Gemellaggio GSRuvese-ShakaZulu – 15/07/2018

W il gemellaggio! Breve vacanza a Ruvo in occasione del gemellaggio GSR-SZS.

Alcuni anni fa allo Shaka Zulu abbiamo dato ospitalita’ ad uno speleo pugliese, Giuseppe. Oramai e’ un caro amico e socio del nostro gruppo. Giuseppe e’ stato il punto di contatto tra 2 gruppi ed ha dato lo spunto per fare il gemellaggio del suo gruppo di origine, il Gruppo Speleologico Ruvese, con lo Shaka Zulu. Un anno fa i nostri amici di Ruvo vennero dalle nostre parti a farci visita. Da quell’incontro e’ nata una nuova grotta, l’Abisso Ruvese, nei pressi di Jenne. L’esplorazione continua ancora oggi.

Ora, quasi ad un anno esatto dal “gemellaggio di andata”, e’ il nostro turno per il “gemellaggio di ritorno”. A meta’ luglio, dopo una lunga fase organizzativa, siamo partiti per ricambiare la visita. Il tempo e’ stato tiranno ma i nostri amici hanno saputo farci trovare a nostro agio ed a farci apprezzare l’ospitalita’ e le bellezze nei dintorni di Ruvo. Siamo stati a visitare una grotta nell’Alta Murgia lasciando una possibile prosecuzione da vedere. Anche il sole ci ha accompagnato in questi giorni permettendoci di godere appieno della ospitalita’ Ruvese, culminata con una cena pantagruelica a base di specialita’ alla brace.

Ma dopo questa concisa relazione, andiamo a vedere piu’ in dettaglio cosa e’ successo in questi giorni ruvesi.

Giovedi’ 12 luglio 2018 – La partenza

Betta, io e Luna partiamo un giorno prima rispetto al resto del gruppo, abbiamo deciso di abbinare al gemellaggio un giorno di vacanza al mare. Dopo un viaggio tutto sommato tranquillo, arriviamo a Bisceglie dove abbiamo preso una stanza per questi giorni.Dopo avere preso possesso della stanza facciamo un giro per Bisceglie andando a finire in una simpatica trattoria dove facciamo cena.La chiesa e’ a 2 passi dal nostro B&B e’ bella a vedersi ma quando celebrano messa sembra lo stiano facendo nella nostra camera.Ora, dopo cena, e’ sgombra e tranquilla, mi avvicino per una foto dell’interno.

Venerdi’ 13 luglio 2018 – un giorno al mare.

