Al Pretaro per una gita con Ginevra, Barbara, Giada, Giuseppe ed io.
E’ domenica, Betta ed io siamo a Montebuono per questi giorni di festa. Una buona occasione per una gita al Pretaro. Giorni prima ero rimasto d’accordo con Barbara che saremmo andati assieme partendo nel primo pomeriggio, una cosa di tutto riposo. Sabato si aggrega anche Giuseppe, nulla cambia per l’appuntamento.
Dopo aver pranzato a casa scendo al Roby Bar per incontrare i miei amici. Con loro trovo una gradita sorpresa…Ginevra! Sono mesi che non la vedo, anche lei fara’ parte della gita odierna.Prima di andare entriamo al bar per un saluto ad Andrea ed un caffe’.
Al solito parcheggio iniziamo a cambiarci. Fa un bel caldo. Ginevra a casa ha preparato tutta l’attrezzatura, ha appoggiato la tuta sulla sedia e poi…ce l’ha lasciata. Rimedia indossando un bel pile a scacchi. Oggi sara’ la piu’ elegante.
Barbara si prepara svelta e poi sistema per le feste anche Giada.
Sono pronto. Vado a vedere se all’ingresso e’ tutto a posto.
Giada nella sua versione sorridente e’ bardata a puntino.
Entro per primo e rimango nel canale del vento in attesa che Giada si convinca ad entrare. Sembra avesse chiesto lei di poter partecipare alla gita odierna, ma ora, vedendo l’ingresso della grotta, la sua determinazione e’ drasticamente diminuita.
Con qualche parola dolce e delle cortesi spinte, i miei amici la convincono ad entrare ed affrontare il cunicolo d’ingresso. Dopo l’ingresso andiamo avanti lei ed io.
Al passaggio basso, mi rifiuto di chiamarlo strettoia, tantomeno per Giada, la sua determinazione ha di nuovo un calo. Stavolta passo io poi la aiuto a passare a sua volta quasi tirandola di peso. Il metodo spiccio non le piace molto e continua a proclamare a gran voce di voler uscire. Nemmeno il sopraggiungere di Barbara sembra ridarle fiducia. Per distrarla un poco inizio a raccontarle una storia di fantasia basata su Ginevra. Mi invento che quando conobbi Ginevra, lei era piccina, talmente piccola che potevo tenerla tutta in una mano, per l’occasione ribattezzo Ginevra come “piccola Gi'”. La storia fa ridere tutto il gruppo e quasi strappa un sorriso anche a Giada. Ora sembra che possiamo andare avanti.
Vicino al pozzetto aspettiamo che i nostri amici ci raggiungono, poi possiamo continuare.
Arriviamo al pozzetto scendendo lo scivolo laterale, piu’ divertente. Mi fermo a fare una foto mentre ci ricompattiamo.
Scendo il pozzetto ancora per primo insieme con Giada assicurata alla corda. Per fortuna ha ancora un peso facilmente gestibile anche a mano.
Mentre Barbara, Ginevra e Giuseppe si preparano a scendere a loro volta, Giada ed io affrontiamo il traverso.
Al traverso Giada ha ancora una piccola crisi di convinzione. Per fortuna il dover gestire le longe nel passaggio del traverso ed un’altra puntata delle avventure della piccola Gi’ la distraggono quel tanto che basta per arrivare al primo toboga.
Al primo toboga scendo ed aspetto l’arrivo di Giada, calata da Giuseppe con la corda. Questo passaggio pare andare senza problemi, anzi, ora Giada mi sembra piu’ tranquilla. Mentre la aspetto scatto una foto al solito cunicolo laterale, come faccio ad ogni uscita.
Saluti dal toboga. Quando arriva anche Ginevra, proseguiamo verso il secondo toboga.
Il secondo toboga lo passiamo in maniera spartana, io lungo il toboga a fare da tappo, Giada subito dopo calata da Ginevra che manovra la corda da sopra. Arrivati alla base, aspettiamo gli altri. Nell’attesa presento a Giada i “broccoletti”, in questo punto ce ne sono parecchi, e condisco il tutto con un nuovo episodio inedito delle avventure della piccola Gi’.
Nei passaggi successivi Giada e’ decisamente spigliata ed andiamo via veloci fino alla Sala del The, la nostra meta odierna.
Arriva anche Giuseppe trascinandosi pazientemente dietro il sacco con la corda che gli avevo chiesto di portare per il “nonsisamai” e che non abbiamo usato.
Eccoci tutti messi comodi, pronti per la foto ricordo e per un frugale spuntino.
Sistemo la fotocamera e vado ad unirmi all’allegro gruppo.
Dopo esserci riposati partiamo per guadagnare l’uscita. Ora l’umore di Giada e’ decisamente piu’ allegro, e’ lei che ci trascina avanti, le paure ed i tentennamenti dell’andata sembrano dimenticati.
Il secondo toboga lo saliamo assieme, le faccio sicura con la corda e le indico dove trovare appoggi comodi per i piedi e salire. Al primo toboga salgo da solo e poi con l’aiuto di Ginevra facciamo salire Giada assicurata alla corda. Anche in questo caso se la cava egregiamente.
Appena arrivata si allongia diligentemente e poi mi esorta a fare qualche foto a Ginevra, anche lei, nei panni della piccola Gi’ e’ stata protagonista in questa uscita.
Non mi faccio pregare e riprendo tutta la salita di Ginevra.
Le altre 30 foto ve le risparmio!
Il traverso al ritorno e’ un gioco da ragazzi, ci metto in mezzo un nuovo aneddoto sulle avventure della piccola Gi’ ma solo per mantenere viva l’allegria.
Giada e la piccola Gi’.
Siamo vicini all’uscita, finalmente riesco a beccare anche Barbara mentre tenta di restare seria durante uno dei miei racconti sulle fantastiche avventure della piccola Gi’
L’uscita. Giada qua ha una piccola crisi di vocazione e quasi non vorrebbe uscire. Ora pero’ io sento freddo per la forte corrente d’aria. La spingo fuori quasi di peso e la cosa non le garba affatto. Per fortuna fuori c’e’ Ginevra che, nelle sue nuove vesti di fatina buona, la consola delle mie cattiverie.
Prima di uscire a mia volta mi giro a sincerarmi che Barbara e Giuseppe siano in arrivo, li vedo fare capolino quindi esco tranquillo.
Alla fine una foto con la piccola Gi’ ci vuole proprio. Appioppo la fotocamera a Giada e nonostante ora sia arrabbiata con me la convinco a prestarsi come fotografa.
Ecco Barbara splendida splendente con la sua luce nuova nuova.
Buon ultimo esce anche Giuseppe.
Lo seguo nell’uscita visto che oggi abbiamo avuto poche occasioni di vederci.
Alle macchine provvediamo al solito, confortevole, rituale del cambio dei vestiti. Lasciare gli indumenti da grotta e’ sempre un momento piacevole.
Dopo la gita ipogea recuperiamo anche Betta e completiamo la giornata con un aperitivo da Roby Bar e subito dopo una pizza al ristorante di Montebuono. Mi sembra bene. Alla prossima.
Ma la grata è chiusa e servono dei permessi?