Ad armare una parete da da adibire a palestra di roccia. Simone ed io.
Questo fine settimana Betta, io e Luna siamo ad Orvieto poiche’ domenica devo andare all’uscita del cai alle Piane, la prima programmata nel 2016. Per digerire il pranzo sabatino Simone mi propone una veloce puntata alla parete di roccia che sta’ attrezzando nei pressi di Orvieto. E’ subito deciso, prendiamo le attrezzature e si parte con la mitica Panda di Simone. Pochi chilometri in macchina e lasciamo la strada per una sterrata. Ci addentriamo per un paio di chilometri fino ad uno spiazzo dove Simone parcheggia. Mi dice il nome della localita’, ma subito lo scordo! Ci prepariamo veloci, sono quasi le 3 del pomeriggio e non abbiamo molto tempo prima che faccia sera. Per arrivare alla parete c’e’ un tratto di comodo sentiero, poi lo si deve abbandonare per un passaggio impervio assai. A rendere la salita ancora piu’ piacevole accanto al sentiero troviamo i miseri resti di una pecora. Simone mi aveva raccontato che il posto e’ frequentato sia da lupi che da pastori maremmani, per questo motivo Luna stavolta e’ rimasta con Betta, la pecora sembra confermare quanto detto da Simone. Alla base della parete terminiamo di prepararci. Simone mi descrive lo stato dei “lavori”. Sulla destra c’e’ una vecchia via di arrampicata da sistemare, sulla sinistra c’e’ la risalita fatta la volta prima da Simone.
Alla fine decidiamo, Simone sistemera’ la via a destra, io rifaro’ la risalita a sinistra per poter continuare fino al tetto che e’ la meta prefissa. Simone la volta scorsa ha lasciato la corda sulla via destra, quindi sale veloce mentre io mi sistemo alla bisogna.
Eccolo impegnatissimo…
Inizio a muovermi anche io. La risalita e’ una attivita’ un poco lenta e ripetitiva. Tra un attacco e l’altro mi diverto a riprendere il mio amico.
Eccolo al lavoro.
Dopo un’oretta circa siamo a ruoli invertiti, lui ha terminato il suo lavoro e mi attende di sotto.
Anche io pero’ sono a buon punto ed in pochi minuti termino e lo raggiungo. Alla base ci diamo il cambio, lui andra’ sulla via a sinistra a continuare la risalita armato di trapano e fix, io andro’ a rilassarmi sulla via a destra.
Eccolo mentre opera col trapano. Non ce la faremo a terminare, inizia a fare scuro.
Il primo attacco e’ messo, ora passa al successivo.
Ha terminato di bucare, ora e’ il momento di piantare il fix.
Messo l’ultimo attacco decidiamo che si sta facendo troppo tardi per continuare. Decidiamo per il rientro alla base, l’obiettivo di fare un poco di moto per digerire l’abbiamo colto alla grande. Dalla via a destra gli passo un capo della corda fissa, la collega dalla sua parte, la prossima volta sara’ utile per non riarmare daccapo la risalita sulla via a sinistra.
Da sotto mi diverto a tentare un selfie che includa anche Simone.
Diventa sempre piu’ scuro, Simone scende in automoulinette e poi toglie la corda.
Fine del breve divago pomeridiano. Alla prossima!