Sonnino – 9/04/2014

Visita ad un gruppo di piccole grotte nei dintorni di Campo Soriano, vicino Sonnino. Una bella giornata in compagnia di Maria, Gianni, Valentina, Fabio, Paola, Stefano,Laura, Luisa, Filippo, Ivano ed io.

Dopo essere stato scarrozzato per piu’ gite, stavolta sono io che vado a prendere Maria e Gianni. Mi presento sotto casa loro con largo anticipo, alle 7.15. DSCF5091Li avverto e poi  li attendo andando a visitare il parchetto davanti casa loro. DSCF5093Scendono carichi di zaini, carte, materiali vari. DSCF5094Per fortuna che Tom ci ha dato buca e avanza spazio in macchina. Carichiamo tutto e poi via all’appuntamento con gli altri al bar fico di Ikea Anagnina. Anche li’ arriviamo per primi, ma non dobbiamo attendere a lungo e comunque inganniamo l’attesa con una ottima colazione. Alla spicciolata arrivano tutti, siamo in 9, gli Astici come al solito si aggregheranno direttamente a Sonnino. DSCF5104 Breve summit rigorosamente al sole e decidiamo che andremo con 2 macchine, quella di Fabio, in arte Ersimio, e quella di Laura, in arte…Laura! Maria e Gianni andranno con Valentina e Fabio, noialtri ci inzepperemo comodamente nella macchina di Laura. Si parte, prossimo appuntamento all’uscita dell’autostrada a Ferentino. Arriviamo per primi ma dobbiamo attendere solo pochi minuti, ne approfittiamo per gustarci il sole. DSCF5105 DSCF5107 Ancora una sosta per fare rifornimento DSCF5109e poi alla Conad di “nonsodove” dove ci aspettano Paola e Stefano, conosciuti e stimati anche come Astici. DSCF5111 Approfitto della sosta, ma non solo io, per un salto alla Conad per dotarmi di pranzo. DSCF5113 Gianni nel frattempo ha messo tutti al corrente del cambio di programma. Dovevamo andare a vedere dei buchi nuovi insieme ad amici del gruppo Grotte Castelli Romani e la nostra guida “sonniniana” ma poi si sono fatte 2 squadre, gli amici del GGCR andranno a prendere i punti dei nuovi buchi, la nostra andra’ a rivedere delle grotticelle nei dintorni di Campo Soriano esplorate nei lontani anni ’80 (eh si, quasi senza che me ne accorgessi, gli anni ’80, quelli della maturita’ e di tante altre cose belle e brutte, hanno imboccato la buona strada per mutarsi in storia…meglio chiudere subito questo inciso!). Al parcheggio troviamo affollamento, c’e’ un allegro gruppo di escursionisti che faranno un giro da queste parti. DSCF5116 Mentre ci prepariamo si avvicinano anche dei cicloescursionisti del posto e Gianni attacca bottone chiedendo loro di buchi e grotte nei dintorni. DSCF5117I primi 2 buchi sono letteralmente a 2 passi dal parcheggio. Quello a sinistra e’ in un campo recintato, sembra piu’ una grossa dolina con molta vegetazione dentro. DSCF5115DSCF5165Lo tralasciamo perche’ chissa’ chi, chissa’ quando, ha bordato la dolina con enormi massi sistemati a tenuta della terra intorno. Questi massi non danno alcun senso di stabilita’ a vederli quindi decidiamo che non andremo a disturbarli. Il secondo buco/grotta e’ a destra, tra il parcheggio e la recinzione di una villetta. Sembra una innocua spaccatura seminascosta dalla vegetazione, ma basta avanzare di un metro per accorgersi che si tratta di una bellissima e pittoresca discarica di cose puzzolenti. Tra Luisa e Stefano e Ivano ed io ci disputiamo l’onore di scendere e rilevare il buco maleodorante. Probabilmente Luisa e Stefano cedono le armi dopo aver assaporato i teneri effluvi che emanano dal buco. Ivano ed io, decisi e compatti ci avviamo alla riscoperta della discarica. Mentre finisco di prepararmi