La mattina presto, come al solito, Luna reclama la sua passeggiata igienica. Ne approfitto per esplorare le viuzze verso il porto.Mi affaccio per guardare, ieri mi dicevano che le spiagge si possono raggiungere anche a piedi dal porto. Non ne vedo traccia.Mi fermo comunque a gustarmi la vista.Luna ed io torniamo a prendere Betta e poi tutti insieme percorriamo la strada principale fino alla piazza centrale di Bisceglie. Purtroppo il bar convenzionato col B&B apre troppo tardi per i nostri orari. Facciamo il giro della enorme piazza per cercare una alternativa.Troviamo un bar simpaticamente accogliente e ci fermiamo a fare colazione. Poi, mentre Betta va in esplorazione di alcuni negozi, io e Luna andiamo a far foto in giro.Sbrigate le nostre cose in citta’ prendiamo la macchina per andare al mare. Dovendo andare a caso, prendo la strada “a sinistra” guardando il mare e lo costeggio fino a trovare un punto che sembra buono.Mando Betta in avanscoperta. Qua sotto c’e’ un bar che affitta i lettini e sembra non avere nulla in contrario ad ospitare Luna. E’ andata.Paese che vai usanza che trovi, qua affittano i lettini, ma non hanno ombrelloni, i pochi che lo hanno se lo sono portato da casa. Poco male, noi ci accampiamo vicino ad una veranda che ci concede ombra quando ne sentiamo il bisogno.Arriva la sera, e con lei arriva l’ora di riunirci tutti per la cena di benvenuto. Andiamo a Giovinazzo. Dopo aver penato non poco per trovare parcheggio andiamo al ristorante designato. Troviamo Mariella ad aspettarci in rappresentanza del gruppo ruvese. Non ci conosciamo ancora con Mariella ma con la sua simpatia ci fa sentire subito a nostro agio. Per l’arrivo degli altri dobbiamo attendere parecchio, inganno l’attesa con focaccia ed olive. Alla spicciolata arrivano tutti i ruvesi. Alcuni, come Rosa, Fedele e Vincenzo, li conosco dallo scorso anno, con gli altri facciamo conoscenza sul momento. Quasi alle 10 di sera arrivano i nostri. Hanno fatto tardi perche’ giustamente Giuseppe e’ dovuto passare per casa a Barletta ad annunciare il suo arrivo ed a prendere il necessario per i prossimi giorni.Con i “romani” e’ venuta anche Claudia, come al solito lei si ricorda di me ma non il contrario. Dice che ci siamo incontrati durante una gita al Pretaro. Ne faccio volentieri di nuovo la conoscenza!Ecco Rosa e Fedele in tutto il loro splendore. Questo inverno non siamo riusciti ad andare a sciare assieme ma contiamo di rifarci il prossimo inverno.Silenzio! E’ il momento delle ordinazioni. Tutti ci impegnamo al massimo per velocizzare la cosa, la fame e’ tanta.Si mangia, Giuseppe rischia di addentarsi anche le mani. Quasi davanti a lui c’e’ Maurizio col suo inconfondibile barbone. E’ lui l’autista del gruppo dei “romani”.Una parure di calamari!La cena e’ terminata, manca solo la foto di gruppo.La nostra cameriera si impietosisce e prende la fotocamera perche’ nella foto di gruppo possa esserci anche io. Grazie.Dopo l’abbondante cena andiamo a fare una passeggiata digestiva per i vicoli di Giovinazzo. Iniziamo col lungomare.Il porticciolo.Ancora il porticciolo ma preso dal lato opposto, stiamo per inoltrarci in Giovinazzo centro.Dopo una serie di stradine e vicoli sbuchiamo di nuovo sul lungomare ma dal lato opposto.Provo ancora a fare qualche foto al nostro gruppo ma siamo troppo distanti l’uno dall’altro e poi troppo in movimento. Solo Giuseppe raccoglie il mio muto appello a fermarsi un attimo.Riesco a fermare un piccolo gruppo di noi, ma solo per alcuni secondi.Il lungomare, quello da dove siamo partiti.Le mura continuano il loro giro ma noi, per finire il nostro giro, prendiamo per l’interno.Una torre, ma non saprei dirvi di piu’. Mariella ci racconta tante cose su Giovinazzo e le sue bellezze ma io sono troppo concentrato sulle foto e la digestione per recepire le nozioni che ci elargisce.Passiamo per vicoli sempre piu’ stretti, in uno devo addirittura entrare alla “egiziana” perche’ e’ piu’ stretto delle mie spalle.Un nome da ricordare.Uno dei santi protettori di Giovinazzo. Mariella ci dice chi e’, ma coi nomi non ce la posso fare!Una piazza, c’e’ la fontanella e ci fermiamo a rinfrescarci.Terminiamo il giro di Giovinazzo centro ritornando di lato al porticciolo.Ecco un duo eccezionale, Betta e Mariella.Prendiamo la via del ritorno facendo il lungomare in senso contrario.Nei pressi del ristorante iniziamo a salutarci, la difficolta’ di parcheggio ci ha sparsi un poco dappertutto.Una mezz’ora di macchina ci riporta a Bisceglie dove paghiamo il ticket del parcheggio e poi affrontiamo il bel viale lastricato che ci separa da “casa” e da un meritato riposo.

Sabato 14 luglio 2018 – Andiamo in grotta.

