Palestra Calvi – 11/12/2016

Attrezzamento di una nuova via alla palestra di Calvi con Marika, Giulio, Lino, Gianni, Simone. Un salita su corda con Blu.

Oggi mi son preparato una giornata niente male. I miei amici si vedono alla palestra di Calvi per sistemare le pareti ed attrezzare qualche nuova via. Io ne ho approfittato per dare appuntamento la’ anche a mio fratello con i miei nipotini (li chiamo ancora nipotini anche se iniziano ad essere veramente poco “ini”!). Luna ed io partiamo da Roma dopo la colazione con Betta. Arriviamo a Montebuono verso le 9.30. Passo per il paese senza fermarmi, sono gia’ in ritardo per l’appuntamento. Arrivo al bivio per Santa Maddalena e prendo per il paese. All’incrocio continuo dritto fino ad un casale. Li’ la strada finisce quindi parcheggio la macchina in maniera che non dia fastidio. Strano…non vedo altre macchine, saranno arrivati i miei amici? Nel dubbio torno indietro all’incrocio e telefono. Con Giulio nemmeno ci provo, ha un pessimo rapporto con la tecnologia e raramente risponde al cellulare, Marika sicuramente e’ meglio, penso. Non mi sbaglio, mi risponde subito. In breve e’ spiegato l’arcano, loro sono saliti dalla strada per Calvi ed hanno lasciato le macchine da quella parte. Marika gentilmente viene a prendermi. Torno al casale, sistemo la macchina a modino e la vedo spuntare dal sentiero. Mi conferma che anche loro non sono arrivati da molto e che Giulio e Simone sono gia’ operativi. Mi cambio svelto, prendo lo zaino, pesantissimo, e la seguo fino alla parete. Arrivati sotto la parete trovo anche Gianni, non si e’ portato l’attrezzatura ma segue le operazioni dal basso perche’ tra poco dovra’ andare. Anche io ho poco tempo, al suo arrivo devo andare a prendere mio fratello a Montebuono. Sistemo il cellulare in vista e termino di prepararmi. Quando ho finito sembro un albero di natale speleo pero’ ho tutto il necessario per armare. Sistemo una corda tra 2 alberi per dare modo e ci vincolo Luna con un moschettone per darle modo di avere un poco di liberta’ di movimento. Sistemata la “cana”, un rapido inventario di quel che ho e poi parto. Marika e Gianni mi indicano la strada. E’ una irta arrampicata tra le rocce, c’e’ una corda messa per non perdersi e salire in sicurezza. Salgo veloce, almeno quanto me lo permette l’imgombro che ho addosso, fino a quando sento le voci dei miei amici alla mia destra. Supero ancora qualche fastidioso rovo (i famosi stracciabraghe di cui il vero nome, apprendo ora, e’ nientepopodimeno che salsapariglia nostrana!) e sono con loro. Stanno terminando di mettersi d’accordo perche’ Giulio deve andare via per una commissione. Rimarremo Lino, Simone ed io. Lino e Giulio ci spiegano cosa c’e’ da fare. Abbiamo 2 corde per scendere in parallelo. Sulla via piu’ a sinistra, scendendo, dobbiamo sistemare un arrivo con catena per un tiro di arrampicata. A destra possiamo sbizzarrirci per una via modello speleo. Lino scende un attimo per controllare bene la parete e farsi una idea sul possibile sviluppo della via da arrampicata e dare anche a noi indicazioni piu’ precise.dscf1419 Giulio lo assiste.dscf1420 Simone intanto termina di sistemare l’armo. dscf1421 Io nel frattempo cerco di fare la mia parte attrezzando la seconda corda.dscf1422 Il tempo per un selfie con Simone lo si trova sempre.dscf1423 Lino, quando sente che a breve dovro’ scendere per andare a prendere mio fratello, si offre di farlo lui in mia vece. Lo ringrazio ed accetto volentieri il suo aiuto. Simone ed io iniziamo a scendere. Simone cerca un punto buono per sistemare la catena.  