Grotta del Pretaro – uscita del 6/04-2013

Individuazione in esterno del posizionamento delle possibili uscite. Simona, Augusto, Fabrizio, Simone, Andrea ed io. Nel pomeriggio si e’ unito Giulio.

Sono riuscito a scordare a Roma la tuta! O meglio, dopo l’ultima uscita la maledetta aveva tutte le rappezzature a penzoloni e non ho fatto a tempo a ripararla. L’avrei portata comunque ma evidentemente il mio subconscio si e’ ribellato al possibile massacro della quasi pluridecennale tuta! Per fortuna e’ presto, quando arrivo a Montebuono sono le 8.30. Passo a casa e cerco la tuta di riserva. E’ una tuta da meccanico in cotone ma non ha strappi e per il Pretaro andra’ benone. Mentre sono affacendato mi telefona Simone per sentire a che punto sono, e’ quasi pronto anche lui. Quando arrivo al Roby Bar e’ l’ora dell’appuntamento, le 9.30.

La banda e’ al completo. C’e’ il “radiologo” Fabrizio, c’e’ Andrea che al Roby bar e’ letteralmente di casa, c’e’ il “nobile e veterano” Simone e ci sono anche i “tecnologici” Simona ed Augusto. Pretaro6Apr2013FotoDiGruppo
Facciamo colazione insieme, qualche chiacchiera e poi tutti in macchina, andiamo a prepararci al solito spiazzo vicino all’ingresso.
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Quando siamo tutti pronti facciamo qualche foto commemorativa…

