Uscita a Grotta Doli con tanti partecipanti: Pamela, Claudia, Laura, Giancarlo, Gabriele, Maurizio, Stefano,Valerio,Erminio, Livia ed io
Appuntamento la mattina sotto casa da me con Pamela e Stefano. Andiamo con la macchina di Stefano che e’ bella comoda. Lo si capisce dalla faccia rilassata di Pamela quanto sia comoda! A Vicovaro Mandela usciamo dalla autostrada, poco prima sento Gabriele al telefono e decidiamo di vederci con lui ed il resto del gruppo al primo bar che si incontra per la strada. Al bar ci incontriamo tutti con abbondante scambio di saluti. Oltre a Gabriele c’e’ Claudia, Laura e Giancarlo. Facciamo una ulteriore colazione poi proseguiamo. Noi prima di imboccare la salita per Monte Livata facciamo una rapida deviazione per fare carburante.
Vicino all’area di servizio sono decisamente ospitali!
La salita fino a Monte Livata, sara’ per la guida sportiva di Stefano, sara’ perche’ mi sto abituando a lei, mi sembra meno lunga delle altre volte. Noi 3, dopo una rapidissima sosta caffe’ al bar della piazza andiamo con decisione verso casa di Maurizio dove gli altri sono gia’ a cambiarsi. Appena arrivati, prima di tutto mi dedico a fotografare una simpatica famigliola di funghi che cresce a pochi metri da casa di Maurizio, fossero commestibili sarebbe piu’ comodo che al supermercato.
Stavolta mi ricordo che avevo promesso a Pamela di mostrarle la dolina che si e’ sfondata tempo fa in un prato proprio a 2 passi da la’, accanto ad un altro caseggiato. Il prato l’ho ripreso per via di questo bel fungo (una mazza di tamburo?) ma lo sprofondo non l’ho degnato. Sara’ per la prossima volta.
Dopo la visita torniamo alle macchine per cambiarci, grotta Doli ci aspetta.
Maurizio che insegna a Pamela il passo felpato da tenere per non rovinare il bosco!
Continuo a girare cercando di sorprendere tutti con foto inaspettate. Con Claudia ci riesco…
…con Laura meno. E’ pronta in tutti i sensi con la sua sfolgorante tuta nuova!
Ci siamo quasi, il primo capannello di speleo pronti a partire.
Riesco a radunare tutti, un bel gruppone, vero?!? Ve li presento: Claudia, Laura, Giancarlo, Gabriele, Maurizio, Stefano e Pamela.
Ci avviciniamo all’ingresso. Quando sbuchiamo dal bosco faccio una foto al panorama, e’ cosi’ bello che ogni volta mi sorprende.
Mi giro a riprendere l’avvicinamento.
C’e’ anche il tempo per una foto con Stefano, Claudia si offre gentilmente come fotografa.
Usciamo dal bosco in ordine sparso ma oramai ci siamo quasi.
Passiamo accanto al mega focolare. Tra un po’ col freddo potrebbe risultare utile.
Mi metto comodo per riprendere il passaggio di tutti, ecco la seconda carrellata.
Non riesco a fermarmi, eccone un’altra!
Il passaggio di Maurizio non poteva mancare. Gabriele poco lontano chiude la fila.
Mentre attendiamo agli ultimi preparativi, una sorpresa, arriva anche Valerio con Livia ed Erminio. E’ loro intenzione andare al fondo per continuare il lavoro e magari continuare l’esplorazione se riescono a passare la strettoia. Visto che devono andare a faticare piu’ di noi decidiamo di farli passare subito, noi partiremo dopo di loro e andremo a visitare il pozzo parallelo. Siamo tanti per un giro del genere ma e’ sicuro che troveremo ugualmente modo di divertirci.
Una nostra rappresentanza osserva l’ingresso degli esploratori.
Erminio attende il suo turno.
Gabriele e Pamela se la chiacchierano quietamente.
E’ il nostro turno per entrare e non mi faccio pregare. Nella prima saletta c’e’ un po’ di fila quindi ho tutto il tempo per guardarmi intorno. Becco in flagrante copula un paio di dolicopode, sono cosi’ impegnate che non si scompongono minimamente per le mie attenzioni.
Erminio alla partenza del pozzetto successivo e tutti noi intorno.
Stefano inganna il tempo con un sonoro sbadiglio, ha bisogno di azione.
Faccio un giro di foto nella sala, non grande ma capiente.
Pamela fa finta di nulla.
Mi ricordo solo ora che il mio intento e’ quello di fare il rilievo col DistoX ed il palmare. Torno indietro ed inizio a prendere i punti dall’ingresso.
Mentre inizio a disegnare il profilo dei punti presi sinora cedo la fotocamera per documentare questi momenti toccanti.
