A Grotta Pedroni con Claudia, Laura, Gabriele ed io insieme a Luna.
La mattina io e Luna ce ne usciamo bel belli casa per andare all’appuntamento al solito bar “fico” all’Anagnina. Abbiamo appuntamento alle 8.30 con gli altri, c’e’ tutto il tempo. Arriviamo infatti con largo anticipo e nell’attesa mi concedo la prima colazione. Arrivano per prime Claudia e Laura, faccio con loro la colazione “di gruppo”. Gabriele e’ un po’ in ritardo, in compenso arrivano degli amici, diretti ad altre mete, con cui attacchiamo chiacchiera.
Buon ultimo arriva Gabriele, col giacchetto di pelle nonostante il freddo pungente. Anche lui ama parlare con gli amici ed infatti eccolo impegnato con Piero, lo lasciamo fare per un paio di minuti prima di costringerlo a fare colazione per poi andare via.
Finalmente si parte per Carpineto. Un’ ultima breve sosta al supermercato in paese e poi via fino all’Acqua di Mezzavalle dove ci prepariamo per la salita fino alla grotta. Fa veramente freddo, pero’ siamo fortunati, il cielo e’ sereno, passeremo una bella giornata.
Per il primo tratto, come faccio di consueto, andiamo su dritto per dritto fino ad intercettare il sentiero al limitare del bosco. Devo fare un ritorno alla macchina perche’ scordo i bastoncini appoggiati per terra. Luna e’ contentissima ed inizia a scorrazzare su e giu’.
Ne avevano vista traccia anche piu’ in basso, ma nel bosco diventa evidente, ha nevicato di recente.
Il sentiero e tutto il bosco intorno sono imbiancati.
Prima di affrontare la salita fino alla grotta finiamo di sistemarci, ne approfitto per qualche foto.
Laura tiene una mano sul capino della sua amica, la piccola Claudia.
I funghetti sui tronchi resistono anche alla neve.
Le 2 amiche ricongiunte.
Gabriele, col casco sulle 23, e’ tra loro per condividere la foto.
Luna ci osserva chiedendosi come mai siamo cosi’ lenti.
Appena arrivo ad una decina di metri riparte come un missile terra-aria.
E’ terminata la parte nel bosco, forse quella piu’ in salita della giornata. Troviamo piacevole il tepore del sole che ora riesce a raggiungerci. Laura prova a cercare riparo nel cavo di un albero enorme, o almeno nella parte del tronco rimasta al proprio posto.
Gabriele e’ partito un po’ malandato ma ora sembra essersi ripreso abbastanza, la sgambata inizia a dargli beneficio.
Anche Claudia vuole provare il rifugio di Laura, sembra accogliente.
Siamo in vista della sella, c’e’ ancora un timido sole ma le nubi avanzano. Ci giriamo a guardare i monti cercando di indovinare in quale direzione sia Pian dell’Erdigheta, una volta di queste mi piacerebbe fare il giro dalla sella a la’.
Una breve sosta alla sella prima di affrontare l’ultimo tratto in salita fino alla grotta.
Laura e’ pronta a ripartire.
Si va! Non ricordo con precisione la strada, la prima e anche l’ultima volta che sono stato a grotta Pedroni e’ stato circa 2 anni fa, come se non bastasse la neve ha cambiato completamente i luoghi di cui avevo ricordo, mi avvio augurandomi silenziosamente di avere fortuna, i miei amici potrebbero anche aversela a male se dopo tutto questo camminare nemmeno trovassi la grotta. Anzi, il buon Gabriele ogni tanto mi rinfaccia di avergli detto che c’erano solo 20 minuti di cammino per arrivare alla grotta ed e’ gia’ un’ora e mezza che camminiamo al freddo e al gelo. Sinceramente non ricordo di aver fatto una tale affermazione, ma il fatto di non ricordarlo, oramai avrete capito, non e’ conclusivo! Comunque sia, mi avvio millantando sicurezza e padronanza circa la direzione da prendere. Ricordo che c’era un sentiero segnato ma iniziando a salire non scorgo i soliti segni di vernice sugli alberi quindi mi tengo al centro del canalone che stiamo percorrendo sperando in bene. Siamo quasi alla cresta, quando Luna si ferma in prossimita’ di un segno di vernice rossa. Grazie Luna!
Un’altra foto se la merita proprio, ora sono un poco piu’ tranquillo di aver preso la giusta direzione.
Arrivati in cresta mi fermo ad aspettare gli altri. Laura mi segue da presso, Claudia e Gabriele sono poco indietro. Nel tratto di bosco che abbiamo appena passato oltre al freddo abbiamo avuto un intenso gocciolio dagli alberi, probabilmente il tenue sole ha fatto sciogliere il ghiaccio accumulato sui rami.
Visto che ne parlo mi sbrigo anche a fotografarlo!
