Una affollatissima e divertente uscita al Pretaro con, in ordine di apparizione nella foto di gruppo, Claudio, Stefano, Silvia, Emilio, Linda, Laura, Daniele, Gabriele, Mario, Claudia, Federica, Rosa, Vincenzina, Veruska, Claudia, Fabrizio, Carlo, Sara, Luigi (Gruppo Speleologico Cudinipuli) ed io.
Ma ora, fatte le presentazioni, andiamo ad iniziare! La mattina Claudio passa a prendere prima Vincenzina e poi me, abbiamo ancora un appuntamento all’uscita della autostrada con Sara e Carlo e poi il ritrovo comune a Montebuono col resto del gruppo. Quando arriviamo a Ponzano Romano, ed usciamo dalla autostrada, dei nostri amici nessuna traccia. Una telefonata svela l’arcano, sono in ritardo. Rapidissimo briefing e ripartiamo per il Zanzibar dove ci attende la colazione, aspetteremo li i nostri amici. Al bar inizio ad allietarmi la giornata con una ciambellina, cosi’, tanto per gradire.
Alle 10 in punto Gabriele mi chiama, loro sono a Montebuono. Lo avverto che noi arriveremo entro un quarto d’ora. Arriviamo a Montebuono, da Roby Bar e troviamo un assembramento quasi degno di un piccolo speleo-raduno ben riuscito. Siamo noi! Dopo un bel po’ di saluti, di chiacchiere propiziatorie e piccole aggiunte di colazione, quasi a malincuore ci predisponiamo a partire. Visto che siamo veramente tanti decidiamo di dividerci in 3 grandi gruppi. Il primo, guidato da Mario, parte subito, si dirigeranno verso la sala del the. Il secondo gruppo, guidato da Stefano ha deciso di andare a visitare il ramo dell’arpa celtica. Noi, il terzo gruppo, guidati da Claudio faremo un giro “libero” e senza meta prefissata adattandoci al momento ed alla situazione in grotta.
Con questa impostazione, e con molta molta calma, abbandoniamo il calduccio del sole per andare a prepararci. Quando arriviamo al parcheggio, noi della macchina di Claudio decidiamo per un veloce tour, quindi continuiamo dritti. Voglio mostrare loro le altre piccole grotte della zona. Dopo il giro ce ne torniamo indietro, e’ proprio l’ora di prepararsi.
Intanto il primo gruppo ha quasi terminato l’ingresso, Sta per entrare Fabio e poi…
…rimarra’ solo Silvia a chiudere la fila.
Sara e’ gia’ pronta per entrare mentre io sono ancora in “borghese”.
Mi affaccio per salutare gli amici in attesa dentro la prima saletta.
Torno sui miei passi per andare a dare uno sguardo alla seconda squadra, anche loro sono quasi pronti.
Prima di partire ci riuniamo per una foto di gruppo.
All’ingresso con un rapido colpo di mano, noi del terzo, e quindi in teoria ultimo, gruppo passiamo avanti.
Passiamo velocemente fino al passaggio basso, poi facciamo sosta per decidere il da farsi. Nel frattempo il gruppo di Stefano, che andra’ all’arpa celtica, inizia a passare.
Ecco Claudia che affronta sorridente il passaggio basso.
E’ il momento di Rosa, anche lei ci regala un bel sorriso.
Claudio mentre prova il passaggio.
Intanto arriva Stefano
Lo storico incontro in grotta tra 2 big!
Emilio, anche se un po’ in ombra, fa la sua comparsa.
Claudio decide di rimanere indietro per il momento quindi lo salutiamo con l’impegno di incontrarci piu’ tardi. Dopo esserci radunati, noi, residui, del terzo gruppo, valutiamo la situazione. Il primo gruppo lo sentiamo rumoreggiare poco piu’ avanti al primo pozzetto. Forse e’ il caso di fare un rapido giro dalle parti dell’arpa celtica anche noi. C’e’ un po’ di fila anche da questa parte. Fabrizio vorrebbe partire in esplorazione verso l’alto.
