Qualche gioco in palestra di roccia con Arianna, Matilde, Sara, Vincenzina, Carlo, Claudio, Fabrizio, Lorenzo, Simone, Valerio ed io.
La giornata ha avuto una gestazione lunga ma una volta avviati siamo andati benone! La partenza, complice l’ora legale scattata durante la notte, e’ stata proprio in salita. L’appuntamento e’ per le 8.15 sotto casa nostra. Betta, io e Luna siamo pronti ed in orario ma devo ammettere che viene facile perche’ siamo in una situazione privilegiata! Stiamo uscendo di casa quando mi arriva il messaggio di Claudio, sono arrivati anche loro. Scambiamo i saluti con Vincenzina, Claudio e Valerio e poi ci predisponiamo alla attesa di Matilde. Valerio e Claudio fanno un salto al bar per un caffe’, noi altri ci spostiamo all’incrocio con via Lorenzo il Magnifico dove un tiepido sole arriva a riscaldare l’aria fredda del mattino. Tanto per passare il tempo tempestiamo Matilde di telefonate e messaggi, lei ogni volta ci risponde serafica che e’ praticamente arrivata. Claudio e Valerio tornano dal bar e rimangono in macchina in paziente attesa. Finalmente ci vediamo spuntare davanti Matilde. E’ nella macchina di Michele, che ancora non conosciamo quindi deve sporgersi dal finestrino della macchina perche’ a tutta prima non ci accorgiamo che e’ proprio lei. Matilde fa le presentazioni con il consueto, allegro, entusiasmo. Oggi anche Michele avra’ l’indubbio piacere di provare le trappole con cui solitamente andiamo in grotta. Sistemo lo zainone nella macchina di Claudio. Stavolta noi saremo ospiti di Michele e Matilde. Carichiamo Luna in macchina e prendiamo posto anche noi. Si parte verso l’autostrada. La nostra destinazione e’ il bar “Zanzibar” che si incontra vicino Stimigliano, lungo la strada per andare a Montebuono. E’ un bar che non esiterei a paragonare al “bar fico” vicino ad Ikea di Anagnina, poi capirete perche’! Strada facendo Claudio si ferma all’uscita dell’autostrada di Ponzano Romano per raccattare gli altri ragazzi che oggi si diletteranno insieme a noi. Approfitto, ve li presento, sono Arianna, Sara, Carlo, e Lorenzo. Siamo in dirittura di arrivo per il bar quando ricevo la telefonata di Simone. E’ al bar e ci aspetta per colazionare tutti assieme. Quando scendo dalla macchina provvedo a far uscire Luna che scalpita e poi mi trovo con piacere a salutare Simone ed il buon Fabrizio, conosciuto anche come “il radiologo”. E’ stato in dubbio di poter venire, ma poi evidentemente, ce l’ha fatta ad unirsi a noi. Sentiamo Claudio al telefono, si e’ un po’ perso per la Sabina ma riusciamo a ricondurlo per la retta via. Ora e’ in arrivo, ma non ce la faccio proprio ad aspettare oltre. Entro nel bar gia’ cercando con gli occhi quello che ho golosamente immaginato di gustare fin dalla mattina…il ciambellone. Eccoli! Sono in bella vista proprio di fronte a me. Mi approprio di uno di loro ed inizio a degustarlo con evidente piacere, tanto che Matilde mi ruba la fotocamera ed immortala il momento.
Mi vendico subito ricambiando il favore, beccata!
Anche Michele si occupa con impegno del suo cornetto, Simone invece tituba.
Foto di gruppo al bar, alla fine anche Simone si e’ arreso alla golosita’ e ha fatto suo un interessante “dolcetto” con un chilo di crema dentro. Betta, piu’ contenuta, si e’ accontentata del cappuccino. Luna ci osserva con la malcelata speranza di qualche briciola.
Ho appena terminato la distruzione della ciambella quando arriva Claudio con il resto della banda. Ci presentiamo e poi anche loro si dedicano alla doverosa colazione. Una volta fatto il nostro dovere partiamo nuovamente per la penultima tappa, Montebuono, dove abbandoneremo Betta e Luna. Formiamo una rispettabile coda di ben 5 macchine, entriamo trionfalmente in paese andando a parcheggiare nella piazzetta con l’ottimo Roby Bar dove faccio un salto per un doveroso saluto. Anche qui, tra una cosa e l’altra impieghiamo una mezz’ora prima di ricompattarci e ripartire ma alla fine ce la facciamo. Abbraccio la mia dolce meta’ e fuggiamo prima che Luna comprenda che la sto abbandonando. Pochi minuti di strada e siamo finalmente a destino. Parcheggiamo nello spiazzetto a fianco strada poco prima del ponte sulla strada per Calvi.
