Con Angelica, Aurora, Gabriele e Mario a fare ricognizione al Circeo, a riprendere le coordinate della grotta D’Andrassi e a verificare la grotta dei piccioni.
Siamo Gabriele ed io ad arrivare con la sua macchina al Circeo. Abbiamo appuntamento con Angelica, Aurora e Mario per un bel giro da queste parti. Arriviamo sorprendentemente in anticipo. Ci scappa il tempo per la colazione. Andiamo su a San Felice centro al bar dentro le mura. Stiamo sorseggiando il cappuccino quando i nostri amici chiamano, sono arrivati. Li raggiungiamo e iniziamo la nostra giornata.
Ecco Aurora mentre si cambia.

La prima grotta che visitiamo e’ piena di anfratti dove provo a infilarmi.

In molti casi devo accontentarmi di mettere dentro la fotocamera e scattare una foto.

Qualche “fetta di prosciutto” allieta la vista.

Mi diverto a scattare foto di stretti passaggi dove solo Angelica puo’ arrivare

La costringo in buchi anche complicati, poi le passo la fotocamera per documentare quello che vede.

Nulla di che, ma e’ bello saperlo.

Terminata la prima visita ci spostiamo verso Grotta d’Andrassi, il vero obiettivo della giornata. Strada facendo trovo un buco.

Un particolare dell’interno. Non e’ per nulla umanamente transitabile, pero’ una foto fatta al suo interno rivela qualche concrezione interessante. Da rivedere.

Eccoci a grotta d’Andrassi.

Dentro troviamo anche una targa che documenta il nome della grotta.

Dentro la grotta sembra esaurirsi in una sala. Anche Tommy va in esplorazione.

Seguo Tommy, in effetti in fondo alla grotta potrebbe esserci una prosecuzione. Oggi non avevamo previsto scavi, quindi lascio perdere.

Ancora una foto dall’interno verso l’ingresso prima di spostarci al porto per un’altra grotta.

Andiamo al porto, poco oltre c’e’ la scogliera con vari buchi in parete. Visti da lontano fanno venire voglia di conoscerli meglio. Provo ad arrampicarmi per raggiungere uno sgrottamento molto visibile dal basso.

Non e’ una ascesa semplice ma alla fine, nonostante qualche scivolone, riesco a raggiungere lo sgrottamento.

Peccato, non e’ catastabile, e’ piu’ largo che profondo. Mi infilo sotto per vedere meglio ma il posto fa veramente spavento, si tratta di breccia di varie dimensioni e riconsolidata. Con cautela provo a smuovere uno dei sassi ma sembra ben saldato agli altri. Eviterei pero’ di tentare di muoverli con piu’ energia, l’impressione e’ che possa crollare giu’ tutto da un momento all’altro.

Un poco deluso mi riaffaccio verso la spiaggia, dei miei amici nemmeno l’ombra, pensavo mi seguissero ma cosi’ non e’ stato.

Nello scendere noto un segno di passaggio laterale, preso dalla curiosita’ decido di seguirlo. Dopo qualche metro trovo una sorpresa. Un inizio di galleria in uno strato di roccia leggermente piu’ compatto di quello dello sgrottamento. Mi addentro per dare uno sguardo. Questa, anche se al limite, mi sembra decisamente catastabile. C’e’ anche una spaccatura in alto sulla parete di fondo che andrebbe investigata meglio.

Sono ancora a contemplare la mia scoperta e a cercare di prendere le coordinate col GPS quando sento chiamare da sotto. I miei amici, preoccupati dal prolungarsi della mia assenza, si sono avvicinati alla base della salita per sentire se ho bisogno. Ritorno un attimo dove possono vedermi e li tranquillizzo, a breve scendero’. Torno alla grotta, recupero il GPS, memorizzo le coordinate poi faccio per scendere. La discesa e’ piu’ difficoltosa della salita, rischio uno scivolone fino in basso almeno un paio di volte. Quando arrivo giu’, trovo nessuno. Mi guardo attorno a lungo, alla fine vedo in lontananza un gruppetto con cane sul molo del porto. Saranno loro, penso. Manca solo Gabriele all’appello, forse e’ andato avanti a visionare qualche altro buco, se ne vedono di interessanti in parete. Vado a cercarlo ma dopo qualche metro, non vedendone traccia, desisto.

Visto che Gabriele non lo trovo raggiungo il resto del gruppo al molo. Dopo qualche minuto di attesa torna anche Gabriele, era dove supponevo fosse, ma non ci siamo visti.

Tutti insieme marciamo compatti verso il bar del porto dove prendiamo qualcosa per dissetarci e levarci un poco di fame. Una giornata piacevole anche se il tempo trascorso per arrivare in loco e’ stato preponderante rispetto al tempo di permanenza. Sempre con molto piacere vi lascio con un beneaugurante: Alla prossima.