Poi desiste ma non mi lascio sfuggire l’occasione per una foto.
C’e’ anche chi se la dorme.
Seguiamo il gruppo con pazienza, pero’ poi nella zona piu’ labirintica e armata con le corde ci infiliamo in un buco alternativo a quello impegnato dai nostri amici del “secondo” e riusciamo a passare avanti. Tra una contorsione e l’altra arriviamo all’ultimo salto. Non e’ armato ed e’ meglio non scenderlo senza. Mentre racconto ad i miei amici cosa si stanno perdendo, mi affaccio sulla destra e scorgo una corda. Convinco Vins e Sara a fare un breve traverso un poco aereo mentre per stavolta Carlo passa la mano e rimane ad aspettarci al pozzo.
Gli attacchi sembrano essere qua da parecchio, anche io credo di essere stato da queste parti a scavare in passato, ma almeno 4 o 5 anni fa. Chissa’ chi e’ ora che sta facendo attivita’ da questa parti. Boh, magari lo scopriro’ tra un po’ dopo aver pubblicato questa relazione!
Una cosa e’ certa, da queste parti il fango e’ tenace! Ci aggiriamo per un poco da queste parti, troviamo tracce di bottiglie d’acqua lasciate come riserva, anche loro sembrano datate. Troviamo anche un pozzetto, non e’ armato, e’ abbastanza stretto da poter essere sceso in contrapposizione pero’ e’ abbastanza verticale, per stavolta lasciamo perdere, magari si tornera’ ancora per vedere meglio. Ecco Vins e Sara mentre torniamo indietro a raggiungere Carlo.
Pianin pianello che ne torniamo sui nostri passi. Alla sala dell’arpa celtica troviamo un ultimo scampolo del “secondo” gruppo, sono Fabrizio ed Emilio che sono in attesa del via libera per impegnare la condotta per proseguire perso l’uscita.
Fabrizio passa, noi con Emilio ci dedichiamo ad una foto di gruppo. Dopo la foto il buon Emilio parte e invece noi veniamo allietati da un concerto per arpa (celtica!) tenuto da Sara.
Sara si scatena, si impossessa della fotocamera per rubare una immagine “intima” di un pipistrello che dorme nella sua nicchia.
Mi merito anche io una sua foto!
Sara alla fine del concerto.
Emilio ci urla da sopra che ora la via e’ libera. Ci rimettiamo in cammino. Quando arriviamo all’incrocio che porta verso l’uscita da una parte o verso il primo pozzetto dall’altra, scruto i miei compari chiedendo loro cosa vogliano fare. E’ presto deciso, faremo un rapido giro fino alla sala del the. Al pozzetto c’e’ di nuovo un po’ di fila, e’ il primo gruppo che si avvia ad uscire mentre il secondo, piu’ noi, cercano di scendere. Ecco Federica mentre risale.
Claudio e’ stato di parola! Lo ritroviamo con molto piacere mentre assiste gli altri nella risalita.
C’e’, come poteva mancare, anche Stefano.
Il pozzetto, una panoramica un poco sfocata ma e’ quel che ho disponibile!
Lo stesso e’ per Mario.
Il bel sorriso di Claudia mentre termina la risalita del pozzetto.
Faccio il discolo e scendo giu’ svelto svelto tra una salita e l’altra. Alla base del pozzetto incontro un altro bel sorriso, Laura, per questa volta orfana della sua amica di grotta, Claudia.
Il primo toboga non lo facciamo, porto Sara, Vins e Carlo per la stretta fessura laterale che ne e’ il bypass. Il secondo e’ inevitabile e troviamo fila. Incontro di nuovo Gabriele, lui e’ alla base del toboga, io sopra. Approfitto spudoratamente di una sua infinitesima indecisione per fiondarmi giu’ prima che lui impegni la corda per salire. Ci salutiamo velocemente, c’e’ folla in questo punto. Salito Gabriele, scende Sara.
Se la cava egregiamente.
Eccola all’arrivo del toboga.
