Corso sui pipistrelli a Subiaco.
Siamo di nuovo a Subiaco, pero’ stavolta per un impegno “scolastico”. La SS-FSL (Scuola di Speleologia della Federazione del Lazio) sta muovendo i suoi “primi passi” e, insieme allo SZS (Shaka Zulu Subiaco), ha organizzato un corso sui pipistrelli. Gabriele deve esserci in quanto molto della organizzazione e’ passato per le sue mani. Noi altri, Giuseppe ed io siamo qui per partecipare e dare una mano se serve. La giornata non e’ delle migliori, piove a dirotto da quando siamo arrivati e non sembra avere intenzione di smettere. Visto che e’ presto, camminiamo lungo la via principale che fiancheggia l’Aniene, per andare a fare colazione.Come dicevo la pioggia non manca.
Pero’ qua l’Aniene e’ ancora un bel fiume, non quella fogna a cielo aperto che diventa arrivando a Roma.
Dopo la colazione torniamo alla base, siamo ospiti nella sede del parco, una bella sede. Qualcuno inizia ad arrivare.
Nerone ha preso posto ed e’ pronto, con la sua fida pipa, a fare gli onori di casa.
Arriva anche Max, incontro al vertice tra presidenti!
La sala si popola, si avvicina l’orario di inizio
E’ una ottima occasione per vedere e salutare tanti amici.
Ci sono anche i relatori. Tutti ai propri posti, si inizia.
Ecco l’attento pubblico.
Inizia a parlare Marco, della regione Lazio, che ci spiega le leggi che sono state fatte a protezione dei pipistrelli.
Ah, non ve lo avevo detto, c’e’ anche Luna oggi.
E’ attentissima.
Come lo siamo tutti.
Un bel pubblico, non c’e’ che dire!
Esageriamo, faccio anche un selfie.
Gabriele e’ in prima fila accanto a me. Una nota di merito particolare per lui. Come vi ho gia’ detto, e’ stato il principale organizzatore del corso, oramai, dopo aver partecipato alla organizzazione di precedenti eventi e’ diventato un esperto.
L’interessante intervento di Marco volge al termine, tra poco tocchera’ ad Alessandra.
Prima che Alessandra inizi a parlare si approfitta della pausa per i saluti di Nerone in quanto presidente del gruppo ospitante.
Io mi aggiro importunando tutti con la mia fotocamera. Claudio ne rimane vittima.
Lo devo “rilasciare” subito. Anche lui deve prendere parola nelle vesti di Responsabile della SS-FSL.
Terminati i saluti e’ il momento di Alessandra. Il suo intervento sara’ incentrato sulle tecniche di monitoraggio delle colonie di pipistrelli e su come riconoscere le principali specie.
Col suo intervento termina la prima parte del corso e anche la mattinata. Ci sparpagliamo in giro per Subiaco per il pranzo dandoci appuntamento per le 15 alla grotta dell’Arco, a Bellegra. Ecco Giuseppe che si presta gentilmente per accompagnare una foto dell’ingresso della grotta turistica. Gabriele intanto si attarda a parlare con i gestori della grotta.
C’e’ tanta gente in attesa nella galleria d’ingresso della grotta.
Giuseppe, Gabriele ed io, siamo in macchina insieme e per di piu’ siamo con la macchina di Gabriele. Oggi Gabriele trova, ancora piu’ del solito, spunti per avviare interessanti discorsi, per tale motivo siamo arrivati in deplorevole ritardo all’appuntamento. Piu’ di qualcuno e’ notevolmente contrariato dalla lunga attesa sotto la pioggia. Faccio del mio meglio per placare gli animi e pian piano il rumoreggiare scontento si attenua e riprendono i consueti capannelli di chiacchiere speleo.
Io mi guardo attorno cercando di conciliare quanto vedo con il poco che ricordo di una visita di irca 30 anni fa, quando la grotta non era ancora turistica.
Arriva anche Alessandra. Con la sua guida simuleremo meglio possibile una sessione di monitoraggio dei chirotteri direttamente in grotta. Dopo molte, ed altrettanto vane, esortazioni di Alessandra ad entrare in grotta nel piu’ completo silenzio per disturbare il meno possibile i pipistrelli che vi dimorano, prendiamo possesso della passerella e procediamo alla scoperta della grotta con occhi nuovi.
Avanziamo a testa in su cercando pipistrelli di cui indovinare la specie. Saremo almeno 30 persone, ognuna con la propria luce ed ognuna che pronuncia qualche parola ogni tanto. Non si puo’ proprio dire che passiamo inosservati, nemmeno agli occhi di un pipistrello particolarmente distratto o assonnato!
La fila si snoda per parecchi metri con molte soste in occasione delle spiegazioni di Alessandra.
Io all’andata vado avanti cercando pipistrelli e ancora cercando di raffrontare i miei vaghi ricordi con quanto vedo. Al ritorno mi tengo in fondo alla fila e faccio foto di dubbia qualita’.
Sosta per uno spiegone. Ancora mi guardo attorno. Una cosa che assolutamente non ricordavo e’ il fiumiciattolo che scorre allegramente sotto la passerella.
Dopo la visita ci sbrighiamo a tornare fuori per attenuare il disagio creato ai pipistrelli. Nel frattempo deve essersi fatta ora di cena per loro. Infatti uscendo notiamo che iniziano a volare fuori.
Nerone, anche in versione da monitoraggio chirotteri, fa la sua porca figura con la pipa presidenziale.
Giuseppe, Mario ed Alessandra. Gli ultimi commenti al bel corso.
Fuori continua a piovere, ci muoviamo dalla grotta verso le macchine. Gabriele continua a fare public relation muovendosi da capannello a capannello. Segue circa un centinaio di argomenti diversi senza mai perdere il filo del discorso. Mi ricorda uno di quei campioni di scacchi che potevano giocare decine di partite in contemporanea. La mia e’ tutta invidia, io mi perdo anche quando parlo da solo! Quando rimaniamo solo noi sul piazzale, allora Giuseppe ed io riusciamo a portarlo alla macchina. Guardando l’ora mi accorgo che in effetti faceva bene a prendersela comoda, e’ dannatamente presto per andare cena! Tanto per passare il tempo decidiamo quindi di passare alti a recare i nostri saluti a Piccola Creta. Abbiamo la curiosita’ di vedere com’e’ la situazione neve da quelle parti.
Di neve ne troviamo abbastanza, per fare una cosa fatta bene il tempo ha pensato bene di farci trovare anche un fitto nebbione. Alla piana dei Fondi di Jenne fermiamo la macchina e scendiamo ma c’e’ veramente poco da vedere.
Nello tornare di nuovo a Subiaco in alcuni tratti dobbiamo sporgerci fuori dal finestrino per vedere il bordo strada, pero’ andando piano arriviamo in basso dove il nebbione si dirada e possiamo proseguire allegramente per il “nostro” ristorante a Marano Equo dove concludiamo degnamente la bella giornata con un ricco piatto di fettuccine. Ancora vivi complimenti a Gabriele, allo SZS, alla SS-FSL, l’Ente Parco e, ultimi ma non meno importanti, i relatori, Alessandra e Marco per l’interessante corso che ci hanno offerto. Alla prossima.