Ad attrezzare una nuova palestra speleo con Alessia, Orlando, Salvatore, Marco Alessio e la partecipazione straordinaria di Luna.
La mattina abbiamo appuntamento a Sante Marie, al solito bar in piazza. Io che sono a Tagliacozzo per qualche giorno di relax ci metto davvero poco ad arrivare. Parcheggio in piazza e mi siedo all’ombra ad aspettare. Arriva per primo Orlando e subito dopo la macchina da Roma con il resto del gruppo.

Dopo i saluti e fatta colazione andiamo all’alimentari a fare provviste. Fuori dal negozio e’ parcheggiata una moto che e’ un vero cimelio. Presto ne conosciamo anche l’anziano ma arzillo proprietario, un vero personaggio che non perde tempo e subito invita Alessia a visitare le moto che ha in casa.

Sbrigate le commissioni montiamo in macchina e andiamo alla scoperta della parete dove armeremo la nuova palestra. Gia’ lo spiazzo dove parcheggiare ci piace. Iniziamo a prepararci per una visita preliminare, senza attrezzatura. Luna freme, vuole correre.

Nonostante la sosta alla fonte che elargisce generosamente acqua ghiacciata, la salita si rivela impegnativa, anche all’ombra il caldo si sente assai. Questa prima paretina e’ solo un assaggio.

Strada facendo faccio continue deviazioni per andare a curiosare nei vari buchi che incontriamo, non si sa mai.

L’ultimo, poco prima di arrivare alla parete, sembra essere promettente. Soffia una bella aria fredda.

Arriviamo alla parete. Sembra decisamente promettente. Riscendiamo a terminare i preparativi e prendere il necessario.
Anche Luna, dopo aver sfogato i primi entusiasmi rallenta per il caldo. La faccio bere e le bagno la testa.

Altro giro, altra corsa. Eccoci alla parete.

Indossiamo le imbragature e siamo pronti.

Non sapendo da che parte salire chiedo consiglio. Sembra che sul lato sinistro, guardando la parete, sia meglio. Prendo una corda e vado. Salgo per un po’ poi trovo un canaletto ripido che mi sembra arrampicabile. Lo affronto con decisione ma il momentaneo successo e’ bloccato da un passaggio esposto che non mi sento di fare. Salvatore da sotto mi chiama, piu’ avanti si sale facilmente. Scendo velocemente alla meno peggio (ovvero scivolando giu’ di sedere) e raggiungo Salvatore. Mi indica il punto dove e’ salita Alessia e mi accingo a seguirla. Lei e’ in leggera difficolta’, e’ salita troppo e ora non trova passaggi utili per proseguire. Io mi fermo piu’ sotto rispetto a lei e trovo un sentiero che mi porta sopra la parete in corrispondenza di dove abbiamo lasciato gli zaini.
Nello stesso punto trovo Marco ed Alessio, sono saliti velocemente e senza troppa fatica dal lato destro della parete!

Mentre loro armano una via io prendo la corda che ho portato e la attacco ad un albero, scendo fino a bordo parete per dare uno sguardo.

Ok, la parete non e’ per niente male, scendendo riesco ad intravedere la zona dove abbiamo lasciato gli zaini, e’ ad una decina di metri. La corda sopra di me suggerisce dove sara’ utile frazionare.

L’attivita’ ferve, anche sulla via parallela si stanno dando da fare. Ecco Orlando in azione.

