Palestra di roccia per avvicinare alla speleologia alcuni giovani. Una bellissima giornata con Virginia, Luca, Caterina (detta Rosa), Luca, Federica (la migliore di 9!), Victor, Irene, Nerone, Virginia, Mario, Marione, Alberto,Aurora, Angelica, Giulio, Gabriele, Giuseppe.
Questa uscita e’ anche l’occasione per festeggiare con una bella riunione di tutto il gruppo la partenza di Giuseppe che a breve tornera’ definitivamente (per ora, speriamo!) a casa sua in Puglia.

Siamo tutti qua, abbiamo preso posto nell’area pic-nic. Mentre ci godiamo il tiepido sole di questa bella giornata il nostro presidente, Angelica, richiede l’attenzione di tutti e procede a presentare i componenti del gruppo ai ragazzi che oggi sperimenteranno le tecniche e le attrezzature speleo.

Al lato dell’area attrezzata c’e’ Alberto, e’ attrezzatissimo col suo bar ambulante fatto in casa (o meglio in macchina!). Ci fornira’ di caffe’ a volonta’ per tutta la giornata, con tanto di cremina fatta da lui con arte e pazienza.

Si parte entrando nel vivo della giornata. Sono in un posto comodo, ho di fronte a me l’attrezzatura, mi offro volontario per un primo spiegone sulla attrezzatura che andranno ad usare i nostri nuovi amici.

Ascoltano con attenzione, anche se sconcertati da tutti i nomi e concetti nuovi di cui parlo. Li rassicuro che avranno tutto il tempo di approfondire e imparare a riconoscere gli attrezzi quando saranno in parete, assistiti ognuno da un istruttore.

Luca, seguito da Giulio e’ il primo a cimentarsi.

Poi e’ la volta di Virginia.

Nerone e’ arrivato molto presto qua a Mora Zinna, ha preso possesso dell’area pic-nic e poi ha sistemato le corde per fare i nostri esercizi. Ne ha predisposte 3, 2 sono gia’ a posto una accanto all’altra e abbastanza vicine perche’ istruttore ed allievo possano salire assieme. Alla terza manca la compagnia della corda di servizio per l’istruttore. Grazie a Gabriele e Nerone mi procuro tutto il necessario per armare e, bardato come un albero di natale speleologico, salgo a sistemare la quarta corda. Sotto Luca e Caterina, attendono pazienti. Chiamo Caterina ribattezzandola Rosa per tutto il giorno abusando della sua pazienza. Perche’ Rosa? Ho sentito qualcuno chiamarla cosi’ per via del colore della sua maglietta e quello e’ il nome che ho associato a lei.

Arriva anche la nostra Virginia a dare manforte al gruppo.

Mentre sistemo la corda Nerone continua a far fare pratica ai nostri nuovi amici.

La sistemazione della corda mi prende piu’ tempo di quel che pensavo. Intanto Rosa e Luca iniziano a fare esercizio fino al primo frazionamento.

E’ cosa laboriosa, ma alla fine ce la faccio a farcela. Ora posso accompagnare Luca nella sua salita.

Anche nell’area pic-nic l’attivita’ ferve per preparare il pranzo a coronamento della giornata e per festeggiare il nostro Giuseppe.

Di lato ho sempre Nerone che fa assistenza a chi scende, Virginia in questo momento.

Giuseppe e’ sotto a fare sicura.

Luca e’ quasi arrivato, gli do’ istruzioni perche’ si assicuri al traverso una volta arrivato in cima e vada sulle vie accanto ad attendere il proprio turno per scendere con l’assistenza di Nerone.

Ora di pranzo! Facciamo salite a discese su corda fino a quando il dolce richiamo arriva. Ci avviciniamo alla tavola imbandita ben disposti a deliziarci con quanto preparato. Per l’occasione Nerone sfoggia la sua parrucca nera.

Ecco Rosa che regala un bel sorriso alla vista di tutte le cose buone disposte sulla tavola.

Mi servo di una bistecca ben cotta direttamente dalla graticola.

Sbocconcellando la bistecca mi aggiro facendo foto.

Ecco Giuseppe e sullo sfondo Gabriele.

Termino il pasto assaggiando le ottime crostate fatte dalla moglie di Mario e quindi col caffe’ di Alberto. Tutto ottimo, complimenti agli organizzatori e ai cuochi! Placati gli appetiti ci si dispone per qualche chiacchiera in rilassatezza.

