Bucio Nero’ – 24/07/2021

Continuano i lavori a Bucio Nero’ con Aurora e Gabriele. Stavolta e’ Aurora che ci racconta la giornata.

Ecco cosa ci racconta Aurora:

Come ogni settimana decidiamo cosa fare per il fine settimana; decidiamo di tornare a Fondi di Jenne per continuare a forzare la prosecuzione di Bucio Nerò e a mettere le sonde di temperatura.

La mattina presto, con il mio fedelissimo zaino in spalla, raggiungo Gabri e insieme partiamo verso la nostra meta. Lungo la strada ci fermiamo al solito bar per la gioia di tutti e poi dal solito Nerone.

Arrivati a destinazione mi fermo ad immortalare e ad ammirare questo fantastico paesaggio che mi si presenta davanti. Vestiti di tutto punto ci incamminiamo verso la grotta e Gabriele, da brav’uomo, inizia ad armare.

Scende per primo, seguito da me. Arrivo alla fine del primo pozzo e Gabri mi dice di continuare a scendere e andare a dare un’occhiata alla nuova saletta; l’ultima volta per il troppo freddo non sono riuscita a vedere, ma stavolta ho deciso di infilare 4 strati termici addosso, ho fatto benissimo! Una volta approdata inizio a guardarmi un po’ intorno; noto con piacere che i miei amici hanno fatto un ottimo lavoro le scorse volte.

Piccolo nuovo pozzetto scavato con maestria e una risalita che vado subito ad esplorare; è tutta un crollo ma alla fine si intravede un mini terrazzino perfettamente limpido.

Torno dal mio amico. Gabri mi spiega come si usa l’attrezzo per prendere la temperatura e l’umidità della grotta ma mi dice che deve ancora abituarsi all’ambiente grotta, infatti segna 22 °C. Dopo aver sistemato le sonde iniziamo a smazzettare il cunicolo. Togliamo un enorme masso che bloccava un po’ l’entrata del cunicolo, ma dopo diverse martellate a destra e a sinistra, dopo aver riempito secchi su secchi di fango e aver rimosso 20 cm di pavimentazione ecco che la strada si apre.

Entro ed è un cunicolo che mi sta abbastanza largo, un po’ spigoloso e largo solo per me però. Torna ad essere stretto a metà strada così continuiamo a smantellare tutto. Gabri, ogni tanto, annuncia un aggiornamento sulla temperatura che lentamente si abbassa. Dopo qualche ora lo sento urlare tutto contento “E’ arrivata a 9.4 °C”.

Tra sassi distrutti e fango mangiato riusciamo a vedere la fine del cunicolo che gira verso destra ma continua ad essere stretto. Gabri mi invita a dare un’occhiata e così mi immolo per la patria. Arrivo strisciando ad altezza curva ma si fa troppo stretto e un sasso mi impedisce di girare e vedere cosa c’è oltre quella curva tanto sudata. Riesco solo a vedere un mini terrazzino e una parete che scende verso qualcosa di nero, un po’ d’aria fredda mi colpisce il viso e sento la mia voce rimbombare; Gabri mi dice che è un buon segno e di tirare qualche sasso. Per quanto mi è possibile alzo un mezzo braccio e inizio a tirare sassi verso qualcosa, sento solo un “tic” e poi il nulla; anche qui Gabri mi dice che è ottimo. Dopo queste notizie torno indietro con un po’ di fatica.

Iniziamo a sentire un po’ di freddo e decidiamo di tornare. Gabri sale per primo e mi dice “Ora puoi disarmare tu e ricordati che la corda non deve avere nodi, sennò ti tocca tornare indietro” e con queste parole mi lascia lì. Mi godo per un po’ il silenzio e il buio della grotta che in questi due anni ho imparato ad apprezzare molto. Sento il “libera” di Gabri e inizio a salire, dopo aver tolto tutti i nodi dalla corda ovviamente. Percepisco il cambio di temperatura, ero pronta a scendere nuovamente in grotta, ma invece mi tocca sopportare il caldo estivo laziale.

Lavati, puliti e profumati di grotta facciamo una breve sosta all’Aniene e a vedere questa risorgenza naturale. Per concludere la magnifica giornata andiamo a cena dalla solita Antonia a Marano e poi dritti fino a Roma.

Alla prossima!

Aurora

Informazioni su fato63

Pratico la speleologia da qualche anno ormai. Mi sono finalmente deciso a tenere un diario delle uscite. Approfitto del blog per renderlo consultabile e commentabile.
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