appioppo a Ivano le forbici per fare un po di pulizia dove scenderemo. Quando sono pronto mi avvicino al buco, un tizio dalla strada mi urla che li’ dentro non si puo’ scendere, gli borbotto di rimando qualcosa di rassicurante e poi vado, metto la corda e scendo. DSCF5127 DSCF5128 DSCF5129 DSCF5130 DSCF5131Dopo circa 3 metri mi fermo su uno strato di rifiuti che forma una specie di pianerottolo calpestabile. Al di fuori del pianerottolo la frattura che forma la “grotta” si approfondisce in piu’ punti. La puzza che sentivo di sopra era solo un vago accenno di quella che aleggia nel fetido buco. Scendo a vedere il punto piu’ profondo che mi sembra praticabile. La frattura sembra chiudere tra monnezza e terra ma devo abbandonare l’esame e tornare al piano superiore perche’ mi manca decisamente l’aria addirittura inizio a sentire mal di gola. Mi metto comodo e grido a Ivano che puo’ scendere portando con se’ la sacca da rilievo, non credo esploreremo oltre li’ dentro. Mentre aspetto Ivano mi guardo intorno, seguo la puzza piu’ forte, alle mie spalle infatti scopro quello che ha tutta l’aria di essere uno scarico, di acque nere, per giunta. Probabilmente e’ per questo che il tizio mi urlava di non scendere. Arriva Ivano, gli descrivo brevemente il luogo ameno che sta visitando e poi procediamo, il piu’ velocemente possibile, a fare il rilievo. Ivano agli strumenti, io al taccuino. Un piccolo impedimento, c’e’ solo una matita non temperata. Non mi scoraggio, la prendo a morsi e ne ricavo di che scrivere. Dopo circa 20 secondi di corso sull’uso del distanziometro laser, della bussola e del clinometro, il buon Ivano e’ operativo e procediamo. Presi i punti sul montarozzo di mondezza, risaliamo continuando il rilievo, prima io e poi Ivano. L’aria fresca ha tutt’altro valore dopo il fetore tremendo, la assaporo veramente con piacere. Fuori trovo solo Laura, e’ rimasta nei dintorni a fare cicoria, mi aggiorna sulla posizione degli altri, sono nel boschetto al di la’ della strada a vedere un altro buco. DSCF5132 DSCF5134Mentre rifiato vedo gli altri che tornano, il buco non ha portato alcuna piacevole sorpresa. Li aggiorno su quella che ho nominato “Buca della discarica” (quale che sia il nome a catasto, si merita il nuovo appellativo!). Gianni ora e’ intenzionato a spostarsi piu’ avanti sulla strada per vedere i successivi buchi. Decidiamo di seguirlo un po’ tutti. Prima di andare vado da Ivano per aiutarlo a disarmare ma risponde che preferisce fare lui, cosi’ lo abbandono per nuove avventure. Vedo l’allegro e variopinto gruppo di speleo gia’ avviati lungo la strada, mi affretto a raggiungerli. DSCF5135Guidati da Gianni, armato di carte topografiche con segnati i punti da vedere, entriamo in un campo a lato sinistro della strada. Il posto sembra promettente, pero’ si fanno avanti in parecchi per visitarlo cosi’ mi astengo, ce ne saranno sicuramente altri. Con Gianni ritorniamo in strada e la proseguiamo. Poco piu’ avanti, quasi contemporaneamente, Gianni ed io notiamo una conformazione che fa pensare grotta, io passo oltre pensando pessimisticamente ad un altro bucaccio, Gianni invece gli da’ fiducia e va a vedere arrampicando il breve dislivello di roccia. La sua fiducia sembra ripagata, nella roccia si apre un buco di circa 5 metri per 2. Salgo anche io a vedere. L’interno e’ pieno ma per fortuna solo di piante. La prova sasso non accende grandi speranze, pero’ forse, li’ dove le piante sono piu’ fitte…Decidiamo di mettere una corda e di scendere. Da un lato del buco