Una uscita a Piccola Creta con tanta tanta acqua in compagnia di Angelica, Aurora, Valentina, Gabriele.
La mattina, dopo tutte le soste di rito, arriviamo all’ingresso della grotta ed iniziamo a prepararci.

Nonostante il freddo c’e’ ancora qualche fungo che fa capolino tra le foglie.

Tutti pronti, andiamo all’ingresso. Valentina e Gabriele si occupano di sistemare la corda per il pozzetto d’ingresso.

Io come al solito imperverso con la fotocamera costringendo Angelica ed Aurora a sorridere per una foto.

Si entra. Vado per primo. Ho con me lo zaino col trapano ed altri aggeggi pesanti. Oltre al piacere di andare in grotta in buona compagnia oggi abbiamo intenzione di andare a vedere la situazione in fatto di acqua, di sistemare qualche armo e, se avanza tempo, di fare un poco di lavoro alla base del primo P50. Valentina mi segue.

A meta’ del P25 c’e’ un attacco singolo, mi sembra una occasione ottima per doppiarlo. Tiro fuori tutto il necessario e pianto un fix che adorno con una piastrina. Sistemo poi la corda e proseguo.

Valentina ed io andiamo svelti alla partenza del primo P50. Vogliamo armare una seconda via per scenderlo, vuoi per velocizzare l’uscita, vuoi per poter fare assistenza a chi, come Aurora, e’ alla sua prima discesa di un pozzo lungo. Non abbiamo la corda con noi, e’ nello zaino di Gabriele, pero’ tutto il resto si. Iniziamo a lavorare. Rovistando nello zaino trovo anche uno spezzone di corda che utilizzeremo per provare il nuovo armo. Con Valentina ci guardiamo attorno, la roccia non e’ delle migliori ma alla fine, dopo aver saggiato a martellate qualche metro quadro di roccia, troviamo un punto che fa al caso nostro. Pianto io i primi fix e poi lascio a Valentina l’onere ed il piacere di piantare l’ultimo, quello per la partenza. Abbiamo quasi terminato di sistemare quando Angelica ed Aurora ci raggiungono. Gabriele, che ha la corda, e’ l’ultimo. Aspettiamo con pazienza il suo arrivo.

Visto pero’ che oggi lo stillicidio e’ forte ed inoltre dove siamo lo spazio e’ poco, decidiamo che e’ meglio che qualcuno inizi a scendere. E’ Valentina la prescelta.

Lei non ama grandemente i pozzi, pero’ con la pratica inizia ad affrontarli con piu’ dimestichezza. Infatti il passaggio del frazionamento di partenza, che altre volte le ha dato noia, stavolta lo passa con una facilita’ che stupisce anche lei.

La saluto raccomandandole di urlarci la sua posizione mano a mano che passa i vari frazionamenti lungo la discesa.

Valentina e’ alla base del P50, Gabriele finalmente arriva portando la corda. La prendo e la sistemo. Caspiterina! La corda tocca. Il deviatore che avevo predisposto non fa bene il suo lavoro. Con Angelica a farmi da assistente, riprendo il trapano per sistemare l’armo. Purtroppo questa sistemazione porta via del tempo e nel frattempo acqua e freddo non giocano a nostro favore. Fatto un nuovo deviatore, riponiamo tutto nello zaino e ci prepariamo a scendere. Per primi scendiamo Aurora sulla nuova corda ed io sulla “vecchia”. Vado avanti per farle sicura durante la discesa e per sistemare i frazionamenti anche per lei. Un intenso stillicidio ci inzuppa per benino, ma alla fine riusciamo a toccare la base del pozzo ed urlare la libera ai nostri amici. Mentre io mi riposo dalle “fatiche armatorie”, Valentina ed Aurora, risalgono a vedere la saletta nuova. Il passaggio per arrivarci e’ sempre alquanto scomodo e stretto, le sento che faticano, anche se sono entrambe di fisico minuto. Mentre tornano indietro Aurora mi strappa un sorriso quando mi chiede: “…e tu volevi passare per di qua?!?” rimanendo interdetta quando le rispondo: “Veramente ci sono passato”, omettendo pero’ di spiegarle che mi sono dovuto togliere tutta l’attrezzatura per farlo!

