Allegra uscita omnibus del GSCO!
E’ iniziato il nuovo anno e con lui le uscite del gruppo speleologico della sottosezione del CAI di Orvieto, il celeberrimo (!) GSCO. Alle 7.30 sono all’appuntamento a Settebagni per prendere 4 amici alla loro prima grotta in modalita’ “speleo”. Facciamo veloci la strada fino a Stimigliano. Siamo leggermente in ritardo, pero’ una sosta allo “Zanzibar” per una delle loro ciambelle giganti non riesco a negarmela. Dopo la colazione proseguiamo per Montebuono dove ci uniamo al resto del gruppo. Qualche chiacchiera ed un altro scampolo di colazione, quindi ci avviamo allo spiazzo vicino la grotta dove iniziamo a cambiarci. Ecco i miei amici, per oggi denominati i “romani”, Arianna, Ilaria, Cristian e Massimiliano.
Pamela e’ quasi pronta, dietro di lei Simone e Sabrina.
Ancora i “romani” che si concedono un selfie prima dell’avventura ipogea.
Anche da Orvieto ci sono parecchie persone che provano a sfidare le tenebre col nostro aiuto. Dobbiamo trovare una attrezzatura per ognuno, adattarla e sistemarla al meglio. La cosa prende parecchio tempo.
Ecco li’ Claudio, e’ vicino a Giulio, oggi non ci accompagnera’, stavolta si occupera’ della logistica all’esterno. Alla nostra uscita, lui, con la collaborazione di Gianni, ci faranno trovare salsicce alla brace, bruschette ed altre delizie.
Siamo quasi tutti pronti, iniziamo a radunarci per la foto di gruppo come oramai e’ tradizione.
Siete pronti?
Ecco fatto!
Siamo davvero un bel gruppone. Ci organizziamo un po’ per rendere il piu’ fluido possibile il transito per i cunicoli della grotta. Simone e Sabrina vanno avanti al primo pozzetto per armarlo. Pamela, Marika, Giulio ed io facciamo scendere a tutti il primo saltino dell’ingresso. Ogni 4 o 5 persone ne scende uno di noi per mandare avanti il gruppo e non creare intoppi. Sono appena entrato quando avverto un poco di trambusto, passo svelto il basso diaframma tra l’ambiente di ingresso ed il successivo chiedendo poi cosa stia succedendo. Si tratta di Cristian, la strettoia subito dopo il saltino che ho davanti lo ha provato oltre il limite per lui accettabile, ha saggiamente deciso di tornare indietro. Lo accompagno fuori chiamando al telefono Claudio perche’ passi a prenderlo, verra’ arruolato sul campo come addetto al fuoco durante l’approntamento del necessario per le nostre salsicce. Quando rientro sono l’ultimo. Arrivo alla strettoia fatidica. Nel tempo le ho visto vincere l’ardore esplorativo di molti, oggi ha fatto arrendere Cristian, sara’ per un’altra volta. La passo velocemente e proseguo oltre. Trovo tutti assiepati nei pressi del pozzetto. Alcuni stanno scendendo assistiti da Simone. Mentre ci preparavamo abbiamo raccontato ai nostri ardimentosi amici che il Pretaro e’ una grotta labirintica. Lo dimostro subito superando tutti passando di lato rispetto a loro. Scendo il pozzetto e guadagno la testa del gruppo. Davanti ritrovo i “romani” superstiti. E’ deciso, per oggi questo sara’ il loro nome collettivo. Li aggiorno circa la sorte del loro amico rassicurandoli del fatto che e’ uscito sano e salvo ed e’ in buone mani. Dopo l’aggiornamento li esorto a proseguire. Ora si dovranno cimentare col traverso. Ripeto loro il concetto generale di dover rimanere attaccati alla corda con la longe ogni volta che di corda ce ne sia una a disposizione ed ora, nel caso particolare, per tutta la percorrenza del traverso. Dopo lo spiegone di sicurezza, partiamo. Ecco Ilaria che affronta impavida e sorridente la seconda parte del traverso.