Fabrizio e’ pronto per la breve scarpinata fino al grottone.
Un capannello spontaneo per uno spuntino al volo con i grissini offerti da Simone.
Ecco il buon Simone che termina i preparativi mentre sgranocchia anche lui.
Partiamo decisi e compatti, passiamo la sbarra e proseguiamo per il sentiero. Una breve sosta alla pozza per ammirare i girini che brulicano nell’acqua verdognola. Il sole e’ piacevole e fa apprezzare la sosta.
Il percorso fino al grottone e’ breve ma non avevo informato i miei amici della pettata finale. Per fortuna sono tutti tosti e decisi quindi non se ne impressionano. La affrontiamo di buon passo ed un po’ di fiatone. Quando arrivo, recupero la fotocamera per immortalare l’arrivo di ognuno. Inizio con Michele, mi e’ stato talmente incollato per tutta la salita che non faccio a tempo a scattargli la foto prima che arrivi. Eccolo fresco come una rosa.
Faccio appena a tempo a mettermi comodo che arriva Matilde.
Vincenzina, detta Vins, approfitta della foto per prendere fiato e sfoggiare un bel sorriso.
Arriva Simone! Porta con se la macchina fotografica superMegaIper con la quale otterra’ foto che faranno impallidire le mie, oramai me ne sono fatto una ragione e proseguo a scattare!
Arriva Lorenzo, concentratissimo.
Claudio compare all’orizzonte.
Eccolo in tutta la sua prestanza mentre affronta l’ultimo gradino.
Lo segue Valerio, sempre attento alla sicurezza, si sofferma a mettere in sicurezza un sassone che rischia di cadere.
L’arrivo di Arianna, apprezzabile il gesto atletico, ma passa cosi’ veloce che la foto mi viene mossa e rimane fuori una mano.
L’arrivo trionfale di Fabrizio, il nostro radiologo, oggi senza radio.
E’ il momento di Carlo, si sofferma ad osservare impensierito il grottone che sara’ teatro delle sue fatiche.
L’ultimo salto di Carlo mentre anche Sara fa capolino dietro di lui.
Sara che si appropinqua, e’ controluce e viene un poco in penombra.
Cerco di rimediare ma Sara e’ molto piu’ veloce a salire di quanto la mia fotocamera sia in grado di rianimarsi dopo l’immane fatica di uno scatto. Questo e’ il risultato, un po’ mossa, ma e’ quel che c’e’, facciamocela bastare!
Iniziamo i preparativi.
Prendiamo possesso del territorio seminando il di tutto per terra mentre ci prepariamo.
Claudio e Simone sono pronti, anche io ho finito di indossare l’attrezzatura. Decidiamo di salire insieme sopra al grottone cosi’ che io possa mostrare loro dove sono le vie armabili. Ci accertiamo che tutti abbiano indossato il casco, quindi saliamo sopra la testa dei nostri amici utilizzando la corda fissa lasciata all’uopo. Mentre aspetto i miei amici inganno il tempo fotografando Calvi, il paese dirimpetto al grottone. Mi raggiunge Claudio e ne approfitto per fare il punto con lui su come procedere. Arriva anche Simone. Allora, e’ deciso, loro 2 armeranno le vie necessarie alle esercitazioni che vogliamo fare su corda ed io scendero’ giu’ ad intrattenere i nostri amici con uno spiegone su nodi ed altre amenita’ utili in grotta.
Per non fare brutta figura avevamo anche stilato una sorta di programma per avere un filo conduttore da seguire. Lo recupero sul telefonino, ci sistemiamo comodi per quanto si puo’ ed inizio a sproloquiare su fattore di caduta, carico di rottura ed altre piacevolezze. Mi ascoltano con la pazienza tipica di chi ascolta uno che farnetica ma si rianimano quando passiamo a provare i nodi. Fornisco ad ognuno un cordino per fare le prove e passiamo insieme una oretta spensierata a provare i nodi. A stare fermi pero’ fa un po’ freddo, ho le mani ghiacciate e vedo che anche gli altri non stanno meglio. Nel frattempo Claudio e Simone hanno terminato con l’armo. Dichiariamo sospese le lezioni teoriche. E’ arrivato il momento di giocare un po’ su corda. Ci dividiamo in 2 gruppi, Michele e Lorenzo, che sono alle prime armi vanno ad esercitarsi a salire e scendere su corda sotto la guida attenta di Valerio.
