Una allegra quanto affollata uscita al Pretaro con Blu, Claudio, Valerio, Claudia, Carlo, Matteo, Gaia, Pamela, Arianna, Laura, Giancarlo, Simone, Lino, Francesco, Damiano, Giuseppe con 4 suoi amici ed io.
Anche il 2015 e’ andato, W il 2016! Auguri di buon anno a tutti! Da parte nostra abbiamo approfittato della domenica subito successiva al Capodanno per incontrarci, scambiarci gli auguri e fare un poco di movimento dopo le estenuanti abbuffate delle feste. L’uscita al Pretaro e’ stata inoltre la gradita occasione per onorare la promessa di portare in grotta la mia nipotina Blu che si e’ dimostrata veramente brava. Chi eravamo? Una torma di persone! Per fortuna la grotta del Pretaro e’ generosa ed accogliente, quasi non ci siamo accorti di essere cosi’ tanti.
L’arrivo alla grotta e’ stato pieno di soste intermedie per recuperare i vari gruppi. La mattina passa a prendermi, puntualissimo, il buon Matteo. Sono particolarmente contento di rivedere Matteo, ma di questo vi diro’ a breve. Caricato il mio zaino in macchina ci spostiamo velocemente all’appuntamento successivo, a Settebagni. Il comitato d’accoglienza e’ degno di nota, Claudio, Valerio, Claudia e Carlo sono in nostra attesa per una giusta colazione. Fuori dal bar una coppia d’eccezione, Carlo e Matteo. Come dicevo sono molto contento di rivedere Matteo. E’ a Roma per le vacanze visto che da qualche mese lavora all’estero e la sua simpatia e’ mancata nel nostro assortito gruppo di grottaioli.
Dopo la colazione ci disponiamo all’attesa del resto del gruppo, una ottima occasione per scambiare qualche parola. Mancano solo Pamela e Gaia che ci hanno avvertito di un leggero ritardo.
Pochi minuti e anche loro arrivano con JJ, la macchina nuova di Pamela, parcheggiando direttamente nello spiazzo interno del bar. Ancora pochi minuti per la loro colazione poi ricomponiamo le macchine ed andiamo. Io mi infilo nella macchina di Claudio insieme a Claudia, Pamela e Gaia. La foto al driver e’ oramai una tradizione consolidata.
A Montebuono l’ultima sosta per raccogliere “pretaristi” e’ al Roby Bar dove vengono consumati saluti, auguri e colazioni senza lesinare. Ci sono Laura e Giancarlo, troviamo Giuseppe con i suoi amici. Arrivano anche mio fratello Giorgio con tutta la banda dei miei amati nipotini, Blu, Elio e Pablo! All’appello manca solo Lino con i suoi amici, pare siano gia’ in grotta. Siamo veramente un mucchio! C’e’ una allegra confusione e anche un poco di sconcerto da parte di chi ancora non conosce le notevoli capacita’ di accoglienza della grotta, sento anche aleggiare proposte di separarsi in 2 gruppi ed in 2 grotte differenti. Personalmente ho fiducia che non ci saranno problemi e sono contento quando la proposta separatista si affievolisce e muore da se’. Ora pero’ devo pensare a Blu, avverto che sto per allontanarmi e lascio il gruppo, devo passare a casa per rimediare dei vestiti adatti per la mia speleo-nipote. Quando torniamo al bar il gruppo si e’ sfoltito parecchio, molti si sono spostati al parcheggio vicino la grotta per avvantaggiarsi nella preparazione. Li troviamo infatti gia’ quasi pronti.
Eccoci anche noi ritardatari.
La nostra vestizione viene un poco disturbata da una pioggia intermittente. Mentre mi dedico a sistemare l’attrezzatura di Blu, e ad indossare la mia, cedo la fotocamera ad Elio che imperversa tra di noi.
