Seconda uscita di corso, tutti insieme all’Arcaro.
La mattina passa a prendermi Vins, all’andata saro’ in macchina con lei ma al ritorno dovro’ cercare ospitalita’ poiche’ lei si fermera’ a dormire a Ceccano. Lei conosce bene queste zone quindi la nostra macchina fa da guida per la lunga colonna di macchine che formiamo. Miracolosamente riusciamo a non disperderci tra i vicoletti della periferia di Ceccano ed arriviamo tutti alla “Fonte del Gatto” dove iniziamo a prepararci. O meglio, tutti iniziano a prepararsi mentre Vins ed io veniamo arruolati come squadra d’armo e Max ci offre un passaggio in jeep fino all’ingresso. La strada non e’ delle migliori, anzi, direi che e’ quasi pessima pero’ alla fine arriviamo a destino ed iniziamo a cambiarci. Prima di tutto sfodero la fotocamera ed inizio il reportage riprendendo il buon Fabio. Quindi procedo con Max.
e proseguo con 2 dei nostri aspiranti-speleo. Sullo sfondo, semi nascosta dalle foglie, c’e’ anche Vins.
Per arrivare alla grotta devo aprirmi il passaggio tra i rovi ma ho gli attrezzi giusti ed in breve ne ho ragione. Nello sgrottamento che preclude al saltino iniziale termino di vestirmi e di sistemare il necessario per l’armo. Quando mi portano su lo zaino con le corde sono pronto ad iniziare. Vins mi ha raggiunto con un po’ di allievi (o “corsari” come mi piace chiamarli!) e sta verificando con loro che abbiano indossato l’attrezzatura senza errori. Quando termino di armare il primo pozzo alcuni corsari sono gia’ pronti a scendere. In attesa che arrivi qualche altro istruttore faccio io l’assistenza a Laura.
Dopo Laura lascio il posto di controllo al frazionamento a Vins. Lei assiste ancora un allievo poi entrambi veniamo richiamati al dovere, dobbiamo continuare con l’armo. Vins mi raggiunge, prendiamo con noi tutto il materiale necessario e partiamo. Naturalmente mi ritaglio il tempo, pochi secondi, per una foto a Vins mentre esamina la parete.
Ancora un’altra foto, siamo generosi, non facciamoci parlare dietro!
Dopo le foto a Vins ripongo la fotocamera e mi dedico all’armo. Scendiamo lo scivolosissimo scivolo (altrimenti che scivolo sarebbe!?!) fino a dove la spaccatura si biforca. La diramazione di destra e’ la nostra direzione. Armiamo il comodo traverso fino al punto in cui la spaccatura si allarga abbastanza da poter scendere. E’ un pozzo stretto di circa 10 metri, alla base la spaccatura, su cui e’ impostata tutta la grotta, continua quasi diritta. Dopo il pozzo Vins ed io continuiamo a camminare. Ci sono dei passaggi un poco esposti ma nulla che non si possa fare con un poco di attenzione. Dietro di noi e’ arrivato Stefano che conosce bene la grotta. Gli urliamo chiedendo consiglio se serva mettere una corda. Lui ricorda che non e’ mai servita. Verifichiamo nei sacchi materiali che in effetti non la abbiamo con noi una corda in piu’, quindi il problema e’ definitivamente risolto. Proseguiamo fino al pozzo successivo, un salto di circa 7 metri. Armiamo anche questo, oramai sentiamo il resto del corso che rumoreggia dietro di noi. Scendiamo svelti il pozzo e proseguiamo. Si cammina un altro tratto poi c’e’ un passaggio da risalire di un paio di metri. C’e’ una corda fissa per aiutarsi a salire. In verita’ sono molti spezzoni di corde diverse uniti tra loro ma nel complesso hanno un aria solida. Una volta superato il saltino andiamo ancora avanti fino ad incontrare una corda che risale. La prosecuzione della grotta passa per questa corda. In pratica la parete di roccia alla nostra sinistra e’ un enorme diaframma, al lato opposto la frattura continua. La risalita serve proprio per passare dall’altro lato. Controllo di avere con me tutto il necessario poi salgo ed armo con la nostra corda. Di quella fissa faccio una matassa che metto da parte per quando disarmeremo. Quando ho terminato l’armo e scendo, trovo che siamo stati raggiunti da alcuni allievi. Ci sistemiamo per farli salire. Vins sale su in cima al pozzo, io ritorno al frazionamento intermedio e Stefano controlla i corsari alla partenza.