Ecco Claudia che sbuca fuori dalla nebbia.
Quando siamo di nuovo riuniti riparto millantando sicurezza circa la destinazione. Giriamo intorno alla prima, enorme, dolina, ne aggiriamo un’altra ancora piu’ grande poi tiro dritto sperando di riconoscere il mucchio di pietre coperte di muschio che nascondono l’ingresso della grotta. Sono fortunato, eccole li’ proprio davanti a me! Ci sono ancora i rami che mettemmo ad ostruire l’ingresso. Faccio il modesto quando i miei amici fanno i complimenti alla mia memoria, d’altronde, cito: “anche una ottima pianificazione non potra’ mai sostituire una bella botta di culo!”. Insomma faccio finta di nulla ed inizio a prepararmi per entrare. Luna si aggira nervosamente intorno a noi, non comprende bene la causa della sosta nella camminata e non riesce a trovare un posto comodo dove accoccolarsi sopra questa roba bianca e fredda. Proviamo a metterle sotto una busta di plastica ma non sembra gradire. Dopo un paio di tentativi mi butto in ginocchio e spazzo via la neve da un ampio quadrato. Sotto ci sono le foglie, Luna stavolta sembra gradire, quindi torno ai miei preparativi. Gabriele ha freddo e non vorrebbe entrare, pero’ quando sente l’arietta tiepida che soffia dalla grotta si convince a cambiarsi. Quando sono pronto vado per entrare, anche le ragazze son quasi pronte. Appena dentro mi faccio passare il necessario per scavare quindi vado a vedere il buco lasciato 2 anni fa. Caspita, non me lo ricordavo cosi’ stretto!
Ripongo la fotocamera e appena mi raggiungono gli altri, iniziamo a lavorare. Dopo un paio d’ore il risultato non e’ male ma ce n’e’ ancora parecchio da fare. Comunque il flusso d’aria tiepida fa ben sperare. Quando sono stanco cedo il posto. Mentre c’e’ Gabriele intento a lavorare un audace pipistrello svolazza agilmente tra di noi andando a sparire delntro il buco, chissa’ se andra’ a riposare in una sala raggiungibile anche da noi?
Proseguiamo i lavori, ora riesco anche a starci dentro.
La giornata pero’ avanza in fretta, inoltre c’e’ anche Luna che inizia ad essere infreddolita, per questa volta e’ arrivato il momento di tornare indietro. Esco, sistemo in fretta lo zaino e partiamo.
La discesa e’ piu’ agevole, sicuramente! Una sosta con foto di gruppo la facciamo nei pressi della fonte.
In breve siamo fuori dal bosco, quasi in vista delle macchine. La luce va scemando rapidamente.
Alle macchine ci cambiamo mentre scende la sera. La mia proposta di cenare alla sbirra viene accettata all’unanimita’, siamo un gruppo affiatato!
Ce ne scendiamo in paese senza fretta, e’ ancora presto per cenare. Claudia ed io arriviamo prima quindi passiamo alla Sbirra per informarci. Apriranno alle 19.30, abbiamo un’ora abbondante da spendere.
Quando arrivano anche Laura e Gabriele, ci buttiamo dentro il bar in piazza dove degustiamo con piacere un ottimo the bollente che ci riporta in temperatura.
Claudia mentre riprende contatti con i suoi fan, erano molto in pensiero ed ora ha i suoi problemi per smaltire i messaggi!
Mentre aspettiamo mi chiama Stefano, lui con Rosa, Veruska e Fabrizio, sono andati al Pisciarello, dalle parti di Supino. Hanno pensato di venire a cena alla Sbirra (in verita’ venerdi’ sera in sede ero stato un “minimo insistente” al riguardo e Stefano ha voluto farmi contento!), l’unico problema e’ che sono ad un’ora e passa da qui e devono ancora fare una pausa al bar come stiamo facendo noi. Li aspettiamo pazientemente, ma solo fino alle 8 meno un quarto, poi ci precipitiamo al ristorante prendendone rumorosamente possesso. La cena alla Sbirra e’ soddisfacente, come al solito, e’ il degno coronamento delle fatiche della giornata. Dopo cena, mentre stiamo pagando il conto e sorbendo il caffe’ arriva Stefano col resto dei nostri amici…Sono contento che alla fine ce l’abbiano fatta a venire, pero’ sono dispiaciuto perche’ non potro’ tener loro compagnia, devo per forza tornare a Roma. Stasera alle 11 devo essere in stazione per recuperare Betta che torna dalla visita alla sorella e non posso assolutamente mancare l’appuntamento. Ci salutiamo ripromettendoci di fare meglio alla prossima occasione poi li lasciamo alle capaci mani degli “sbirraioli”. Per il ritorno non sto a tediarvi, una sosta al bar di Anagnina per i saluti e poi di corsa a casa. Chiudo in bellezza con un: “Alla prossima”!