Con Matteo e Gabriele. Matteo tra un po’ finira’ le ferie e dovra’ tornare in Olanda. Ci tenevo a mostrargli la risorgenza, ma purtroppo il nostro tentativo e’ stato un buco nell’acqua. Per la prima volta da quando vengo a questa grotta, l’acqua e’ troppo alta per entrare.
Io parto da Montebuono. Con i miei amici ci vediamo la mattina al parcheggio de La Rustica. Dopo un rapido consulto decidiamo che andremo con 2 macchine, la mia e quella di Gabriele. All’andato Matteo verra’ con me, al ritorno con Gabriele. Eccoci appena arrivati nei dintorni di Pescorocchiano.

Prima di cambiarci e mettere le mute, andiamo alla grotta a verificare che l’ingresso sia praticabile. Il livello e’ un po’ alto e l’acqua sembra stagnante, pero’ l’abbondante aria fredda che proviene dalla grotta ci lascia una buona impressione e qualche speranza.

Torniamo alle macchine a vestire le mute.

Sudando come forsennati, torniamo alla grotta bardati di tutto punto.

L’ingresso in tutto il suo splendore.

Io mi immergo nell’acqua, e’ decisamente poco invitante d’aspetto ma molto molto rinfrescante. I miei amici sono ancora in piacevoli chiacchiere, sembrano non soffrire troppo il caldo.

Dopo aver passato l’ingresso con i soliti 40cm di apnea, sono nella zona subito dopo. Qualcosa non va. Il passaggio successivo di solito e’ comodo ma ora invece e’ quasi chiuso.

Urlo ai miei amici di venire avanti. Intanto passo oltre per vedere la situazione. I miei peggiori sospetti vengono subito confermati. L’acqua e’ altissima, almeno un metro piu’ delle volte scorse. Vado alla parete di fondo nel punto dove so esserci il passaggio. Lo trovo, e’ giusto all’altezza del mio stinco. Oggi non passeremo.

Eccoli che arrivano.

Quando siamo tutti assieme, faccio vedere loro la situazione. C’e’ poco da fare se non godersi il fresco ancora per un minuto e poi uscire.

Esco per primo e faccio assistenza ai miei amici per il tratto in apnea.

Visto che oramai siamo qua, facciamo un salto all’altro ingresso, quello perennemente sifonante. C’e’ una corda guida, probabilmente qualcuno e’ venuto ad immergersi.

Matteo, il nostro aspirante speleosub entra a curiosare.

Ancora qualche chiacchiera sui progetti futuri.

Torniamo alla macchina e ci rimettiamo in abiti civili. Cambiamo programmi decidendo per un buon pranzo che ci risollevi il morale. Abbiamo pero’ abbastanza tempo per una visita alla grotta turistica di Val di Varri. Gabriele si occupa di parlare con l’addetto per ottenere l’accesso.

Andiamo a visitare l’ingresso della grotta.

Gabriele entra in modalita’ “non mi disturba affatto” e passa qualche minuto al telefono.

Il cancello ci intima l’alt, ma noi abbiamo il permesso di entrare quindi lo ignoriamo.

Siamo dentro.

Ci inoltriamo verso l’ingresso. Nemmeno un paio di passi e l’aria diventa decisamente piu’ fresca. Fredda, quasi.

L’ingresso, anche se ora non c’e’ troppa acqua, e’ imponente.

La torretta di belvedere.

Il buio della grotta ci chiama, ma stavolta non possiamo dargli retta.

Tra Gabriele e me, raccontiamo qualche storia sulla grotta fino a fare ora di pranzo. Ad un’ora acconcia ci parcheggiamo davanti al ristorante all’ingresso di Pescorocchiano, decisi a riprendere il buon umore con un buon piatto di pasta.

Diciamo che i ristoratori non ci mettono molto impegno nel rallegrarci, pero’ la compagnia e’ ottima e riusciamo in qualche maniera a tirarci su il morale.
Dopo pranzo, salutati i miei amici, prendo la strada di casa. Il ritorno e’ piacevole anche se la strada che mi riporta a Montebuono passando vicino Contigliano ha veramente un numero considerevole di curve. Peccato per la grotta, sara’ per la prossima.