Convegno “Speleologia e archeologia in Sabina. Incontro di Studi” organizzato dal gruppo speleo archeologico Vespertilio.
Inizialmente avevo deciso di andare con Luna a Carpineto Romano per dare una occhiata a Grotta Pedroni. Pero’, cana a parte, sarei dovuto andare da solo e questo mi dava noia. Il mio desiderio di fare qualcosa ma in buona compagnia mi ha fatto cambiare destinazione verso il convegno. Dopo questo breve prologo possiamo andare ad iniziare. La mattina non sono ancora le 8 quando esco di casa in compagnia di Luna per raggiungere la macchina. Mi sono portato lo zainone con l’attrezzatura ma e’ quasi scontato che oggi non la usero’. La mia destinazione finale e’ Poggio Mirteto ma, visto che sono nei paraggi, ne approfitto per passare a Montebuono. Strada facendo faccio una rapida quanto doverosa sosta a Zanzibar per una seconda colazione. In quel di Montebuono, un rapido saluto a Roby Bar e poi riparto alla volta di Poggio Mirteto. Quando sono alla rotonda dove devo girare per Poggio Mirteto mi sovviene che non so dove si tenga il convegno! Faccio uno squillo a Giorgio ma senza fortuna. Mentre proseguo alla ventura ricevo la provvidenziale chiamata di Gianna che risolve il mio problema, devo andare a Via Riosole vicino alla sede della polizia municipale. Entrando in citta’ mi accosto per chiedere informazioni ad un vigile, chi meglio di lui! Purtroppo le precise indicazioni che ricevo le perdo quasi del tutto perche’ mentre lui spiega sento Luna sui sedili di dietro che vomita, le curve l’hanno tradita. Saluto, ringrazio e riparto. Pochi metri piu’ avanti faccio per accostare per vedere cosa sia successo di dietro. Non ho ancora spento la macchina quando vedo arrivare la macchina presidenziale con Maria e Gianni a bordo. Tento, invano, di attirare la loro attenzione ma tirano avanti senza notarmi. Rimonto in macchina e parto a razzo, c’e’ una macchina che si e’ frapposta ma riesco a seguirli. Arriviamo ad un bivio, Maria e Gianni prendono a destra per la piazza principale, un simpatico cartello indica a sinistra per la polizia municipale. Un decimo di secondo di indecisione poi seguo la via del cuore invece che quella della ragione, prendo a destra per seguire i miei amici! Loro attraversano la lunga piazza poi girano a sinistra imboccando una via in discesa. Arrivano ad una piazza dove cercano un parcheggio minimamente ombreggiato. Io li imito nel parcheggiare, pero’ mi accontento di lasciare la macchina al sole al centro della piazza. Faccio un rapido cenno di saluto a Maria, tanto per farmi riconoscere ma poi mi devo dedicare a Luna e alla pulizia del sedile dove ha fatto quel che ha fatto. Quando ho terminato con lo sporco lavoro finisco con i saluti e seguo i miei amici verso la sede del convegno. Saliamo lungo la strada, all’altro lato della piazza rispetto alla via da cui siamo arrivati. Quando passiamo davanti alla sede della polizia municipale mi rammento di alcune delle indicazioni del vigile e quindi guido tutti con sicurezza verso il convegno. Attraversiamo il parcheggio dei vigili e giriamo attorno al palazzo, sul retro troviamo finalmente la nostra meta. Il convegno non e’ ancora iniziato ma fervono le attivita’ preparatorie. Vedo subito Stefano, Cristiano e Giorgio che armeggiano sul computer dove saranno ospitate le presentazioni per gli interventi.
Una rapida panoramica tutto intorno ed ecco Andrea e Gianni che se la ridono. Andrea sta anche prendendo le adesioni per SpeleoNarnia 2015 che si terra’ a novembre ma ora non posso aderire perche’ non ho abbastanza denaro con me.
C’e’ ancora qualche minuto da passare. Gianni, Stefano ed io decidiamo di fare un salto in piazza a prendere un caffe’. Strada facendo incontriamo Daniela che rivedo oggi per la prima volta da almeno 15 anni. Ho piacere di rivederla ma il tempo stringe ed il dovere ci chiama, dopo i saluti ci diamo l’arrivederci al convegno ed il nostro drappello prosegue per il caffe’. Il bar dove andiamo ha la macchina per torrefare il caffe’, uguale a quella che era consueto vedere in molti bar di Roma quando ero piccino. Oltre a degustarne ho modo di veleggiare sull’avvolgente aroma di caffe’ verso ricordi lontani. Non dura molto, faccio appena a tempo a sorseggiare il mio caffe’ che Gianni riparte di corsa. Quando arriviamo il convegno e’ appena iniziato, prendiamo posto e Cristiano fa una breve introduzione.
Maria fa il suo discorso inaugurale come rappresentante della Federazione Speleologica del Lazio.
Stefano e Giorgio sono pronti per le proprie relazioni.
Anche Gabriele e’ pronto a fare la sua parte.
Nerone ascolta attentamente gli interventi.
E’ il momento di Andrea che dice qualche parola a nome della SSI.
Il pubblico non e’ numeroso ma segue con molta attenzione. A sinistra ci sono Maria, Gianna, Stefano e Rosa. Al centro ancora Nerone con Luna ben accomodata. A destra c’e’ il buon Fabrizio con Francesca.
Ascoltiamo il saluto del sindaco di Poggio Mirteto
Proseguiamo con il primo intervento in tema col titolo del convegno. Si tratta di una rapida panoramica delle grotte di interesse archeologico della Sabina.