Nel frattempo anche Angelica e Gabriele ci raggiungono. Siamo tutti fradici ed infreddoliti. Un rapido consulto e decidiamo che non e’ il caso di sostare ulteriormente. Andremo a dare uno sguardo al ramo laterale e poi risaliremo.

Passiamo il primo cunicolo ed arriviamo al primo ambiente. Intanto racconto ad Aurora di questa zona della grotta e del lavoro fatto finora.

Andiamo avanti fino alla curva a gomito ed il successivo cunicolo fino a sbucare nel piccolo ambiente dove stiamo lavorando. Ci ammucchiamo tutti la’ dentro commentando quanto sara’ lungo poter andare avanti per questa direzione.

Poiche’ abbiamo deciso che per oggi abbiamo gia’ preso abbastanza acqua, torniamo indietro.

Alla base del P50 ci organizziamo per la salita. Andiamo per primi Aurora e io. Valentina, visto che inizia a sentire un gran freddo, ci segue sulla corda “vecchia”, ad un frazionamento di distanza. Ci raggiunge al frazionamento. Aurora se la cava benone. Visto che ora con noi c’e’ anche Valentina, faccio una bella pensata, vado avanti da solo cosi’ da poter assistere Aurora a fine pozzo. Valentina acconsente a salire con Aurora quindi parto. Sono salito una decina di metri quando Valentina mi avverte che Aurora ha un problema, sale lentamente perche’ non le scorre la corda nel croll. Alla fine risolviamo scambiandoci di nuovo di posto con Valentina. Lei sale diretta ed io insieme ad Aurora. Con Aurora sistemiamo l’impiccio, era solo la longe della maniglia che interferiva col croll, e proseguiamo la salita. Gabriele ed Angelica sono sotto di noi, al frazionamento. Sono al deviatore quando Gabriele decide che anche lui vuole salire. Cambio temporaneamente l’armo del deviatore per farlo diventare un frazionamento. E’ un po’ un impiccio ma alla fine ne veniamo fuori.

L’ultima parte del pozzo la saliamo in compagnia di tanta acqua.

L’uscita dal P50 non presenta particolari problemi. Vorrei far passare Valentina ed Aurora fino alla base del pozzo successivo, il P25. Si tratta di percorrere un metro, ma e’ un metro pericoloso per chi e’ sotto di noi, se dovesse cadere un sasso mentre Valentina o Aurora passano, arriverebbe come un proiettile dritto sulla testa dei nostri amici. Per prudenza aspettiamo che salgano anche loro.

Arriva Gabriele, Angelica lo segue. Possiamo proseguire.

Il primo tratto del P25 e’ ottimo per riprendere un poco di calore. Salgo dopo Valentina ed Aurora.

Arrivo al frazionamento intermedio che Valentina e’ gia’ sopra al P25, aspetta Aurora per farle assistenza all’uscita del pozzo.

Io ne approfitto per un paio di foto.

Da sotto sento arrivare Gabriele.

Aurora ha passato il frazionamento, la corda e’ libera. Salgo pure io. Sfrutto biecamente Aurora per farmi aiutare col sacco mentre esco dal pozzo. Facciamo il resto della salita praticamente tutti assieme. L’ultimo pozzo ci porta l’aria fredda dell’esterno, una goduria, con tuta e sottotuta zuppi.

Con vero piacere mi cambio indossando vestiti asciutti. Dopo pochi minuti arrivano anche Gabriele ed Angelica. Ripresa la temperatura, sistemiamo tutto il bagaglio in macchina ed andiamo. Stavolta Marano e’ chiusa quindi ripieghiamo su un ristorante a Subiaco, lo propone Gabriele. Non male, devo dire. Alla prossima