Per gli altri invece abbiamo in programma alcuni divertenti esercizi quali inversione di direzione su corda e passaggio del nodo. Dopo una rapida dimostrazione i nostri si cimentano.
Sara sfodera una macchina fotografica piu’ grande di lei, non me la lascio sfuggire.
Ecco il battesimo del fuoco, ovvero del croll, per Michele.
Arianna si avanza in una realta’ un poco tremolante. Sara’ colpa del tremolio delle mani del fotografo?!?
Il veterano Fabrizio si aggrega alla compagnia dei neofiti.
Ma ce lo facciamo un selfie?
Eccoci nel pieno delle operazioni.
Vins e Mati, le 2 sorelline speleo che si cimentano.
Mentre gli altri sono tutti impegnatissimi, Claudio riceve la telefonata di un amico, Andrea, credo. Ci ha raggiunti sulla strada ma non trova il sentiero giusto per arrivare al grottone. Claudio cerca di risolvere al telefono ma e’ oggettivamente complicato. Decidiamo quindi di scendere a prenderlo. La breve sgambata per la discesa e quindi la salita e’ proprio quel che ci voleva per scaldarmi. Ecco il nostro ospite con la sua dolcissima cagnolina mentre riprende fiato. Si trattiene poco, sua moglie e’ rimasta ad aspettarlo in macchina. Scambiano qualche parola con Claudio e poi riparte. Lo salutiamo tutti ringraziandolo per la visita.
Ma non si e’ fatta ora di pranzo? Vins e Matilde intanto si prendono un attimo di riposo dopo le esercitazioni su corda.
I nostri neofiti intanto continuano ad esercitarsi. Oramai sembrano padroneggiare la attrezzatura speleo.
Quando siamo tutti pronti si inizia la pappatoria. Personalmente faccio onore ai panini che ho portato da casa. Riesco anche ad affibbiarne uno a Fabrizio ed ancora me ne avanza uno! Dopo il pasto mi concedo qualche momento di relax. Per non avere tentazioni cedo la fotocamera a Matilde che riprende ad esercitarsi su corda. Come sempre ne approfitta per regalarci un suo simpatico selfie.
Claudio passa a preparare un nuovo gioco, la teleferica. Tutti lo seguiamo con interesse.
Eccolo mentre finisce di sistemare l’armo alto prima di testare la tenuta del tutto.
La sua discesa e’ seguita con attenzione da un folto pubblico.
Tocca ora agli intrepidi volontari.
Ecco il passaggio di Vins.
Ed il suo arrivo tra la folla che la accoglie festante!
Non riesco proprio a farne a meno, appena Vins si stacca dalla corda, mi ci attacco io e risalgo la teleferica utilizzando la forza bruta come tecnica. Claudio mi guarda rassegnato.
Matilde e’ al comando della fotocamera quindi mi trovo immortalato abbastanza spesso.
Vins in una delle sue celeberrime facce da angioletto.
Da questo lato proseguono con il test della teleferica.
Dall’altro Sara riprende le prove del passaggio del nodo, mentre Michele si perfeziona nell’utilizzo di croll e maniglia con l’aiuto di Simone.
Matilde mi cede il controllo della fotocamera e va a provare la teleferica. Eccola all’arrivo.
Deve avere ancora fame perche’ riesce a dare uno sguardo goloso ad un moschettone!
Simone e Michele che terminano la salita e si preparano alla discesa.
Claudio prosegue nella assistenza ai teleferici. Ora e’ il turno di Arianna. Fabrizio e’ incerto.
Le 2 sorelline ipogee in una simpatica posa affettuosa.
Alberto mentre si lancia sulla teleferica.
Ed il suo arrivo.
Vins riprende ad esercitarsi con inversioni e passaggio nodi. Oramai non la ferma piu’ nessuno.
Inizio a sentire nuovamente freddo. Mi faccio un giro su corda anche io.
Siamo tutti pronti? E’ arrivato il momento di un nuovo spiegone. Stavolta e’ Claudio che ci intrattiene circa l’utilizzo del discensore a otto.
L’aula e’ silenziosamente attenta.