Dopo la discesa di Sara ci leviamo di torno per favorire le salite e le discese che continuano alternate. L’ultimo a salire e’ Daniele, noi del “terzo” siamo di nuovo riuniti e possiamo proseguire. Nei pressi della sala del the prendiamo per una spaccatura laterale, voglio vedere se ritrovo un posto visto un paio di anni fa
Porto i miei amici in questa spaccatura per un bel pezzo. Il posto che cerco non lo ritrovo.
In compenso arriviamo in una saletta dove troviamo nuovamente tracce, non proprio recenti, di lavori.
Il pozzo scende e sembra promettere bene, magari sarebbe fattibile senza attrezzi, pero’ meglio non rischiare.
Ci limitiamo a fare una bella foto nella saletta e poi torniamo sui nostri passi.
Mentre torniamo cerco di cavare fuori qualche foto del posto, che comunque e’ notevole.
Foto di gruppo nella spaccatura.
Eccomi in posa pensosa, forse ancora mi chiedo dove possa essere il posto che ricordo di aver trovato tempo fa.
Sara occhieggia tra i broccoletti.
Ci provo anche io…
…e poi Vins!
Ancora un sorriso rubato a Sara.
Ritornati sulla “strada maestra” decidiamo di non farci mancare nulla, quindi prendiamo decisi verso la sala del the per una fugace visita. Eccoci riuniti nella celeberrima sala. A proposito di the, abbiamo lasciato gli zaini con l’acqua all’incrocio per la sala dell’arpa celtica ed ora la sete inizia a mordere.
Carlo si concede un attimo di relax, per lui che non ama particolarmente passaggi aerei o in arrampicata, oggi e’ stata una giornata di grande allenamento e densa di emozioni.
Eccolo infatti mentre affronta impavido la risalita del primo toboga.
Questa, anche se non si vede, e’ Sara mentre inizia la sua risalita.
E questa invece, fidatevi, e’ Vincenzina.
Quando nuovamente siamo riuniti, affrontiamo il breve traverso che porta al pozzetto.
Risalgo svelto il pozzetto poi aspetto gli altri importunando una dolicopode.
Una breve sosta all’incrocio per recuperare e, finalmente, bere un sorso d’acqua, poi gli ultimi contorcimenti ci portano rapidamente fuori. E’ gia’ notte, troviamo il resto del gruppone fuori ad attenderci, anzi alcuni si stanno muovendo verso il Roby Bar dove ci attenderanno facendo aperitivo.
Noi ci cambiamo velocemente mentre il buon Claudio ci aspetta con pazienza. Quando siamo pronti raggiungiamo gli altri al bar. Purtroppo Mario, Gabriele e quelli che ho chiamato per oggi, il primo gruppo, hanno deciso di rientrare subito, probabilmente a causa di impegni. Siamo comunque ancora numerosi e tutti decisi a fare insieme anche una bella cena. Eccoci riuniti nella saletta del bar intenti a terminare la fase “aperitiva” in attesa di spostarci al ristorante.
Il ristorante, quale altro poteva essere se non Alessandro al Campanile, a S. Oreste?!? Arriviamo invadendo il ristorante in maniera simpaticamente rumorosa ed in un attimo siamo pronti per la cena. Sara e Carlo festeggiano la giornata con una bevuta incrociata.
Qualche brindisi ci vuole!
Le prime portate le terminiamo in un batter d’occhio, molto prima che mi venga in mente di fotografare i piatti. Mi rifaccio con il singolare spiedino di carne, tipico del ristorante. Sul dolce, caffe’ ed ammazza-caffe’ mi perdo di nuovo, vi posso solo assicurare che e’ tutto ottimo!
Dopo l’allegra ed abbondante cena ce ne torniamo alle macchine per riprendere la strada di casa. Siamo gia’ sull’autostrada quando scattano le 22 e 22, come testimonia la foto che scatto al cruscotto della macchina di Claudio.
Il resto del viaggio e’ tranquillo, ogni tanto mi riscuoto dal torpore per fare qualche parola con Claudio ma per il resto c’e’ poco da raccontare. Arrivati sotto casa mia, un ultimo abbraccio ai miei amici poi via, alla prossima!