Dopo i “romani” arriva una simpatica famiglia al completo, mamma, papa’ e 2 figlioli. A mamma e papa’ chiedo piu’ volte il nome ma poi colpevolmente lo dimentico. Il nome dei ragazzi invece lo rammento, sono Michelangelo e Massimiliano. In compenso pero’ posso dire che sono tutti bravissimi.
Arianna e’ arrivata e controlla che il “suo” Massimiliano non faccia confusione con le longe mentre passa il traverso.
Ecco Massimiliano che la raggiunge velocemente e senza difficolta’.
Ilaria e’ arrivata per prima ed aspetta vicino la partenza del primo toboga.
Potevo non mostrarvi un bel sorriso?!?
Ecco il trio “romani” al completo.
Il quartetto familiare, ci sono tutti anche se ne “becco” solo 3 in foto.
Simone, ha troppa luce “addosso” perche’ gli si veda la faccia ma vi assicuro che e’ lui.
Massimiliano in un momento di relax in attesa di affrontare il toboga.
Durante il passaggio del primo toboga ripongo la fotocamera e mi dedico interamente alla progressione. Vado avanti al secondo toboga e sistemo la corda per la calata. Scende per prima Ilaria che si impressiona un po’ durante la discesa ma arriva in fondo senza problemi. La segue Arianna che segue il suo esempio lamentando durante la discesa le strette dimensioni del toboga ed il buio. Nonostante tutto, anche lei arriva in fondo senza troppi affanni. Nel frattempo mi raggiunge Pamela (o era Marika…o Giulio…o forse Simone?!?) ed io mi sbrigo a scendere per portare un poco piu’ di luce alle mie intrepide capofila. Le trovo tranquille ma offese per averle mandate allo sbaraglio. Per farmi perdonare le porto piu’ avanti dove c’e’ piu’ spazio poi le lascio a dirmene di tutti i colori mentre torno a fare assistenza a chi arriva. In breve arriva Massimiliano e poi tutto il quartetto speleo-familiare. Iniziamo ad essere tanti qua sotto ma oramai da sopra non c’e’ problema nel mandare rinforzi. Pamela ed io andiamo avanti con la corda per armare il passaggio esposto poco prima della sala del the. Formiamo una lunga fila tra la base del secondo toboga ed il passaggio esposto. Cosi’ sparpagliati facciamo fare a tutti una breve pausa nella progressione mentre sistemiamo la corda. Al nostro via ci raggiungono tutti. Oramai sono una cosa sola con longe ed arrampicate, passano tutti in un lampo. Anche la risalitina dell’onda e’ appena percepita come difficolta’. Rimango fermo la’ cercando di combinare qualche foto, a chi passa indico di proseguire fino alla vicina sala del the per un meritato riposo con spuntino.
Passaggio atletico di Stefano? E’ troppo veloce per la mia fotocamera!
Arriva Pamela, lei ancora non si vede ma sta portandosi dietro il mio zaino e quello si riconosce.
Giulio durante la pausa. All’incirca ci rivediamo ora dall’ingresso.
Nella dependance si sono sistemati Federica, Stefano e Marika. Marika non perde tempo col mangiare e ne approfitta subito per fare un pisolino.
Simone tira fuori le armi del mestiere…ha portato la caffettiera. Peccato che non abbia curato bene i particolari, mancano i bicchieri e, soprattutto, lo zucchero! Alla fine il caffe’ e’ pronto, un bicchiere lo ricaviamo da un contenitore di succo di frutta tagliato a meta’, ma per lo zucchero c’e’ nulla da fare. Lo bevono solo coloro che amano il caffe’ amaro. Vuol dire che mi rifaro’ dopo, al Roby Bar
Ecco l’angolino dei “romani”. Arianna ha recuperato il sorriso. Ilaria, illuminatissima, anche. Massimiliano non l’ha mai perso. Sono contento si stiano divertendo.
Continuo il giro riprendendo Pamela ed una buona rappresentanza del quartetto speleo-familiare con Massimiliano in prima fila e mamma Speleo subito dietro.