Eccomi che sfoggio con orgoglio il DistoX.
C’e’ ancora da attendere. Quanto dovevo per il rilievo per il momento l’ho fatto, riprendo possesso della fotocamera e comincio ad imperversare nuovamente.
Claudia vicino al cartello con il divieto di fumare, riguarda la pipa ma personalmente lo estenderei a tutte le tipologie fumiganti, almeno quando sono sottovento!
Un moccolo, chissa’ chi lo ha retto!
Tocca a noi, Stefano parte come un missile, Gabriele lo segue. In pochi minuti siamo tutti al passaggio successivo. Stefano e Gabriele sono gia’ oltre. Ora e’ il turno di Claudia che si fa avanti.
Si merita un’altra foto, che dite?
Il posto e’ bello, l’attesa e’ finita, ritorna il sorriso. Per far vedere le loro facce sorridenti costringo i poveretti di turno a pose immobili e a luce spenta.
Per fortuna le concrezioni sono ferme, o meglio non si muovono con i nostri tempi e sono molto pazienti con chi tenta di fare foto!
Seguitemi…vi descrivo brevemente il primo tratto di grotta. Dopo i primi 2 metri del primo saltino la grotta si biforca. Se si continua a scendere si va per il fondo dove sono andati Valerio, Livia ed Erminio per lavorare alla strettoia. Per il pozzo parallelo si continua in orizzontale nel posticino molto concrezionato che vi ho gia’ mostrato poche foto fa. Si passa un punto col soffitto basso, si scende ancora un paio di metri e ci si trova nel bel posto che vedete in foto.
Da quel punto in poi la faccenda dell’attesa si ripete poiche’ la grotta prende un andamento fortemente verticale fino all’attuale fondo per questo ramo. Stefano e’ avanti e dagli ultimi aggiornamenti che mi arrivano sembra ci siano problemi. Gabriele lo sta raggiungendo per dargli manforte. Io per parte mia continuo con pazienza il lavoro sul rilievo. Maurizio chiude la fila e ad un certo punto ci avverte che il trio di esploratori sta ritornando verso l’uscita. Hanno preferito fare una breve esercitazione sull’utilizzo della attrezzatura a beneficio di Livia che e’ alle prime armi, o meglio ai primi pozzi. Quando sento trambusto urlo loro un saluto e poi torno alle mie occupazioni. Laura e Giancarlo in paziente attesa.
Come dicevo, dal tratto in piano fortemente concrezionato si scendono un paio di metri, poi si fa uno scivolo, quindi altri 2 metri di discesa fino ad una piccola cengia ed infine si piega a destra dove iniziano una serie di pozzi, ovvero uno solo ma abbastanza lungo! La partenza del pozzo e’ un poco spostata lateralmente quindi c’e’ da fare il traverso che Claudia passa con perizia mentre la fotografo.
Laura e’ alla fine dello scivolo ed e’ pronta per arrivare sul terrazzino dove sono io non appena sloggerò.
Claudia continua la discesa.
Molto piu’ sotto ci sono Stefano e Gabriele. Le informazioni non arrivano precise fino a noi, pero’ mi sembra di capire che la corda che hanno trovato non sia bastata per scendere. Da qui la lunga attesa che abbiamo patito.
Claudia e’ arrivata ad una minuscola cengia dove la attende Pamela, ora sono li’, strette strette. Da sotto sembra che Gabriele e Stefano mi chiedano di scendere. Chiedo a Pamela e Claudia loro se mi fanno spazio per passare e me lo concedono. Mentre scendo prendo una fotoe verso l’alto, credo che quel bagliore sia sempre Laura che osserva cosa io stia combinando.
Ecco le mie 2 amichette ammucchiatelle, si sono assicurate con il cordino in kevlar nuovo nuovo di Pamela. Le scavalco cercando di non calpestarle e faccio per proseguire.
Naturalmente non posso esimermi dal fare loro qualche foto, loro ne sono felici, quasi mi pregano, addirittura!
E dopo arriva anche la commozione!
Uno sguardo verso il basso mi rivela che Stefano e Gabriele sono ben piu’ in basso, sembra che anche da questa parte abbiamo almeno un pozzo di dimensioni notevoli.
Oramai siamo qua, tanto vale che anche io abbia una foto. Cedo per pochi secondi la fotocamera a Claudia che gentilmente si presta ad operare.
Continuo la discesa, strada facendo trovo queste lamine di concrezione che trovo stupende, purtroppo la foto non rende molto l’idea, ma io ve la propino ugualmente.