Iniziano a salire. Ecco che arriva Roberto.
Passa il frazionamento con poca poca ansia ma senza reali problemi poi lo lascio alle amorevoli cure di Vins.
Passano ancora un paio di corsari poi scaliamo tutti di un posto, Vins va avanti per far passare lo scivolo successivo, io vado al posto di Vins e Stefano prende il mio posto al frazionamento. Assisto ancora un paio di allievi poi vengo nuovamente richiamato dal dovere, devo armare l’ultimo tratto in risalita. Scaliamo ancora tutti di un posto e vado a raggiungere Vins. Mentre mi preparo ad armare la risalita ne approfitto per qualche foto alle splendide concrezioni che ho intorno.
Questi cristalli sono stupendi, se avessi un geologo sottomano mi farei spiegare come mai sono cosi’, per ora mi devo accontentare di fotografarli.
Ci riprovo, magari vengono meglio.
Non c’e’ 2 senza 3, lo dice il proverbio!
Finite le foto faccio assistenza a Roberto che scende il saltino che ci separa.
In fondo alla spaccatura ci sono i suoi colleghi in placida attesa, in compagnia di Vins.
Primo piano di Andrea…Andrea, vero?!?
Gruppo corsari in liberta’
Dopo le foto faccio il mio dovere ed armo la risalita. Di seguito assisto i risalenti. Ecco Laura che ne esce vittoriosa con un bel sorriso.
Sotto vuole partire nessuno, aspetto paziente.
Inganno l’attesa con una foto alle concrezioni che adornano la parte alta della spaccatura dove siamo.
Sale Andrea.
Eccolo in tutto il suo splendore.
Di nuovo il sorriso smagliante di Laura…
…e l’urlo di apprezzamento di Roberto.
In attesa dell’avvento di qualche altro corsaro mi dedico alle foto.
Qualche minuscola concrezione negli anfratti.
Ecco che sale Mauro.
Nella sala d’aspetto si e’ formata un poco di fila.
Chi sara’ mai l’urlatore? Mi sbilancio affermando che e’ Marco ma confesso che tiro ad indovinare.
Roberto inizia a rilassarsi.
Foto di famiglia speleo.
Ecco Livia, decisa a tutto, si vede dallo sguardo.
Noemi, se la prende comoda, come si deve. Anche lei sfodera un bel sorriso.
Una foto di gruppo. Per gioco decidiamo di scattarne una ad ogni arrivo quindi ne ho una serie da mostrare.
Ancora un’Andrea in arrivo.
E di nuovo foto di gruppo.
Luciano?!? Alza il dito per vedere se tira vento…sembra di no.
Lungo lungo, tuta usa e getta, sorriso alto, non posso sbagliare, e’ Matteo.
Ancora foto di gruppo, il posto inizia ad essere affollato.
Mi perdo qualche arrivo pero’ mi rifaccio con la foto di gruppo. Trovate voi i nuovi arrivi. Io mi taccio.
Per passare il tempo decido di fare un giro veloce scattando qualche foto.
Una medusa!
Foto di gruppo da lontano. Oramai sono un mucchio selvaggio.
Arriva Max, era tra gli ultimi, vuol dire che l’attesa e’ quasi terminata.
Dalla mia postazione ne seguo la salita.
Quasi arrivato.
Ora ci siamo praticamente tutti, Finalmente riesco ad inquadrare anche il buon Stefano che finora mi era sfuggito. Per la cronaca e’ quello in basso a sinistra.
Pranzo time! Anche il Direttore del corso, il buon Fabio indulge in questo piacere.
Dopo il lauto (?!!?) pasto si comincia a tornare. Vado avanti fino alla base della risalita. Non c’e’ piu’ bisogno di sostare al frazionamento poiche’ e’ stato trasformato in deviatore per velocizzare il transito. Sempre nell’ottica di velocizzare il passaggio e’ stata messa una seconda corda. Usciremo in un baleno! Intanto ecco Laura accompagnata dal suo sorriso rilassante.
Arriva poi Roberto. Il suo stile e’ un po’ da ragno in parete ma alla fine se la cava benone.
Probabilmente il fatto di essere accompagnato da Vins aiuta!.
Eccolo quasi in salvo.
Dopo questa impresa si e’ meritato una foto accerchiato da belle ragazze sorridenti.
Eccolo, sempre lui, Andrea.
Subito dopo scende Mauro. Andiamo spediti.
