Una simpatica gita alla grotta Beatrice Cenci con Maria, Rosa, Stefano, Gabriele, Corrado ed io, piu’ la partecipazione canina di Luna.
Non so di preciso cosa andiamo a fare, pero’ sto smaltendo un malanno (devo dire che in questo ultimo periodo ho l’imbarazzo della scelta in fatto di malanni!) e quindi la mia attivita’ speleo e’ necessariamente ridotta al minimo. Passa a prendermi a casa Gabriele, sistemo Luna in macchina e partiamo. Appuntamento con il resto della banda all’uscita per Tagliacozzo della autostrada. Visto che siamo in larghissimo anticipo, noi usciamo a Carsoli cosi’ abbiamo il tempo di rivedere alcune delle grotte che si incontrano strada facendo. Arriviamo puntuali all’appuntamento, c’e’ una macchina ad aspettarci, ma non quella che pensavamo. Si tratta di altri amici speleo. Sono del gruppo Speleologi Romani e hanno una destinazione vicina alla nostra, Grotta Cola mi sembra, per accompagnare un gruppo scout. Stiamo per salutarci quando sopraggiungono Maria, Rosa e Stefano. Ancora uno scambio di saluti vari poi siamo pronti per dirigerci verso le nostre rispettive mete. Andiamo decisi verso Tagliacozzo e quindi verso Verrecchie. Superato l’incrocio per Verrecchie, ancora poca strada e siamo al bivio per la Beatrice Cenci. Corrado, che gestisce le visite alla grotta, ancora non e’ arrivato ed il cancello e’ chiuso. Ritroviamo i nostri amici S.R. in attesa. Prima non avevo capito, il gruppo scout e’ stato ospite nella casa “rossa”, li’ alla Beatrice Cenci, per la notte. Sentiamo Corrado al telefono, ne avra’ ancora per un poco, qua in mezzo alla strada fa decisamente freddo, almeno per noi che veniamo da Roma dove abbiamo lasciato temperature primaverili. La decisione e’ facile da prendere, ci spostiamo a Petrella per un cappuccino che ci ritempri e riscaldi.
Eccoci davanti al bar, pronti a tutto, o quasi.
Dopo la pausa rinfrancante, torniamo alla base dove, dopo una breve attesa, arriva anche Corrado.
I nostri amici S.R., alquanto infreddoliti.
Arriva Corrado, inizia ufficialmente la visita. Maria prende possesso della biglietteria.
Ed ecco Corrado in tutto il suo splendore!
Per prima cosa andiamo a visitare l’Ovito di Petrella. Oggi c’e’ molta piu’ acqua rispetto all’estate, pero’, ci dice Corrado, e’ nulla rispetto a quella che c’e’ stata giorni fa.
Scendiamo.
L’acqua di certo non manca.
Senza parole, mi piaceva lo scorcio.
Meglio accendere le luci.
Oggi anche la vaschetta, solitamente vuota ha ripreso vita.
Arriviamo al terrazzamento finale, sotto di noi lo scroscio dell’acqua e’ forte.
Corrado ci racconta che in regime di piena, l’acqua esce anche dalle pareti alle nostre spalle e che probabilmente nei giorni scorsi la grotta si e’ riempita completamente almeno alcuni metri sopra al livello del terrazzamento. Per dare forza alle sue affermazioni ci mostra dei rami di legno incastrati tra le pareti sopra le nostre teste. Con ancora l’immagine mentale dell’enorme vuoto che ci circonda completamente pieno d’acqua, ce ne torniamo sui nostri passi. Luna in prima fila scatta pronta verso l’uscita, io faccio del mio meglio per seguirla e poi mi apposto per fotografare gli altri uscenti. Rosa e Stefano escono quasi assieme.
Poi e’ la volta di Maria
Quindi di Gabriele.
E buon ultimo Corrado.
Torniamo alla biglietteria, ma senza troppa fretta.
Luna trova un legnetto per giocare.
Breve sosta alle macchine per dotarci di caschi, adesso andremo alla Beatrice Cenci.
Luna intanto gioca col suo legnetto taglia XXL.
La parete dove si nasconde l’ingresso della grotta.
Accendere le luci, please!
Si parte.
Il primo tratto di grotta con i solchi creati dall’acqua.
Provo a scattare qualche foto, ma senza cavalletto e le vibrazioni causate dal camminare dei miei amici, il risultato in molti casi e’ pessimo.
Ogni tanto riesco a coordinarmi con le loro soste e viene qualcosa di meglio.
Anche qua le vaschette sono allegramente piene.
Questa sarebbe carina se non ci avessi messo il dito davanti.
Continuiamo il giro.
La stalagmite nera.
La colata alta.
Siamo quasi alla meta’ del percorso.
E ora si torna indietro.
La salita. Maria e Rosa vedono dei segni su una roccia, sembrano unghiate. Facciamo una sosta per verificare.
Io, sollecitato dai miei amici, provvedo alla testimonianza fotografica. A vederla ora pero’ non mi sembra che testimoni granche’.
Corrado, nella veste di padrone di casa, scende a controllare da vicino.
Dopo l’eccitantissima scoperta me ne torno con Luna verso l’uscita e mi predispongo per attendere gli altri al varco.
Luna e’ piu’ interessata ai gustosi odorini sparsi per il prato.
Ma ti sei accorto che e’ quasi ora di pranzo, sembra dirmi…
Eccoli che escono!
Stefano e Gabriele per primi.
E quindi in rapida sequenza, Corrado, Rosa e Maria.
La nostra gita termina qui. Vista l’ora chiudiamo l’intensa attivita’ con un buon pranzo al Grifone di Petrella. Per stavolta e’ tutto. Alla prossima.