Panini, cioccolata, caffe’, tutto finito. Fine della pausa, ora si torna indietro. Rifacciamo su le nostre cose e partiamo. Pochi passi e siamo al passaggio esposto. Si riforma il serpentone.
Pamela e’ avanti ed io faccio accoglienza al punto dove si parte a salire per dare una mano e/o consigli.
Senza troppo clamore passa il primo gruppo di neo-speleo. Con qualche urlo verso le retrovie, ci mettiamo d’accordo per avvicendarci al passaggio.
Pamela ed io porteremo avanti il primo gruppo, Simone e Giulio prenderanno il nostro posto, Marika si occupera’ di togliere la corda.
Arrivati al toboga salgo su lasciando Giulio alla base per contrappesare i risalenti. Visto che abbiamo corda in abbondanza, mettiamo 2 carrucole per fare meno fatica. Passati i “romani” sale Marika e va avanti a sistemare il necessario per risalire il toboga successivo.
Visto che ora ho le mani libere posso recuperare la fotocamera e riprendere la salita di Marika.
E’ da un po’ che non scatto foto, mi devo rifare.
Eccola quasi arrivata.
Giulio ed io facciamo salire ancora qualcuno poi arriva la gradita notizia che coloro che seguono sono tutti attrezzati ed autonomi nel risalire. Lascio a Giulio l’onore di togliere la corda e vado avanti a vedere cosa succede. Anche al toboga successivo le operazioni di risalita si svolgono senza particolari problemi.
Marika e’ sotto alla partenza, Pamela e’ sopra, addetta al recupero.
Dopo la risalita dei toboga, il traverso e’ una cosa da nulla. Di nuovo ci troviamo assiepati alla base del pozzetto, l’ultimo vero ostacolo prima di poter guadagnare l’uscita. Finalmente incrocio l’obiettivo col sorriso di Barbara. Finora non c’e’ stata occasione. Oramai lei e’ nel gruppo delle brave insieme a Sabrina (altra assente tra le mie foto odierne) e quindi non c’e’ quasi stata occasione di incontrarsi.
Simone e’ sopra di noi e si occupa di assistere i risalenti. Dopo qualche passaggio salgo a dargli il cambio mentre lui inizia ad avviarsi all’uscita.
E quindi uscimmo a riveder le stelle…macche’, siamo stati velocissimi e fuori c’e’ ancora un bel sole. Ottimo per cambiarsi senza troppa premura.
Oggi la fotocamera ha riposato parecchio, la faccio sfogare ora puntando a casaccio in tutte le direzioni. Nella girandola di immagini capita giusta giusta Marika.
Eccola mentre mostra la lingua per dimostrare che e’ in perfetta forma.
Gia’ che ci sono proseguo fino all’ingresso dove trovo il buon Giulio, anche lui appena uscito.
Stefano in posa avventurosa, gli scatto almeno 10 foto ma vi mostro questa e vi risparmio le altre.
Pamela mentre si gusta un minuto di sole. Povera, oggi le ho mollato lo zaino per tutto il tempo e non mi ha nemmeno picchiato!
Una volta cambiati e sistemata la roba in macchina ritorniamo verso Montebuono. Sopra Roby bar c’e’ un’area picnic. E’ questa la base scelta dai nostri amici per provvedere alla cottura delle salsicce. Quando arriviamo e’ tutto pronto e loro sono in piena attivita’. A pochi minuti dal nostro arrivo iniziano a sfornare salsicce e bruschetta a profusione e noi non ci facciamo certo pregare per sbafarcele in allegria accompagnando il tutto con un buon bicchiere di vino.
Foto di gruppo dei “romani”. Cristian per non farci sfigurare, fa quasi la spaccata per arrivare al nostro livello.
Scende la sera…pian pianino il nostro allegro gruppo si scioglie e tutti ci avviamo per tornare alle rispettive case. Il tramonto da Montebuono ci saluta.
Una bella giornata per me e soprattutto, spero, per tutti i partecipanti all’uscita, in special modo per chi chi oggi ha provato la grotta per la prima volta. Alla prossima.