Di nuovo all’Erebus con Simone e Giuseppe.
Abbiamo appuntamento a S. Oreste alle 9.30. Ho chiesto un appuntamento abbastanza tardi perche’ devo passare a Montebuono a recuperare tuta e sottotuta che ho scordato li’ a fine vacanze. Parto da Roma alle 7.15 circa. Faccio una doverosa sosta al bar vicino Stimigliano per una razione aggiuntiva di colazione a base di ciambella gigante, riparto dopo averne prese anche per i miei amici. Arrivo a Montebuono e incontro un simpatico animaletto che mi diverto a fotografareQuando sono a casa cerco quel che mi serve e poi riparto, sono quasi le 9, quasi quasi riesco ad arrivare in ritardo. Strada facendo ricevo il messaggio di Stefano, stavolta non potra’ essere dei nostri. Gli comunico che si perdera’ la ciambella gigante e lo saluto. Quando arrivo a S. Oreste Simone e Giuseppe sono gia’ arrivati, posteggio e li raggiungo sulla strada principale. Passiamo al Bar “41” per un cappuccino e poi andiamo a prepararci. Un paio di secondi li occupo per fotografare il solito, ma sempre affascinante, panorama che si gode dal paese
Saliamo con una sola auto per non occupare troppo spazio nell’esiguo parcheggio sul Soratte
Ci cambiamo, prepariamo il materiale e partiamo, ecco Simone e Giuseppe agguerritissimi
Continuiamo a salire, manca poco
Ecco un Giuseppe tenebrosamente pensieroso
Poteva mancare un fiore?!? Ho letto da qualche parte che e’ una varieta’ meno pregiata dello zafferano, comunque e’ bello.
Arrivati all’eremo non posso esimermi dal fotografare il panorama, avro’ scattato almeno 100 volte la stessa foto ma ogni volta non riesco a farne a meno, quindi, anche questa volta eccola
Ora inizia la parte in discesa, che e’ meglio
Arrivare alla grotta e’ questione di pochi minuti, finiamo di indossare l’attrezzatura, sistemiamo la prima corda e via, si parte
Qui siamo gia’ sotto al terzo pozzo, fotografo il ramo che torna indietro rispetto alla direzione che abbiamo finora seguito. Mi riprometto di andare a darci un occhio una volta di queste
Questa, anche se non si vede, e’ la strettoia
Simone scende il pozzo
Parte di Simone con zaini
Ecco il resto di Simone, in una unica foto non mi ci e’ entrato!
Eccolo mentre proseguiamo verso il pozzo successivo
Non ricordo in che punto e’ pero’ mi piace!
Arriviamo in zona broccoletti alla mia tuta gia’ cedono le cuciture al solo vederli, scendiamo in zona operazioni
Sempre Simone che scende mentre Giuseppe ci segue da presso chiudendo la fila
Eccoci! Come al solito all’ultimo pozzo sbaglio la strada scendendo nel punto piu’ stretto, lascio ai miei amici il compito di risistemare la corda facendola passare in un punto con dimensioni piu’ adatte al passaggio umano!
Mentre li aspetto inganno l’attesa scattando qualche foto delle belle concrezioni che mi circondano. Le foto non rendono bene l’idea ma ecco quel che sono riuscito a fare
Anche queste potrei stare ad ammirarle per un tempo indefinito, o almeno fino a sentire un freddo eccessivo!
Broccoletti! La mia tuta si strappa da sola la manica per fare prima.
Guardate che curiosa formazione a palla che termina ben 2 stalattiti
Ve la mostro pure ingrandita, mi sembra ne valga la pena
Intanto Simone opera alacremente di mazzetta per allargare la strettoia
C’e’ una concrezione staccata, magari contando gli anelli si puo’ ricavarne l’eta’ come per gli alberi?!?
Proseguiamo il lavoro alternandoci alla mazzetta
Nelle pause continuo ad imperversare con la fotocamera, smetto solo per fare uno spuntino con i miei amici. In effetti chiamarlo spuntino e’ riduttivo perche’ dopo i panini Giuseppe tira fuori dal suo zaino modello EtaBeta nientepopodimeno che…le ciambelle giganti in perfetto stato di conservazione! Per un po’ di tempo non si sente una parola aggirarsi per la grotta ma alla fine riusciamo a terminare anche le ciambellone
Dopo il lauto pasto ricominciamo a lavorare un po’ ma senza troppa convinzione, non e’ un lavoro che finiremo oggi. Inoltre siamo arrivati al pomeriggio e Simone deve tornare a casa presto per lavoro. Giuseppe oggi si sente stanco, visto che non ci sono particolari problemi saliamo insieme il primo pozzo e poi lui si avvia precedendoci all’uscita. Naturalmente gli affido lo zaino piu’ pesante, tanto per non fargli prendere cattive abitudini! Simone ed io rimaniamo a disarmare.
Ecco una foto della luce di Simone mentre risale il terzo pozzo, contando dal fondo.
Eccolo anche di persona mentre si adopra al disarmo
Questa e’ un po’ scura, pero’, mi son detto, perche’ negarvi il piacere di ammirarla?
Svelti svelti continuiamo a salire e siamo presto in vista dell’uscita, fuori Giuseppe ci aspetta, ci comunica che e’ un poco nuvoloso
Mentre aspetto che Simon disarmante operi, mi accanisco su una povera dolicopode che rimane imperturbabile a subire i miei attacchi fotografici
Ecco Simone che disfa i nodi prima di riporre la corda
Giuseppe in versione recupero sacchi attende paziente
Simone, buon ultimo, chiude gagliardamente la fila
Risalendo e’ d’obbligo una sosta al belvedere
Come, mi chiedo come, si puo’ evitare di scattare una foto a queste bellezze!
Alla chiesa troviamo dei ragazzi che la stanno visitando. Sono simpatici e ci invitano ad unirci a loro. Accettiamo di buon grado ascoltando con interesse la ragazza che fa da cicerone in maniera egregia. Quando pero’ e’ il momento di scendere nella cripta, vedo Simone che mi fa cenno, si sta facendo tardi per lui. Anche se a malincuore salutiamo i ragazzi e proseguiamo per la macchina
Passando suscitiamo la curiosita’ delle persone che sono venute a godersi il bel panorama, e’ l’occasione per qualche battuta mentre continuiamo a scendere. Addirittura ci viene richiesto di posare per una foto!
Arriviamo a S.Oreste che si anima per la domenica sera, noi ci spartiamo i bagagli, ad ognuno i propri, e poi partiamo senza indugi verso casa.
In autostrada, siamo pur sempre a ridosso di agosto, trovo il traffico da gran rientro ma riesco a cavarmela con una moderata porzione di fila a passo d’uomo. Vengo ampiamente ricompensato di questo inconveniente con un bel parcheggio vicino casa. Non mi rimane ora che lasciarvi con un sonoro: “Alla prossima!”.