Alla ricerca di nuove grotte a Campo Soriano. Con Maria, Gianni, Maria, Gianna, Giorgio, Paola, Stefano, Rosa, Stefano, Fabio, io e Luna.
Stavolta viene anche Betta, e naturalmente portiamo con noi Luna. Partiamo gia’ dal sabato per il convegno speleo a Sonnino (di cui ho gia’ parlato) e poi la sera andiamo a dormire al Circeo, ospiti di Maria. La mattina dopo si parte senza troppa fretta per andare a Campo Soriano a verificare la segnalazione di alcune grotte raccolta da Gianni. Luna ed io siamo ospiti in macchina di Maria, insieme a Gianna. Il resto della banda e’ gia’ partito. Prima di dedicarci alla montagna, facciamo un rapido passaggio al mare, splendido.
Le belle al bagno fuori stagione.
Arriviamo infine in zona ricerche, trovare da parcheggiare non e’ semplicissimo ma in qualche maniera risolviamo.
Seguiamo le indicazioni lasciateci dai nostri amici fino ad imboccare un sentiero. Pochi minuti in salita e poi li sentiamo vociare, sono spersi tra la fitta vegetazione che circonda il sentiero.
Qualche urlo per orientarci e li raggiungiamo. Hanno trovato il primo buco segnalato e stanno decidendo cosa fare.
C’e’ chi veste la tenuta speleo, chi si gusta il sole, Luna, anche lei si prende un attimo di riposo dopo tanto scorrazzare.
Il mitico Fabio si prepara.
Stefano no e’ da meno.
L’atmosfera e’ decisamente rilassata. Per noi c’e’ poco da fare, decido di andare a fare una passeggiata, Paola si aggrega volentieri per una sgambata.
Torniamo sul sentiero e saliamo. Luna inizia a correre su e giu’, felicissima.
Procediamo lungo il sentiero andando a zigzag per verificare le ombre che ci sembrano piu’ promettenti, pero’ senza alcun ritrovamento degno di nota. Arriviamo in un punto in piano, con bosco e fango.
In corrispondenza di un muretto a secco che sembra precludere ad un crinale opposto a quello da cui proveniamo, facciamo sosta. Dopo una rapida valutazione con Paola, decidiamo che si e’ fatta ora di tornare indietro dai nostri amici.
Ecco Paola sulla via del ritorno.
I nostri amici si sono spostati, ma di poco, ora stanno osservando un altro buco.
Stefano arma per la discesa.
Scompare nel buio.
Nulla di fatto, solo una spaccatura, probabilmente riconvertita in vasca di raccolta acqua piovana dai pastori locali, ne incontreremo altre nel corso della giornata.
Saranno orme di qualche animale preistorico? Noi nel dubbio una foto la scattiamo!
Altro buco convertito in vasca.
Gianni e Maria osservano una frattura, poi desistono.
Fabio e Stefano hanno trovato un buchetto che sembra andare in orizzontale. Incuriosito vado a dar loro una mano. Un insetto stecco si unisce a noi riposando sulla mia spalla.
Gli scavi procedono. C’e’ sempre una pietra qualche centimetro avanti che non permette di capire se il nostro buco prosegue.
Luna se la riposa
I nostri “escavatori” contemplano soddisfatti il loro lavoro. Purtroppo il loro impegno non viene ricompensato come meriterebbe.
Ci spostiamo piu’ in basso per seguire le tracce di altre segnalazioni e buchi gia’ visti, ma non esplorati, la volta scorsa. Inizia a fare sera, la temperatura scende bruscamente. La giacca a vento inizia a fare piacere.
Primo frattutone. E’ fatto ad Y. Stavolta e’ Stefano H2O che si prepara.
La discesa di Stafano H2O e’ veloce, dopo aver armato su un albero. La risalita e’ ancora piu’ veloce perche’ trova uno scivolo di uscita facilmente arrampicabile. E’ da quello scivolo che Stefano, l’astico, parte per dare una occhiata anche lui.
Noi, il pubblico, attendiamo pazientemente notizie.
Stefano fa il percorso di Stefano ma all’inverso, risalendo su corda. Anche Stefano concorda con Stefano nel dire che la frattura non sembra avere prosecuzioni grottesche.
Guidati da Gianni ci spostiamo al fratturone successivo. Stefano H2O sistema la corda per scendere.
Ancora una volta scenderanno i 2 Stefano in tandem.
Stavolta sembra promettente.
E noi sempre in paziente attesa di nuove dagli esploratori.
La sera scende velocemente avviandosi a diventare notte. Maria, io e Luna abbandoniamo il gruppo, dobbiamo tornare al Circeo per recuperare Betta e chiudere casa.
Sbrigate tutte le faccende, manca solo di tornare a casa. Con Betta e Luna riprendiamo la nostra macchina e ci avviamo. Strada facendo pero’ mi viene in mente che con una “piccola” deviazione possiamo arrivare a Carpineto Romano e andare a cena alla Sbirra. Betta acconsente di buon grado alla mia proposta. La serata si conclude in allegria nel piu’ simpatico locale che io conosca da queste parti, e non lo dico solo per le fettuccine!
Dopo il lauto pasto possiamo dire concluso degnamente questo lungo e piacevolissimo fine settimana. Ce ne torniamo a casa soddisfatti pensando gia’…alla prossima!