Ecco il gruppo degli esploratori, loro andranno dalle parti dell’Arpa Celtica ad armare e scendere un pozzetto visto la volta scorsa. Purtroppo stavolta mancano sia Sara che Vincenzina, le amiche con cui avevo visto il pozzo. C’e’ pero’ Carlo che l’altra volta ci aveva seguito fino ad un certo punto, sono sicuro sapra’ ritrovare la strada. Per il resto ho cercato di spiegare loro come trovare la prosecuzione a partire dal punto conosciuto da Carlo, girando un poco ho fiducia che troveranno quel che cercano.
Ecco ancora uno scatto di Elio, c’e’ Gaia, Pablo, Blu in tuta bianca ed io tutto in rosso modello babbo natale. Sullo sfondo il gruppo degli esploratori dell’arpa celtica che si avviano.
Gli ultimi aggiustamenti alla attrezzatura di Blu.
Elio dedica uno scatto anche a babbo Giorgio, se lo merita tutto!
Siamo quasi pronti, a sottolineare che non dobbiamo perdere altro tempo, inizia a piovere come si deve.
Ancora uno scatto di Elio a Giorgio e Pablo poi mi riapproprio della fotocamera, siamo pronti per entrare.
Arrivati all’ingresso confesso di aver dedicato la mia attenzione quasi solo a Blu senza cercare di capire chi fosse con chi e dove stesse andando. Prima di inoltrarmi nella grotta riesco solo ad appurare che dietro il nostro gruppo c’e’ rimasto solo Giuseppe con i suoi amici alla prima esperienza di grotta. Claudio, come scopriro’ solo una volta uscito, rimane con loro per dare una mano. La nostra squadra sara’ quindi composta da Blu, Gaia, Pamela, Claudia ed io. Claudia ha lo zaino piu’ pesante da portare poiche’ dentro ha la sua corda da 25m, la portiamo, o meglio, la porta, nel caso servisse fare sicura in punti dove non ce n’e’ una fissa. I primi passaggi dopo l’ingresso li facciamo in scioltezza, Blu dimostra subito una buona dimestichezza nella arrampicata e la cosa mi da’ tranquillita’. Al primo pozzetto io scendo mentre mamma Gaia si occupa di calare Blu. Proseguiremo con questa impostazione per tutte le successive discese che incontreremo in grotta, i 2 toboga, in pratica. Dopo il pozzetto Blu ed io utilizziamo il traverso per fare pratica con la longe. Iniziamo ad utilizzarne una sola per capire a cosa serve e come si utilizza il moschettone, nel passaggio dei nodi la assicuro ed aiuto io. In seguito, dopo essere diventati bravi a mettere e togliere la longe ed aver capito che impedisce di fare cadute pericolose, aggiungiamo la seconda longe. Anche Gaia si riunisce a noi, spieghiamo a Blu che la seconda longe la utilizzeremo soprattutto al ritorno quando impareremo a passare i nodi sul traverso prima con una longe e poi con l’altra. Blu e’ tranquilla e recepisce con facilita’ le nozioni che le diamo, sono molto contento. In breve siamo al primo toboga.
Il primo toboga lo passiamo senza problemi. Alla partenza del secondo c’e’ poco spazio alla partenza. Vado avanti, monto la carrucola, scendo un metro, faccio avvicinare Blu, la aggancio alla corda ed inizio a calarla. Quando c’e’ spazio sopra, viene Gaia e prende il controllo della corda mentre io scendo alla base del toboga per accogliere l’arrivo di Blu. Dopo quest’ultima fatica ci fermiamo per ricompattare il gruppo. Eccole tutte belle e sorridenti!
Un particolare delle “amiche di cengia”, mi capira’ solo chi ha letto della uscita a grotta Doli!
Blu ed io, un abbraccio con foto me lo sono meritato!