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…e poi via! Si entra in grotta muniti di tutte le piu’ moderne tecnologie! Augusto e Simona ci istruiscono sulla strumentazione che useremo. Quello in foto e’ il disto “modificato” con una schedina interna che amplia le funzioni del disto permettendogli di dare, oltre alla distanza, anche l’inclinazione e la direzione. Il disto poi comunica via bluetooth con un palmare che, tramite un apposito programma, disegna in diretta la poligonale della grotta.
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Questa la parte positiva, purtroppo pero’ il disto e’ di un modello non piu’ in produzione e la schedina interna, sviluppata da uno svizzero non meglio identificato, non viene piu’ venduta e comunque funzionava solo con il modello di disto non piu’ in produzione!
Per completare la nostra ampia disponibilita’ di alta tecnologia ci sono naturalmente anche le radio e lo “scatolo magico” portati da Fabrizio ma non ho avuto la prontezza di fotografare anche loro (pero’ ho appena rintracciato la “vecchia” relazione dove ho descritto l’uscita in cui abbiamo steso il cavo, la prova delle radio e ho pubblicato il tutto qui). Tra parentesi, il funzionamento delle radio non e’ scontato perche’, cosi’ racconto a Fabrizio, in questi  mesi qualche animale ha rosicchiato gli ultimi 50 metri di cavo (dei 300m stesi) nell’ultima parte della grotta lasciando solo il filo di rame interno. Comunque abbiamo tutto il necessario per provare, e lo faremo! Vicino all’ingresso prendiamo un punto su un albero (ci servira’ poi per agganciare la poligonale esterna) e da li’ iniziamo la poligonale interna. Siamo cosi’ organizzati, squadra “radio”, Andrea, Fabrizio e Simone. Squadra rilievo, Simona gestisce il palmare, Augusto che utilizza il disto ed io che…segno i punti sul terreno col pennarello! Entra prima Andrea seguito da Simone e Fabrizio. Subito dopo entro io seguito dal resto della squadra rilievo. Gia’ alla prima saletta Andrea va avanti per aiutarci a trovare i punti migliori mentre Fabrizio e Simone chiudono la fila collegando lo “scatolo magico” prima e controllando cavo e facendo le prove con le radio poi. Il rilievo, visto anche che faremo una semplice poligonale fino al punto che ci interessa senza considerare altro, procede spedito, pozzetto, traverso, primo toboga, secondo toboga, meandro per l’onda e, in poco tempo, arriviamo alla sala del te’ dove ci rifocilliamo.
DSCF2094 DSCF2093 DSCF2092 DSCF2091Dopo la dovuta sosta lasciamo, chi l’attrezzatura, chi, come me, lo zaino per procedere verso la strettoia in salita che tanta gioia dona a noi speleologi (!) e quindi alla sala Utec. Simona ed Augusto che non conoscevano il posto rimangono “deliziati” dalla strettoia ma alla fine vincono loro e se la cavano egregiamente.
DSCF2096Anche Fabrizio, con il fattivo aiuto di Simone affrontera’ la strettoia, vincendola, anche se con fatica. Complimenti Fabrizio e complimenti Simone! Dopo la sala Utec pochi metri nella condottina del DAS (ci avete giocato col DAS?!? A proposito tutti i nomi che ho fatto e faro’ per descrivere il tragitto li ho inventati per mio comodo, non saprei dire se corrispondono a quanto scritto sul rilievo!) e poi arriviamo al bivio della spinosa dove ci inoltriamo per prendere i punti della possibile uscita. Sinceramente non ero mai entrato in quella diramazione perche’ le cacate (deiezioni, per chi non capisse il francesismo!) fresche e odorose dell’istrice lo rendevano particolarmente sgradevole ma ora per fortuna si sono seccate e non olezzano piu’ (abbiamo parlato tra noi del perche’, se il posto era gradevole per i bisognini, la spinosa non sia tornata altre volte. La spiegazione ce la da’ Simone. Purtroppo, ci dice, una sera verso settembre ha investito una spinosa che attraversava incautamente la strada proprio da quelle parti. Vuoi vedere che Simone ha investito proprio la “nostra” spinosa?!? Pace all’anima sua…e anche al nostro odorato!). Terminato il rilievo DSCF2112interno ce ne scappiamo fuori. Uscire con il sole e’ sempre uno spettacolo! Non sono nemmeno le 3 del pomeriggio. Ci prepariamo e poi iniziamo la poligonale esterna. DSCF2102Sembra che la grotta costeggi la strada, propongo di seguire quindi la strada con la poligonale e poi rientrare nel bosco. Ci proviamo ma c’e’ troppo sole, il laser si perde. Decidiamo di provare dentro il bosco. Simone si arma di cappelletto mimetico
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e partiamo alla ventura. La formazione e’ presto fatta, siamo Simone, Andrea ed io a scansare i rami che disturbano il laser, Augusto che manovra il disto e Simona che elabora i dati in tempo reale dicendoci la direzione preferibile per non discostarci troppo dalla poligonale presa in grotta. Andrea manovra il pennarello per segnare i punti. Punto su punto risbuchiamo in strada! Ma come! Saremo si e no a 40 metri dall’ingresso! Simona verifica e controlla i dati ma alla fine ci conferma che i dati presi portano proprio la’. Decidiamo di ritentare la poligonale lungo la strada. In quel mentre ci raggiunge anche Giulio, che finiti i lavori che aveva da fare si getta anche lui tra i “grotteschi” misteri della poligonale! Devo dire che la cosa riscuote molto successo tra le macchine che passano. Si tratta pressoche’ sempre di persone che abitano nei dintorni e quindi conoscono benissimo sia Andrea che Giulio che Simone. Con saluti e battute varie tra i nostri eroi e le macchine che si fermano, poco ci manca che la nostra poligonale si trasformi in una festa improvvisata!
DSCF2111 DSCF2110 DSCF2109 DSCF2108Ad ogni modo ritorniamo all’ingresso e all’albero di partenza e con santa pazienza e tecnica affinata con l’esperienza ripetiamo la poligonale arrivando questa volta…sempre la’!  Questa volta esploriamo con attenzione i dintorni. In corrispondenza al punto trovato c’e’ un buco soffiante dove il buon Paolo ha gia’ lavorato un poco. Immaginiamo gia’ quando, rientrato dalla spedizione in Messico, dira’: “io lo sapevo che la grotta del Pretaro usciva la’, senza tutta questa tecnologia!”. Ci consoliamo dicendoci che comunque il fatto che abbia scavato in quel punto non e’ indicativo perche’ Paolo ha scavato in ogni buco degno di nota tra Configni e Magliano!  Vediamo anche altri buchi che sembrano promettere “bene” (sicuramente tanta fatica!). Siamo ancora in cerca quando ci accorgiamo che inizia a farsi tardi ed i nostri stomaci iniziano a reclamare. Decidiamo quindi di chiudere baracca e burattini e di andare a farci un aperitivo al Roby bar. Commentiamo la giornata davanti ad una bibita poi ci salutiamo dopo aver progettato futuri tentativi per individuare con ancora piu’ precisione il buco buono da scavare. Fabrizio parla fitto fitto con Augusto in “telecomunichese” di solenoidi, onde corte, onde lunghe ed altre diavolerie e ci comunica che lavorera’ sodo per altri marchingegni utili. Alla fine ci separiamo. Rimaniamo solo Simona, Augusto ed io per andare a cena. Roby, dell’omonimo bar ci consiglia un agriturismo che non conosco, “il Buttero”, decidiamo di provarlo. Passiamo un attimo a casa mia dove sbrigo alcune faccende da poco e chiudo casa, poi andiamo alla sospirata cena. Non vi dico altro per pudore!!!

Informazioni su fato63

Pratico la speleologia da qualche anno ormai. Mi sono finalmente deciso a tenere un diario delle uscite. Approfitto del blog per renderlo consultabile e commentabile.
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5 risposte a Grotta del Pretaro – uscita del 6/04-2013

  1. Roberto - BOBBO ha detto:

    Ancora una volta un piacevolissimo racconto! Complimenti!

