Grotta Milano -12/03/2022

Con Almalinda, Angelica, Aurora, Gessica, Lucrezia, Martina, Gabriele, io e Luna. A fare il rilievo della grotta che si apre a Isola del Liri nel Monumento Naturale Lungofibreno Tremoletto.

La mattina Gabriele passa da casa mia e ci carica su, a me e Luna. Prima sosta al parcheggio Metro della Rustica dove ci attende il resto del gruppo. Compattiamo le macchine, nella nostra viene Aurora, una dolce presenza che ingentilisce la nostra macchina.

Con tutte le soste necessarie la nostra piccola carovana arriva infine al parcheggio dove lasceremo le macchine per andare alla grotta. Non possiamo fermarci davanti alla grotta perche’ siamo su una strada non molto larga che costeggia, presumo dato il nome del posto, il fiume Fibreno.

Iniziamo a cambiarci, io scelgo un bel punto vicino al fiume. Il paesaggio e il bel sole rendono questa parte insolitamente piacevole.

Tutti pronti, un breve briefing.

Andiamo. Per la grotta si deve tornare indietro di circa 300 m.

Siamo vicinissimi alla grotta. Terminiamo gli ultimi preparativi. Un amico di Almalinda ci fa da guida, non e’ speleologo ma si interessa e conosce questa zona.

Ancora pochi passi ed eccoci all’ingresso.

L’ingresso visto da dentro. Per ostruirne il passaggio hanno messo davanti all’ingresso dei rami secchi.

Mi guardo attorno, e’ la mia prima visita in questa grotta e prima di iniziare col rilievo cerco di rendermi conto. C’e’ una prima saletta che e’ quasi tutt’uno con una seconda, dopo, per ora il buio.

Nella seconda saletta poggiamo gli zaini.

Prendo il necessario per fare il rilievo, faccio bere Luna e inizio a fare il mio dovere. Prima di partire vado verso il buio, i miei amici sono gia’ andati. C’e’ una terza sala con alcune diramazioni. Alla mia destra un ambiente che sembra terminare la’. Dritto a me quella che sembra una frana di terra. Il nostro accompagnatore ci racconta che inizialmente c’era un altro ingresso che dava su un fondo privato. Il proprietario, ancora negli anni ’60, lo fece chiudere. Sulla sinistra una serie di colonne stalattitiche di varie dimensioni occlude parzialmente il passaggio per la prosecuzione della grotta. Guardo quel passaggio con diffidenza, da quella parte c’e’ la mia porzione quotidiana di fango che attende solo me.

Torno alla seconda saletta, quella con gli zaini. Da qua in poi ripongo la fotocamera, non e’ molto adatta per andare in giro in posti fangosi e poi da ora avro’ fin troppi aggeggi appesi al collo.

Bardato di tutto il necessario torno all’ingresso. Mentre preparo Topodroid per l’inserimento dei dati che prendero’ col DistoX, mi tengono compagnia l’amico di Almalinda ed Aurora. I primi capisaldi li prendo da solo. Al momento di addentrarmi affido Luna ai miei amici, non potra’ venire nella parte piu’ interna della grotta. Dalla seconda saletta in poi trovo Martina che si muove a compassione e decide di darmi una mano. Le passo il fido pennarello per segnare i capisaldi, le faccio un rapido spiegone dei suoi compiti e andiamo avanti col rilievo.

Con lei finiamo le prime 3 sale e ci addentriamo nel passaggio fangoso della prosecuzione. C’e’ un punto stretto, come da prassi incontriamo la’ parte dei nostri amici. Dobbiamo organizzarci per garantire lo spazio a tutti. Anche per togliermi di mezzo scendo da solo a rilevare un breve pozzetto. Nel frattempo Almalinda e Martina si accordano per un cambio della guardia. Da quel punto in poi la mia assistente sara’ Almalinda, a sua volta assistita da Gabriele che fa da Cicerone.

Tramite uno stretto passaggio in salita e qualche passaggio un poco ripido ma arrampicabile, arriviamo al livello alto della grotta con altri ambienti molto interessanti. A terra ci sono frammenti di stalattiti crollate di almeno 30 cm di diametro e lunghe oltre un metro. Ipotizziamo un terremoto abbastanza potente le abbia fatte crollare. Non deve essere stato un evento recente, i frammenti sono parzialmente saldati tra loro e al pavimento della grotta.

Dalla sala dei frammenti si scende nuovamente in altri ambienti fortemente concrezionati che pero’ non sembrano offrire grandi speranze di prosecuzione. Terminiamo qua il rilievo. Commentiamo il risultato dalla schermata del disegno di Topodroid mentre sgranocchio un pezzo di cioccolato per tacitare lo stomaco che brontola. Prima di risalire ripongo le mie cose.

Torniamo senza fretta fino alla parte iniziale della grotta, troviamo nessuno. Vado allo zaino e rimetto tutto al proprio posto. Quando usciamo troviamo tutto il gruppo che si gode il bel sole.

Bozza della sezione del rilievo di Grotta Milano

La bella giornata viene completata da un pranzo tutti insieme in una Rosti-Pasticceria suggerita dal nostro accompagnatore. Il ritorno me lo sonnecchio quasi tutto, fare il rilevatore mi ha stancato alquanto, ma abbiamo fatto quello che ci eravamo prefissi, va bene cosi’. Alla prossima.

Informazioni su fato63

Pratico la speleologia da qualche anno ormai. Mi sono finalmente deciso a tenere un diario delle uscite. Approfitto del blog per renderlo consultabile e commentabile.
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