La mattina abbandono Betta e Luna a Bisceglie subito dopo la colazione, anche stavolta dobbiamo rinunciare a farla nel bar convenzionato. Abbiamo appuntamento alle 9 a Ruvo presso la sede del gruppo, quindi parto ben prima delle 8.30. Non so proprio dove sia la sede del GSR ma una volta tanto il navigatore fa bene il suo mestiere ed arrivo in tempo all’appuntamento. Dentro trovo tutti i miei amici “romani”, hanno dormito la’. Giuseppe mi fa’ da cicerone e mi mostra la bella sede. Quando siamo pronti, andiamo a fare una colazione tutti assieme. Non si sta’ per nulla male seduti al bar, ma dobbiamo andare in grotta, iniziamo a darci da fare. Per prima cosa facciamo 2 gruppi, Gabriele deve visitare il locale museo, raccoglie adesioni e parte. Altri hanno impegni vari e vanno. Giuseppe, Claudia ed io andiamo alla “sede vecchia”, che ora e’ adibita a magazzino, a prendere il materiale. Una ultima tappa la facciamo alla fontanella a riempire d’acqua le taniche. Dove andremo pare ce ne sia per nulla.  In effetti la strada che facciamo e’ immersa in una pianura sconfinata che a tutto fa pensare tranne che ad un territorio carsico dove e’ possibile trovare grotte.Di qualcosa c’e’ sicuramente abbondanza, ogni pianta che incontriamo e’ letteralmente ricoperta di lumachelle.Nonostante le mie perplessita’ alla fine Giuseppe ci fa fermare annunciando che siamo arrivati. Ci metto un poco a trovarla ma alla fine devo ammetterlo, una grotta in effetti c’e’.L’ingresso non e’ malaccio.Iniziamo a prepararci.In effetti ora che guardo meglio qualche traccia di calcare si vede. Gabriele va in giro a dare uno sguardo a delle possibili doline ma torna senza buone notizie.Lumachine con macchina sullo sfondo. Pensavo fossero cotte dal sole ma vi assicuro che sono vivissime ed attive, ne ho trovate alcune nascoste in macchina ad alcuni giorni dal mio ritorno a Roma.Si entra.Gabriele va in esplorazione.Lo seguo documentando il suo ingresso.Dentro troviamo un piacevole fresco in una ampia sala dal soffitto non molto alto. Recuperiamo una temperatura interna decente prima di darci da fare. Alessia e Mariella mentre spiegano a Giuseppe come rompere il collo ad un toro senza farlo soffrire…o forse era un caciocavallo?!?Ecco Claudia in tenuta da strettoista, pronta per iniziare gli scavi.Maurizio utilizza il suo puzzolentissimo sigaro per vedere se c’e’ circolazione d’aria. Da come il fumo staziona a mezz’aria sembra proprio di no.Ci sono 2 punti in cui i nostri amici del GSR hanno gia’ iniziato a scavare. Quello piu’ fondo, e per Giuseppe il piu’ promettente, per ora lo lasciamo perdere. Claudia con Giuseppe e Gabriele scelgono di scavare sul buco accanto, quello che ieri sera ci ha indicato Fedele. Visto che siamo tanti, propongo di iniziare a vedere un altro punto. Inizio a scavarlo per poi lasciare il posto ad Alessia, Mariella e Maurizio. Eccoli nel pieno dello scavo, magari portera’ a nulla ma tanto vale provare.Visto che son libero da impegni vado a curiosare dove scava Claudia con Giuseppe e Gabriele. Chiedo come procede, sembra si veda qualcosa ma lo scavo e’ difficoltoso. Al cambio, mi intrufolo a vedere. Volendo continuare a scavare e’ necessario fare spazio. Prendo cosi’ il coraggio a 2 mani ed allargo alcuni punti per creare lo spazio per muoversi piu’ agevolmente.Resto aggregato al gruppo “ClaGiuGa” abbandonando completamente Alessia, Mariella e Maurizio. Arriva ora di pranzo e facciamo pausa per uno spuntino. Dopo pranzo le ragazze ci lasciano, devono prepararsi per la cena. Decidiamo di spostarci a scavare al buco lasciato finora da parte. Giuseppe ne e’ soddisfatto, faceva il tifo per lui sin dall’inizio. Passiamo parecchio tempo a scavare per fare spazio. Leviamo una infinita’ di sassi facendo il passamano coi secchi.Ad un certo punto si apre un pertugio sulla destra. Il panorama sembra interessante.Continuiamo a scavare per arrivare comodi al punto interessante. Le concrezioni alla base si sono formate su dei sassi, per vedere oltre dobbiamo spostarli di lato. Il loro sacrificio pero’ non e’ vano, Giuseppe riesce ad infilarsi ed a fare una foto che sembra promettere bene.Proprio in termine di giornata abbiamo trovato di che festeggiare. Giuseppe e’ soddisfatto ma continua a borbottare che lui l’aveva detto da subito che era quello il punto buono…Uscendo da quello che ora e’ un piccolo pozzo faccio una foto verso l’uscita, non si vede molto ma rende l’idea.Gabriele riprende fiato, ha tirato su una miriade di secchi pieni di sassi.Maurizio non e’ stato di meno ed ora cerca di smaltire un poco di mal di schiena con una fumata di sigaro.Faccio un giro mentre aspetto gli altri. Prendo una foto verso il punto di scavo.Girandomi trovo un foro, e’ stato gia’ scavato, pero’ e’ proprio invitante, mi avvicino per dare un’occhiata.Subito trovo una lumaca, sono arrivate anche qua. Dopo il passaggio stretto c’e’ un piccolo ambiente senza prosecuzioni visibili.Siamo pronti per uscire al caldo torrido. Ci cambiamo svelti per soffrilo di meno.Al termine, una foto ricordo, peccato solo non ci siano le ragazze ad abbellire il gruppo.Ritornati a Ruvo facciamo un rapido passaggio al magazzino per posare il materiale. Giuseppe e’ un magazziniere scrupolosissimo, quindi mentre lui sistema ogni oggetto nello stesso posto in cui era quando lo abbiamo preso, io faccio un giro per la ex-sede.Trovo un simpatico disegno di una Mariella, non l’attuale mi dice Giuseppe. Chiunque sia e’ una brava disegnatrice.Giuseppe ha quasi terminato, sta facendo la spunta del foglio materiali che aveva compilato la mattina.Dopo aver sistemato tutto ci ricongiungiamo con Maurizio e Gabriele. Andiamo insieme alla casa di campagna di Alessia dove siamo attesi per la cena a base di specialita’ ruvesi. Una volta arrivati, prendo il punto sul navigatore e poi faccio avanti ed indietro Ruvo-Bisceglie-Ruvo per andare a prendere Betta e Luna che ci attendono pazienti. Il punto ed il navigatore alla fine non mi servono perche’ ho un altro navigatore in macchina, molto migliore, il buon Giuseppe. Al nostro ritorno a casa di Alessia, troviamo un gruppo di allegri ed affamati amici, mancano ancora Costanza e Mariella ma appena arrivano anche loro inizia la festa. Dalla cucina portano una valanga di antipasti con bruschette, verdure, provolone e non so che altro.Noi mangiamo gli antipasti fino quasi a scoppiare. Quando inizia ad arrivare il pezzo forte della serata, specialita’ alla brace di tutti i tipi, siamo satolli e non riusciamo a fare onore come si deve a tanta bonta’. Addirittura un provolone, gia’ impiccato e pronto per essere sciolto sulla brace, rimane intoccato, quasi una eresia! Mi riprometto, se e quando ci sara’ un’altra cena, di non toccare gli antipasti prima dell’arrivo della carne. Pero’ per stasera devo proprio rinunciare, anche se a malincuore.Ecco Mimmo, lo specialista di brace che opera al braciere assistito da Maria e Mariella.Ecco una piccola parte della carne, ci sono salsicce fatte a chiocciola, animelle varie, le squisite “bombette” e chissa’ che altro.Riesco a fare un assaggio delle salsicce ma al resto devo rinunciare. Mi rifaro’!Quando il mio stomaco si svuota abbastanza da permettermi almeno di stare seduto, prendiamo commiato dalla allegra banda e ci dirigiamo verso Bisceglie. In macchina ho qualche difficolta’ perche’ il maledetto navigatore sceglie proprio il momento del ritorno per smettere di funzionare. Per fortuna azzecco a memoria un paio di svolte mentre siamo in campagna e poi finalmente, vicino Ruvo, il fetente riprende a fare il suo mestiere e mi guida fino a “casa”.

