Uscita CAI Orvieto con i ragazzi dell’alpinismo giovanile. Una bella gita in bella compagnia.
Iniziamo con la locandina che annunciava l’uscita.
L’arrivo a Titignano. Ho viaggiato con Claudia e Dina, la sua Panda. Mi e’ venuta a prendere sotto casa e poi siamo andati diretti ad Orvieto per incontrare il resto del gruppo. Una rapida colazione al celeberrimo bar “fico” e poi da “Coscetta” dove e’ tradizionalmente stabilito il punto d’incontro in quel di Orvieto.Si scende. A 300 metri dalla grotta troviamo una macchina che ci sbarra la strada. Sono i ragazzi del CAI Perugia. Ci avvertono che loro sono una torma di gente e oramai nei pressi della grotta tutti i posti utili per parcheggiare sono presi. Ci sistemiamo qua ed iniziamo a cambiarci.
Ecco Claudio con Vanessa/Federica/Eleonora, per brevita’, Eleonora!
Una volta pronti affrontiamo di buon passo la strada che ci divide dalla grotta. Cammin facendo raccolgo un grumo di sassi dall’aria simpatica, poi lo rimando vicino ai suoi amici. Claudia mi precede a passo deciso.
Ci raduniamo vicino alla macchina di Simone, l’unica che e’ scesa delle nostre. E’ il momento di indossare gli imbraghi e regolarli a dovere.
Sabrina da’ una mano.
Siamo quasi pronti.
Ecco le giovani del gruppo di oggi.
Alcuni dei ragazzi del CAI Perugia intanto preparano il campo per i bagordi post grotta. Mi hanno parlato di ben 120 salsicce che attendono speleo affamati…Medito di associarmi al loro gruppo!
Siamo tutti pronti, andiamo.
Foto ricordo!
Subito dopo, ordine sparso. Iniziamo le operazioni.
Prima di tutto scendono i pezzi grossi. Giada si offre volontaria e anzi aiuta Claudio a scendere senza farsi male.
Veloci, ma senza fretta la discesa tocca a tutti.
E’ la volta di Sabrina.
Un’altra delle protagoniste della giornata!
Il cimento non e’ da poco ma l’impegno e la determinazione non mancano.
Scende anche Claudia, intanto Claudio si osserva perplesso la mano.
La terza protagonista. Pronta a tutto.
Fa freschetto qua fuori, non vediamo l’ora di riscaldarci al tepore grottesco!
La discesa della terza ed ultima eroina.
Questa di oggi e’ una uscita internazionale, intercontinentale addirittura. Abbiamo con noi Gemma, che viene dall’Australia.
Proprio per questo si merita un’altra foto.
E’ il momento di una rapida discesa di coloro che si possono considerare delle veterane delle Piane.
Ancora, si ostenta sicurezza.
E noncuranza.
Una volta dentro ci muoviamo svelti tra i cunicoli che ci separano dalla sala dei Vortici. Simone guida la fila ed io creo scompiglio nelle retrovie. Riesco a rimettere mano alla fotocamera solo nei pressi della sala, e questo e’ il capolavoro che riesco a produrre.
Visto che sono nella retrovie, trovo tutti gia’ intenti nella scoperta della sala.
Claudio ed Eleonora sono in giro a far foto artistiche. Li seguo tentando di sfruttare le loro luci per farne qualcuna decente pure io, pero’ il risultato non vale l’impegno profuso.
Simone tiene banco raccontando alcune delle particolarita’ della sala dei Vortici.
Eleonora continua nel suo tour fotografico, approfitto di nuovo.
Iniziamo a muoverci in ordine sparso verso il fondo della sala, e’ il posto selezionato per il pranzo.
Durante il pasto, gentilmente offertomi da Barbara, ripongo la fotocamera. Riprendo il mio lavoro di documentatore appena finito il pranzo.
Cedo la fotocamera per avere qualche foto anche io, soprattutto vicino a Claudio che dimostra tutto il suo entusiasmo per l’iniziativa.
Mentre attendo che il gruppo riparta dalla sala, vado a curiosare la’ vicino. C’e’ un meandrino che va avanti alcuni metri poi restringe, ritornando probabilmente alla sala dei Vortici. Mi fermo a fare qualche foto.
Quando ritorno sui miei passi il gruppo si e’ compattato, stanno facendo la ultime foto prima di ripartire.