Dopo aver ripreso fiato proseguiamo la nostra gita. Alla frattura trasversale, indico a Gaia e Pamela il pertugio da seguire per andare a rivedere il secondo dei 2 pozzi visti la volta scorsa. Claudia con il suo zainone scelglie di rimanere con noi a supporto. Prima che vadano, spiego loro come arrivare alla sala del the, poi ci dividiamo. Al passaggio successivo, dove pensavo di utilizzare la corda faticosamente portata da Claudia, troviamo una corda fissa. Mi frulla per la mente di fare una battuta sulle corde portate a spasso inutilmente ma soprassiedo, non vorrei finire malmenato! Alla sala del the facciamo un gradito incontro, Lino con i suoi amici Francesco e Damiano. Celebriamo l’incontro con una bella foto di gruppo.
Dopo le foto, i saluti ed un rapido ristoro, un goccio di “sbobba” a dirla tutta, loro riprendono la strada di casa. Sento chiamare, sono Pamela e Gaia di ritorno dalla loro gita esplorativa. Non hanno trovato il passaggio che ho loro descritto quindi son tornate indietro. Di nuovo tutti assieme ci dirigiamo alla stretta risalita che porta alla sala Utec. Sapendo quel che ci aspetta lascio la’ il mio zaino e consiglio alle mie amiche di fare altrettanto. Nel primo tratto della risalita, il piu’ verticale e ostico, faccio assistenza a Blu aiutandola con un mezzo barcaiolo sulla corda fissa, mi attacco su un moschettone “sfogliato” che regge egregiamente pero’ mi attira le ire di Gaia quando passa e lo vede! Il resto del budello in salita a scanso di sorprese lo facciamo stando collegati tramite le longe, comunque devo dire che Blu passa senza troppi problemi. Sbucando alla sala Utec, come al solito, affannati e sudati, troviamo una sorpresa, ritroviamo un altro pezzo del folto gruppo di partenza. Sono Laura e Giancarlo che hanno terminato il loro giro e si apprestano al ritorno. Una prima foto la facciamo subito in attesa della salita degli altri.
Arriva Claudia, anche lei come tutte le ragazze del mio gruppetto, alla prima esperienza nella risalita per la sala Utec. Non sembra averla sofferta piu’ di tanto.
Blu ha bisogno di azione, visto che l’attesa si prolunga, inizia ad andare in giro ma poi finisce per modellare un pupazzo di fango che poi nasconde dietro un masso.
Arriva Pamela, un momento per riprendere fiato necessita anche a lei.
La mia luminosissima nipotina, brava e bella, mi verrebbe da dire, ma non vorrei sembrare di parte!
Anche in questa occasione costringo tutti ad una lunga sosta per la foto di gruppo. Ne scatto una decina ma per non tediarvi vi propongo solo la meno peggio.
Dopo le foto le nostre strade si dividono, anche Laura e Giancarlo prendono la strada di casa mentre noi proseguiamo verso il “trivio della spinosa”. In questo luogo molti hanno lasciato una traccia di se’ sulla parete. Di recente deve essere passato un vero e proprio artista, poiche’ troviamo una formosa speleo modellata con abilita’ nel fango.
Una foto di Blu, con Gaia subito dietro, in zona “trivio”. Quando siamo tutti, decidiamo di avventurarci fino al “fondo”. Procediamo con cautela per la discesa scivolosa e poi affrontiamo impavidi la “strettoia a chiocciola”. Per prima passa Gaia, poi la segue Blu e quindi io. Per ultima passa Pamela. Claudia decide di averne abbastanza per oggi di strisciare nel fango e nella polvere, sceglie di aspettarci pazientemente alla partenza della strettoia.
