Una visita diversa dal solito a Pozzo Comune con Max e Fabio.
Erano piu’ di 20 anni che non scendevo oltre il Marilu’. Il vantaggio di avere poca memoria e’ che ogni volta che ripeti una esperienza puoi rivivere emozioni come quelle della prima volta! La sera prima ero stato un po’ titubante ad unirmi a Max e Fabio perche’ per andare a Pozzo Comune avrei dato buca ad altri amici. Per lo meno posso dire che e’ ne valsa la pena, mi sono divertito ed ho rivisto posti che non ricordavo affatto se non per qualche flash confuso. Ma ecco qualche foto per rivivere insieme l’uscita…
Ecco il nostro obbiettivo Il nostro campo, dove ci prepariamo con calma godendoci il bel sole dopo tanti giorni di pioggia
La scesa nell’antro
Ultimi preparativi
Il nostro “armigero” (o armatore, che dir si voglia!) di fiducia che parte
Portiamo anche le vettovaglie per un aperitivo post-grotta
Andiamo avanti decisi
Il primo salto prima della sala
L’armigero ci attende impaziente
Eccoci al 19, si studia la situazione per una soluzione d’armo acconcia
Si procede all’armo di comune accordo
L’armigero in azione, inesorabile
Eccolo che si avvia deciso a posizionare il deviatore
Qui viene gentilmente convinto che e’ meglio scendere un po’ di piu’
E anche il deviatore e’ cosa fatta
Ancora un salto, ma e’ una ossessione! Quasi quasi piantiamo un fix per agevolare il passaggio
Il fido armigero saggia la roccia con la dovuta violenza
Passa quindi la parola al trapano
Tutto fatto, presto e bene, manca solo da mettere la corda
…e scendere
Visto che siamo con le mani in pasta sistemiamo l’armo sulla destra del pozzetto prima dello scivolo di fango
Andiamo ad affrontare impavidi l’insidioso scivolo di fango
Lo passiamo praticamente indenni
Il meandro e’ talmente bello che mi scordo di fare le foto, lascio fare alla vostra immaginazione. Riprendiamo dal fantastico, mirabolante Marilu’
Attesa paziente
Passaggio del Marilu’, il chiodo da roccia piu’ utile e longevo che conosco e’ sempre la’ affidabile come sempre
La scesa del Marilu’ e’ sempre una bella cosa
Pochi passi e siamo al 23, una breve pausa ci sta’ tutta
Mentre Max si impegna all’armo
Eccoci in una buia panoramica del 23
Oramai il piu’ e’ fatto, andiamo avanti spavaldi alla conquista del bicchiere
Ci si insinua tra le concrezione nel bellissimo ma umido meandro
Si passano le pozze senza alcun timore
E poi ancora pozze
Ma ecco il bicchiere! Passiamo anche lui praticamente indenni
Le foto del nostro arrivo sopra al pozzo successivo, dove ci fermiamo per mancanza di corde, sono una vera fetenzia quindi le ho cestinate senza rimorsi. La prima foto che ho scattato che fosse minimamente degna di questo nome e’ questa, in cima al 23. E’ la bella vasca scavata nella roccia viva che accumula l’acqua che si riversa poi nel pozzo stesso.
Un po’ sfocata ma pur sempre una risalita suggestiva
Ecco l’arrivo
Di nuovo al Marilu’, che bagnata!
Momenti intensi
Il meandro scavato nella roccia, ogni volta e’ una gioia per gli occhi, peccato la foto non renda
Lo squadrone che attende pazientemente che il fotografo disbrighi il proprio lavoro e permetta loro di proseguire
particolare dell’armo del 19, oramai c’e’ aria di sole e di aperitivo!
Espressione gioiosa all’arrivo in cima al 19
Eccoci fuori
L’erta finale con gli zaini ben colmi di corde bagnate, ma anche di birre fresche e patatine!
Il nostro posto di cambio
Vista panoramica di Carpineto, dove tra poco andremo a gustare le bonta’ della Sbirra
Le fettuccine per stavolta ve le risparmio, posso assicurarvi pero’ che erano ottime come sempre. Come gia’ detto e’ stata una uscita piacevolissima e penso che varra’ la pena rifarla presto. Vi saluto con il solito, ma non per questo meno beneaugurante, alla prossima!!!