone. Anche stavolta ci siamo visti poco, ne approfitto subito per una foto. Al pozzo successivo trovo Giorgio, e’ scatenatissimo, sale, scende, da’ istruzioni agli allievi, indica agli istruttori cosa fare. Alla fine di una raffica di disposizioni, io mi trovo sul terrazzino a meta’ pozzo a fare assistenza al frazionamento mentre Giorgio risale il pozzo in arrampicata con la stessa naturalezza con cui io salgo le scale di casa. Alessandro intanto attende il suo turno per passare il frazionamento e proseguire.Passa Alessandro ed arriva Gianni.
Lascio il posto a Simone e salgo sulla corda non frazionata. Mi fermo ad aspettare chi volesse salire su questa corda. Arriva Andrea, ma poi non ci sono altri arditi, quindi proseguiamo. Riprendiamo la salita fino alla deviazione per i laghetti pensili. Alcuni sono andati a visitarli. Andrei pure io ma il gruppetto che e’ andato e’ quasi di ritorno. inoltre vedo che la discesa e’ macchinosa per i nostri pur bravi allievi, non vorrei rallentare il gruppo, quindi per questa volta rinuncio, ci sara’ occasione. I 2 fratellini in un momento di relax. Eccoci di nuovo alla cascata bianca. La risalgo tra i primi. Ora e’ il momento di Federica. Eccola, alza gli occhi al cielo per una prece prima di uscire dal pozzo. Siamo di nuovo in placida attesa alla saletta prima del saltino. Ed ecco il saltino. Lo passiamo indenni anche in salita e proseguiamo per il tratto basso che segue.  Punto di sosta. Uno degli ultimi saltini, oramai siamo quasi fuori. Foto ricordo. Barbara modello pantera rosa. Si vede l’uscita! E quindi uscimmo a riveder le stelle. Veramente c’e’ il sole, pero’ la citazione mi garba assai. Sorrisi misti. Barbara sorride, ma sotto i baffi che non ha, viene una cosa strana ma sono sicuro che volesse essere un sorriso. Giulio e Gianni! Un duo d’eccezione all’uscita, Alessandro e Giorgio. Torniamo svelti alle macchine per cambiarci. Foto di gruppo modello: “indovina chi manca”! Riprendiamo il cambio abiti. Quando sono pronto riprendo il mio reportage iniziando da Alessandro. Quindi passo ad Antonella e Federica.  Eccole!Si procede alla conta del materiale sociale e poi si puo’ inzeppare le macchine con gli zaini.  Qualche minuto di relax. Andrea modello boss. Stefania ci regala un bel sorriso mentre Giorgio fa uno spuntino.Riprese le macchine, facciamo una sosta in una pizzeria per rifocillarci e scambiare qualche chiacchiera sulla giornata appena trascorsa.Benone direi. Il ritorno ve lo risparmio, per fortuna nessuna brutta notizia ci accompagna tornando verso casa. Alla prossima.

Informazioni su fato63

Pratico la speleologia da qualche anno ormai. Mi sono finalmente deciso a tenere un diario delle uscite. Approfitto del blog per renderlo consultabile e commentabile.
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