La visita al “fondo” non dura molto, dopo la strettoia si e’ praticamente arrivati, ancora pochi metri e poi si e’ in zona scavi. In verita’ gli scavi sono sospesi oramai da anni ma la curiosita’ di vedere da dove venga tutta quell’aria rimane tanta, chissa’ che non si riprendano un giorno… Arrivati al fondo e ripreso fiato, si fa impellente il bisogno di un sorso d’acqua e magari anche di masticare qualcosa di nutriente, anche Blu inizia a sentire fame e sete. E’ tempo di andare senza ulteriori soste o deviazioni. Dopo non poco sbuffare ed ansimare arriviamo di nuovo alla sala del the dove troviamo un’altra gradita sorpresa. Ad attenderci c’e’ il buon Simone! Prima che arriviamo alla sala si nasconde, cercando di ingannarci con dei versi simili a quelli dei pipistrelli, pero’ lo “becchiamo” subito! Dopo dei rapidi ma sentiti saluti, ci avventiamo sulle provviste e sulle bevande. Blu divora senza fatica un lenzuolo di pizza con la mortadella piu’ grande di lei…brava di zio…pure queste sono soddisfazioni! Io faccio il bravo sgranocchiando il contenuto di una bustina con uva passa e frutta secca. Dopo aver dato fondo anche alla “sbobba” ci consideriamo soddisfatti e possiamo passare ad altro. Non puo’ mancare naturalmente la sessione di foto di gruppo quindi costringo i miei amici a radunarsi mentre monto il cavalletto, sistemo le impostazioni della fotocamera e posiziono le luci. Di foto ne scatto tante ma per vostra fortuna mi limito a mostrarvene una.
Il rientro e’ veloce e senza intoppi, il modulo Gaia-Blu-Bibbo e’ collaudatissimo e Blu risponde sempre bene nonostante la stanchezza inizi a farsi sentire.
I toboga nemmeno li vediamo, il traverso lo facciamo in scioltezza utilizzando stavolta tutte e 2 le longe nel passaggio dei nodi. Al pozzetto troviamo un poco di coda, ma una sosta a questo punto puo’ quasi fare piacere.
Sopra di noi c’e’ Giuseppe con i suoi amici oltre a Claudio che li ha accompagnati. Ci urliamo un po’ di festosi saluti mentre terminano la salita.
Il pozzetto e’ attrezzato per fare il contrappeso quindi Gaia si offre per far risalire Blu. Io rimango sotto e poi salgo insieme a Blu. In cima finalmente rivedo il buon Claudio…e’ inutile, al Pretaro non siamo ancora riusciti ad andare assieme. Dopo il piacevole incontro pero’ mi affretto a proseguire, Blu si muove sempre bene ma posso immaginare quanto possa essere stanca. Per essere la sua prima uscita “vera” in grotta abbiamo fatto veramente tanto e desidero che sia fuori senza ulteriori soste. Anche se sembra non averne bisogno, facciamo assieme gli ultimi passaggi stando attaccati tramite le longe e presto siamo fuori. Un bel sole ci attende. Ecco Blu sorridente, affacciata all’ingresso.
Subito dopo arriva Gaia, anche lei mi regala un bel sorriso, che ci sta sempre bene.
La giornata sembra essersi decisamente messa al bello dopo la pioggia di questa mattina. Un bel sole in procinto di tramontare ci manda un piacevole tepore coi suoi ultimi raggi.
Ne approfitto subito per farmi fare qualche foto con Blu vicino all’ingresso.
In questo caso non ce la faccio a sceglierne una sola, eccone quindi un’altra, ed ho fatto uno sforzo immane per non propinarvene una terza!
Finiamo la sessione fotografica di famiglia in tempo per immortalare l’uscita di Pamela.
Mentre il sole inizia a lasciarci, ci sono Simone e Giancarlo che commentano la giornata.
Ecco! Spunta fuori anche Claudio.
Mi sento un poco in colpa per averlo abbandonato nuovamente, quindi dedico anche a lui una seconda foto.
Arriva finalmente anche Claudia con il suo pesantissimo zaino ripieno di corda!
Ma un Claudio sul tramonto ce lo vogliamo mettere?!?