Torno su e armo la via che ho scelto. La roccia e’ molto compatta e dopo il primo armo su albero pianto 2 fix di partenza. Sistemo la corda poi scendo fino al punto dove serve il frazionamento. Il tratto successivo e’ tutto in libera. Finalmente arrivo a terra dove succedono varie cose.
Non trovo piu’ Luna, pensavo si fosse rifugiata vicino agli zaini ma non la trovo. Mi preoccupo un poco. Nessuno dei miei amici la vede da un po’. Mi armo di pazienza e scendo alla macchina, e’ il posto dove solitamente si rifugia quando ha paura di qualcosa. La trovo proprio dove mi aspettavo. Scendo a prenderla perche’ anche se la chiamo ripetutamente lei si guarda bene dal muoversi. Recupero un cordino in macchina, la lego e finalmente riesco a riportarla alla parete. Facciamo una sosta alla fonte, la faccio bere, le bagno la testa e poi riprendiamo a salire.
A meta’ strada incontro Salvatore e Orlando. Stanno scendendo in farmacia, Orlando e’ stato punto da una vespa e non e’ tranquillo, preferisce cautelarsi. Dopo averli salutati proseguo la salita. Dedico a Luna una razione straordinaria di carezze e poi la lascio legata vicino agli zaini.
Mentre attendiamo il ritorno di Orlando iniziamo a pulire la base della parete dai molti rami che la ingombrano. Quando Orlando torna c’e’ ancora parecchio da fare…e lo facciamo.

Alcuni rami sono proprio addosso alla parete quindi li affrontiamo sia dal basso che dall’alto.

Alessio mentre litiga con alcuni rami dispettosi.

Salvatore fa la supervisione dall’alto.

Ha quasi vinto lui.

Visto che ci sono lo seguo nella discesa.

Ma si, mettiamoci anche questa di foto. Alessio se la merita, questa e’ la prima parete “vergine” che arma.

La lotta contro gli alberi e’ dura, sono ben tenaci ma noi non siamo da meno e nel termine di un’ora ne abbiamo ragione. Ora le vie sono libere dalla invadente vegetazione. Visto che c’e’ ancora del tempo, prendo il necessario e salgo sulla via che ho armato. Mentre salgo pianto i fix per una via parallela in maniera da averne 2 vicine che si possano usare in coppia allievo-istruttore durante un eventuale corso.
Quando sono in cima trovo Salvatore e Orlando che stanno iniziando ad armare una via alla mia sinistra. Dicono che sistemeranno quella e poi potremo dirci soddisfatti e chiudere la giornata. Lascio a loro il trapano e vado a disarmare le vie che ho armato. Tolgo gli attacchi, libero la corda e risalgo di nuovo per poi scendere dalla via armata da Alessio.
Tutto bene, ma non posso andar via senza dare uno sguardo al buco soffiante! Avverto i miei amici, prendo qualche attrezzo e vado.
E’ stretto ma con un po’ di lavoro e di spostamento sassi riesco ad intravedere il punto da cui viene l’aria per sicurezza scendo anche in altri punti ma no, l’aria viene da quel buco. Promette, ma e’ stretto, ci sara’ molto lavoro da fare.

Sono ancora la’ a ragionare su come si possa arrivare a dare uno sguardo piu’ avanti quando mi sento chiamare. I miei amici hanno terminato i lavori su corda e sono venuti a cercarmi. Esco a raggiungerli, per oggi la grotta termina qua.

Ritorniamo assieme alla base e iniziamo a riporre le attrezzature.

Gli ultimi commenti sui futuri lavori da fare per rendere fruibile la parete.

Prima di andare convinco Alessia a fare una foto ricordo in una nicchia in posa da arrampicatrice, se la cava ottimamente.

Siamo pronti?!?

Via tutti, si scende alle macchine.

Oramai e’ un cammino noto e poi per fortuna ora fa meno caldo.

Alle macchine ci cambiamo mentre Luna riposa.

Ultima chiacchiera sui tavoli da picnic. Oggi le vespe sono state protagoniste, anche Marco e’ stato punto. Ci mostra il gomito offeso.

Siamo proprio pronti, apro il portellone dell’auto e Luna si sistema dentro molto soddisfatta.

Grazie a Orlando per aver condiviso con noi questo luogo, davvero interessante. La bella giornata termina qua. Alla prossima.