Allegra e veloce uscita in forra a Riancoli con Claudio, Giancarlo, Massimo, Simone ed io.
Appuntamento al bar Meeting di Piazza Bologna alle 8.00. Recuperiamo poi Giancarlo e facciamo insieme una rapida colazione. All’area di servizio prima di Tivoli prendiamo su Massimo. All’uscita a Carsoli ci aspetta con molta, molta pazienza (siamo in ritardissimo!) Simone. Tra un appuntamento e l’altro arriviamo a poggiare le macchine all’arrivo e ripartire che sono le 10.00. Arriviamo alla partenza e partiamo!
Ma prima di procedere oltre approfitto per qualche indicazione stradale.
Partendo da Roma si prende l’autostrada Roma-L’aquila e se ne esce a Carsoli. Una volta li’ si seguono le indicazioni in direzione Lago del Turano/Collalto.
Dopo circa 10km (stima “occhiometrica” e quindi decisamente approssimativa!) girare a destra. I cartelli indicano per collalto (5km)/ nespolo (11km). A 200 m dall’incrocio c’e’ un tornante a destra e subito dopo un esiguo spazio erboso a fianco della strada dove si lasciano le auto (coord. GoogleMaps: 42.150074,13.020451) con il cambio di abiti per l’uscita dalla forra.
Quando pronti si prosegue la strada per Collalto con le restanti auto. Dopo tante, tante curve, si raggiunge Collalto Sabino, dove, al primo incrocio adeguatamente dotato di cartelli (e’ inconfondibile perche’ la strada da cui si proviene sbuca in mezzo ad un tornante in discesa) si prende a destra per Carsoli (11km)/Lago del Salto. Si prosegue indomiti per la strada presa dove cammin facendo (e non e’ poco!) si incontrano 2 altri incroci. Al primo si gira a sinistra per Nespolo/Lago del Salto (cito solo un paio di cartelli ma ce ne sono un mucchio!). Al secondo si prende a sinistra per Ricetto/Lago del Salto (idem come sopra). Dopo meno di 1 km dall’ultimo incrocio si passa un ponticello e poco piu’ avanti, a sinistra inizia la sterrata (coord. GoogleMaps: 42.152046,13.050309) che porta alla partenza della forra.
Si segue la sterrata per almeno 1,5 km (anche in questo caso la stima e’ “occhiometrica” e quindi decisamente approssimativa!). Tanto per facilitare l’orientamento, lungo la strada ci si trova sulla sinistra un fiumiciattolo che la costeggia, si passa accanto ad un bel ponte di legno di indubbia utilita’ in quel luogo ameno. Quando finisce la strada, si lascia la macchina in uno spiazzo adatto all’uopo,
e si prosegue per il sentiero costeggiando il fiumiciattolo, che, se si ha abbastanza pazienza, diventera’ la nostra la nostra forra.
Ma torniamo a noi. Preso il sentiero camminiamo per un bel tratto,
sempre costeggiando il fiumiciattolo.
Camminare nel caldo asfissiante con la muta e vedere a pochi passi tante fresche acque e’ troppo per me. Inizio a borbottare a volume crescente che secondo me e’ meglio abbandonare il sentiero ed entrare in acqua. Ad un certo punto i miei amici, esasperati, cedono alle mie alle mie accorate preghiere. Ci sistemiamo alla meno peggio per una prosecuzione anfibia e proseguiamo sguazzando allegramente in acqua con molto sollievo per la frescura liquida.
Una rapida carrellata dei nostri torrentisti, eccone uno
ed eccone un altro
Cascate imponenti affrontate con sprezzo del pericolo
ancora un avventuroso
foto di gruppo in itinere
attraversamento in relax
si prosegue camminando
pausa per riprendere fiato
si nuota finalmente
anche se l’acqua e’ ancora pochino bassa
adesso si che si inizia ad inforrare
strani esseri anfibi popolano le pozze, ma non sembrano pericolosi
Arrivati alla Zona X ci si prepara per nuotare seriamente
Il primo lago lo si guarda con rimpianto dopo averlo passato
Altri si cimentano e c’e’ chi finisce i preparativi
Sigaretta in bocca e sprezzo del pericolo
Si prosegue
Si nuota di nuovo, che frescura
Torrentista da riporto
Un altro bel laghetto
Eccoci tutti pronti con l’attrezzatura da discesa
Si prosegue il cammino
Ora e’ proprio forra
Torrentista schiacciato a terra dalla potenza delle acque approfitta per rinfrescarsi
Un toboga tutto da gustare
Discesa da manuale
Si prosegue
Ancora cammino tra massi ed acqua
Una discesa su corda
L’arrivo viene giustamente immortalato
Ce n’e’ per tutti anche se le gocce d’acqua sull’obiettivo creano simpatiche distorsioni
Una nuotata ci sta sempre bene
Il mastro armatore sorveglia la situazione ed aspetta il suo turno
Scende pure lui e recupera la corda
Altra discesa
Ogni tanto qualcuno scatta una foto anche a me, per l’occasione mi metto in posa
Sono sempre io ma a prescindere da questo la foto e’ bella assai
I nostri aspettano alla fine del laghetto
Mentre io attendo Claudio
e poi mi godo la nuotata
Tutte queste foto! Non saranno troppe?
Foto ricordo prima del tentato affogamento
C’e’ tempo pure per cavalcare tronchi ribelli
Simone che salta
Simone riemerge contento dopo il salto
Anche Giancarlo e’ soddisfatto
Si prosegue tra le acque, impetuose ma non troppo
Saltino con discesa alternativa dalla cascatella. Questo, ci avverte Claudio, quando c’e’ piu’ acqua e’ uno dei salti piu’ insidiosi. L’acqua che scende dalla cascatella forma una corrente “controcorrente” che puo’ portare dentro al “nero” che si vede a destra della cascatella. Se si rimane intrappolati la sotto puo’ diventare complicato uscire per raccontarla. Ma per stavolta tutto bene, ecco Massimo che si prepara a saltare
Massimo che riemerge soddisfatto
Claudio in preghiera
Simone versione alligatore
L’elegante discesa di Claudio
Questo poteva essere un altro bel toboga ma l’acqua non e’ altissima e poi non si scivola nemmeno per sbaglio
Il finto toboga dall’altro lato
Laghetto piacevole, siamo quasi al termine
Insidie insidiose nascoste tra la vegetazione
Ritorno alle macchine
Panoramica sulla zona per l’operazione cambio in ordine sparso
Ancora zona cambio, non c’e’ che dire, il nero da’ sempre un tocco di eleganza!
Cosi’ finisce l’avventura (del signor Bonaventura, diceva una striscia di qualche tempo fa!). Come sempre spero vi sia piaciuta. Se poi vi saranno utili le indicazioni che ho inserito qua e la, e me lo fate sapere, ne saro’ contento!
Alla prossima…