Gabriele arringa i nostri aspiranti speleo con alcuni consigli in tema speleologico.

Aurora vuole approfittare della pausa per provare qualche tecnica particolare, la seguo volentieri per darle una mano a complicarsi la vita. Appronto per lei la simulazione di un passaggio tra 2 frazionamenti fortemente disassati.

Eccola mentre si cimenta. Nel punto cruciale non faccio a tempo a dirle:”Attenta a lasciare abbastanza corda per bloccare il discensore” che lei e’ gia’ scesa mandando il discensore a battuta col croll. Uscire dalla situazione in cui si e’ cacciata non e’ facile ma nemmeno impossibile, faticosa sicuramente. La faccio dannare qualche minuto poi la libero. La seconda volta, memore della prima, Aurora compie la manovra alla perfezione con sua e mia soddisfazione.

Ho una sete del diavolo, torno all’area pic-nic per un sorso d’acqua. Il gruppo e’ ancora in fase relax. Richiamo al dovere Luca e Federica. Ho seguito molti nelle prove della mattina ma loro ancora mi mancano. Vorrei vedere come si comportano. Anche se a malincuore perche’ li obbligo a riprendere l’attivita’ abbandonando un sano relax, mi seguono alla parete.

Per cavalleria Luca lascia la precedenza a Federica. Per fortuna arriva Giulio a dare una mano, cosi’ lo affido a lui per non lasciarlo troppo inattivo. Ecco Federica che impegna il primo frazionamento. Non lo avevo capito, anzi davo per scontato che avesse gia’ provato la salita su corda durante la mattina, e invece no. Ho l’onore di assistere alla sua prima salita.

Chiarito questo importante aspetto della questione mi accingo ad essere molto piu’ particolareggiato nelle mie spiegazioni. Sicuramente lo spiegone della mattina oramai e’ debitamente dimenticato.
Le spiego la dinamica del movimento che deve fare e dopo le prime incertezze prende dimestichezza. A meta’ salita per il primo frazionamento inizia ad accusare dolore, ha i cosciali troppo stretti. Anche se dolorante le chiedo di raggiungere il frazionamento. quando ci siamo le spiego come affrontarlo in sicurezza, montare il discensore e scendere. Di nuovo alla base della salita provvediamo ad allentare i cosciali, ora molto meglio, mi dice. Riprendiamo la salita. Sistemata l’imbragatura e dopo l’esperienza della prima salita ora Federica sale senza problemi.

Nel frattempo anche le pareti accanto a noi si sono popolate. La bella Irene si esercita accanto al noi.

Federica mentre affronta un frazionamento. Con mio sconcerto riesce a mettere la mano in posizioni impossibili che sono sicuro non riuscirei mai ad utilizzare.

Rosa e’ accanto a noi assistita da Nerone.

Un piccolo gruppo residuo prosegue col relax ed inizia a sistemare i resti del nostro lauto pasto.

Eccoci arrivati, il sorriso di Federica esprime tutta la sua soddisfazione.

Visto che dietro di lei c’e’ Giuseppe, il festeggiato, raddoppio la foto.

Aspettiamo il nostro turno per scendere sulle altre vie. Anche in discesa Federica se la cava benone. Ho di nuovo sete e poi e’ tardi, e’ ora di mettere fine alla esercitazione. Torniamo all’area pic-nic dove incontro Caterina detta Rosa (per l’occasione) che mi regala un bel sorriso mentre dismette l’attrezzatura speleo.

Dopo una bella bevuta mi aggiro scattando foto. Ecco Aurora mentre ricompone la sua attrezzatura.

Virginia fa le ultime pulizie e Giuseppe ripone le sue cose.

Nerone con la sua fida pipa.

Ancora Giuseppe, stavolta in compagnia di Mario.

La bella Irene col suo bello, Victor.

Gabriele e Giulio si occupano di disarmare tutte le vie e recuperare i materiali.

Una bella giornata in ottima compagnia. I ragazzi che abbiamo iniziato oggi alle tecniche di progressione su corda sembrano tutti bravi ed interessati. Speriamo di riuscire a far crescere il loro interesse nel tempo cosi’ che vengano ad arricchire il nostro gruppo con forze ed entusiasmo nuovi.
Come sempre, alla prossima.