Claudia mette subito in chiaro che la grotta e le sue strettoie, in collusione con lo zaino “ripieno” non hanno minimamente fiaccato le sue energie e nemmeno il suo entusiasmo per il mondo sotterraneo…dopodiché, a dimostrazione delle sue affermazioni, si prostra a terra, potrebbe dare l’impressione di essere svenuta ma sta solamente baciando la terra che lambisce l’ingresso della grotta per la contentezza di averla rivista!
Ora siamo tutti fuori, possiamo andare a cambiarci. Un ultimo saluto al sole morente mentre andiamo alle macchine, il monte Soratte si staglia all’orizzonte.
Vedo i miei amichetti del gruppo esploratori “Arpa Celtica” che stanno terminando di sistemare le loro robe.
Immortalo il buon Matteo mentre mi raccontano che dalla loro esplorazione hanno ricavato una infangata di dimensioni colossali. Hanno trovato il posto che avevo loro descritto, hanno armato il pozzo ma non lo hanno sceso tutto perche’ la corda non bastava. Sul fatto che possa continuare le opinioni sono discordi. Matteo e’ possibilista, Valerio dice che non c’e’ aria quindi finisce la’.
Andando a cambiarmi faccio una rapida carrellata riprendendo gli altri componenti del gruppo. Ecco Simone, penso sia l’unico del gruppo di cui non so cosa abbia fatto, probabilmente all’andata e’ stato insieme a Claudio a dare una mano a Giuseppe ed i suoi amici, al ritorno e’ stato con noi.
Una foto anche ad Arianna! Credo sia la prima in cui la riprendo. Mannaggia! Ora che ho quasi imparato ad associare il nome al suo simpatico viso apprendo che scomparira’ dall’Italia per un bel pezzo. Come gia’ ha fatto Matteo, a breve partira’ per l’estero per lavoro. Arrivederci Arianna ed in bocca al lupo!
Valerio, nonostante stia ancora borbottando per l’abbondante fango raccolto in grotta riesce comunque a regalare un sorriso che volentieri vi ripropongo.
Arrivo alla nostra macchina. Sono tutti in via di svestizione.
Ecco Blu con la sua tuta super-abbondante, e’ della mia misura, ma di meglio non avevamo!.
Inizia a fare fresco, aiuto un poco Blu poi mi cambio svelto anche io. Sono quasi pronto quando arriva Giorgio. Dentro alla macchina ci sono Elio e Pablo che dormicchiano, presto anche Blu si unira’ a loro. Il gruppo decide che e’ il momento di reintegrare i sali minerali con birra e patatine fritte. Giorgio, vista l’atmosfera “dormitoria” nella macchina, mi annuncia che non verra’ con noi. Lo abbraccio, sia per salutarlo, sia per ringraziarlo per avermi affidato Blu per questa bellissima giornata, sono proprio contento. Quando siamo pronti, ci spostiamo tutti al bar, al Roby Bar! Ci ritiriamo nella sala sopra il bar con una adeguata scorta di patatine fritte e di birra. Laura e’ molto delusa, le diciamo che e’ stata cattiva e quindi non si merita la birra.
Un paio di scatti al trio Arianna-Valerio-Matteo, uno…
…e due!
Carlo ilare con Matteo serioso.
Le belle “grottappiste” con smartphone!
Valerio ed Arianna divisi da una muraglia di bottiglie di birra.
Buon ultimo un selfie con un Simone allucinato, un Claudio sonnecchiante ed un “io” quasi pronto al sonno. Che trio!
La giornata finisce con qualche brindisi, tante chiacchiere e risate. Dopo aver chiuso degnamente questa bella uscita riprendiamo la strada di casa senza ulteriori soste. Complici le feste nessuno ha realmente voglia di andare al ristorante, nemmeno io! Inoltre, sempre complici le feste non troveremo molto traffico al rientro. Termino qui la relazione sperando sia stato divertente per voi leggerla quanto per me viverla e raccontarla. Alla prossima…e ancora auguri per uno splendido 2016!