Arrivo al frazionamento. Vedo il lavoro fatto da Stefano. La corda su cui sono sceso finora ora e’ ammatassata vicino all’attacco. Ora dal frazionamento parte la corda rossa da 60 che ha portato Gabriele. Sposto la matassa di lato, lego l’estremita’ inattiva della corda rossa cercando di limitare le possibilita’ di far confusione. Quando sono soddisfatto passo il frazionamento e raggiungo i miei amici che se la chiacchierano facendo uno spuntino.
Grido la libera poi mi aggiorno con Stefano e Gabriele su quanto successo finora, mi raccontano quanto hanno fatto per arrivare sin qua. A mia volta gli dico che ho sistemato un po’ le corde e utilizzato un moschettone semplice trovato in loco per levare di mezzo la matassa di corda. Quel moschettone avrei dovuto recuperarlo perche’ e’ uno di quelli della longe di Stefano! Poco male, lo riprendera’ salendo. Ora finalmente guardo intorno per vedere dove mi trovo, anche per me e’ la prima discesa nel pozzo “parallelo”. L’ambiente, come anche il pozzo, e’ a forma di occhio, sul fondo sono tutti massi di crollo, alle estremita’ si vede la spaccatura su cui sembra impostata tutta la grotta, sono proprio curioso di vedere il rilievo…Ops! Solo ora misovviene che, quando ero alla cengia con Pamela e Claudia tra una foto ed uno scambio di battute mi son scordato un piccolo particolare…da quel momento in poi non ho preso piu’ i punti per il rilievo!
Ripresomi dallo sconcerto per essere stato cosi’ sbadato vado a distrarmi facendo un giro a vedere di possibili prosecuzioni. Mi dirigo al lato opposto a quello dove stazioniamo per evitare che ci vengano addosso sassi. Sembra esserci qualcosa ma c’e’ molto lavoro da fare, forse prima di iniziare qua e’ meglio vedere cosa succede dall’altra parte, al fondo. La spaccatura dal lato “sicuro” non sembra promettere prosecuzioni. Rimane anche il tempo per avere una foto con Gabriele.
Mentre attendiamo gli altri cerco di fare qualche foto alle curiose formazioni sulle pareti.
Una mini marmitta con sassi tondi dentro.
Arriva Pamela!
Ora scende anche Claudia.
Ecco il gruppo che si riforma piano piano.
L’arrivo velocissimo di Claudia.
Arriva anche Giancarlo. Anche lui ha dato una sistemata al groviglio di corde. Ha rifatto per benino la matassa e recuperato il moschettone di Stefano, che ne riprende possesso con soddisfazione. Giancarlo ci aggiorna, Maurizio ha deciso di tornare verso l’uscita, magari si era infreddolito a forza di aspettare. Intanto noi passiamo alle foto di gruppo.
Esageriamo, ne facciamo anche una con l’autoscatto, oramai sto diventando esperto!
Dopo le foto ed uno spuntino c’e’ poco altro da fare, iniziamo la risalita. Con Gabriele concertiamo una strategia per riprendere il rilievo interrotto. Lui salira’ sopra di 2 frazionamenti, in pratica fino alla piccola cengia dove sostavano Claudia e Pamela. Io saliro’ fino al primo frazionamento e da li’ prendero’ i punti, prima verso di lui e quindi verso il fondo. Senza porre altro tempo in mezzo mettiamo in atto il nostro proposito. Eccomi quindi al frazionamento intento a terminare il lavoro di rilievo. Devo sbrigarmi perche’ da sotto si stanno spazientendo ed iniziano ad arrivarmi colorite minacce su quello che potrebbero fare a me ed al povero distoX!
Arrivo alla cengia e mi accomodo al posto di Gabriele mentre lui riprende la salita.
Arriva Claudia. Mentre la attendo sistemo la sosta con un cordino in kevlar.
Riprendo Claudia piu’ volte mentre sale. La macchia bianca dietro di lei e’ la luce degli altri, lontano, sul fondo del pozzo.
Eccola arrivata.