Sabrina in versione esploratrice, si confonde tra le stalagmiti.
E’ ora. Si riprende la strada verso l’uscita.
Strada facendo incontriamo gli amici del CAI Perugia. Hanno terminato il loro giro e stanno andando anche loro verso l’uscita.
Procediamo in fila indiana, pian pianino, ma nemmeno troppo, verso l’uscita.
Quando arriviamo nei pressi dell’uscita siamo un bel mucchio di gente di 2 gruppi differenti. Iniziamo le operazioni. Io sono in mezzo alla fila, pero’ svicolo lateralmente uscendo dal vecchio ingresso. Devo farlo, devo fotografare chi esce!
Sopra di noi c’e’ anche un elfo.
Intanto le nostre eroine escono.
Andiamo ben spediti, oramai siamo pratici.
Che altro dire?!?
Siamo soddisfatte e non abbiamo paura di farlo vedere.
Dedico una serie alla mascotte del gruppo. Eccola che parte decisa.
Arrivata a meta’ strada.
Un bel sorriso per il suo pubblico.
Lo sguardo deciso dopo una prestazione soddisfacente.
Si prosegue sempre piu’ a ritmi serrati ma sempre col sorriso.
Un ultimo passo e siamo fuori.
Eccomi, arrivo!
Le nostre giovani speleo mentre ispezionano l’attrezzatura.
Intanto si prosegue ad uscire senza far mancare dei bei sorrisi.
Con lui, un altro dei giovani, e quindi protagonista della giornata, non sono stato prodigo di foto, quindi rimedio ora.
Eccolo in tutto il suo splendore, nemmeno appena affaticato dalla prova ipogea odierna.
Proseguiamo senza soste, siamo un meccanismo ben oliato!
E poi i sorrisi ci danno la carica.
Un ultimo saltino e son fuori.
Non chiedetemi cosa sia successo. E’ stato un momento in cui alla fotocamera gli girava…pero’ l’effetto e’ simpatico.
E’ il nostro momento internazionale.
Con un bel sorriso anche Gemma affronta l salita.
Qualche foto in piu’ se la e’ meritata.
Eccola, e’ fuori anche lei.
Oramai siamo agli sgoccioli, guarda un poco chi risale ora?!?
Si arrampica con energia ed un bel sorriso.
E’ poi il momento della Sabrina.
Anche a lei dedico una sequenza di foto.
Il sorriso finale.
Inizia l’uscita di alcuni amici del CAI Perugia.
Ci allontaniamo mentre loro iniziano alacremente ad uscire. Capisco la loro fretta quando passo per lo spiazzo, quello solitamente usato come parcheggio. Vedo gia’ pronte da cuocere una sterminata fila di salsicce. Confesso di essere stato tentato di affiliarmi al loro gruppo!
Invece rimango fedele al CAI Orvieto e mi avvio verso la macchina di Claudia dove potro’ cambiarmi. Nel frattempo alla macchina di Simone c’e’ la riconsegna delle attrezzature.
E’ il momento di cambiarsi…per tutti, ma non per me. Ho scordato di riprendere lo zaino dalla macchina di Simone. Devo attendere.
Per fortuna la mia attesa dura poco. Arriva Simone col mio zaino. Ora posso indossare dei vestiti asciutti.
Le attivita’ cambiatorie fervono.
Ora che sono al calduccio ricomincio ad importunare con la fotocamera.
Simone si dispera.
Faccio una rapida carrellata di alcuni protagonisti della giornata.
Claudio e’ pronto per partire…e lo fa!
Una foto anche al lago di Corbara. Poi anche noi, quelli della pandina, Claudia ed io, ci avviamo.
La risalita fino a Titignano si rivela piu’ semplice di quel che temeva Claudia. Sara’ che oramai sta’ prendendo la mano con le strade sterrate. A Titignano ci salutiamo tutti poiche’ abbiamo destinazioni finali differenti. Il ritorno ad Orvieto e’ tranquillo. Con Sabrina e Simone, Claudia ed io ci concediamo uno spuntino al bar “fico” vicino all’ingresso della autostrada. Quanche minuto di chiacchiera in piacevole compagnia per suggellare degnamente la giornata. Anche il resto del viaggio di ritorno e’ tranquillo e senza storia, non mi rimane altro che salutarvi…Alla prossima!