Oramai siamo nel vivo, si prosegue con l’intervento di Elena sulla Sabina ed il progetto 100 grotte proposto e sponsorizzato dalla FSL.
Segue poi l’intervento di Gabriele sui nuovi metodi oggi a disposizione per fare i rilievi. Il tempo e’ tiranno e deve essere stringato, accenna in particolare alla celeberrima accoppiata Distox2-TopoDroid e quindi ad una interessate soluzione per uno scanner 3D a basso costo realizzato utilizzando un device studiato per una console di videogiochi.
Arriva il momento di Stefano che presenta il proprio lavoro. Trattandosi di un argomento non molto “ipogeo”, nonostante la simpatia per il relatore, non riesco a seguirlo piu’ di tanto. Devo rimandarvi agli atti del convegno se ne volete sapere di piu’.
Ogni tanto scatto una foto tanto per disturbare col flash. Stavolta riprendo un mezzo Andrea, Gabriele, Maria, Stefano e Giorgio.
Gli interventi proseguono, Cristiano detta i tempi ed introduce i relatori. Non mi chiedete chi stia parlando ora, farei brutta figura.
E’ il momento di Giorgio. Parla di alcune cisterne che ha esplorato con altri amici, Tullio e Stefano. Il tema non mi appassiona molto. Confesso di averlo seguito piu’ per simpatia verso Giorgio che per altro.
Ecco Giorgio mentre prosegue il suo intervento.
Nerone lo segue con attenzione, sembra quasi ipnotizzato.
Rubo una foto alla mia sinistra con Francesca, Fabrizio e Gianni.
Tocca a Nerone. Tempo prima ha fatto un lavoro con Cristiano il quale lo ha convinto a fare un intervento in dialetto. In pratica Nerone interpreta magistralmente il sentimento piu’ comune di un speleologo di fronte ai reperti archeologici. Infatti cose tipo frammenti ceramici che mandano in visibilio un archeologo lasciano quasi indifferente lo speleologo, che li reputa semplici “cocci”.
Con la sua oramai celeberrima parlata sublacense, condita da un generoso gesticolare, ci strappa qualche risata rendendo divertente anche un serioso convegno.
Anche il suo intervento volge al termine, merita un applauso a scena aperta per la briosa ed allegra esposizione.
Seguiamo gli ultimi interventi, personalmente mi assento alcuni minuti per far prendere aria a Luna, spostare la macchina dalla piazza sotto al parcheggio antistante la sede del convegno ed un bisognino. Quando torno, il convegno e’ terminato e gia’ si pensa al pranzo. Ci sono diverse fazioni. Chi va, chi resta, chi ci deve pensare. Fabrizio, esperto dei luoghi ci consiglia un ristorante sulla piazza. Un gruppo di arditi decidono di tentare la sorte. Io mi aggrego con entusiasmo. Ci dirigiamo verso la piazza, in fondo, sulla destra la nostra meta.
Alla fine siamo un nutrito, o meglio malnutrito (!), gruppo di 16 persone. Occupiamo quasi tutti i tavolini del piccolo ma accogliente locale. Ci dividiamo in 2 tavolate, la prima e’ questa.
La seconda eccola.
Per par condicio riprendo la seconda tavolata anche dall’altro lato.
Ritorno alla mia tavolata per riprendere i partecipanti con maggiore precisione.
Non ce la faccio a far entrare tutti in una foto quindi ne dedico una solo per Rosa e Stefano mentre scelgono il pasto.
La documentazione fotografica del pranzo subisce una pausa d’arresto, mi arrivano le fettuccine e devo far loro onore. Riprendo in tempo in tempo per immortalare Elena e Fabrizio mentre si dedicano al loro petto di pollo.
Imperverso su di loro poiche’ sono rimasti gli ultimi a mangiare, hanno dovuto aspettare pazientemente mentre noi divoravamo le nostre fettuccine.
Anche all’altro tavolo il cibo e’ arrivato ed e’ finito, la situazione e’ notevolmente piu’ rilassata.
Finito il pasto c’e’ chi prende commiato. Alcuni decidono per una passeggiata per il centro.
Maria…
…e Gianni
La passeggiata ci porta per varie stradine fino ad una piccola piazza. Il simbolo “YMCA” quasi ci costringe ad una foto ad alto valore artistico che non esito a mostrarvi!
Proseguiamo la camminata per vicoli incontrando begli scorci e qualche fiore interessante. Il cappero in fiore non potevo non mostrarvelo.
In lontananza si vede anche il Soratte, e’ sempre un bel vedere.
Rosa al telefono con davanti dei curiosi fiori.
Quasi alla fine del giro inizia a piovigginare ma non ci lasciamo spaventare per poche gocce. Abbiamo ragione, infatti in pochi minuti finisce tutto. Ci ritroviamo in piazza. Il tour e’ finito, rimane altro che salutarci. Ancora qualche chiacchiera allunga i saluti, sembra un peccato finire li’ con questa piacevole compagnia ma poi ci separiamo, ognuno per la propria strada. Io e Luna, una volta recuperata la macchina, seguiamo Maria e Gianni per uscire fuori da Poggio Mirteto. Alla rotonda dell’andata loro proseguono a destra per riprendere l’autostrada a Ponzano Romano, io prendo a sinistra per gustarmi la stradina che porta alla Salaria. A Monterotondo cedo anche io ed imbocco l’autostrada per uscirne a Settebagni. Ancora pochi minuti del solito traffico e sono a casa. Il trovare parcheggio in tempi ragionevoli aggiunge una nota positiva alla piacevole giornata. Chiudo questa mia relazione con un beneaugurante “Alla prossima”!