Ecco Noemi. Si spalma alla roccia con le gambe ma tutto sommato, lividi alle ginocchia a parte, procede senza particolari problemi.
Questo e’ Marco, ora si che lo riconosco!
Lui e’ Andrea potrei quasi giocarmici qualcosa, magari non delle fettuccine, ma un caffe’ corretto senza dubbi!
Siamo diventati un bel gruppo qua in fondo alla risalita. E’ bene muoversi. Concordiamo la discesa di un altro istruttore e andiamo oltre. Affrontiamo impavidi il saltino di 2 metri con potpourri di corde e proseguiamo.
Siamo al pozzo successivo. Risalgo e mi metto ad assistere chi sale.
Ecco ancora Laura con il suo sorriso confortante. E’ giustamente soddisfatta.
Riesce pure a trovare la forza e l’allegria per una foto spiritosa.
Ecco di nuovo il buon Andrea, se ho sbagliato il suo nome almeno sono stato coerente per tutto il tempo!
Un graffito di qualche anno fa.
Roberto, col suo stile arrancante e lamentoso, comunque arriva sempre. Sicuramente lo fa per ricevere complimenti.
Ecco quindi Noemi ed il suo sorriso. Un grande aiuto per il buon umore.
Andrea 2, la vendemmia. Sorriso trionfante e rilassato.
Mauro e’ come sul divano di casa sua, oramai.
Ci rinuncio, chi sei?!?
Luciano il terribile. Sembra poter allargare la grotta, se solo volesse.
Livia, infermabile. Oggi ha l’imbrago con le modifiche post Pozzo Comune e risale come un lampo.
Momento di sosta nel meandro successivo, quello con i passaggi esposti che tanto piacciono a Noemi. Siamo vicini all’ultimo pozzo dopo il quale manca lo scivolo scivoloso e poi il saltino di uscita.
Laura riesce ancora a sfoderare un sorriso smagliante. E dire che ha appena risalito l’ultimo pozzo. Oramai e’ pronta per le grotte piu’ impegnative.
Risale Roberto.
Tra un lamento, una imprecazione, una invocazione di aiuto celeste, ed altre pittoresche esternazioni alla fine arriva indenne alla fine del pozzo, senza nemmeno troppo faticare. Peccato che sia troppo agitato per accorgersene.
Andrea, mi fulmina con lo sguardo sfidandomi a trovare difetti nelle sue movenze.
Mauro, e non dico altro.
Fatti risalire un poco di corsari facciamo il solito gioco di avvicendamento. Vado avanti risalendo lo scivolo scivoloso. Foto di gruppo sotto il buco di uscita.
Una dolicopode.
Mi inerpico verso l’uscita sistemandomi per fare assistenza al frazionamento.
Dopo il passaggio di Laura mi sposto fuori lasciando il posto a Vins. In questa formazione avviamo tutti verso l’uscita.
Abbraccio fraterno con gemellaggio di tute.
L’uscita.
Valentina!!! Non mi e’ capitata sotto l’obiettivo per quasi tutta la grotta. Riesce comunque a regalarmi uno splendido sorriso.
Sorriso doppio, vale ancora di piu’.
In una pausa degli arrivi facciamo una foto di gruppo.
Marco, e’ assorto dalla manovra…
…ma appena puo’ anche lui si produce in un sorriso sfolgorante.
Ed ecco il buon Matteo.
Si deve rattrappire tutto nel passaggio in cui passo quasi in piedi…sigh! Comunque anche lui ha ancora la forza e lo spirito per regalarci un sorriso.
Vins all’uscita in versione enigmatica.
E poi, giustamente, in piena luce.
Dopo esserci cambiati, finalmente andiamo a rifocillarci al ristorante. Sempre con l’esperta guida di Vins, la nostra autoctona, arriviamo svelti e senza problemi al luogo di ristoro. Vi lascio immaginare il seguito,
A fine pasto faccio un rapido giro, si possono notare ora dei visi molto piu’ rilassati.
Ecco tutta la tavolata.
Giu’ in fondo quasi non si vedevano, dedico loro un altro scatto.
Dopo la cena rimane altro che tornare a casa per il giusto riposo. Trovo ospitalita’ in macchina di Stefano e dopo, al bar “fico” di Anagnina mi alloco nella macchina di Adriano che gentilmente si offre di accompagnarmi fino a casa. Si chiude cosi’ un’altra bella giornata. Alla prossima!