c’e’ un alberello sul bordo, utilizziamo quello per armare. Ivano, che ci ha raggiunti, si offre per scendere. Nel frattempo anche gli amici che si erano fermati al buco nel terreno vicino vengono a vedere di cosa si tratta aggiornandoci del fatto che non hanno trovato cose eclatanti, il solito buco che chiude dopo pochi metri. Hanno portato altro materiale, cosi’ metto un fix nella parete opposta a quella dove scende Ivano e scendo pure io. Purtroppo anche questo buco non ci regala sorprese, chiude ed e’ a malapena catastabile. Di buono c’e’ che e’ un posto piacevole e quindi ci prendiamo tutto il tempo per fare qualche foto.DSCF5136 DSCF5137 DSCF5138 DSCF5139 DSCF5142 DSCF5144 DSCF5148 DSCF5149 DSCF5153 Dopo la soleggiata e rilassante sosta riprendiamo le nostre carabattole. Decido che e’ ora di pranzo e quindi affronto con coraggio e sprezzo del pericolo i 2 panozzi che ho comprato alla Conad questa mattina. In pochi minuti ho ragione di loro. Continuiamo sulla strada, arriviamo fino ad un incrocio con madonnina, ne approfittiamo per qualche foto spiritosa ed un summit sul da farsi. DSCF5156 DSCF5159 DSCF5161 DSCF5163Non sembra esserci alcunche’ di notevole da vedere li’ nelle vicinanze. Gianni ci dice che c’e’ un posto sulla collina di fronte indicatogli dai cicloescursionisti questa mattina, pero’ e’ distante ed e’ meglio andare leggeri. Visto che anche per il resto della banda si e’ fatta ora di pranzo, il piano d’azione e’ presto delineato. Torneremo alla macchina per la pappa e per cambiarci e poi andremo a fare ricognizione sulla collina. Gianni ci indica, in direzione del pinnacolo di roccia chiamato “il carciofo” attacca la collina. Piu’ in alto si trovano 3 o 4 villette allineate alla stessa quota. Secondo le indicazioni, vicino alla piu’ grande di queste villette ci dovrebbe essere una grotta. Strada facendo, tra frizzi, lazzi ed un Ersimio versione rasta, discutiamo su quale sia la villa piu’ grande. Non e’ proprio immediato deciderlo. Rimandiamo la cosa a quando saremo piu’ vicini. Sbrighiamo il pasto, o meglio, lo sbrigano loro mentre io, gia’ sfamato, me li guardo sgranocchiare con malcelata golosita’. DSCF5167 DSCF5168 DSCF5169Faccio la prova a togliere la tuta, sono sudatissimo e sento freddo. Me la infilo nuovamente lasciando pero ‘ alla macchina tutto il resto della attrezzatura. Partiamo baldanzosi alla volta del carciofo, Valentina decide di rimanere nei pressi della macchina a scattare foto. Passiamo il carciofo, anche da vicino e’ un bel pinnacolo di roccia, ed arriviamo alle pendici della collina nei pressi di una pozza artificiale per la raccolta d’acqua. Il sentiero attraversa poi un vigneto i cui filari sono organizzati come un labirinto. Per una ventina di minuti ci perdiamo in lui. Ci vediamo ma non riusciamo a raggiungerci! Alla fine pero’ ne abbiamo ragione e sbuchiamo sul proseguo del sentiero. Ci ricompattiamo e continuiamo. Inizia la salita. Lungo il sentiero osserviamo possibili buchi, un’altra pozza d’acqua con girini ed altri animaletti, delle formazioni rocciose particolari di cui l’ottimo Ersimio ci rende edotti.DSCF5173 DSCF5176 DSCF5178 DSCF5179 DSCF5182 DSCF5183 DSCF5186 DSCF5187 DSCF5188 DSCF5189 DSCF5191 DSCF5192Alla fine sbuchiamo su una strada bianca. Prendiamo a sinistra verso le ville. Ci soffermiamo sulla prima ma poi decidiamo che non e’ la piu’ grande. La seconda magari non e’ la piu’ grande, ma e’ molto carina e vicino c’e’ una mimosa in fiore che e’ spettacolare. DSCF5193 DSCF5194 DSCF5197A fianco della villa parte un sentiero in salita. Lo seguiamo cercando buchi et similia. Ci sparpagliamo rovistando un po’ dappertutto ma senza grandi risultati. Dopo un po’ sono stufo, me ne ritorno verso la villa.  