Dopo di lei arriva Pamela mentre io inizio a risalire al frazionamento successivo, partendo mi prendo lo zaino con le corde, il trapano e la sacca d’armo che era rimasto sulla cengia. Quando arrivo, accade il fattaccio, devo passare per il traverso. Nel farlo poggio il piede su una stretta lama di roccia e questa non trovo di meglio da fare che spezzarsi. La pietra cade rumorosamente seguita dal mio urlo: “sasso!”, questo pero’ purtroppo non evita che la pietra colpisca Claudia prima sulla spalla e quindi sulla mano. Segue un momento concitato ma per fortuna sembra che il danno sia lieve. Per evitare ulteriori passaggi su quel che rimane della lama di roccia, con l’aiuto di Gabriele disfo il traverso smontando l’attacco centrale e lasciando la corda lasca, servirebbero ancora un paio di metri di corda per rendere il passaggio comodo, pero’ ora non e’ possibile far di meglio. Mentre arrivo alla cengia e Gabriele inizia a risalire, anche Claudia parte. Sara’ la prima a sperimentare il passaggio nuova maniera. Quando arriva dice di avere la mano gonfia e dolorante, per fortuna e’ la sinistra che utilizza meno. Il passaggio non le risulta agevolissimo ma alla fine anche lei arriva sulla cengia dove da’ la libera per Pamela. Mi fa vedere la mano, in effetti e’ abbastanza gonfia e con qualche escoriazione, ma non sembrano esserci fratture. Ci cambiamo di posto cosi’ puo’ continuare la risalita fino al punto successivo dove la attende Gabriele. Arriva anche Pamela, anche lei si ingegna nel passaggio nuova maniera e anche con lei ci cambiamo di posto sulla cengia perche’ possa continuare la salita. Approfitto della sua sosta per aggiustarsi uno scarpone per costringerla a restare immobile il tempo della foto.
Sale Stefano, lo riprendo insieme al passaggio incriminato, a sinistra si vede la punta di roccia che rimane della lama caduta addosso a Claudia. Giancarlo, che e’ ultimo insieme a Laura, mi urla se il cordino in kevlar sia da recuperare, gli urlo che si, lo deve portare con se’. Quando arriva Stefano parto anche io verso l’uscita.
Dopo il passaggio stretto mi ritrovo con Pamela, e’ impegnata con un “allongiamento” che le risulta un poco ostico ma alla fine l’ha vinta lei. Mentre si avventura per l’ultima breve risalita la avverto di aspettare una volta arrivata nella saletta che e’ anticamera dell’uscita, cosi’ le potro’ passare gli zaini.
Esaurita l’operazione zaini mi soffermo ad attendere Stefano, gli voglio chiedere se ha voglia di andare a vedere anche l’altro ramo, quello del fondo. Eccolo che spunta bel bello dal passaggio basso ornato di stalattiti.
Ora tocca a lui rimanere fermo e paziente un paio di minuti mentre provo a scattargli delle foto.
Qua Stefano non si vede, pero’ la foto mi piace quindi ve la mostro ugualmente.
La mia proposta di visitare l’altro ramo non raccoglie il favore di Stefano, per oggi l’uscita si conclude cosi’. Mi avvio a passare l’ultimo saltino poi mi piazzo ad aspettare Stefano al varco per costringerlo ad un’altra sessione di foto.
Eccolo che spunta in tutto il suo splendore!
Quando usciamo e’ quasi buio, i pochi minuti che ci servono per sistemare le nostre robe sono sufficienti alla notte per calare completamente. Vado avanti perche’ l’ultima volta mi sono un poco perso e vorrei vedere se stavolta ricordo la strada. Va quasi bene ma ci devo ancora lavorare! Quasi alle macchine mi volto per rubare una foto, non ne viene un capolavoro ma rende l’idea.
Ci accomodiamo davanti casa di Maurizio dove troviamo il padrone di casa ad attenderci fresco e riposato. L’aria e’ decisamente fresca quindi ci cambiamo svelti per poi riporre tutto nelle macchine. Dopo c’e’ il tempo per qualche chiacchiera a commento della giornata. Anche in questo caso le foto sono quel che sono, accontentiamoci.
Claudia mostra la mano gonfia avvolta dal ghiaccio per non farla gonfiare ulteriormente.
In casa di Maurizio ci dividiamo le cibarie rimaste accompagnandole con un bicchiere di vino offerto dal padrone di casa. Condiamo il tutto con qualche parola sulla uscita, tutto sommato positiva. Per molti dei partecipanti quello di oggi e’ stato uno dei pozzi piu’ lunghi risaliti nel corso della propria carriera speleo e ne sono giustamente contenti! Dopo spuntino e chiacchiere prendiamo commiato da Maurizio, e’ giunta l’ora di tornare a casa. Il ritorno e’ tranquillo e veloce, o almeno cosi’ mi sembra, devo essermi appisolato! Con questo si conclude il resoconto di una bella giornata. Dopo la pausa estiva e tempo di tornare a salutarci con il solito, beneagurante, “alla prossima”!!!
Grazie x le cose che ho imparato, x l’allegria e soprattutto x avermi detto che il pozzone, apprestandoti a scenderlo era un …. ” piu’ oh meno 20 , poi quando hai dato il libera … Un leggerissimo dubbio,…ma leggerissimo!!!! Sulla effettiva profondita’ mi e’ venuto…:))) Confermo bellissima uscita!
Claudia
Bellissima relazione con delle foto fantastiche. ..un grazie speciale a Bibbo per la grande passione che trasmette.
Per puro caso si è formata una squadra
vincente….;)
Pamela