Eccolo in azione.
Terminato lo spiegone sul discensore a otto consultiamo l’orologio. Si e’ fatta l’ora di sbaraccare e riprendere la strada per le macchine. Dobbiamo essere pronti in tempo per andare a cena tutti assieme!
Ricomposti gli zaini ce ne scendiamo pian pianino alle macchine. Finito di cambiarmi e sistemare lo zaino trovo che si e’ formato un capannello spontaneo ma non riesco a capire di cosa stiano parlando. Sembra comunque un argomento interessante. Incitati dal fresco della sera, che si avanza velocemente a sostituire il bel calduccio del sole di oggi, ci muoviamo alla volta di Montebuono per recuperare Betta. Ne approfitteremo per una sosta da Roby Bar per l’aperitivo.
Visto che e’ di strada facciamo una breve sosta al Pretaro. Mostro loro la grotta, oggi pero’ non si avverte circolazione d’aria, probabilmente la temperatura esterna ed interna si equivalgono.
C’e’ chi ne approfitta per gustarsi il bel panorama della Sabina ad inizio primavera.
Dopo una adeguata sosta davanti alla grotta del Pretaro risaliamo in macchina per i pochi metri che ci separano dal bar. Arrivati alla piazzetta di stamane, chiamo Betta perche’ ci raggiunga, poi mi avvio per bere qualcosa in compagnia dei miei amici. Mentre attraverso la strada rischio di venir investito da una moto tutta nera. Non me la prendo, ho riconosciuto il buon Andrea, di ritorno da un giretto in moto. Mi affretto a fotografarlo dopo averlo salutato con affetto, non ci vediamo almeno da Natale.
Tra un bicchiere di birra e qualche pacchetto di patatine fritte sbrighiamo brillantemente anche la pratica “aperitivo”. Betta ci raggiunge con Luna al seguito e si unisce volentieri alle nostre chiacchiere rilassate. Uno sguardo all’orologio ci convince che e’ ora di avviarci per S.Oreste, rischiamo di arrivare tardi da “Alessandro al Campanile”, la nostra meta per la cena che fara’ da suggello alla bella giornata. Arriviamo tutti assieme ma poi ci sparpagliamo per il parcheggio. Ci riuniamo quasi tutti alla piazzetta subito dopo l’ingresso in centro paese. Mancano solo Claudio e Valerio. Li aspettiamo con fiducia per alcuni minuti.
I minuti passano ed i nostri amici ancora non si vedono. Il freddo inizia a farsi sentire. Cerchiamo Claudio al telefono e riusciamo a ricondurlo verso di noi. Finalmente siamo tutti assieme. Andiamo, Alessandro ci aspetta.
Prima di partire rubo un selfie con Luna. Fa un po’ la sostenuta, e’ ancora offesa per essere stata abbandonata.
Eccoci finalmente a cena. Siamo appena arrivati ed attendiamo impazienti l’arrivo delle cibarie.
Durante la cena, quella che e’ gia’ una consolidata amicizia…
…sembra avere un momento romantico…La cucina di Alessandro fa miracoli!!!
Dopo i gustosi ed abbondanti antipasti sono arrivati i primi. Ora siamo molto piu’ tranquilli e disposti all’attesa paziente del secondo.
Passo del tempo facendo un rapido giro di foto intorno alla tavolata.
Mi “selfio” cercando di prendere tutto il mio lato del tavolo ma i risultati non sono proprio ottimi, riesco a tagliare Michele a meta’ ed inserire un ramo di arcobaleno su matilde.
Come tutte le cose, anche questa simpatica cena ha termine, pero’ non prima di aver degustato il dolce, il caffe’ e l’ammazza-caffe’. Ci alziamo un po’ incerti sulle gambe, salutiamo Alessandro e Stefania ed imbocchiamo le scale che portano all’esterno. Fuori l’arietta fresca ci da’ una gradita sferzata, ci avviamo lento pede alle macchine. E’ proprio arrivato il momento di separarci. Dopo i saluti raggiungiamo la macchina di Michele, ricompattiamo Luna nel portabagagli ed entriamo in macchina anche noi. Durante il viaggio di ritorno mi gusto la rilassatezza di non dover essere io alla guida e cerco disperatamente di non addormentarmi. Sotto casa salutiamo Matilde e Michele ringraziandoli per il passaggio. Non rimane che chiudere qui la relazione con il solito, alla prossima!