  2. Andrea Scatolini ha detto:

    Ciao, sono Andrea dell’UTEC NARNI. Molto interessante. Allora: Anni fa, forse più di 15 anni fa, abbiamo ribattuto il rilievo utec con molta calma rivedendo la poligonale. Diciamo che il rilievo esistente su carta era abbastanza preciso, c’è solo un grosso errore fatto nel punto più incasinato della carta: Sul rilievo alla fine del secondo toboga, dove ci sono le scritte, è stato disegnato e riportato un cunicolo… che non c’è! Forse all’epoca fu fatto un errore di battuta, non si sa bene, abbiamo rivisto i nostri dati, a conti fatti e a rilievo rifatto, il rilievo della grotta li si discosta di 5 metri verso nord-ovest e nessuno si è messo a rifare il rilievo per 5 metri di differenza. Da li in avanti, il rilievo è abbastanza accurato, tranne che nella strettoia finale sotto la sala utec, dove, prima che l’allargavate, era abbastanza difficile mettersi a fare una lettura comoda. C’è sempre la grossa incognita di dove sia questo secondo ingresso. Le cacatine dentro le abbiamo viste sui sassi della sala utec, sopra dopo la strettoia fangosa ci sono le conchiglie di lumache e vermi ecc. Dal rilievo fatto, quel punto più alto cade proprio dove c’è a bordo strada quella lastra bianca verticale dove qualcuno ha fatto quegli strani disegni con il rosso. Li ci sono anche un paio di buchi più bassi sul calcare, ma aria zero, e invece un pò d’aria ci deve essere. Una volta da dentro sulla parte alta della sala abbiamo sentito passare una macchina, ma con il suono ci si capisce poco. Non abbiamo mai fatto prove con l’ARVA, ne con le trombe da stadio, ne con fumogeni. Adesso che avete steso il cavo dell’antenna, si potrebbe fare una prova molto interessante, con un apparecchio cercacavi che potrei rimediare facilmente. Il cercacavi funziona solo entro una determinata distanza, devo sentire bene qual’è il suo raggio di azione utile, dopodichè, si può fare e provare a seguire l’andamento del cavo da sopra la strada; per molta parte del tracciato si cammina ad est della strada, ma verso la fine piega verso ovest e forse sotto la strada… Ultima cosa, il rilievo noi l’abbiamo sempre fatto dettagliato per quanto riguarda la pianta. Secondo la mia percezione quel punto alto dopo la sala utec sta diversi metri sotto il livello del suolo, perchè si scende tanto e la semplice risalita finale secondo me non compensa tutte le discese fatte nei toboga e al clitoride. Spero che non abbiate fatto segni a pennarello dentro la grotta per i capisaldi, oltre a quelli che ci abbiamo fatto già noi… quella grotta sta diventando un troiaio. Se ci vogliamo andare insieme, Gianni Todini, Paolo Forconi, Tullio Bernabei ed altri hanno il mio numero. Inoltre so che frequentano Magliano anche Annalisa Basili e Giuseppe Grifoni. la mia mail è scintilena@gmail.com Saluti da Andrea Scatolini

    • fato63 ha detto:

      Ciao Andrea,
      grazie per l’ampio commento e per la bella descrizione del lavoro svolto dal tuo gruppo. Sono contento che anche lavorando in tempi ed in modi diversi siamo arrivati praticamente alle stesse conclusioni circa la probabile uscita! Per quanto riguarda il cercacavi al momento non vorrei sovrapporre troppe prove in quanto domenica prossima (anche se io purtroppo non potro’ andare) i miei amici, Simona, Augusto (se serve sono contattabili tramite il loro sito: “http://www.culturesotterranee.it/”), Fabrizio (il “tecnico radio”) ed Andrea (di Montebuono) andranno ancora al Pretaro a provare un nuovo marchingegno messo a punto da Fabrizio. Con la bella stagione saro’ spesso a Montebuono per trascorrere il fine settimana, se capiti da quelle parti possiamo prendere un caffe’ assieme da Roby Bar. Conosco Gianni, Paolo e Tullio, anche perche’ facciamo parte tutti dello stesso gruppo, il GSS. Loro al momento sono in spedizione in Messico ma dovrebbero tornare a breve, Con Giuseppe ci vediamo Domenica! Ad aggrottarci presto!!! Saluti, Bibbo

  3. Simona Menegon ha detto:

    Sarebbe interessante confrontare i dati del rilievo elettronico e di quello cartaceo. Noi ovviamente abbiamo anche i dati precisi sulle profondità, e i punti esterni dei punti più promettenti della grotta, avendo tracciato la poligonale anche all’esterno. Andrea, domenica saremo un bel gruppo, vieni anche tu, i nostri recapiti li sai! Poi presenteremo i risultati al GSS, che è anche il nostro gruppo.

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