Salutati Giulio e Lino, mi butto giu’ pure io per seguire Simone. Lui si occupera’ della catena sul lato sinistro, io della via speleo sul lato destro.dscf1424Simone ha trovato il posto giusto per la catena.dscf1425 Mentre lui sistema la roccia nel punto che ha scelto, anche io preparo una partenza per la via speleo.dscf1426 Ecco la catena messa in opera. Bravone!dscf1427Mentre noi traffichiamo in parete, Marika si muove a compassione e porta Luna a fare una passeggiata. Durante la loro assenza, sotto di noi sento il mio telefono squillare ripetutamente. Marika nel frattempo torna e riesce a rispondere ad una delle chiamate. Parla con mio fratello, pare non si siano incontrati con Lino. Inizio ad innervosirmi, devo scendere. Mannaggia! La mia corda non arriva a terra. Lo dico a Simone. Mi raggiunge e facciamo un cambio corda doppio. Mi impossesso della sua e scendo veloce a terra. Appena in tempo…il telefono squilla di nuovo, e’ Giorgio. Lui ed i bimbi sono al parchetto giochi di Montebuono, gli dico di tornare al bar e di chiedere di Lino e Giulio. Tutto bene. Qualche minuto e sono in viaggio verso la palestra di roccia.dscf1428 Inganno l’attesa passando qualche materiale d’armo a Simone che prosegue col lavoro di sistemazione della parete. Giorgio, mio fratello, arriva ed io scendo subito a salutare tutti. Ho molto piacere di rivedere lui ed i miei nipoti. Dopo tanti tanti abbracci chiedo a Blu, la mia nipotina, se vuole esercitarsi sulla corda, ho portato una attrezzatura per lei. Non e’ proprio la sua misura ma per stavolta dovremo accontentarci perche’ c’e’ poco tempo. Abbiamo appena deciso infatti che andremo a pranzo assieme ed ho subito chiamato e prenotato da “Alessandro al Campanile” in quel di Sant’Oreste. Non lo conoscono ma sono sicuro che piacera’ loro. Sistemato tutto per il pranzo, Blu ed io terminiamo la sua vestizione e ci prepariamo a salire sulle corde. Per far questo ho dovuto sloggiare Simone dalla sua corda, ma lui, comprensivo, me la lascia prontamente scendendo giu’ per una pausa.dscf1430 Iniziamo la salita.dscf1432 Questo in teoria e’ un ripasso per lei perche’ avevamo fatto palestra piu’ di 2 anni fa. Naturalmente dopo tutto questo tempo e’ difficile che ricordi le manovre di progressione su corda. In effetti ricorda poco, ma non tarda a riprendere dimestichezza con gli attrezzi in pochi metri di salita. Eccoci quasi al frazionamento, in posa per una foto. Al frazionamento la mia bella e brava allieva (si vede troppo che il mio giudizio e’ di parte?!?) segue le istruzioni senza problemi ed in pochi minuti ha il discensore montato, col blocco fatto e pronta per scendere. Chiedo a Simone di fare sicura ed iniziamo la discesa. In breve siamo di nuovo a terra. Per stavolta la lezione termina qua.dscf1436 Ecco Marika che osserva Lino mentre recupera una corda. Loro rimarranno qua a lavorare mentre noi saremo a gozzovigliare in quel di Sant’Oreste. dscf1440 Un’altra foto se la meritano.dscf1444 Dopo i saluti ai miei amici, mi spoglio svelto e ricompongo la zaino. E’ talmente pesante che anche io faccio fatica a sollevarlo. Nonostante questo Elio decide di portarlo lui fino alla macchina. Eccolo mentre porta lo zaino grande quasi quanto lui. Promette bene il ragazzo! dscf1445 Eccoci quasi alla macchina…dscf1447 Del pantagruelico pasto non ho immagini degne di essere mostrate ma vi assicuro che e’ stato degno di nota! Dopo esserci saziati, dopo i saluti e gli auguri ad Alessandro, facciamo una passeggiata per Sant’Oreste. In una piazzetta, quella del municipio, sono stati allestiti alcuni simpatici giochi di abilita’, tutti in legno. Molto belli sia da vedere che da giocare. Ci sparpagliamo, ognuno cimentandosi con i giochi che piu’ lo attirano.dscf1458 Ecco una panoramica della piazza.dscf1463I giochi sono ottimi per agevolare l’inizio di una laboriosa digestione. Quando inizia a scendere la sera, ed il freddo, decidiamo che e’ l’ora di tornare a casa. Mi prendo una nuova razione abbondante di baci ed abbracci poi ci salutiamo. Una giornata semplice ma splendida. Alla prossima.

Informazioni su fato63

Pratico la speleologia da qualche anno ormai. Mi sono finalmente deciso a tenere un diario delle uscite. Approfitto del blog per renderlo consultabile e commentabile.
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