Filippo attira la mia attenzione su una pianta fiorita vicino alla villa, e’ sicuro sia una gardenia stellata, una varieta’, mi dice, molto pregiata. Non replico per non palesare la mia ignoranza, ma dalla distanza a cui siamo dalla pianta quelle che vedo non mi sembrano molto diverse da delle margherite o fiori simili. Quasi tutti siamo tornati nei pressi della villa. Mancano solo Ivano e Gianni che sono persi in ricerche. Dopo una lunga attesa sbucano dalla strada, sono arrivati fino alla villa successiva, forse era lei la piu’ grande. Comunque anche loro hanno trovato nulla. Prendiamo la strada del ritorno. La discesa e’ decisamente piu’ agevole. Anche il labirinto lo passiamo in volata e senza perderci. Salutiamo il carciofo e in poco siamo alle macchine. Recuperiamo Valentina e Laura, facciamo i bagagli e chiudiamo la giornata preparandoci al ritorno. DSCF5199 DSCF5200 DSCF5203 DSCF5205Visto che e’ ancora presto decidiamo di andare a visitare un altopiano nelle vicinanze che potrebbe essere speleologicamente interessante. Mi perdo subito quindi non saprei dire come ci siamo arrivati, pero’ arriviamo in un punto dove abbiamo una rusticissima pizzeria sulla destra ed una fonte d’acqua sulla sinistra. Ci sono delle persone intente a prendere l’acqua. Ci fermiamo e Gianni prende subito parola con loro chiedendo di buchi, grotte, o altro. Uno di questi e’ addirittura nato pochi metri piu’ in la’, parlano a lungo. Ad ogni modo il posto sembra interessante anche a me. Attorno allla fonte ci sono delle vasche. Dentro ci sono dei simpatici animaletti. I piu’ informati del gruppo dicono trattarsi di tritoni.DSCF5210 DSCF5211 DSCF5214 DSCF5218 Inizia qui un tormentone basato sulle variazioni di “3 tritoni contro 3 tritoni” che ci porteremo fino a casa. Inizia a scendere la sera e fa anche un certo freschetto. Si rimonta in macchina con l’intenzione di passare al simpatico bar ristorante che avevamo visitato la volta scorsa, non ci fermeremo a cena neanche stavolta, pero’ non possiamo negarci una veloce merenda! Iniziamo con birra e patatine fritte poi, complice un accordo tra Filippo e la signora che gestisce il locale, la cosa degenera decisamente. Improvvisamente compaiono sulla tavola asparagi sottolio, olive, cipolle in agrodolce, formaggio, affettati e tanto pane fresco e croccante. Lasciato da parte ogni indugio ci lanciamo golosamente su questo ben di dio facendone piazza pulita in pochi minuti. Dopo questo allegro e sfizioso spuntino non ci rimane che andare. Salutiamo la signora che ci ha sfamato e torniamo alle macchine. Il ritorno domenicale e’ sempre un po’ rallentato dal traffico ma ad ogni modo tutto si conclude benone, prima con l’arrivo al bar fico e quindi, dopo aver recuperato ognuno la propria macchina, con il ritorno a casa. Naturalmente ho una ultima tappa per riaccompagnare Maria e Gianni a casa loro, ma la buona volonta’ viene ricompensata degnamente poiche’ arrivo a casa e trovo parcheggio dopo solo 2 giri, quasi un record! Come al solito non rimane altro che lasciarci augurando, alla prossima…

Informazioni su fato63

Pratico la speleologia da qualche anno ormai. Mi sono finalmente deciso a tenere un diario delle uscite. Approfitto del blog per renderlo consultabile e commentabile.
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