Domenica 15 luglio 2108. La partenza.

In verita’ tutto il gruppo oggi si e’ diretto ad Ostuni per visitare una grotta ad andamento orizzontale, per poi fare pranzo e magari anche un bagno a mare. Io purtroppo devo rinunciare, sono stato poco bene nei giorni prima della partenza. Sono ancora sotto antibiotici ed ora, complice il ritmo serrato degli impegni degli ultimi 2 giorni, sono letteralmente sfinito. Non mi sento di allungare oltre il viaggio di ritorno. Saluto tutti gli amici ruvesi via telefono augurandomi di rivederli presto. Il viaggio di ritorno e’ difficoltoso perche’ la stanchezza mi costringe a frequenti soste. Ritorniamo passando per Pescara, e’ una strada che conosco bene e mi piace, quindi mi pesa meno.

E’ stata una breve ma piacevole vacanza che ci ha permesso di rivedere amici, conoscerne altri ed apprezzare le bellezze di questa zona della Puglia. Anche Betta e’ rimasta conquistata, in particolare dalla cortesia degli abitanti di Bisceglie che la fermavano spesso per fare i complimenti a Luna. Un grazie immenso a tutti gli amici del Gruppo Speleologico Ruvese che ci hanno fatto sentire come a casa. Grazie a Giuseppe che ha facilitato l’organizzazione del tutto. Il momento di tornare a casa, come sempre in questi casi, e’ arrivato troppo presto. Rimane pero’ un lieto ricordo dei momenti passati assieme e la voglia di ritrovarci presto a fare grotte. A rivederci presto e, come sempre, alla prossima.

 

Informazioni su fato63

Pratico la speleologia da qualche anno ormai. Mi sono finalmente deciso a tenere un diario delle uscite. Approfitto del blog per renderlo consultabile e commentabile.
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