Nuova uscita a grotta Pedroni con condizioni meteo decisamente decisamente avverse. Con Claudia, Cristian ed io.
Sono ancora un poco “acciaccatello” per una botta al fianco destro presa tempo fa, pero’ una bella passeggiata da “20 minuti” e la discesa in una grotta di pochi metri penso di riuscire a farle. Ci vediamo con Claudia e Cristian al bar “fico” ad Anagnina poi partiamo compatti e compattati nella sola macchina di Cristian. Il tempo non e’ dei migliori ma noi non ci lasciamo intimorire. Parcheggiamo, come sempre, allo spiazzo di Acqua Mezzavalle. Ci attrezziamo per il tempo fresco che troveremo strada facendo e siamo pronti a partire.
La prima pettata fino ad intercettare il sentiero e’ sempre impegnativa, ma la superiamo senza problemi.
Claudia se la prende comoda tenendo, giustamente, il proprio passo. La aspettiamo.
Eccoci ricongiunti.
Ora che e’ partita non la ferma piu’ nessuno, mi supera e prosegue imperterrita.
Siamo all’altezza del bivio per Fonte Sambuco quando inizia a scendere la nebbia.
Piccola sosta per sistemare l’abbigliamento nonostante il caldo dovuto alla passeggiata il vento freddo e la pioggia intermittente fanno desiderare la giacca a vento, o almeno una protezione per la testa.
Dopo gli aggiustamenti si riparte.
Sosta all’albero crollato.
La foto dentro il cavo dell’albero e’ un rito oramai.
Foto ricordo per Claudia e Cristian, ma facciamo svelti che ora il vento freddo tira ancora piu’ forte e ci ghiaccia in un attimo.
Siamo alla sella, splendido il panorama offerto dalla nebbia che imperversa.
Come le volte scorse giriamo a destra per continuare il sentiero. Come le volte scorse non lo trovo! Mi sembra di ricordare fosse sulla destra del canalone. Mi ci dirigo, costringo i miei amici a vagare nella nebbia per un bel pezzo ma poi devo dichiararmi sconfitto e perso. Li avviso che dobbiamo tornare alla sella e ricominciare daccapo. Tornando indietro troviamo un buco che sembra inesplorato.
Un paio di foto, Cristian prende la posizione GPS e poi proseguiamo.
Un pezzo di legno, sembra quasi pietra, mi piaceva e quindi l’ho fotografato e ve lo propino.
Ritrovata la sella giro su me stesso ignorando i suggerimenti ed i dubbi di Cristian. Ricomincio caparbiamente daccapo. Stavolta seguo la strada che ricordo. Arrivo al canalone, ne seguo il fondo fino ad intercettare i primi segni di sentiero e poi proseguo fino alla cresta. Stavolta ci siamo. Cristian e Claudia iniziano a dare segni di sconforto e sfiducia nelle mie doti di orientamento ma ora so con certezza dove siamo e tra poco arriveremo alla grotta dove spero di recuperare, se non la fiducia, almeno il loro buon umore.
Questo albero e’ inconfondibile, siamo vicini.
Eccoci alfin giunti!
Mi giro ad urlare la lieta novella ad i miei amici.
Liberiamo l’ingresso dai rami lasciati la volta scorsa ed eccola in tutto il suo nebbioso splendore.
Siamo completamente ghiacciati, ci sbrighiamo a cambiarci ed entrare. La prima ad avventurarsi e’ Claudia. Tocca quindi a Cristian e poi vado io. Iniziamo subito a scavare, il movimento, oltre al calduccio della grotta, ci rinfranca alquanto.
Vado a vedere come e’ la situazione lasciata la volta scorsa. Sistemo qualche pietra piu’ grossa, alcune le passo fuori ai miei amici. Ora c’e’ uno spazio in cui ci si riesce almeno a girare.
Ci alterniamo spesso nello scendere per il ripido pertugio ricavato grazie alle nostre fatiche, attuali e pregresse. Ora e’ il momento di Cristian.
Mentre aspettiamo passo la fotocamera a Claudia per avere una foto anche io.
Il lavoro prosegue, la nostra meta e’ oltre questo punto stretto.
Altro tentativo di foto, stavolta in zona lavori.
Dopo aver allargato un po’, Claudia e’ riuscita a passare oltre, anche se a fatica. Io sono impossibilitato a seguirla ma le faccio assistenza morale dall’alto.
Con qualche contorsione Claudia riesce a passare ed a scendere ancora un metro. Grande Claudia! Purtroppo pero’ dopo c’e’ ancora da lavorare, la Pedroni vuole farci soffrire.
Cristian si dichiara soddisfatto dei risultati raggiunti ed esterna il suo desiderio di fare ritorno alle macchine prima ed a casetta poi.
Anche se un po’ a malincuore abbandoniamo il tepore della grotta e torniamo in superficie dove ci attende il gelo. Un abbraccio intirizzito a ricordo della uscita.
Ci sarei anche io nella foto ma purtroppo sono scomparso in una macchia sulla lente della fotocamera.
Finiamo il girone di incontri fotografici con la foto di Claudia con me.
Recuperata una bella porzione di freddo, raggruppiamo in fretta le nostre robe e ci avviamo di buon passo verso la macchina. La discesa e’ ben piu’ agevole. Arriviamo allo spiazzo di Acqua Mezzavalle, la camminata ci ha rincuorati e riscaldati e anche la temperatura e’ piu’ gradevole. Ci rimettiamo i vestiti asciutti ed entriamo in macchina, Cristian come prima cosa l’ha accesa e messo il riscaldamento al massimo. Ci godiamo il calduccio mentre decidiamo il da farsi. E’ troppo presto per andare a cena, stavolta non avro’ il piacere di incontrare gli amici della Sbirra con le loro adorabili fettuccine. Vi rubo solo un secondo ed approfitto ora per mandare loro un saluto! Per rinfrancarci, facciamo una rapida sosta per un bel cappuccino al Bar Semprevisa e torniamo a Roma. Finisce cosi’ una bella quanto fredda giornata. Alla prossima.